|INTERATTIVA| The Umbrella Academy AU|ISCRIZIONI APERTE FINO AL 8/12
L'Umbrella Academy è stata, per cinque gloriosi anni, la squadra anti-crimine del mondo magico: un gruppo di bambini prodigio, baciati dal destino e dotati di abilità magiche fuori dall'ordinario, messi al servizio della giustizia da un padre celeberrimo. Padre adottivo, in realtà. Perché i nove ragazzini dell'Umbrella Academy sono nati nello stesso momento ma in posti differenti e sono, soprattutto, frutto di una profezia centenaria che ne decantava la lotta contro il male magico. E per cinque anni, dai dodici fino al diploma a Hogwarts, è stato così.
Poi i bambini sono cresciuti e l'Accademia si è disgregata, crollata dall'interno per le più svariate ragioni. A distanza di otto anni, si riunisce per il funerale dell'uomo più celebre ed enigmatico del Mondo Magico. Octavius Cleremont è morto, solo e in una stanza di ospedale, delirando su nemici invisibili che volevano la sua testa.
E ora, mentre i suoi figli si ritrovano dopo anni e si incastrano nel puzzle della sua morte, i nemici brindano sulla sua tomba e tornano a complottare nell'ombra.

Dicono che delle persone si serbino, in genere, tre ricordi.
Di lei, da qualche parte nella mia mente, ne conservo soltanto due, entrambi popolati da quella paura che fa tremare le gambe, quel terrore del buio che fa piangere i bambini quando si soffia sulla candela per spegnerla.
Cominciarono a chiamarla طّ, Qitt, Gatto.
Ma si sa, quando i gatti muoiono, muoiono soli e lontani dal mondo.

"Faceva quello che le andava e studiava solo quello che le piaceva. . Ricordo che suonava la chitarra di notte e che arrivavano continuamente lamentele da parte dei vicini di stanza. E’ sempre stata una ragazza particolare, questo non lo nego...un po' scostante a dire la verità. E adesso è una criminale. Tutti gli iscritti alla “Wammy’s” sono diversi, ma lei era, come dire…speciale. . Non tanto per la sua media scolastica, che non era delle migliori, quanto per le sue conoscenze. Quello che sbagliava nei test, lei lo sapeva. Perché lo sbagliasse non l’ho mai capito, però. Invece di dormire traduceva i testi antichi e la mattina arrivava tardi a lezione perché era nel cortile a camminare. Nessuno l’ha mai veramente ascoltata…- disse Watari.
Mia rientrò dopo tre o quattro minuti, si stiracchiò un po’ e la canottiera aderì al suo addome e salì fin sopra l’ombelico.
Mello la osservò con attenzione: i suoi occhi squadrarono prima la sua pancia bianca e piatta, poi i suoi seni piccoli e sodi, dei quali riusciva a distinguere le parti. Si leccò le labbra.Solo lui aveva prestato attenzione ai dettagli del suo corpo.

Nonostante il caso fosse concluso, nonostante si fosse rivelato degno del ruolo di "successore di L", non si sentiva in alcun modo appagato. Quando Near completava un puzzle o concludeva il suo castello di carte, provava soddisfazione. E allora perché, nonostante fosse riuscito in qualcosa di maggiore importanza, non si sentiva allo stesso modo?

Si lascia sfuggire quei dolci gesti solamente in situazioni come quella, quando è sicuro che Matt non possa vederlo.

Tratto dal 2° capitolo.
Odiava tutta la mia Casa, eppure con me era sempre gentile, un vero e proprio galantuomo. È arrivato al punto di aprirmi le porte qualche volta, di prestarmi i suoi appunti, di mandarmi un fascio di rose per ogni compleanno. [...]
Nonostante tutta quella cordialità, che talvolta sconfinava persino nella galanteria, Scorpius è sempre stato freddo e distante con me. Soltanto quando siamo diventati Prefetti si è sciolto un po', arrivando persino a sorridermi qualche rara volta.
Eppure, in tutti quegli anni, non c'è stata una volta in cui io abbia desiderato che lui fosse qualcosa di più di un... amico? Ma non eravamo amici, eravamo conoscenti, e lui era semplicemente molto educato e molto ricco, e forse mandava un fascio di rose anche alle sue domestiche.
È cambiato tutto quando l'ho visto piangere, senza immaginare perché, senza sapere cosa fare, senza capire per quale motivo anch'io stessi andando in pezzi. E lui, che avrebbe potuto finalmente tendermi la mano dell'amicizia, mi ha scacciato con parole gocciolanti veleno.
E, come ciliegina su questa torta di fiele, stamattina credo stesse per baciarmi. O forse no.
Storia in revisione.

Dead era forse il componente del gruppo più misterioso nella sua semplicità. Soffriva. Soffriva e basta e i suoi gesti non erano che un'acclamazione del suo stato d'animo e della sua tristezza.
Non si sentiva a casa e spesso, cercava di fuggire, almeno con la testa, lontano da quel mondo che lo faceva sentire uno straniero.
Per questo, Ingve, ci metteva tutta l'anima in quello che faceva, donando alla scena anche il suo sangue...
[...]
Spettacolo. Era questo che serviva alla gente. Spettacolo, anche su quel palco a Sarpsborg. I vetri rotti delle bottiglie infrante, di quelle bottiglie che avevano svuotato poco prima per sentire più calore, meno timore e per serpeggiare nella follia, erano perfetti per offrire l'orrore alla marmaglia di spettatori che adoravano i Mayhem.
[...]

Cielo grigio su, foglie gialle giù.

Giovani, giovanissimi Children of Bodom, un non ancora ventiseienne Alexi Laiho si troverà una brutta gatta da pelare dopo una serata di divertimenti, e come se non bastasse un incontro forzato dagli eventi, lo porterà in un turbine di pensieri e ricordi che a forza cercava di non ricordare.
A pochi mesi dalle ultime date del tour di Hate Crew Deathroll, prima dell’uscita del nuovo album Are You Death Yet? Mr. Wildchild si troverà di fronte una persona che scombussolerà la sua vita, si troverà ad affrontare demoni del passato e a cercare di aiutare qualcuno che non vuole essere aiutato.
Sulle note di Punch Me I Bleed la protagonista della storia vi accompagnerà in un viaggio nel passato , che risale otto anni fa, raccontando in prima persona la vicenda.

80 anni dopo, una lettera sembra concludere una storia straordinaria..

<< Rose Weasley >> sentii finalmente chiamare e sobbalzai, benché me lo aspettassi. Salii i tre gradini lentamente, sorrisi alla preside, che chinò appena il capo in segno di saluto, e alla professoressa DeLance che mi fece sedere sullo sgabello. Chiusi gli occhi, perché non volevo vedere gli occhi di Albus e James fissi su di me. << Che mente brillante...si, proprio come tua madre! La timidezza è il tuo unico scoglio e forse caratterialmente l’unica cosa che hai preso da tuo padre. Ma il fervore e la tempra mi sono molto familiari. Potrei smistarti a Corvonero per l’intelletto o a Grifondoro per la tempra...ma io credo che ci sia una casa più adatta per te. Serpeverde! >>

La mano di Maria scivolò sul polso sinistro di Altair. Senza dargli il tempo di capire cosa stesse per fare, fece scattare la lama celata e se la portò alla gola mentre lui sgranava involontariamente gli occhi. Fu la prima volta che vi scorse qualcosa di molto vicino alla paura.

La guerra è finita, Voldemort ha vinto. I mezzosangue sono ormai ridotti in schiavitù.
E se Narcissa stesse cercando una Dama di Compagnia? e se questa fosse proprio Hermione? come la prenderà Draco?

1998, Battaglia di Hogwarts.
Quando Hermione Granger decide di soccorrere Draco Malfoy, in fin di vita, non sa ancora dove la condurrà quella scelta: forse più lontano di quanto abbia mai potuto immaginare, forse fin sotto la pietra. Un nuovo mondo attende la strega, un mondo dove potrebbe scoprirsi più sola di quanto lo sia mai stata...oppure no?

Terza classificata nel concorso indetto da efp per la migliore scena lemon, con la scena del capitolo terzo
Quando aprì quel pacchetto, Hermione Granger pensò che Tu-Sai-Chi avrebbe tranquillamente potuto ritirarsi a vivere in riva a un lago e darsi alla pesca, aspettando che i suoi nemici crepassero per la cattiva sorte che si ostinava ad abbattersi su di loro; il pensiero che, quando la cattiva sorte si accanisce così frequentemente su qualcuno, forse questo qualcuno potrebbe essersela attirata con una certa dose di ingenuità e sconsideratezza, non la sfiorò minimamente.