Cosa succederebbe se la Mezzosangue per eccellenza non fosse poi così tanto mezzosangue?
Cosa succederebbe se il suo passato non fosse esattamente come lo ricorda lei?
E se ci fosse un incantesimo che la costringe ad essere qualcuno che non è?
Il suo settimo anno ad Hogwarts sarà parecchio diverso da come se l'aspettava, forse a causa di una guerra che non è mai realmente finita o di amici e vecchie conoscenze che non smettono mai di sorprendere...
QUESTA STORIA VERRA' ELIMINATA A BREVE. I CAPITOLI SARANNO PUBBLICATI AL LINK:
https://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=4002311&i=1

Una leggenda narra che Hermione Granger fu sentita dire pubblicamente 'stronzo' solo una volta nella vita. Accadde quando Ronald Weasley, dopo averla abbandonata durante la caccia agli Horcrux con Harry Potter, fece ritorno di punto in bianco e osò chiederle scusa.
Mia madre è sempre stata una persona molto educata. Seria, posata, giudiziosa.
"Tu. Piccola, fetida... maledetta stronza!"
Ehm... sto sognando? Qualcuno ha visto il Troll che mi ha presa a botte in testa?

Cosa sarebbe successo se Hermione non fosse una Granger, ma bensì una Nott? e se lo scopre grazie a qualcosa di segreto e legato alla profezia di Harry?
E cosa avrà mai a che fare un certo biondino con lei?
Se vi interessa leggete per scoprirlo!
Ovviamente Draco/Hermione
Sweetholly

NB: 03/04/2018 Ho cominciato a revisionare la storia, anche se per ora non ho postato i capitoli corretti. Prevedo di farlo, una volta terminato. Per cui vi chiedo scusa per eventuali errori e spero che magari la rileggiate una volta revisionata.
*Dramione*
Dal capitolo sei:
«Ti ho lasciata senza parole? Ricordati il nostro patto, Lurida Mezzosangue»
«Se fossi la Preside quanti punti dovrei togliere ai Serpeverde?»
Cambio argomento ma lui mi ignora.
D’un tratto poi, come se fosse dimentico della mia presenza, lo vedo riprendere a sfregare.
«Non se ne andrà, lo sai Mezzosangue? Posso grattare, sfregare, tentare di coprirlo ma rimane sempre qui. A ricordarmi che...»
D’istinto, non so nemmeno perché lo faccia, arrotolo la manica della divisa.
Avvicino la mia cicatrice al suo marchio e sento gli occhi pungere. Lui mi fissa incredulo, probabilmente confuso e, se non fosse che sto parlando di Malfoy, oserei quasi dire dispiaciuto.
«Non sei l’unico a portarne i segni indelebili sulla pelle. E ci sono quelli peggiori, Malfoy, quelli incisi sul cuore.»

Ultimo e definitivo capitolo della Saga di Kysa.
Dieci anni d'esilio forgiano il carattere ma se sei il figlio di Harry Potter allora tornare a casa è un vero trauma. Amici che si sposano, amici che cercano di farti impazzire, una fidanzata in crisi e un addio al celibato con cadavere mettono a dura prova il bentornato a Londra di Lucas Potter che scopre che la vita, anche senza Mangiamorte, è più complicata che mai.
E se la tua Veggente perde il suo occhio benevolo su di te, le cose peggiorano fino a diventare...mortali.
La nuova generazione dell'Alchimia del Sangue è ormai diventata adulta.

La vita riparte dopo una guerra devastante, si va alla ricerca della felicità e con un po' di fortuna la si trova. Ci sono novità per tutti anche Hogwarts è cambiata, in meglio si spera...

Un oggetto creato per il natale dai fratelli Wesley, può cambiare per sempre l’odio reciproco tra una Grifona e un furetto?

una missione per il ministero, sono entrambi auror. Entrambi single. Entrambi bravi a scuola. Ma solo questo hanno in comune.
Sono Purosangue e Mezzosangue.
Nessuno l'avrebbe creduto possibile.....

La patinata e sregolata esistenza del figlio dell'eroe dei maghi, in un alternarsi di guerre senza fine, nemici, amicizie e amori. Lucas Potter dovrà lottare contro il suo potere e dovrà scoprire l'amore vero, crescendo come uomo e mago, capendo però che spesso la sua mancanza di paura sarà il sasso che lo tirerà a fondo. Glorya Malfoy invece sarà alle prese con la sua profezia e per lei, c'è un'unica possibile interpretazione. Quella della sua disfatta. Dalla saga di Kysa, la quinta parte.

Un lupo ! In casa sua! Come diavolo c’era entrato?!
***
- Elettra ?-
-Si Draco-
Puoi dire al tuo amico di non attaccare?-
-Perchè dovrei dire alla mamma di non attaccare ?-
- Mamma?-
- Si la mamma - disse la piccola indicando l'animale.
La Granger, un animagus?!

Dopo la battaglia era stato chiamata da parte dalla professoressa Mc Granitt che le aveva confidato: “E’ raro che una strega potente come te nasca da una famiglia interamente babbana, avrei detto impossibile prima di conoscerti.” e com’era venuta, se n’era andata, senza darle alcuna spiegazione, sapeva che la ragazza sarebbe riuscita a capire da sola cos’aveva voluto dirle.

Sono passati dodici anni dalla fine della guerra magica. Hermione, stanca di combattere e ferire, ha intrapreso la strada opposta: è diventata una famosa Guaritrice al San Mungo. La sua vita attiva e laboriosa è turbata solo dal peso della celebrità..e da quello della solitudine. L'amicizia, il lavoro, i libri sono belle cose, ma le basteranno per sempre? Un'emergenza sul lavoro darà una svolta nella sua esistenza, portando a galla ricordi, esperienze passate e mostrandole una nuova strada.

Draco malfoy si sta facendo abbindolare da una ragazza. un ragazza che non conosce, o quasi. si lascia irretire da lei senza remore. ma cosa succederà quando saprà la verità?

Mancano due settimane a Natale e tutta Hogwarts è in fermento per l' evento tanto atteso.
I corridoi sono addobbati con ghirlande e striscioni e un clima di felicità e spensieratezza aleggia sul castello.
Per la notte del 25 dicembre è stato organizzato un ballo ed ogni studente è invitato a partecipare.

[Questa storia fa riferimento a "il principe mezzosangue" ed a "i doni della morte" interpretati in modo molto differente dagli originali.]
“Guardami.” Hermione, che stava con la testa china e continuava a piangere, sollevò il viso specchiandosi negli occhi di Draco. “Sopravvivremo a tutto questo.” allungò la mano destra per stringere il braccio di Hermione, portandoselo vicino alle labbra e posando poi quest'ultime sulla cicatrice che Bellatrix le aveva inciso. Hermione a quel gesto parve calmarsi e smise di piangere. Draco le lasciò il braccio e lei ne approfittò per fare lo stesso; usò entrambe le mani per sollevare la manica della camicia di Draco, scoprendone il Marchio Nero e si chinò a baciarlo. Poi si allontanò e tornò a guardare il giovane serpeverde negli occhi color ghiaccio, che già avvertiva il cuore più leggero e colmo di una gioia mai provata. “Ci prenderemo cura l'uno dell'altra e saremo sempre pronti a sanare le nostre cicatrici, me lo prometti?”
“Te lo prometto, Hermione.”