Uno sguardo.
Era bastato un solo sguardo per far si che gli sforzi di Zayn andassero in frantumi dopo anni.
Quando gli occhi verdi di Lydia avevano incontrato i suoi, sapeva che tutto, oramai, sarebbe cambiato.
Lui non avrebbe mai voluto che tutto ciò accadesse, soprattutto con una ragazza così innocente come lei.
Zayn non sapeva nulla di Lydia, così come Lydia non sapeva nulla di Zayn -o almeno in parte-, ma gli era bastato guardarla per qualche secondo per capire come fosse lei in realtà.
Lui la paragonava alla luce, perchè la sua purezza era così immensa capace di contagiare chiunque, anche un mostro come lui. E se lei era luce, Zayn era l'oscurità. Ma il punto era che lui non faceva parte di quel mondo. Era un essere umano, certo, ma con poteri che avrebbero potuto fargli distruggere ogni cosa... anche lei.
Entrambi erano così tremendamente diversi, ma questo oramai non aveva più importanza. Il legame che adesso avevano era indissolubile, creatosi solo con un contatto visivo.
Ma se gli avvenimenti portavano al pericolo, poteva Zayn proteggerla persino da se stesso?

«Ti porteranno via da me, lo so. E devo allontanarmi; non voglio rimanerne scottata.»
Le accarezzò i capelli con una mano, alzandole il viso, tagliando la distanza tra le loro labbra, incrociando le loro mani e legando le loro anime.
«Nessuno ti porterà via da me, Madelaine. Nessuno ti farà del male, non lo permetterò.»
«Sarai tu a farmi del male, sarai tu a buttare il mio cuore tra le fiamme ardenti. Me lo sento.»
Sarà vero?
ATTENZIONE: TEMATICHE DELICATE.
Trailer: http://www.youtube.com/watch?v=7M4bimcp9J8

-Ehy- mi giro di scatto, spaventata -Non dire nulla di me, potrei venire a trovarti la notte- mi fa un occhiolino.
Ed è con quel gesto che decido di darmela a gambe, come una codarda.
Perchè a me? Che ho fatto di male per essere messa in certe situazioni?
STORIA SCRITTA A QUATTRO MANI :)

«Dove vuoi andare?»
Silenzio.
«Odio quando non mi parli.»
Zayn strinse ancora di più il braccio della ragazza. Spostò la mano della bionda dalla guancia e si scoprì la pelle arrossata.
«Mhm... è solo un po' rosso, ti è passato il dolore?»
«N- No» balbettò.
Zayn sorrise.
«Bene.»
«Bene cosa?»
«Bene perchè ogni volta che mi mentirai o non vorrai parlarmi oppure mi dirai quell'orribili parole, tu ti ricorderai di questo giorno e non farai più la cattiva.»
«E tu invece? Farai ancora il cattivo?»

(n.) postumi spiacevoli in seguito all’uso di stupefacenti e alcool
(n.) qualcosa che è sopravvissuto del passato.
La differenza tra una persona equilibrata e non, è sottile. Sottile allo stesso modo della differenza tra cadere e precipitare.
Le sigarette fumate con i piedi a penzoloni fuori dalla finestra, le risate di chi ha tutta una vita davanti e la polvere bianca di chi, quella vita, la sta facendo scivolare nell'oblio. La differenza tra vivere e sopravviere è sottilissima, com'è la differenza tra ridere e piangere, bianco e nero, dormire e svenire.
Sophie non si è mai chiesta quale sia la linea sottile che separa due opposti, che cosa succede se quella linea viene attraversata, distrutta e disintegrata. Non se lo è mai chiesto fino a quando non si è trovata di fronte a quella linea sottile.
--> STORIA IN FASE DI REVISIONE (DRASTICA E RADICALE) FINO AL TERZO CAPITOLO

Lei ha 17 anni, è un’adolescente.
Lui ha 20 anni, è un uomo.
Lei è timida, non ha mai avuto un ragazzo.
Lui è sfacciato, ne ha avute tante ragazze.
Lei ama la pioggia, non la fa sentire diversa dagli altri quando piange.
Lui odia la pioggia, non rispecchia il suo carattere, lui ama il sole.
Lei ha una vita normale, solamente con qualche problema in più.
Lui non ha una vita normale, lui è una star.
Lei ha un sogno nel cassetto, incontrare i suoi idoli.
Lui il suo sogno l’ha realizzato.
Lei è innamorata di lui.
Lui si innamorerà di lei.
Lei si innamorerà di un altro.
Lui le darà il cuore.
Cosa succede se un giorno, una ragazza normale, va a Londra dal padre e li, realizzerà il suo sogno?

“Attenta al lupo cattivo, cappuccetto rosso...” intervenne una voce alla sua destra.

Odiava, soprattutto, dover sottostare alle frustrazioni, all'ossessione del raggiungimento di una perfezione che non le sarebbe mai stata concessa nell'arco di una vita intera. La odiava al punto da voler diventare la nemesi di ciò che desiderava Celine.

*Tratto dall'introduzione.*
“Puttana, inutile scappare, ti troverò, ancora.”
Queste parole piene di odio rimbombarono nell’aria.
Il sangue nelle mie vene si gelò, fino a farmi tremare.
Dalla paura, dal freddo, dalla disperazione.
[...]
Cercai con tutte le mie forze di tornare a casa.
Ma vidi il vuoto.
Ancora.

Come un fulmine tiro' un pugno contro il muro, luminoso e assordante.
Era andato li per fare rumore come un vero fulmine sa fare.
Spaventoso, veloce e rumoroso.
Questo era lui, e la sua scarica elettrica sarebbe finita su di lei, uccidendola dall'interno.
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-Facciamo un gioco uhm?- sussurro' letale- piu' tu ti muovi e piu' io ti faccio male, ragazzina.-

Portai le mani sulle sue guance, facendogli sollevare lo sguardo: aveva i capelli arruffati a causa delle mie dita che li avevano torturati fino a pochi secondi prima, le labbra leggermente più gonfie del solito e gli occhi limpidi mentre mi guardava come se stesse memorizzando ogni più piccolo particolare del mio viso. Aveva un'aria sexy ed innocente al tempo stesso, una miscela che lo rendeva irresistibile.
***
C'era qualcosa di speciale nel baciare quella ragazza, in un modo o in un altro non me ne stancavo mai. Saranno stati i leggeri sospiri che emetteva di tanto in tanto contro le mie labbra, oppure il fatto che amava mordermi il labbro inferiore almeno quanto io amavo il fatto che lei lo facesse; oppure sarà stato che baciarla richiedeva stare vicini, e sentire quel corpo perfetto combaciare con il mio era una sensazione che mi aveva sempre lasciato senza fiato.

*tratto dal 3° capitolo*
- Sei lunatico, sai? - constatai ad alta voce. All'inizio sorrise alla mia affermazione, ma poi si incupì, come se gli fosse venuto in mente qualcosa di sgradevole - Quello è il minore dei miei mali, piccola - disse con una punta di amarezza ed un sorriso rassegnato. E sapevo che era vero, che dentro aveva mille sfumature di tenebra, ma la cosa che mi chiedevo era se qualcuno avesse mai trovato in lui un unico sprazzo di colore, in quel mare di nero. Se c'era mai stato qualcuno per lui per cui valesse la pena cambiare. Poi la realtà mi colpì dura. Se c'era stato ora se ne era andato e lui era solo, come me.

Caelynn Jacobs era solo una ragazza normale. Si era trasferita a New York per ottenere un buon lavoro e restare con i suoi amici. Dopo continue esperienze di morte vicina, Caelynn si accorge che Liam è sempre lì, pronto a salvarla. L'unico problema, è che quando Liam la trascina nel suo mondo, chi la salverà da lui?
TRADUZIONE.
'BAD BOYS!'

non ho mai pensato a come bisogna sognare, non ho mai pensato ai miei sogni, perchè nessuno ha mai pensato molto a me, non ho mai pensato all'amore come una cosa vera, le persone arrivano e se ne vanno lasciando un enorme sofferenza nel cuore, beh credo che l'amore sia come il mare, a volte è mosso altre e piatto come una tavola da surf.
ogni volta che ho pensato di essere amata mi sono trovata a terra nella mia camera da letto circondata da sangue.
mi chiamo Bambi, Bambi Hope Jackson, ho 16 anni e vengo da Londra. I miei genitori sono morti quando io ero molto piccola ed io ho assistito al loro "incidente".
e beh poi... leggete la storia e capirete

Se sapessi cosa potrei farti, non ti metteresti contro di me.