Come può, la vita di una ragazza, essere rovinata per sempre? Ricordi, flashback, incubi che ogni notte non le permettono di dormire. Una domanda che le riempie la testa: chi è stato a salvarmi? L'incontro con un ragazzo le stravolgerà la vita e da quel giorno, dovrà fare i conti ogni minuto con il passato. Storia unica nel suo genere.
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Da uno degli ultimi capitoli.
«Magari tra venti anni ci rincontreremo per caso. Ci sorrideremo timidamente. Ricorderemo le sciocchezze della nostra giovinezza. Mi racconterai che sei sposato, che adesso lavori molto, fumi ancora, e sei felice. Ti dirò che io sono sposata, che ho due figli, sono felice e tutto è come l'avevo sempre immaginato. Solo andandomene ti sussurrerò all'orecchio che mio figlio l'ho chiamato col tuo nome.»
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Alyssa Green.
Harry Styles.
Ashley Mcline.
Zayn Malik.
Miley Cyrus.
Madeline Nurse.
in....“Avrò la mia vendetta.”
Questa storia NON è basata su fatti accaduti realmente, ogni personaggio o fatto descritto nella storia sono puramente casuali.
#la lettura della storia è consigliata ad un pubblico non minore ai 16 anni.
La scrittrice sono io AliPerrucci17. (Twitter).

Sophie vive insieme a sua madre, entrambe vedove del fratello Tom e del padre. Tutto comincia quando la madre di Sophie deve partire per un lungo viaggio d'affari con il padre del ragazzo che andrà a vivere nella casa delle due: insieme alla ragazza. Lui: all'apparenza donnaiolo, misterioso e con atteggiamenti irruenti ma profondo. Lei una ragazza intelligente,forte, chiusa e timida.
Lei lo odia per i suoi atteggiamenti ma poi man mano che la loro convivenza continua qualcosa cambia.

Hai davanti a te il tuo idolo, e non puoi fare niente, se non il tuo lavoro.

vi racconterò la storia mia e del mio migliore amico, nonostante i problemi noi siamo sempre uniti.. niente ci può separare.. succederanno molte cose non sara tutto rose e fiori ma di certo il vero amore trionfa sempre! molte persone cercheranno di dividerci ma ogni tentativo sarà nullo..

Iniziò tutto con un "Non ti conviene dormire qui.".

no credo che i mie perchè possano servire a riaverlo, e se sognassi...

Ciao ragazze, mi presento mi chiamo Regina e ho 16 anni. Sono una ragazza abbastanza alta, con capelli mossi abbastanza lunghi, con dei colpi di sole biondi, i miei occhi sono marroni con delle striature verdi, non sono magra, e non lo dico per vantarmi, ma è vero, ho qualche chiletto in più, anche se le mie amiche dicono che sto bene. Pratico danza da quando avevo 4 anni e ne vado pazza, anche perché è l’unico modo per sfogarmi. Grazie alla danza infatti riesco a distrarmi dalla vita reale ed ad entrare in un mondo parallelo tutto mio! A casa mia, infatti, i miei litigano sempre e per questo hanno fatto trasferire mia sorella più piccola da mia nonna. Anche io ho deciso di andarmene, non li sopporto più! Appena finirò il terzo superiore mi trasferirò da mia zia a Londra, me la cavo von l’inglese e continuerò la scuola lì, qui non ho una migliore amica perciò non sarà difficile allontanarmi.
#SPAZIOAME
Allura comincio dicendo che non è la solita storia dove i due protagonisti si innamorano e si mettono insieme, no. Quindi entrate e leggete. Premetto che è la mia prima storia. Ciau *Anya*

*Dalla storia*
“Ora te la devo chiedere io una cosa..” disse lui.
“Dimmi…”
“Perché mi odiavi così tanto?” mi chiese lui.
“Ti odiavo perché ti volevo troppo..ma non volevo ammetterlo neanche a me stessa..”
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Spero che questa introduzione vi abbia incoriusito,spingendovi a iniziare a leggere la FF c:
Volevo precisare che è la mia prima FF in assoluto che scrivo..bhe,detto questo... Buona lettura♥
(Ho deciso di rivedere un pò la storia e migliorarla, in quanto la mia prima FF. Spero di non creare disturbo.)

-Tu devi essere felice, tu devi stare bene, pensa un po’ a te stessa, ti stai scavando la fossa da sola, ti stai distruggendo con questa stupida recita!- urlò Harry.
Cameron sorrise, ma non un sorriso finto, falso, come quelli che faceva tutti giorni, ma un vero e sincero sorriso, dopo tanto, troppo tempo.

Una storia d'amore , negli anni '60 , ostacolata da uno stupido muro .

«Joe sono stanca di litigare, sul serio, non ce la faccio più.» dissi scuotendo la testa leggermente.
Non stavamo insieme da due mesi, non era una cosa campata così dal nulla. No. Erano cinque anni. Cinque fottuti anni.
«Allora credo che dovremmo prendere una decisione.» disse lui serio.
Il mio cuore iniziò a gridare aiuto da dentro il mio petto, più che aiuto, chiedeva pietà.
«Cioè? Lasciarci?» azzardai io con gli occhi lucidi, sperando in una sua risposta negativa.