“Un giorno tutto questo finirà”, urlava il mio inconscio. Ma non ne ero più così convinta. Non lo ero affatto.
Ma avrei patito mille volte tutto questo, pur di farlo stare bene e, in un qualche modo, vicino a me. Avrei preferito andare all’inferno anziché vederlo tra le braccia di qualcun altro...
Mi alzai cercando la forza nelle gambe ed entrai in camera mia. Evitai lo specchio e raggiunsi il mobiletto impolverato. Presi il primo pantalone della tuta e una maglietta bucherellata e li indossai. Mi lasciai cadere sul letto e afferrai la sua foto, stringendola al petto.
- Perdonami...- singhiozzai, chiudendo gli occhi.
- Perdonami se puoi- i singhiozzi continuarono a scuotermi il petto, mentre i miei occhi calavano sempre di più. Sentivo la gola piena e lo stomaco bruciare. I muscoli indolenziti e la pelle ardere.
Mi addormentai, probabilmente. Ma fu un sonno movimentato. Sentivo caldo, tanto caldo. Come se mi trovassi tra le fiamme di un ardente fuoco. Come se stessi bruciando dall’interno.
Ma, molto probabilmente, era solo quello che stava realmente accadendo.
Stavo bruciando.

Bella è una ragazza di sedici anni, figlia di uno dei medici più famosi di New York. La sua vita è fatta di ottimi voti a scuola, genitori che pretendono il massimo da lei, cene mondane e costretta dal padre ad uscire con un ragazzo ricco e potente che non l'attrae per niente. Grazie alla sua migliore amica Alice, incontra Edward, ragazzo diciottenne con una vita privata disastrata, scappato di casa e che sfoga tutta la sua rabbia negli incontri clandestini di box. Tra i due scoppia un sentimento che cambierà totalmente la vita di Bella destinato a portare cose belle ma altrettanto disastrose.

Bella Swan è una ragazzina di 15 anni londinese e per il suo compleanno va in vacanza con i suoi genitori e suo fratello a New York. Purtroppo non tutto fila liscio come vorrebbero e i loro genitori rimangono coinvolti in un incidente e muoiono. Bella e Jason -il fratello- non avendo parenti in America vengono trasferiti in un orfanotrofio. Da quel momento Bella cambia: la ragazzina dolce e gentile che era prima della scomparsa dei suoi muore con loro e ne nasce una nuova: Isabella, dall'apparenza più forte, più ribelle, più coraggiosa. Passano due anni e Isabella diventa ancora più chiusa, più vendicativa verso gli altri e cattiva. Non le interessa più niente se non suo fratello che, invece, vorrebbe tanto ricominciare a vivere. L'incontro con una donna le cambierà la vita per sempre e con il tempo imparerà come è essere felici. P.s. è un Edward&Bella! Don't worry!!! ;)

sequel di NOTHING REALLY MATTERS... come vivrà la gravidanza bella?? aspetterà un maschietto o una femminuccia?? e edward? capirà i suoi errori?? ci sarà il lieto fine?? entrate e scopritelo!!

"...ha ragione lui... ogni cosa che faccio è una cazzata... e ho rovinato tutto.. di nuovo... ed ora... eccomi qui, cosa è rimasto di me? cosa sono io? niente.. ho deluso tutti specialmente lui.." è la mia prima ff .. edward e bella sono umani, e grandi amici. Edward è al solito un bellissimo ragazzo molto dongiovanni.. Bella molto più tranquilla fino a che qualcosa non cambierà e Bella diventerà un altra persona. spero che possa piacervi...

Terza classificata nel concorso indetto da efp per la migliore scena lemon, con la scena del capitolo terzo
Quando aprì quel pacchetto, Hermione Granger pensò che Tu-Sai-Chi avrebbe tranquillamente potuto ritirarsi a vivere in riva a un lago e darsi alla pesca, aspettando che i suoi nemici crepassero per la cattiva sorte che si ostinava ad abbattersi su di loro; il pensiero che, quando la cattiva sorte si accanisce così frequentemente su qualcuno, forse questo qualcuno potrebbe essersela attirata con una certa dose di ingenuità e sconsideratezza, non la sfiorò minimamente.

“Possiamo definirla la prima eroina della storia della letteratura” Qualcuno di non identificato aveva osato pronunciare quella boiata colossale per le povere orecchie di Draco Malfoy, e dunque trovò giusto far sentire il suo parere e rendere eccitante quell’angosciante ora che non sarebbe mai trascorsa senza il suo proverbiale intervento. “Giulietta era una puttana!”