“Ultima fila, lato destro. Ultima fila, lato sinistro.”

Dal terzo capitolo:
"cosa ci fai nel mio corpo?"mi chiese,fissandomi.
"E lo dici a me,Niall?O dovrei chiamarti Carol..."mi viene il dubbio,
"Sono una ragazza!Cosa devo fare?!"era disperato.
"Ed io che sono un ragazzo?!Rivoglio il mio ciclo!"dissi.
"Oh Dio!Io avrò il ciclo"disse,diventando pallido.
--------------------------------------------
Caroline odia essere Niall.
Niall odia essere Caroline.

"Le ali tarpate e il cuore a pezzi,l’anima irrequieta e la solitudine.
Ora Wendy era questo." - "Harry no,decisamente,non era forte (...) Aveva paura,era questa la verità.
Glielo avessero detto ad XFactor anni prima,non ci avrebbe creduto.
Più andava avanti più sentiva soffocare da tutto,da tutti."
Forse Wendy e Harry volevano la stessa cosa.
L’aria.
Manca quando si è vicini alla fine.
Al di là di un vicolo la troviamo di certo,
certo attraversarlo da soli,non è facile.
Fan Fiction un po' diversa :)
Spero vi piaccia :)

Mi chiamo liberty,ho 17 anni ed il mio migliore amico era Niall Horan...
Vi starete chiedendo perchè ho detto era al posto di è?? Bhè per il semplice motivo che lui cambiò,cambiò da quel maledetto giorno...

"Il biondino si avvicinò per chinarsi a raccoglierli e me li porse gentilmente. Mentre ci alzammo le nostre teste si scontrarono leggermente, picchiai la testa contro la sua, il suo cappello cadde per terra e i suoi occhiali scivolarono sul naso.
'Oh, grazie..' dissi distratta recuperando l'ultimo libro da terra.
Rimango meravigliata nel vedere un paio di occhi luminosi azzurri davanti a me, non è possibile, quel ragazzo è..è Niall Horan!

Continuavo a fissare quel ragazzo seduto in fondo alla sala del ristorante. Era alto quanto basta, molto più alto di me se si considera la mia misera statura. Le sue spalle erano larghe e possenti, non eccessivamente muscolose, ma quel tanto che basta a lasciarti a bocca aperta. I suoi capelli erano di un castano chiaro tirati tutti in su in modo disordinato, ma che davano a quel viso un tocco decisamente sexy. Le sue labbra erano sottili e perfettamente disegnate, a differenza delle mie eccessivamente carnose. Ma ciò che aveva attirato maggiormente la mia attenzione erano i suoi occhi. Aveva due occhi grandi e penetranti, di un colorito tra l'azzurro e il grigio profondo, contornati da lunghe ciglia scure. Era davvero il ragazzo più bello che avessi mai visto in tutti i miei vent'anni.

“La mia piccola rossa sta crescendo eh?” sospirò lui.
“Lou, io non sono la piccola di nessuno” sorrisi io.
“Così mi offendi” mise un finto broncio.
“Okay forse sono un po’ tua” risposi abbracciandolo.
“Un poco??!! Come ti permetti?! Tu sei la mia piccola rossa”
Iniziò a farmi il solletico. I passanti ci presero per pazzi, ma che potevo farci? Non sopportavo il solletico.
“Vendetta!”urlai appena ebbe finito. Lo trascinai a casa mia e lo buttai sul divano.
Mi misi sopra di lui e gli scompigliai i capelli, sapevo quando ci teneva.
“Sei una piccola stronza “ urlò dopo. Poi scoppiò a ridere e io con lui.

Esco fuori e vedo Justin giocare a basket con i suoi amici. "Justin?" Lo chiamo. Afferra la palla e si gira verso di me.
"Dimmi."
"Ehm, posso parlarti un attimo?" Mi passo nervosamente le dita sul braccio.
"Torno subito." Lancia la palla a Chaz e mi raggiunge. "Stai bene?"
"Si, si. Vieni qui." Gli prendo la mano e me lo tiro dietro. "Ho bisogno di un favore."
"Ok, dimmi." Incrocia le braccia.
"Ecco, io... Tu... Puoi insegnarmi a baciare?" Mi mordicchio il labbro.

ECCOMICON UNA NUOVA OS...ROSSO FUOCO!

Karen odiava Zayn Malik, con tutta sé stessa. Era la persona più egoista, vanitosa e antipatica che avesse mai conosciuto.
Tanto stronzo quanto misterioso.
Ed era il fratello della sua migliore amica.
**
Cinque ragazzi, il divertimento, il sesso e una scommessa.

"Il Signore mette al mondo per noi un'anima gemella. Certe volte in uno sconosciuto, certe volte in un amico.. altre volte in persone molto vicine.. ad esempio un fratello."
Sorrisi.
Ero innamorata di mio fratello.

«Louis è il padre del mio bambino» dissi sottovoce con tono piatto. Mio cugino spalancò gli occhi appena sentì quelle parole e si alzò dal letto di scatto, squadrandomi.
«Chi è quella testa di cazzo?» gridò sottovoce per non farsi sentire, né da Nathan né da Anne e gli altri. Io annuii abbassando lo sguardo. Harry si abbassò verso di me e mi mise le mani sulle spalle «Dimmi che stai scherzando! Lui non può essere il padre di Nathan!»
«Secondo te non ricordo con chi ho fatto sesso, Harry? E’ lui, Louis Tomlinson. Mi piaceva, molto temo fa, peccato che lui mi abbia solo usata! Veniva al mio stesso liceo a Doncaster, e ora non ci credo che sia qui, dall’altra parte della casa. Guarda un po’ tu che coincidenza!» chiarii mentre altre lacrime di rabbia scendevano sul mio volto.

New York, Manhattan. David, criminale diciassettenne fuggito da casa e al soldo del più ricercato delinquente della città. Allison, la figlia del capo della polizia, una ragazza con una vita normale. Almeno fino a quando i due non si incontrano. Tra scontri a fuoco e feste danzanti, si snoda la vicenda dei due ragazzi: anche gli opposti si attraggono, no?
(Introduzione a cura di _Panna)
Dalla storia:
"Mi stavo cacciando in un guaio, un guaio da cui non sarei più riuscita ad uscire.
[...]
Una parte di me mi insultava furiosa e mi diceva di denunciarlo alla polizia, l’altra parte, invece, mi diceva di uscirci insieme e di non pensare al resto. Gia, fosse stato facile non pensarci.
L’idea che mio padre potesse venire a saperlo mi terrorizzava, ma allo stesso tempo mi elettrizzava. Il fare qualcosa di proibito, il mettermi in pericolo uscendo con lui che era un tipo tutt’altro che raccomandabile, scatenava in me una serie di emozioni che non avrei mai pensato di provare.
Non ero mai stata un’amante del rischio, né un’adolescente ribelle che si trovava il fidanzato delinquente per esasperare i genitori, eppure quella faccenda mi piaceva da morire."