Gea è una ragazza come tante... o almeno così ha sempre creduto. La sua vita viene stravolta in una notte da un ragazzo dai taglienti occhi cobalto, estremamente pericoloso quanto affascinante.
Ogni giorno sarà messa davanti a dure prove, e avrà solo due scelte: affrontarle o farsi annientare.
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Dal testo:
La ragazza si rizzò in piedi e fulminò Deimos con lo sguardo. "Prima o poi, io ti ucciderò" sentenziò con decisione.
Il giovane alzò un sopracciglio ed avanzò di un passo, bloccandola con le spalle al muro. "E come pensi di riuscirci? Hai appena sprecato un'occasione a causa della tua debolezza."
"Non penso a come ci riuscirò. Sono sicura che mi verrà tutto molto naturale."
Deimos si avvicinò ancor di più ed abbassò la testa per guardarla negli occhi. Un sorriso divertito si affacciò sulle sue labbra. "Ah sì?" sussurrò posandole le mani sui fianchi.
Il battito cardiaco della ragazza cominciò ad aumentare. "Sì."
Il giovane ancorò le mani sotto le cosce di lei e con una leggera pressione la sollevò da terra. "Mm" mugugnò con un mezzo sorriso, posando le labbra chiuse sul collo di Gea. "Allora sarà interessante" alitò sulla sua pelle prima di darle un piccolo morso.

"Chissà perché non è ancora finita, chissà se invece per lui è finita eccome. Chissà perché ci siamo conosciuti, se poi era davvero destino che finisse. E mi chiedo perchè è finita così.
Il fatto è che noi due siamo finiti tre anni fa ma io non sono ancora in grado di dirgli addio."

La vita di Hope,è cambiata radicalmente dal giorno di un incidente. Quello che lei riesce a ricordare è poco,ma non ne parla con nessuno per paura di essere presa ancora in giro. Nel suo liceo la prendono tutti di mira,per il semplice fatto che lei anche quando fà caldo porta le magliette a maniche lunghe,per nascondere quei terribili segni che le ha lasciato l'incidente.
Harry è il ragazzo che odia di più dopo averla ferita.
Ma Harry le farà scoprire cosa significa,vivere. Le corse sotto la pioggia,le notti in spiaggia,le litigate,i pianti,i tira e fuggi. Questo insegnarà Harry a Hope.
Le insegnerà a vivere la loro adolescenza.
E in questo cammino Hope smetterà di odiare Harry? Tra loro nascerà qualcosa?
Sopratutto Hope metterà da parte il passato?!

ATTENZIONE: LA STORIA NON E' MIA, MA E' SOLO UNA TRADUZIONE DEL TESTO ORIGINALE.
I suoi occhi erano scuri, famelici, determinati.
Era evidente che sapeva quanto fosse spaventata mentre un sorriso compiaciuto gli attraversa il volto.
"C-cosa vuoi da me?" Chiese Bella coraggiosamente.
Allora l'afferò per la vita, forzandola contro gli armadietti.
Tutti sentirono, ma nessuno ebbe il coraggio di incrociare il suo cammino.
"Ti voglio."

Evelyn Rachel Horan,Sorella di Niall James Horan.
Ev ha appena compiuto 18 anni,ciò vuol dire una sola cosa,guai...
Niall farà di tutto per proteggere la propria sorella,la quale vuole un fratello normale,non pericoloso...
Ma niente può salvare Ev,se il suo cuore batte per una persona pericolosa.....
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OK SCUSATEMI QUESTO SCHIFO DI INTRODUZIONE,NON NE SONO STATA MAI CAPACE DI FARNE UNA BELLA...PERDONATEMI T.T
SPERO PERO' CHE LA STORIA VI PIACCIA.

Sangue, violenze e sesso. Questa era la vita precendente di 5 ragazzi e 5 ragazze, costretti ad uccidersi a vicenda perchè spinti da due mondi diversi, due mondi nemici, e dalla violenza che questi due gli infliggeva.
L'acqua e il fuoco, la luce e le tenebre, Hope ed Harry.
Questa è la seconda serie della mia fan fiction Killer. Se volete leggerla ecco il link: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1831050&i=1

Chi è Harry? Un ragazzo nato nel 1929, ma che ancora vive. Non vuole amare per paura di perdere, è sempre rimasto da solo, isolato da tutto e tutti, ma credo che qualcosa, o qualcuno, gli farà cambiare idea.
Chi è Beth? Una semplicissima ragazza londinese ,che come le sue coetanee, ama la musica, la pittura e leggere.
Storia altamente romantica.

Era giovane, alto, palestrato e moro. Alzò lo sguardo ed accennò un sorriso. - Salve ragazzi, lieto di conoscervi, sono il professor Lendon Wolf. -
Dal capitolo V: In quel momento ci fu silenzio. Bum bum qualcuno stava bussando, era il mio cuore che non cessava di correre all’impazzata. Non ci scostavamo, non distoglievamo lo sguardo, lui semplicemente restava immobile come se avesse preso il mondo tra le mani. Mi guardava con quegli occhi profondi ed io guardavo lui. Sembravamo esserci catapultati in un altro mondo, dove non esisteva nessuno, dove c’eravamo solo io e lui, dove non esistevano ragioni, dove si perdeva praticamente la testa.. dove non si era più coscienti. I respiri diventarono affannati e i cuori battevano all’unisono.. il tempo si fermò e quando riuscii a riprendere coscienza le sue caldi labbra avevano già incontrato le mie.

"Si fermò di colpo guardandomi –Ah comunque,il mio nome è Harry Srtyles-
Una lacrima gli scese,prese una scatolina dalla tasca e me la lanciò. Non la presi e lui sorrise amaramente. Un ultimo sguardo e scomparì in quell’elicottero nero"
In tante mi hanno chiesto di continuarla,ecco il continuo di 'LL Never Forget You.
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1303024&i=1

"Cosa si sente signorina?" le chiese il dottore.
"Capogiri,vomito due volte al mese e il ciclo che salta da quattro mesi..ha scoperto cos'ho?" chiese debolmente Brit.
"Sì,signorina,so cos'ha. Niente di preoccupante,lei è soltanto incinta" annunciò sorridente il dottore,guardando rispettivamente me e Brit che eravamo rimasti esterrefatti da questa notizia.
Non poteva essere accaduto sul serio,eravamo stati sempre molto attenti tutte le volte che avevamo fatto l'amore,come è potuto succedere!?
"Dottore ma noi abbiamo sempre preso precauzioni,come è possibile?" chiese Brit.
"Può darsi che si sia spezzato il preservativo,oppure che lei si sia dimenticata di prendere la pillola" disse il dottore togliendosi i guanti e passando un pezzo di scottex a Brit per levare il gel sulla pancia.Non sapevamo che dire.Brit si rialzò dal lettino sistemandosi la maglia e mettendosi il cappotto. "G-Grazie mille dottore..buona serata" dicemmo all'unisono ed uscimmo straniti e sconvolti. L'aiutai a camminare perchè era ancora debole ma durante il tragitto verso casa non parlammo.
"Accompagnami a casa mia Harry" aveva detto solo questo.Stavamo per avere un bambino,anzi,una bambina..e non sapevamo come predercene cura.