NaruSasu | Omegaverse | Breeding kink
Lo prese come una sfida, non gli diede neanche il tempo ad adattarsi — come se ce ne fosse bisogno, Sasuke era fatto per Naruto, per prendere ogni centimetro di lui, come Naruto era fatto per dare qualsiasi cosa a Sasuke.
Happy birthday, Sasuke! — in ritardo, ops.

NaruSasu | Canon divergence | Omegaverse.
Sasuke ha un problema con i suoi soppressanti e Tsunade è costretta a metterlo davanti a un ultimatum: o verrà sospeso dalla sua attività shinobi per due anni, o si affiancherà a un Alpha caregiver.
Sasuke non si aspettava, accettando, di reincontrare un vecchio amico…
“Naruto?!” riconobbe spalancando lo sguardo.
Questa era l’ultima cosa che si aspettava.
Il vecchio compagno di Accademia fece una faccia altrettanto sorpresa, poi divenne imbarazzato e si grattò la nuca distogliendo lo sguardo.
“Ti ricordi di me, ‘tebayo” borbottò.
Se non lo avesse riconosciuto prima, lo avrebbe fatto in quel momento sentendo quell’esclamazione.
“Credevo fossi morto” disse poi, la domanda implicita.
Naruto sussultò a sentirlo, ma che altro si aspettava di sentire? L’ultima volta che lo aveva visto era stato a nove anni, poi non era più venuto in classe, non aveva partecipato agli esami, non lo aveva mai visto in giro per Konoha e… Come faceva a essere un ANBU se non era stato nemmeno iscritto ai chūnin?
Regalo per la letterina n.5 per la challenge #babbofanwriter indetta dal gruppo facebook Naruto Fanfiction Italia .

NaruSasu | PWP | modern!AU
Dal testo: “Naruto sente il viso in fiamme e non ci può fare nulla; il sussurro di Sasuke è un ordine dolce quanto quel profumo, gli accarezza l’orecchio in modo tanto sensuale da mettergli i brividi.
«Ora scopami», dice – ed è bellissimo quando gli chiede le cose così, di prepotenza, come se gli fosse tutto dovuto”.
Storia scritta per il Secret Santa IV edition: la vendetta dell'uvetta indetto sul gruppo Facebook Naruto FanFiction Italia.

"Quell’uomo gli mancava. Non l’aveva mai conosciuto, non ci aveva mai parlato, e gli mancava come l’aria."
Questa storia partecipa al Writober di Fanwriter.it
Reincarnation!AU

Le dita sfiorano i suoi contorni labili. Lo accarezzano e Naruto scopre in quell’incontrarsi cos’è la solitudine. Perché, ora che conosce Sasuke, sa che al suo mondo senza tempo, fatto di fughe e scorribande tra le nebulose, giocando a rimpiattino con i pianeti, manca qualcosa.

“Dopo il temporale”, si corresse con un borbottio timido, abbassando lo sguardo e tornando ad avvolgere le braccia intorno alla sua vita. “Te ne torni a casa tua dopo il temporale. Non è il caso che tu esca, con questo tempo.”
Sasuke sbuffò una risata leggera, e il cuore di Naruto prese il volo. Guardò verso la finestra e poi alle mani di Naruto congiunte sul suo grembo; la tempesta era cessata. C'era solo quella pioggerellina leggera che batteva dolce contro i vetri, e tingeva la stanza di un delicato grigio luminoso.
“Sì”, annuì Sasuke, accompagnando un piccolo sospiro alle sue parole. Era un suono insolitamente dolce e leggero, come la pioggia. “Dopo il temporale.”
Oppure: piove, e Naruto vuole dire tutto e non riesce a dire niente.

Cina, Regioni del Sud: la siccità appesta i villaggi già poveri del meridione, entrati in un sanguinoso conflitto per le poche risorse d'acqua presenti. Naruto, conosciuto come Han Jin, è il giovane capo di Wuhzou, che combatte con stregua per tentare di ottenere punti strategici per il proprio villaggio. Ormai stanco persino di pregare per ottenere il favore degli dei e dei grandi Dragoni che governano i mari e i fiumi, Jin non si arrende al destino: fino a che, durante un conflitto dove rischia la vita, incontra qualcuno che lo cambierà per sempre.

[TodoDeku]
Dal testo:
Izuku avrebbe tanto voluto guardarsi intorno ma la vista gli era stata completamente sottratta da una soffice benda di seta rossa, legata abilmente attorno al suo capo e perfettamente posizionata su entrambi gli occhi. Spostarla da lì era impensabile dato che i polsi erano saldamente tenuti fermi da una cravatta alla spalliera del letto su cui giaceva nudo e inerme.
Come si sarebbe dovuto comportare in una situazione del genere, se non facendo completamente affidamento ai due sensi che ancora aveva a disposizione per orientasi?

Midoriya gli donò una carezza contro la guancia, sfiorandogli la pelle della cicatrice che gli segnava il viso dalla parte sinistra, dove l’occhio azzurro spiccava tra i capelli rossi. Un momento dolce, sigillato da un altro bacio dal sapore gentile e che aveva il gusto aspro, ma non per colpa di Midoriya.
[Izuku/Shouto]

A Sasuke piace mettere le cose in chiaro, anche troppo.
"Partecipante alla PWP challenge indetta dal gruppo SasuNaru Fanfiction Italia"

Midoriya e Todoroki hanno qualche piccolo problema a letto... riusciranno a risolverli?
DAL TESTO:
Così, Todoroki aveva fatto quello che, in questi casi, non si dovrebbe mai fare: infinite ricerche su internet. Si sentiva tanto stupido, ma almeno così si sarebbe evitato di dover dire determinate cose a voce, a un totale estraneo.
Midoriya, dal canto suo, era totalmente ignaro del fatto che il suo ragazzo avesse preso molto, molto, sul serio la cosa.
Tant’è che non staccò neanche gli occhi dallo schermo del televisore quando, quel pomeriggio, Todoroki gli si avvicinò con un portatile tra le mani.
“Ho cercato su internet delle soluzioni per il nostro problema”, esordì.
Ci mancò poco che Midoriya si strozzasse con il succo di frutta che stava bevendo.
“Hai fatto cosa?! Ma era proprio necessario? Non dovresti fidarti di quello che c’è scritto su internet”
“Sta di fatto che così ho fatto prima. Qui c’è scritto che concentrarsi troppo sulla questione “orgasmo” è deleterio. Che è esattamente quello che facciamo noi”.
L’altro sentì il viso divenire bordeaux. Fare certe cose era un conto, ma parlarne come se si stesse facendo la lista della spesa era già diverso.

Ed è allora che lo senti.
Un tepore lieve, che si irradia dalla punta delle dita, passando per le falangi, diffondendosi lungo i tendini, la pelle, i muscoli, le ossa, dissipando il formicolio, facendoti percepire nuovamente qualcosa.
È un tocco gentile quello che si posa sulla tua mano, lungo il tuo braccio.
Realizzi come questo possa essere al tempo stesso carezza e presa salda, quando quelle dita si intrecciano con le tue, dandoti forza, infondendoti coraggio.
[CyborgAU] [Collegata a Love is a Broken Gear]

A Shikaku quel posto non era mai piaciuto.
Era troppo rumoroso per la sua idea di bar, i drink erano di qualità poco più che accettabile e la carne era decisamente troppo salata.
...
Shikamaru poteva ammettere, in tutta tranquillità, che quel posto non gli piaceva.
Innanzitutto l’arredamento. Il Nara non era mai stato fissato con mobili ed altre cose del genere, ma passare una sera alla settimana in un posto affollatissimo, arredato con gusti di trent’anni prima, non era certo il massimo. Gli alcolici non erano nulla di che e la carne era decisamente troppo salata.
...
Shikadai detestava quel posto. L’arredamento era antiquato, le bevande erano mediocri e la carne era decisamente troppo salata.
...
Song-fic sulle note di "Anni" degli 883

"Il fatto era che Naruto non sapesse ancora cosa fare della sua vita, o meglio, sapeva di voler diventare un uomo importante come suo padre, ma sapeva anche che la strada che gli avrebbe permesso di farlo era difficile da percorrere: tutto quello che voleva adesso, a quindici anni compiuti da qualche giorno, era riportare a casa Sasuke e ritornare ad essere amici, o forse chissà, anche qualcosa in più."
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dallo special:
"Al diavolo tutti, non era fidanzato neanche da due mesi ma era innamorato da tutta la vita: mai come in quel momento, Sasuke sentiva di meritare ciò che aveva. Lui e Naruto si appartenevano."
[NaruSasuNaru; accenni NaruSaku nel primo capitolo; ShiIta (NC17 nello special)]

«Perché siamo amici. In qualche modo lo siamo sempre stati.»
Sasuke potrebbe essere un fantasma, un'anima sperduta nel mondo, o solo il frutto dell'immaginazione di un bambino troppo solo.
Sasuke potrebbe essere qualsiasi cosa, ma a Naruto non importa, sa che esiste ed è reale.
A cinque anni nei suoi sogni.
A dieci anni anni nelle parole.
A quindici anni nell'evanescente vicinanza e nel silenzio.
A trent'anni in carne e ossa, dove il passato diventa parte del futuro.
[Sovrannaturale; Naruto Centric]
Tentativo maldestro e fallimentare di narrazione in prima persona.