Makoto ripulì il banco del bar dalla sabbia e dall’ appiccicume di qualche Margarita finito lì sopra per colpa di qualche bevitore distratto. Ne aveva piene le orecchie di storie e confessioni che la gente le faceva con i piedi affondati nella sabbia fine di Malibù. Chi credeva che fare la barista fosse un lavoro semplice, si sbagliava. Lei era il confessore dei peccati più bollenti di tutta la costa e nel suo tempio sacro ogni peccato veniva perdonato con un cocktail.
«Adesso ve la racconto io una storia davvero stramba».
Avrebbe dovuto starsene zitta, ma qualcosa in lei era scattato come una molla e da confidente silenzioso, Makoto, divenne oracolo senza peli sulla lingua.
«C’è un pompiere che rischia di bruciarsi per amore e convive con un’aspirante star della musica. Un artificiere incosciente, arrogante e pieno di sé. E poi c’è lei, con lo sguardo che nasconde una ferita profonda perché per la seconda volta nella vita ha fallito in qualcosa…».
«E poi?». Usagi la interruppe presa dell’entusiasmo. «Gli altri personaggi di quest’avventura chi sono?».
Makoto sospirò, portandosi lo strofinaccio sulla spalla.
«Un timido genio, una baby sitter fuori controllo e una stupida barista…»

Spaccati di vita quotidiana in casa Kaiou/Tenou
Legato alla trilogia: "l'atto piu' grande-Il viaggio di una sirena-La vita che ho scelto"
1- Quattro ante per due
2- Apologia felis
3- Sliding doors
4- La prima di mille notti
5- Il cosplay di Haruka
6- Elona Gay
7- La dissacrante ironia della mia donna

Possono i desideri personali, l’ambizione insita in ognuno di noi, la latente frustrazione che comporta il ritrovarsi a tirare parzialmente le somme della propria vita vedendo quanto si è dovuto rinunciare per aver fatto scelte diverse, oscurare l’amore che fino a pochi istanti prima si considerava il punto di forza di tutta la propria esistenza?
Questo Michiru non lo sa, ma lo scoprirà presto.
Sequel dei racconti:
”l'Atto più grande”
“Il viaggio di una sirena”

A Lexa sarebbe piaciuto diventare una detective della omicidi, ma con l’arrivo di Aden, i suoi progetti erano cambiati. Aveva trovato i libri della Dott.ssa Griffin in biblioteca, per caso.
Lexa girò il libro, osservando la foto dell’autrice. La Dott.ssa Griffin era una donna bellissima, oltre che essere brillante ed intelligente…e, sicuramente, pensò Lexa, anche molto coraggiosa.
Chi, dopo aver vissuto anni di prigionia e chissà cos’altro, decide di studiare e avere a che fare con gli stessi mostri che ti hanno fatto questo? Una persona coraggiosa, si disse Lexa o, terribilmente, fuori di testa.
La vita dell'agente Woods era tranquilla, fino a quando un terribile ed efferato omicidio e l'incontro con una certa Dott.ssa bionda, stravolgeranno la sua intera esistenza.

"C’era una volta una piccola città sulle coste atlantiche del Maine, conosciuta ai più con il nome di Storybrooke, riguardo alla quale non vi sarebbe mai stato nulla da raccontare se non che, in un croccante pomeriggio al principio di settembre, vi giunse Emma Swan, con il suo fidato Maggiolino giallo e una gran voglia di andarsene da lì il prima possibile. Ché, come molte eroine costrette a intraprendere la loro storia contro la propria volontà, Emma Swan a Storybrooke non avrebbe proprio mai e poi mai voluto metterci piede [...]". E nemmeno Regina Mills, sindaco di Storybrooke, sembrava gradire la presenza della signorina Swan nella sua città. A dirla tutta, sembrava proprio decisa, a sbarazzarsi di lei. A qualsiasi costo. O quasi.

Come la vite, ogni essere umano ha un lato esposto al sole ed uno all’ombra. Un lato più caldo ed uno più freddo, che non sempre riescono a convivere, anzi, che spesso e volentieri cozzano l’uno contro l’altro creando dissonanza, una profonda lacerazione interiore che rende tutto confuso e complicato.
Come la vite, ogni essere umano porta frutto e lo dona agli altri, ma a seconda delle stagioni e delle cure ricevute, lo fa generosamente o meno.
Come la vite, ogni essere umano ha bisogno di sentirsi amato, spronato e protetto per dare il meglio di se, senza soffocamenti o costrizioni.
E come la vite che allunga i tralci verso la pianta accanto, anche gli esseri umani sono alla costante ricerca dell’anima affine alla quale potersi tendere ed intrecciare.

Era una giornata orribile.
Davvero, era una delle giornate più orribili che Emma Swan avesse mai vissuto, e ne aveva vissute tante, di giornate orribili.
Era iniziata con una discussione col suo capo per un pagamento mancato, continuata con una lite col suo fidanzato, una delle tante, da quando aveva avuto la grandiosa idea di trovarsene uno, e ora finiva con una potente pioggia che la beccava in pieno, con giacca di pelle e ovviamente senza ombrello, sulla spiaggia di Santa Monica.
E ci stava pensando, al fatto che era davvero una giornata orribile, quando vide quell'insegna luminosa poco più avanti sul marciapiede dove stava camminando. La sua luce gialla si irradiava sulla pietra circostante, evidenziando le lettere che formavano il nome del bar: "Second chance"
Così decise di abbandonare quell'aria sempre più umida e soffocante e, sperò, parte dei pensieri distruttivi, rabbiosi e malinconici che le affliggevano la testa, entrando nell'edificio e avviandosi per la scalinata trasparente e illuminata che avrebbe dovuto portarla al bar all'ultimo piano.

Emma & Regina sono diventate amiche, condividendo momenti di tranquillità oltre a quelli di caos durante le solite emergenze magiche che ci sono a Storybrooke. Questo finché non succede qualcosa. Qualcosa che cambia completamente la vita di Regina e la relazione con lo sceriffo biondo. Regina resta incinta. Di Emma. A quanto pare la magia della Salvatrice trascende i regni e spezza le maledizioni più avverse. Regina si scaglia contro Emma, ritenendola responsabile di quello e accusandola di avergli tolto la sua scelta proprio come hanno sempre fatto tutti. Come se non bastasse, la gravidanza è a rischio, rendendo le cose ancora più difficili. Inoltre, il comportamento di Hanry, metterà a dura prova la pazienza di Emma. Nuove relazioni, tormenti interiori, esami di coscienza con il conseguente accettare i propri sentimenti, saranno le prove che le donne dovranno affrontare. Avranno un anno di tempo per diventare la famiglia che Hanry vuole così prepotentemente. Oppure, essere co-genitori di questo nuovo bambino proprio come sono state fin'ora per Hanry.

Affrontando le conseguenze di un desiderio espresso involontariamente, Emma finirà per ottenere quello che mai avrebbe creduto possibile e per scoprire che un futuro inaspettato può essere ben più prezioso di un desiderio realizzato.
Swanqueen ambientata qualche tempo dopo gli eventi della 6x10 e che non segue gli sviluppi della 6B.

[ XMen!AU]
In un mondo corrotto, dove i pregiudizi sono alla base di tutto, è difficile mostrarsi per chi si è in realtà, soprattutto se ciò potrebbe mettere in pericolo la propria vita.
Vivere nell'ombra o lottare per la luce?
Questa è la domanda che da sempre perseguita le sorelle Woods.
Fin dalla nascita sono state considerate sbagliate, degli errori genetici. Adesso però, a distanza di secoli da quel giorno, le cose stavano per cambiare... O forse erano già cambiate?

Le vite di un'avvocato in un prestigioso studio e una ex detenuta senza fissa dimora non possono essere più diverse, ma, quando le due donne si incontrano per le strade di New York, il loro passato e il loro futuro si intrecciano più di quanto avrebbero mai potuto immaginare.
Dal primo capitolo:
"Mamma, sembra che abbia freddo. Possiamo darle delle monetine?"
"Chi?" chiese Regina, riportando la sua attenzione al marciapiede buio.
Non impiegò molto tempo per capire di chi stava parlando suo figlio. Rannicchiata contro il muro di pietra, accuratamente rimboccata sotto una coperta, vi era una giovane donna. La parte superiore della sua testa bionda sporgeva da sopra il tessuto, mentre i suoi capelli ricadevano come tendine irregolari sulla lana sporca. Sembrava congelata, tanto che le sue labbra screpolate erano quasi blu per il freddo. Se ne stava seduta in silenzio, immobile, apparentemente concentrata a fissare un punto sul marciapiede. O forse era annoiata. Di fronte a lei vi era una piccola ciotola scheggiata con all’interno alcune monete.

Può l'accettazione dell'essere innamorati di qualcuno essere un'alternativa migliore all'avere un cuore di pietra?
Possono le cinque fasi per l'accettazione del lutto essere utilizzare per descrivere l'inizio di una storia d'amore?
DAL PRIMO CAPITOLO:
"Perché non le chiedi semplicemente di uscire?" chiese un giorno Henry con la stessa naturalezza con la quale si può parlare del tempo.
"Scusami?"
"Non far finta di non capire. Hai cercato di conquistarla portandole dei dolcetti alla mandorla e miele per buona parte dell’anno scorso. Ogni singolo giorno, mamma." le ricordò il ragazzo mentre con gli occhi fissava il dolce nascosto nella sua borsa, come se la sua stessa esistenza fosse l’unica risposta per qualsiasi domanda che potesse farle. "Ogni. Singolo. Giorno."
"Non sto cercando di conquistare la tua madre biologica con paste o qualsiasi altro cibo per fare colazione... Sono semplicemente gentile visto che Miss Swan dimentica regolarmente di mangiare al mattino e controllare il rendimento dello sceriffo fa parte dei miei compiti. Poi pensavo che fosse quello che volevi tu. Non ci avevi chiesto di essere più civili l’una con l’altra?"

Port Royal e' una tranquilla cittadina sul mare, non succede mai niente li'. Brittany Pierce e' la figlia del governatore, bella e ricca, ma infelice della sua vita, che la costringe entro quelle mura che tanto detesta.
Santana Lopez e' il pirata piu' ricercato dei sette mari, capitano del vascello piu' temuto di tutti i tempi. Crudele e spietata, senza pieta', senza umanita'.
Cosa succedera' quando la sua ciurma approdera' a Port Royal e prendera' in ostaggio la figlia del governatore?
I loro destini si incroceranno, e la realta' che le ha viste protagoniste, si sgretolera' sotto i loro piedi mostrando loro un mondo mai esplorato prima.

Emma sta per sposare Killian e Regina ne è sconvolta. Sì perché si era convinta di avere una possibilità di felicità con la bionda, ma sembra che non sarà così. Emma e Killian si trasferiscono a vivere a New York, mentre Regina sembra trovare un pò di conforto tra le braccia di Ruby. Per un pò tutti pensano che può funzionare, tranne Hanry che fa un regalo a sua madre bionda per aiutarla a ricordare. E lei lo fa, ricorda tutto, anche l'unica notte in cui si è sentita veramente felice, l'unica notte che ha cercato disperatamente di dimenticare. Improvvisamente tutto quello che le è sembrato giusto fino ad ora non lo è più e tra le liti e le incomprensioni con Killian arriva ad una decisione drastica e definitiva: deve tornare a Storybrooke.

Se mi chiedessi cosa ho imparato in questi anni, quello che ti direi è che ho scoperto il peso delle scelte.
Ti direi che ogni azione derivata da una scelta è un macigno che ti trascina lentamente nell’abisso.
Ti spiegherei come le intenzioni non sono così importanti, non è importante se queste sono buone o cattive se ponderate o prive di ogni logica perché alla fine di tutto, almeno in questo mondo, ci si ritrova sempre in una delle due fazioni per cui o ti trovi dalla parte di chi ha perso tutto o da quella di chi ha limitato semplicemente i danni.
Ti racconterei come la solitudine è diventata la mia migliore amica e di come troppa gente creda in me quando ormai, anche io ho smesso di farlo vendendo l’ anima al diavolo.
Credo proprio che se mi vedessi adesso non mi riconosceresti e sicuramente non appoggeresti molte delle mie decisioni.
Sai a volte mi soffermo a guardare fuori dalla finestra immaginandomi il sole. Quel sole caldo che ci accarezzava nelle fresche giornate di Aprile. Poi vedo noi, il nostro amore … te lo ricordi?