[Larry | sesso descrittivo | conteggio parole: 1.4k]
Dal testo: “Harry dove sei?” urlò disperato al telefono un Liam Payne piuttosto trafelato. “Torna subito qui, ti prego!”
“Liam, cavoli, sono uscito solo 1 ora con Nick, cosa può essere successo di così grave?” domandò quindi il ricciolo dall'altro capo, ridacchiando.
“E' successo che il tuo ragazzo è insopportabile!” rispose l'altro, prima che Zayn gli strappasse il telefono di mano ed aggiungesse un “Ha 38 di febbre e si comporta come se fosse in punto di morte!”

Zayn non è mai stato un “tipo da persone”.
La gente semplicemente non gli piace e in venti anni di vita ha tentato di farne a meno il più possibile.
Niall, invece, adora la gente.
Qualsiasi individuo sulla faccia della terra lo diverte, lo affascina e lo esalta. Qualsiasi, nessuno escluso.
[Attenzione. La storia contiene Zayn/Niall esplicito.]

Larry-Ziall
“Zayn odia le cose che finiscono. Odia la fine, odia il punto e preferisce le virgole, odia gli addii e preferisce gli arrivederci. I giorni per lui vanno gustati fino all’ultimo istante e ci si deve addormentare sull’inizio del giorno successivo e mai sul finire di quello prima. L’amore è un punto, non una virgola. È un punto della tua storia personale e un a capo per favorire una storia di coppia. Zayn non lo avrebbe permesso a nessuno. Louis aveva lasciato Doncaster per cercare fortuna nel centro di Londra, aveva spento le diciannove candeline sulla sua torta e aveva annunciato alla famiglia “parto e non torno”. Aveva due grosse valige piene di vestiti e qualche ricordo della vita che però voleva lasciarsi alle spalle. Harry, Liam e Niall erano partiti da Holmes Chapel non appena Harry era riuscito, finalmente, a prendere il diploma. Sebbene anche Niall continuasse a definirlo “viaggio”, proprio come Liam e Harry, nel suo caso il termine più adatto era “fuga”. Di questo si trattava”

Partecipa al Louis!Fest indetto dal Wanki!Fic
A Louis quasi non sembra vero di vedere Harry ridere così e in sua presenza.
Gli mancava uscire con lui, portarlo da qualche parte e farlo divertire. Vuole essere la causa della sua felicità, vuole rendere felice quel piccolo concentrato di luce e scintille.
Ballano vicini - ma non troppo, non sono mica così sprovveduti - e ridono, ridono insieme e non lo facevano così tanto da un sacco di tempo.
Si è accumulata un sacco di tensione negli ultimi tempi - il malumore evidente di Louis negli ultimi tempi, i rumor su Harry e qualsiasi essere femminile gli si sia mai avvicinati - ma è bastato un bacio a sciogliere tutto.

[Punk!Louis | Pianist!Louis |Radio Station!AU] Partecipa al Louis!Fest indetto dal Wanki!Fic
Dal suo aspetto non si direbbe; nessuno potrebbe mai immaginare che quelle dita tatuate possono accarezzare con così tanta delicatezza uno strumento, che ad un tipo tutto punk e rock'n'roll come Louis piaccia suonare uno strumento così delicato come il pianoforte.
Ma, di nuovo, tutti vanno avanti senza chiedersi cosa ci sia sul fondo dell'anima di Louis.
Tutti, di nuovo, tranne Harry.

[Pianist!Louis | Stripper!Louis | Ispirata da Beautiful Life degli UnionJ] Partecipa al Louis!Fest indetto dal Wanki!Fic
L’idea del Conservatorio è sfumata in pochi secondi.
Se lo ricorda ancora, Louis, quel giorno. Era una giornata soleggiata, i raggi del sole gli avevano carezzato il viso pulito, glabro, l’avevano svegliato con il loro calore ed il buonumore sembrava aver stretto il suo cuore. Gliel’avrebbe detto. Avrebbe detto a suo padre che voleva suonare, voleva studiare musica, che il pianoforte era e doveva essere la sua vita.
Ci avevano messo poco, però, ad addensarsi le nuvole nei suoi occhi.
Il padre l’aveva freddato con una semplice frase: “Studierai scienze politiche, poi verrai a lavorare con me nel mio partito”. Semplice, chiaro e conciso.
Freddo, una stilettata al cuore, senza alcuna cura, premura, amore paterno.

Tratto dal testo.
"Mentre Louis attendeva una risposta dal riccio, continuando a fissarlo, Harry si ricordò di una favola che gli aveva raccontato sua nonna, quando era piccolo.
-Ti amo quanto il sale- disse sorridendo così tanto che sul suo volto comparirono quelle fossette, che Louis, quando ancora erano amici e anche adesso, si divertiva a toccare, anche solo per far sorridere ancora di più Harry. Perché Louis viveva di ogni gesto che Harry faceva."

Una OS Larry (ambientata negli spogliatoi prima della partita di beneficienza di Lou) e Ziam (che invece la guardano da casa seduti su un comodo divano btw è la mia prima Ziam quindi sono emozionata :'D). Eeeehh... niente, mi è uscita più spinta di quanto volessi ma è la loro figaggine ad avermi istigata, quindi leggete and ENJOY.
Come al solito la dedico a C., perché senza di lei questa storia sarebbe ancora pigramente adagiata nella mia testa e non avrebbe mai preso forma.

"Dai amore, io sono qui con te."
"Mi terrai la mano, vero?"
||Larry|| punk!Louis || Nerd!Harry|| accenni Ziam||

[French!Louis | Babysitter!Louis | HighSchool!AU] Partecipa al Louis!Fest del Wanki!Fic
"Torno subito" sussurra Louis all'orecchio del riccio mentre accompagna il bambino nella sua cameretta al primo piano.
Torna dopo dieci minuti e "Dove sono finiti i libri?" chiede con un cipiglio interrogativo, notando che il tavolino è completamente sgombro.
"Tu hai insegnato a me una lingua, ora potrei mostrartene io una" dice con un tono malizioso e seducente che Louis conosce bene e che gli fa riempire la schiena di brividi.
"Hai un test tra qualche giorno e non sai un'acca di francese, Harry" gli fa presente Louis mentre il riccio avanza verso di lui e lo intrappola contro la balaustra delle scale.

La pioggia comincia a cadere fitta mentre i bambini sono attorno al tavolo del grande salone nella casa di Louis.
“Ragazzi sono pronte!”
I pomeriggi passati insieme sono i migliori per loro cinque. Ancora meglio se Louis ha in casa della buona cioccolata calda da bere in compagnia mentre fuori piove.
[Partecipa al Kids!AU fest del Gruppo Facebook Fanfictions Challengers II]

I due si guardarono negli occhi, non capitava quasi mai…o almeno da quando avevano deciso di nascondere la loro omosessualità. Si avvicinarono, i loro nasi si sfiorarono…le labbra piene di Harry si posarono su quelle di Louis, socchiusero gli occhi.
-Hey! Louis…-
Dalla porta sbucò Eleanor. Louis si staccò immediatamente e distolse lo sguardo, Harry rimase immobile, si sistemò i riccioli e guardò la ragazza lanciarsi tra le braccia di Lou.
-Che…stavate facendo?-
Disse con tono acido rivolgendosi ad Harry. Louis si sistemò le bretelle.
-Nulla….anzi….se ne stava giusto per andare…vero?-

«Forse te l’avrò detto un migliaio di volte, ma non mi fa male ripetertelo.
Tu sei la ragione per cui io mi sveglio al mattino. Senza di te non so stare; ho bisogno di te e di tutto l’amore che mi dai per andare avanti. Io sono il caffè e tu lo zucchero: il caffè avrebbe un gusto amaro senza lo zucchero quindi ne ha bisogno per essere addolcito. Esattamente, tu sei il mio zucchero.»

New Orleans è sempre stata una città, tutto sommato, tranquilla. Viva, ma comunque tranquilla.
C’è la musica jazz, il carnevale e la cucina creola; Bob Dylan ha addirittura scritto un libro per elogiarne lo spirito e i turisti la adorano così tanto che, se potessero, si trasferirebbero in massa nel quartiere francese, proprio vicino la cattedrale di San Luigi.
A New Orleans c’è anche il porto e lì, ormeggiata da ben cinque anni, c’è Audrey, una piccola barca in legno blu e bianco munita di cabina.
Audrey è, pressappoco, tutto ciò che Louis Tomlinson possiede nella sua vita.
È la sua casa, il suo lavoro, il suo rifugio e, nello stesso tempo, anche la sua prigione.
Tutti amano New Orleans; Louis, se potesse, la raderebbe al suolo.
[Attenzione: la storia contiene Louis/Harry e Zayn/Niall esplicito.]