“Gaius! Aspettate! Cosa...?” esclamò il mago, squadrandolo come se fosse impazzito.
L’uomo ricambiò lo sguardo. “Perdonate l’ardire, ma... potrei sapere chi siete?”
“Sono io!” sbottò allora, allargando le braccia “Gaius! Che scherzo è mai questo?!” domandò retorico, battendosi il petto. “Non mi ricono-” Merlin boccheggiò incredulo, accorgendosi di colpo del florido seno che stava toccando, e lanciò un gridolino terrorizzato. Fu per istinto che raccattò il lenzuolo e si coprì alla bell’e meglio.
Gaius se ne stava sull’uscio, sbigottito anche lui.
“Merlin?” bisbigliò alla fine, come se dirlo ad alta voce fosse davvero troppo.
“Sì, sono io!” pigolò l’altro. “O almeno credo!”
“Che diamine ti ha fatto Ardof?!” l’interrogò l’archiatra.
(...) Merlin si coprì gli occhi con le mani, mugolando. “Come spiegherò questo ad Arthur?”
[Arthur x Merlin, of course!]
NB: nel cap. 80 è presente una TRASFORMAZIONE TEMPORANEA IN ANIMALE (Arthur!aquila) e può essere letto come one-shot nel caso in cui vi interessi questo genere di storie.

Un aspirante biologo marino spagnolo in Sicilia.
Due compagni di stanza alquanto strani.
Un affascinante fanciullo dallo sguardo ammaliatore ed enigmatico.
Un bar meno innocente di quanto si pensi, soldi, sesso e amore.
Spamano, Fruk, RussiaxLettonia, Gerita.

30 mie poesie, 30 emozioni.

Uno studente di Oxford con un solo, dannatissimo, esame da dare per potersi laureare. Un ragazzo oscenamente bello ma con la mania del fast food e dei fumetti. Un aspirante cuoco con occhi da cucciolo, un professore francese amante delle donne e del vino, uno studente tedesco spaesato e profondamente turbato. Cinque nazioni, un solo appartamento nel cuore di Barcellona.
E che si aprano le danze.
ULTIMO CAPITOLO

Ed ecco a voi un'altra ff! È una storia d'amore, un intreccio di segreti, bugie, amiche false, amori impossibili... un casino, insomma. Ma non crediate che si tratti di una storiella qualsiasi, copiata dai soliti libri -Twilight, per esempio... quanti di voi si ritrovano a leggere fic uguali a questa serie ma con nomi diversi, magari? O altri libri come Harry Potter? Quanti di voi, eh? La vecchiettina là in fondo ha alzato la mano... quindi, una persona... anche quel biondino lì... e siamo a due... poi quel tizio lì col riporto... e tre...su su non vergognatevi, alzatele manine, su!- Ehm, dicevo, non è una storiella qualsiasi, no! Perciò leggetela senza farvi pregiudizi negativi premettendo che ci ho messo il cuore, in questa ff, davvero. Vi chiedo solo di provare. Grazie.

Storia senza alcuna pretesa- -Capire cosa, si può sapere?- allentandosi il nodo della cravatta, si voltò dall’altra parte e cercò, velocemente, di elaborare una strategia per sfuggire a quella situazione. Quelle emozioni erano troppo forti, avrebbe finito per morire di crepacuore. -Allora, Torrenzini. Che vuoi per tenere la tua boccaccia chiusa?- Un momento di silenzio, poi la risposta -Fare sesso con lei-

Vi ripropongo una fanfic che avevo iniziato ma non finito sta volta vi prometto che la porterò a termine. “Il nome Isabella Swan non vi dice nulla è chiaro ma io un tempo ero la signora Black.”

Il più classico, il più banale dei clichè. Il triangolo. Lei, lui e l'altro. Vogliamo renderlo ancora più banale? "L'altro" è il proprio migliore amico, segreta cotta adolescenziale, tornato dall'America più sfacciato che mai. Pronto a riaprire vecchie ferite.
Si prospettano giorni difficili per Andrea, il cui carattere non è esattamente dei più docili, né il linguaggio dei più fini. Chiamatela banalità.

"Le storie che voglio raccontare riguardano quelle ragazze che io, proprio perché “normale”, potevo solo osservare.
Carezzare un po’ con gli occhi. Guardare con la fiducia incondizionata di chi affida a qualcosa la propria attenzione.
Perché erano troppo belle, troppo intelligenti, troppo colte, troppo folli. Troppo."

Allora, ai fans della coppia Ron/Hermione, a quelli che vogliono una Hermione decisamente più audace dedico questa one-shot scritta da quella pazza della mia amica Chiara. 'Ron, quanto caspita ti ci vuole a baciarmi?'