Vi scartavetrerò le palle /ovaie con le mie One-Shoot

Non sapevo chi era, non sapevo dove quel treno lo portava ogni singolo giorno, ma non mi importava.
Vederlo mi metteva di buon umore, bello e malinconico come pochi [...]

Lara era bella e ingenua, non capiva come le sue coetanee cercassero di diventare magre come le modelle, a lei non piacevano.
Almeno fino a quando non entrò in quella dannata scuola, iniziando a diventare Ana.

premetto: questa lettera non l'ho scritta io ovviamente, ma un mio amico. Lui non l'ha mai spedita ma io, che casualmente ho usato il suo pc, l'ho trovata ed ho pensato di postarla, perchè la trovo struggente e bellissima. E' breve, ma a me ha commosso profondamente. Spero che piacerà anche a voi, aspetto pareri e recensioni. Baci

Tilde, 18 anni e Ruggero, 19, sono cugini ed abitano da sempre nella stessa casa. Dopo un breve soggiorno in Inghilterra, Ruggero ritorna nel suo paese, portando con se un libro dal contenuto particolare. Il titolo è “Sex” e descrive racconti basati su relazioni sessuali fuori dal comune. Ma ciò che colpisce i due protagonisti è una frase di pagina 30: “We’ re cousins. Not siblings. It’s not incest”. Tilde e Ruggero si abbandoneranno in un amore assolutamente trasgressivo, fatto di rapporti sessuali intesi ed erotici.

Libero sfogo.

Tutte le mattine un' anziana signora si alzava presto, faceva una passeggiata nella pineta e poi si sedeva per ore su un enorme masso a contemplare quel bellissimo monte che chiude la valle. Fissava il paesaggio con occhio spento e triste, tenendo fra le mani una vecchia foto ingiallita di un bel ragazzo sorridente.

Ilaria, una semplice ragazza di diciassette anni che, come la maggior parte dei suoi coetanei, usa spesso i social network. Facebook per gli amici, Twitter per sfogarsi.
Negli ultimi giorni estivi “fa conoscenza” con Anonymous. Entrambi sono all’oscuro dell’identità dell’altro.
Il nuovo anno scolastico non si apre nel migliore dei modi per Ilaria, costretta ad avere a che fare con Gabriele, trasferitosi da poco nella sua stessa città.
*Dal capitolo 2:
Per un secondo, incrociando quello sguardo color ghiaccio e quel volto di rara bellezza, mi dimenticai dell’istinto omicida dentro di me.
Non poteva essere vero. Era troppo bello per essere vero. Non poteva esistere un essere mortale così divino. Chi era la madre? Chi il padre? Dovevo assolutamente stringere loro la mano, avevano fatto un lavoro eccellente.
Si schiarì la voce “Posso passare o vuoi contemplarmi per altri dieci minuti?”
Mi pentii di aver sfornato così tanti complimenti tutti in una volta.

E' una lettera scritta da una ragazza a un ragazzo, che conosce da quando sono bambini, della quale lei è innamorata, solo che non sa più cosa fare e decide di scrivergli questa lettera.

Questa è la mia storia.
Nessuna finzione solo verità.

"Voglio comprarmi un cactus. Un bel cactus pieno di spine.
Sono convinta che amarlo farà meno male di te,
nonostante tutte quelle spine."
[Dedicata a Emme ♥ :( ]

Non ho mai incontrato l'Amore.
Colpa di Google Maps? Forse.
Però ti ho incontrato lo stesso.
E non ho avuto nemmeno bisogno di Google Maps.
Forse ci sono andata vicina.
[Dedicata a Emme&Ti ♥ ]

Sinceramente non so come introdurre questa one shot. E' la seconda OS che scrivo sul ragazzo di cui sono innamorata. 'Cheppalle!' penserete. Bhe si, lo so, sono piuttosto pallosa quando parlo di lui. Però, come nell'altra OS, potrete scegliere se entrare e leggere, oppure no. A voi la scelta. Un bacio, Scarola95.

C'è Alessandro e c'è Giorgia.
Compagni di banco, amici, nemici e forse anche qualcosa di più.
Dal capitolo 1:
-Toh chi c’è! Castelli credevo tu fossi morto travolto da una valanga di neve laggiù in Trentino! Noto con dispiacere che sei ancora vivo- Scherzò la ragazza sorridendo al moro che le si era avvicinato.
-E no mia cara! Le mie vacanze natalizie sono state bellissime e purtroppo per te non ho subito nessuna amputazione e non mi sono rotto nemmeno un ossicino sciando fra le montagne innevate…-
- ….con le caprette che ti facevano ciao! Senti Heidi hai mica un accendino da prestarmi o laggiù, nella baita del nonno, usate ancora i fiammiferi?!-
Dal capitolo 11:
Sotto a quel portone, con la sola luce dei campanelli accanto a loro a illuminare i loro volti, Alessandro e Giorgia si erano continuati a baciare, incuranti dell’ora e di essere visti da qualche passante.
Baci appena accennati, alcuni più profondi, morsi, risate dai respiri spezzati anche in quel momento così intimo, così loro.

E' una one-shot che ho scritto in un momento di noia totale, ma nonostante tutto spero vi piaccia. Non so come presentarla, quindi lascio a voi la scelta. Potete scegliere se leggere o no, ovviamente. Un bacio, Scarola95.

I pensieri di Peter Pan che lascia Wendy Darling nel mondo reale.Prova talmente tanto amore che preferisce lasciarla per far stare al suo fianco un uomo piuttosto che un ragazzino che non vuole crescere.
E dopo i pensieri di Wendy che sono in contrasto con i suoi.