“Se mangi tutte quelle che preparo, andremo avanti all’infinito e non ci sarà nessuna torta” aveva borbottato Malfoy, dandole un colpetto sul dorso quando si era mossa per rubare l’ennesimo pezzo di mela.
In risposta la Granger gli aveva spinto a forza quel boccone tra le labbra e aveva ghignato, riprendendo a mescolare i suoi albumi per montarli a neve.
Dramione|| Leggero OOC|| PostWar|| Ultimo anno.

Hermione è stanca. Dopo la guerra ha scelto di tornare a Hogwarts, fuggendo dalle aspettative del resto del mondo magico e dalla se stessa che non è in grado di riconoscere.
Draco è rassegnato. Vaga nel limbo delle cause perse, imbattendosi di tanto in tanto nelle ombre del suo passato di Mangiamorte non del tutto pentito.
Per sopravvivere dovranno giungere a un compromesso fatto di parole sussurrate, accesi litigi e brividi intensi, perché talvolta inciampare in uno sguardo identico al proprio è il modo migliore per imparare a rialzarsi. Sarà la giusta soluzione?
Hermione è alla ricerca di qualcosa che possa liberarla dai propri demoni.
Quello che non sa è che Draco rischia di diventare uno di loro.
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«Parlami del tuo, di dolore.»
«Il mio dolore... Non sono neppure sicura che esista. Semplicemente un giorno mi sono svegliata e ho avvertito una sensazione strana, che non so spiegarmi. Come se mancasse qualcosa, come se avessi perso un pezzo del puzzle e, pur sapendo dov'è, non so come raggiungerlo. [...] E il tuo, Malfoy?»
«Salvo il salvabile. Tutto il resto è spazzatura.»

Dopo la guerra molte cose sono cambiate. Nonostante la volontà di andare avanti e i tentativi di ingannare i brutti pensieri, nessuno è più lo stesso. Vincitori e vinti combattono con i propri fantasmi, deboli, fragili e spaesati.
Tutto è tenuto insieme da un delicato equilibrio condannato, prima o poi, a spezzarsi miseramente sotto i colpi infidi e silenziosi del destino.
Dopotutto, la medicina ci insegna che nei momenti di crisi il corpo umano reagisce in due modi: o guarisce, o muore.
Prima long Dramione. Prende spunto dalle mie precedenti one-shot riguardanti questa coppia, ma non è necessario averle lette per seguire questa. Buona lettura!
Dalla storia:
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“Ti hanno mandato qui per controllare che io sia davvero impazzita come dicono?”
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"Certo, noi siamo quelli cattivi. Dopotutto, a quindici anni è del tutto normale decidere deliberatamente e senza condizionamento alcuno di lanciarsi in una guerra portata avanti da un cadavere ambulante. La sagacia è una tua grande qualità, Granger."
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"Tu non sei come me, Malfoy. Lo vorrei, per lo meno non sarei solo, ma sei diverso. Lascia la parte dell'ignavo a me."

(...) Hermione si alzò e lo guardò a lungo prima di parlare.
" I torti peggiori me li sono fatti io stessa, tranquillo. Non essere presuntuoso Malfoy, non hai tu la responsabilità di quanto è accaduto." accennò un debole sorriso rassegnato "Tu sei stato solo l’ennesima pedina sfruttata ad uso e convenienza altrui. Inoltre, la guerra non ha fatto vincitori e vinti, ma solo persone morte e persone vive. E credo che, in un modo o nell’altro, un po’ ci abbia uccisi tutti."

Hermione Granger. Una maledizione, un gioiello... uno spirito che la tormenta senza un apparente motivo, e la grinta che a volte l'abbandona, facendole disperatamente chiedere perché non c'è mai pace, nella sua vita.
Poi, Draco Malfoy. La sofferenza dei suoi anni di espiazione, l'isolamento, il disprezzo del mondo magico. E la scoperta, inammissibile, sconvolgente, inaccettabile, che l'amore è l'emozione più violenta che un essere umano può provare, più forte perfino dell'odio... quell'odio che l'aveva sempre animato in passato, proteggendolo come una corazza.

Hermione Granger e Draco Malfoy sono follemente innamorati. O almeno così sembra.
Ai due è stata sbadatamente somministrata una pozione d'amore, che finisce per avvelenarli entrambi e causargli dei brutti effetti collaterali. Con il viso di un sinistro color viola lei, e delle disgustose pustole verdi su tutto il corpo lui, si ritrovano a condividere la stessa sorte ad appena un letto di distanza, separati da una sottile tendina dell'infermeria. Non ci vuole molto a capire cosa abbia spinto i due eterni nemici ad agire in un modo così insolito, ma ormai il danno è fatto, e tutta Hogwarts li ha visti girare mano nella mano e scambiarsi tenere effusioni.
In una scuola dove niente rimane segreto troppo a lungo, i due caposcuola si ritrovano a dover far fronte a pettegolezzi di ogni genere, fidanzati gelosi, e rivalità tra case che perdurano da secoli.

Dall'ultima volta che si sono visti poche cose nella loro vita sono cambiate. Sono passati anni, volti, luoghi, ma sono sempre gli stessi.
Un incontro casuale, le solite domande di routine, forse le più importanti.
Sono cresciuti ormai... non è vero?
-“Vattene Granger, i tuoi amici ti aspettano” le disse monotono per l’ennesima volta.
Alzandosi le diede le spalle ed entrò nell’aula, ma non prima di averle lanciato uno sguardo indecifrabile e vuoto.
Vuoto, come le era sempre sembrato quel ragazzo.-
*
-Il giardino che la circondava era sommerso di rose. Rose rosse.[...]
Una mano bianca sbucò dalle rose, ma non riuscì ad afferrarla. Non voleva afferrarla. Non si fidava di quella mano, ma le rose cominciavano a soffocarla e presto sarebbe annegata.
La luna sempre più scura.
E se avesse afferrato quella mano?-

Lei, la strega più brillante della sua età, intrappolata in una relazione sterile e logorante.
Lui, figlio di un Mangiamorte, convinto di dover essere condannato all'infelicità ed all'impossibilità di poter decidere della propria esistenza.
Lui e lei - insieme, da soli: un percorso che li porterà a crescere, prima di tutto, ed elevarsi.
Dal settimo capitolo:
“Weasley non conosce la potenza della magia, Granger. Non come me. Weasley non comprenderà mai l’incanto di un Aguamenti - puro perché acqua, forte perché acqua. Weasley non sa congiurare un Frango e bearsi della solidità della terra che si infrange e si apre a lui e lo accoglie. Weasley non sa guardare attraverso un Incendio e bearsi delle piccole fiamme che sprigionano la potenza del più forte degli elementi. Capisci cosa intendo, Granger?”

Estate 1996: La Gazzetta del Profeta titola la condanna a morte dei coniugi Malfoy per mano dell'Ordine della Fenice.
Draco Malfoy porterà a galla l'oscurità assopita che da sempre era giaciuta in lui; il suo obiettivo: spezzare colei le cui mani sono impregnate del sangue dei suoi genitori.

< Salazar, perché mi sono fatto coinvolgere? Spero che il tuo piano funzioni, Granger, perché ho un brutto presentimento > sibilò Malfoy
< Beato te, Draco, io ho un pessimo presentimento > piagnucolò Ron.
< Shhh. Harry ha detto che dobbiamo fidarci di lui. Tranquilli, il corpo insegnanti è dalla nostra parte, nel peggiore dei casi non verremmo comunque espulsi > sussurrò Hermione.
< Ma come fa a dire una cosa simile in questo momento?!> sbottò il Rosso, mentre si appiattivano contro il muro, cercando di non farsi scoprire.
< È la Granger, Weasley. Che ti aspettavi? > ghignò sottovoce Malfoy.
Segretamente, ammirava il coraggio e l'intraprendenza della Gryffindor, ma ovviamente non le avrebbe mai dato la soddisfazione di saperlo.
*attenzione, questa parte si trova nei capitoli successivi alla creazione dell'E.S! Non disperate se non trovate la Dramione nei primi capitoli, tutto a tempo debito ;) *

Un segreto lega Draco Malfoy a Hermione Granger, nemici da una vita e rivali da sempre.
Perché tutti sembrano nascondere la verità alla Grifondoro?
Vogliono forse...proteggerla?
Hermione è forte, brillante, coraggiosa come pochi lo sono stati prima di lei, testarda ed altruista.
Ma è umana, e per avere solo diciassette anni ha vissuto abbastanza avventure per una vita intera in compagnia dei suoi due amici, Harry e Ron.
Sarà ancora la stessa Hermione Granger quando si ritroverà da sola nelle mani del Serpeverde, scampata alla morte per un soffio? 
Ginny Weasley, la combattiva Ginny Weasley, non vede altra soluzione che mollare.
Vorrebbe mollare così tanto...
Perché è difficile aspettare per qualcosa che sai potrebbe non avvenire mai, ma è ancora più difficile arrendersi quando sai che è tutto ciò che vuoi.
 

Dopo il settimo libro, prima dell'epilogo e della "maledizione dell'erede", Hermione sta cercando di farsi strada al Ministero, Ginny nel mondo sportivo, Ron, Harry e Neville sono, lontani, impegnati con i corsi da Auror, mentre Luna continua a essere Luna. Draco sta frequentando Astoria, ma nessuno di loro immagina ancora di starsi per trovare immerso in un girone infernale di follia, tra puffole pigmee (rigorosamente viola), maledizioni, giacche di pelle e biblioteche, e una neonata che nessuno sa che fine abbia fatto...

Un incontro inaspettato dopo quasi due anni dalla fine della guerra cambiò per sempre la vita di Hermione Granger. Nonostante la riccia avrebbe negato con convinzione questo fatto per molto tempo, quella fu la notte più bella della sua vita.
Quasi dodici anni dopo sua figlia Daphne si prepara ad affrontare la sua personale avventura ad Hogwarts. La ragazzina, alla costante ricerca dell'identità di un genitore misterioso, affronterà con coraggio e arguzia tutte le sfide che il destino vorrà riservarle. Questa è la sua storia...
Dal prologo
«Beh "Draco", magari tu non hai mai avuto simpatia per quelli come me, ma so il motivo per cui hai preso il Marchio.»
«E quale sarebbe questo motivo?» Chiese Draco ritornando sulla difensiva.
«Volevi proteggere la tua famiglia, e questo Marchio nel tuo caso non indica che sei "solo un Mangiamorte". Tu sei un sopravvissuto quanto lo sono io...»
Il ragazzo rimase in silenzio qualche istante. «Sai "Hermione" anche questa volta hai indovinato... Io non ho mai avuto simpatia per te....» Disse usando un tono di voce più morbido. «Ma non è per via del tuo sangue. Mi ha sempre dato sui nervi il fatto che tu sia "un'insopportabile so tutto io".»

Voldemort ha vinto, Hermione rimasta sola scappa e prova a riscostruirsi una nuova vita, tuttavia il suo spirito Grifondoro la spinge a tornare. Starà con i Weasley ma ben presto scoprirà di non essere l'unica ospite.
Dal testo:
"La prego, la prego" supplicava.
"Dimmi la verità, CRUCIO!" una risata folle.
(...) La sentiva urlare e supplicare e dentro di sè il suo gelido cuore purosangue doleva.
(...)"Ti sei svegliato finalmente" proruppe Piton "Eravamo preoccupati, ci è andato giù pesante questa volta".

[Mini Long • Dramione]
Hermione Granger e Draco Malfoy sono due Serpeverde, e non due studenti qualsiasi ma sono definiti da tutti il Re e la Regina, ma cosa vuol dire davvero per loro?
Cosa comporta questo titolo che tutta Hogwarts gli ha attribuito? Se poi prendiamo in considerazione, un'Hermione fredda e distaccata, capace di nascondere un'enorme segreto, tale da condizionarle tutta la vita e un Draco Malfoy, vanitoso, ma segretamente attratto dalla Regina, si crea quel genere di sentimento da cui entrambi hanno sempre girato alla larga, sia per paura che per evitare di soffrire.
C1: Ciò nonostante meno tempo passava con lei, meglio era; preferiva limitarsi al minimo indispensabile, la stimava per quanto Draco Malfoy potesse stimare una persona, una donna, ma allo stesso tempo non riusciva proprio a tollerare la sua presenza.
“Mi chiedo se dipenda dal fatto che non sei ancora entrato nel suo letto o se vi definisco il Re e la Regina delle Serpi.”
Nessuna delle due.
C2:Hermione era indimenticabile, quanto era impenetrabile.
E non era sua.