Ashton e Valerie sono distesi sotto al lenzuolo, completamente nudi dopo aver fatto l’amore. Si guardano entrambi.
Le dita di lui tracciano lentamente le rotondità del seno della sua ragazza, mentre quelle di lei accarezzano il tatuaggio di Ashton, sorride leggendo il suo nome sulla pelle del ragazzo.
Ashton le bacia il collo e Valerie ridacchia, «mi piace tantissimo questo tatuaggio.» sussurra
«Mmh mmh.» risponde soltanto lui, impegnato a lambire quella pelle così profumata con le sue labbra.
«Svegliami – sussurra Valerie – svegliami se questo è un sogno.»

Zayn restò fermo a fissarmi a bocca aperta. Adesso era lui a non sapere cosa dire.
Feci una pausa per poi sentire la sua voce rimbombare nella stanza
' Io non credevo ci fosse dietro tutto questo..mi dispiace '
Scossi la testa. Lo sapevo che alla fin fine avrebbe risposto così 'mi dispiace ' e poi se ne sarebbe andato come hanno fatto tutti i ragazzi ogni sera.
Però con una differenza. Lui era stato un gentiluomo e vedendomi indifesa, con i polsi tagliati gli avevo fatto pena e si era fermato, anche se da sola avevo intuito la voglia matta che avesse.
' Si ok ti dispiace. Dispiace anche a me ma questo è quello che mi merito..quindi adesso se non ti dispiace andrei..sai ho problemi economici '

"Era un diavolo travestito da bambino: aveva un sorriso sornione che moriva in due simpatiche fossette, gli occhi grandi e verdi come il mare in tempesta e, per finire, dei riccioli castani e scomposti che si ostinava a portare da un lato.
Tutti lo ammiravano per la forza d'animo, la dolcezza e i bei modi con cui si mostrava, pronto ad ascoltare tutti e ad offrire il suo aiuto.
Nessuno mai avrebbe sospettato che, sotto le spoglie di un perfetto gentleman inglese, si nascondesse un ladro assassino."

«Oh Shan... cazzo scopami!» Urlo un po' e lo supplico tirandogli un po' i capelli. Con un gesto veloce si sdraia su di me, mi apre le gambe e mi penetra velocemente. «Ah!» Inarco la schiena e rovescio la testa. È tutto dentro di me, cosi caldo e grosso. Mi riempie tutta.
«Cosi ti piace eh?». Inizia a muoversi dentro di me. Esce ed entra spingendolo fino in fondo.

Avevo sempre desiderato un migliore amico, fin da quando ero piccolo. Qualcuno con scherzare, parlare a ruota libera senza il timore di annoiarlo. QUalcuno che mi volesse bene e che stesse bene con me. Finalmente lo avevo trovato.
Ed ero pazzo di lui.
Nel vero senso della parola.

20 novembre: 61 chiamate, appostato sotto casa due ore.
21 novembre: 72 chiamate, appostato sotto casa un’ora.
22 novembre: 85 chiamate, appostato sotto casa tre ore, passato anche davanti al bar.
23 novembre: 90 chiamate, entrato nel bar e riuscito dopo avermi sorriso.
24 novembre: 98 chiamate, appostato sotto casa dalle otto di mattina, ancora lì alle sei di sera.
25 novembre: 101 chiamate, entrato nel bar, ha preso un fazzoletto di carta, ha scritto: “puttanella, non smetterò mai di chiamarti. Meriti la sofferenza.” e se n’è andato.
26 novembre: 115 chiamate sul cellulare, 1 al telefono fisso, appostato sotto casa tutta la notte.
27 novembre: 95 chiamate al cellulare, 20 al telefono fisso, appostato sotto casa.
29 novembre: 135 chiamate al cellulare, 24 al telefono fisso.
30 novembre: 133 chiamate al telefono fisso, 92 al cellulare.
1 dicembre: 100 chiamate al telefono fisso, 15 al cellulare.
2 dicembre: 123 chiamate al cellulare, 89 al telefono fisso.
1449 chiamate.

Niall da poco si è accorto dell'amore che prova per Liam. I due avranno un incontro ravvicinato in ascensore. Cosa succederà? Faranno mlmlml o romperanno la loro amicizia?

Quelle braccia erano ciò che di più erotico potesse esserci al mondo, secondo i pensieri del giovane. Senza farlo apposta, si ritrovò ad immaginare quelle stesse braccia a sorreggerlo forte, a sospingerlo contro il muro ,a cingergli possessivamente i fianchi e ad alzargli la maglietta, prese dalla passione. Quelle stesse braccia erano l’incarnazione delle fantasie più spinte di Niall: muscolose, sicuramente forti, e il solo guardarle provocò nel diciannovenne l’inusuale desiderio di voler baciare quella pelle, all’altezza dei bicipiti, di voler lasciare una scia umida di baci a labbra schiuse, su quelle braccia, ad arrossargli quella pelle così apparentemente delicata.
Conteggio parole: 3289. | Pairing: Nosh. | Note: AU.

« Perchè usi il reggiseno se non hai le tette? », disse guardandomi divertito.
Spalancai gli occhi indignata, ma trovai subito la risposta pronta.
« Se vuoi seguire questa logica, tu perchè porti le mutande? ».

[Real life]
Questa One Shot parla di Charlotte, una ragazza autolesionista. Leggetela ;)

Ancora persa nei miei pensieri, sento la chiave girare nella toppa della porta. La porta si richiude, le chiavi cadono per terra e sento i suoi passi nel salotto. «Vanessa!».
Rabbrividisco. E’ ubriaco fradicio.
«Vanessa! Dove cazzo sei? Non farmi arrabbiare e vieni subito qui!», continua a gridare, ubriaco e accigliato

Sono confusa come mai prima d’ora. Avevo un paio di punti fermi nella vita. Pochi, ma fondamentali. Ora non li ho più. Mi è crollato il mondo addosso.
Avevo una famiglia perfetta, almeno credevo, avevo una marea di sogni decisa a realizzare, finché non li ho visti infrangersi davanti ai miei occhi, e avevo un migliore amico..
Un amico che, per quanto sia difficile accettarlo, mi ha sempre visto con occhi diversi da quelli con cui lo guardavo io. E io non mi sono mai accorta di nulla.
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Mi porge il casco, dicendo: - Ti porto in un posto speciale.
Io fisso per un po’ l’oggetto, poi alzo gli occhi, insicura. Lui è già sulla moto e mi sta aspettando.
- Harry, io..
- Non importa –, taglia corto lui, immaginando quello che volevo dirgli – non importa se ora mi vedi solo come un amico..-, all’improvviso il suo sguardo si fa malizioso e quasi a sfidarmi promette – Riuscirò a farti innamorare di me!
Il cuore manca un colpo. Maledetto ricciolino!

- «Mamma crede che io stia impazzendo, Niall» bisbiglia Elizabeth, sedendosi a gambe incrociate e fissando la lapide di marmo bianco. Si tende e sfiora con le dita la scritta che ci hanno inciso sopra.
“Niall Horan. 13-09-1993 / 26-04-2012” recita. Sotto, non hanno scritto nient’altro, anche se io avrei voluto una bella frase ad effetto. Voglio dire, mi avrebbe fatto sembrare un tipo intelligente.