"Dimmi, Yuri. Se io dovessi sparire, mi verresti a cercare?"
La domanda di Victor lasciò Yuri senza parole. Perchè fare simili pensieri in un momento del genere? Erano alle terme, si stavano rilassando. Non c'era nessun altro insieme a loro. E Victor se ne usciva con una cosa così... Yuri lo osservò con gli occhi sgranati. Aveva un'aria strana. Malinconica. Non sembrava il solito Victor di sempre...

Sprofondato nel confortevole tepore dell'acqua termale, da solo, Yuri cercava di rilassarsi, di sgomberare la mente. Negli ultimi giorni aveva passato molto, troppo tempo a rimuginare, turbato dalle confuse emozioni che si agitavano in lui. E stavolta, il pattinaggio non c'entrava. O meglio, c'entrava perché era grazie ad esso che aveva incontrato l'individuo al centro dei suoi pensieri. Victor Nikiforov... l'idolo tanto ammirato divenuto, per uno strano gioco del destino, il suo allenatore...

Non posso non guardarti con occhi sorpresi, perchè sei ancora una sorpresa per me. La mia visuale si sposta sulla scena delle tue labbra, che premono sulle mie; lo so che vuoi il mio consenso e non te lo nego. Non potrei negartelo. [...]

Shinji Ikari.
Il tuo cammino verso l'infinito comincia ora.
E sarò io, Kaworu Nagisa, a condurti verso di esso.

[Viktuuri]
"Are you happy?
Yuuri, mentre camminava per strada, lesse su un muro quella scritta. Sei felice? Già, Yuuri era felice?
[...]
«Viktor..» disse tra sé e sé, senza neppure accorgersene. Cos'era Viktor per lui? Un coach, certo. Un amico, senza dubbi. Ma si concludeva lì quello che lui provava per il russo?
[...]
«No, no..ecco, è solo che, io..» Ma non sapeva neppure lui cosa dire. Perché stava reagendo in quel modo? Perché era corso a casa? Perché voleva vedere Viktor?
Gli occhi di Viktor si illuminarono improvvisamente. «Yuuri..l'hai finalmente capito anche tu?»
«Capito cos-» chiese, ma fu interrotto da due labbra morbide che si posavano sulle sue. Sbarrò gli occhi.
Viktor lo stava baciando. Quando lo realizzò, il suo cuore iniziò a battere fortissimo. Per un attimo temette che gli uscisse dal petto."

Ancora non ci credeva.
Lui, Yūri Katsuki, e il suo coach -nonchè idolo- Viktor Nikiforov, si erano baciati.
Sulla pista.
Davanti a tutti.
Non riusciva a concepire che una persona come Viktor potesse provare dell'interesse in lui.
All'inizio pensava che quel bacio fosse stato solo un incoraggiamento, un "premio"; ma dopo la dichiarazione, da parte di Viktor, che ne seguiva non aveva dubbi.
"Ti amo, Yūri".
Sarebbe potuto morire in quell'istante, ma non poteva permetterselo. Anche perchè, la sera stessa, avrebbero condiviso la camera di hotel.
Non piú come "Coach" e "Allievo".
Come amanti.

Misaki riaprì gli occhi.
Non ricordava bene cosa fosse successo prima.
Si guardò intorno ma era molto scuro e non riusciva a capire dove si trovava.
Cercò di alzarsi, accorgendosi poi di avere le mani legate dietro la schiena.
A quel punto, cominciò ad allarmarsi.
(saruhikoxmisaki)

-Aspetta…..Magnus….- si sorprese di averlo chiamato così, con voce chiara, quasi lo conoscesse da una vita.
Il ragazzo si voltò, accarezzando con la mano la tazza bianca e fumante: il corpo snello e slanciato, le unghie laccate di nero, gli anelli argentei che brillavano lievemente, accarezzati dalla luce artificiale proveniente dall’altra stanza. I tratti erano seri, fini, ma non arrabbiati o seccati: si rese conto di averlo lasciato sulle spine una manciata di secondi, mentre lo osservava, quindi si affrettò ad aggiungere qualcosa.
-Non hai….paura di me?-

I vivi non dovrebbero invidiare i morti, poiché essi hanno ormai esaurito i loro preziosi secondi.
Chise non invidia più i morti: ha ancora troppi secondi da apprezzare, condividere e amare con tutta sé stessa.
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I pensieri di Brianna, dopo aver scoperto la verità su suo padre.

“Mi chinai per darle il bacio della buonanotte, ma d’un tratto il bacio si fece selvaggio, un incendio, un uragano. Non potevo fermarmi.”
***
Elisabeth sapeva di terra selvaggia e di sapone per lavare i panni.
Forse era davvero tutto un errore. Ma a chi importava?
E danzarono come le onde del Danubio, che attraversano Vienna e poi si affrettano verso le pianure magiare, lungo il loro elaborato corso.
[AusHun]

Sotto un ciliegio Chizuru ha perso la persona più importante della sua vita e il peso della solitudine e del dolore la opprimerà a tal punto che darà atto a un gesto estremo, rinascendo a nuova vita.

"Gli ho dato tutto ciò che avevo: la mia anima e il mio amore.
Gli ho detto più volte "Ti amo", promettendomi che saremmo diventati un cuore solo. Una promessa così falsa.
La mia mente sta volando, questa situazione sta diventando sempre più pesante da sopportare...Non posso continuare ad andare avanti"
Aria di tradimento, di frustrazione, di violenza, di pesantezza gira in quella casa.
Misaki se ne andrà dalla vita di AKihiko, senza il minimo presentimento che dopo tre anni i loro destini si incroceranno nuovamente.
Si ameranno ancora? Torneranno insieme? O ognuno prenderà la propria strada?

[Kiznaiver]
Nonostante tutto...
Sei diventato meraviglioso.
Ti ringrazio.
[ Chidori's thoughts ; accenni Sonozaki x Katsuhira ]

A volte Arthur pensa che il destino debba proprio divertirsi a giocare a dadi con la vita umana. A volte si ferma a pensare, magari dopo una lunga giornata trascorsa al computer – ed è così facile usarlo ora che può vedere i colori – con gli occhi che si incrociano e un principio di emicrania in mezzo alla fronte, che non è possibile che tra tutti i sette miliardi di persone che abitano il globo Francis Bonnefoy sia la sua anima gemella.
Solo una semplice giornata, fatta di sesso, amore, e smancerie. Perché ogni tanto ci stanno.
[Soulmate!AU][Missing moment di "It feels like enough"][FrUK]