Il ragazzo di fronte a lui aveva chiuso gli occhi. Il suo respiro era divenuto quasi impercettibile.
«Ohi, Izaya?»- continuò Shizuo. No, non poteva essere.
Avanti... Fammi vedere... Mostro...

John e Sherlock alle prese con i malanni di stagione. [Johnlock ♥]
Non poteva credere di essere stato così maldestro, proprio lui, John Watson, un ex militare. Inciampare così ridicolmente sul molo per poi cadere come un sacco di patate nelle acque incredibilmente gelide del Tamigi.

Le giornate a Liverpool sono illuminate da uno splendido e caldo sole che rallegra tutti. Anche John è felice come non lo è stato mai. Allora perché si ritrova ad indossare un impermeabile?

Dedicata a Mars.
{Johnlock}
– Perché non puoi semplicemente ammettere che sei preoccupato per lui? –, aveva detto, prima che Sherlock gli chiudesse la porta in faccia con stizza.
Lui non era preoccupato per John. La sola idea era semplicemente ridicola.
E allora perché il suo cuore aveva tremato di sollievo, nell’udire i passi esitanti di Watson che saliva le scale? C’era stato qualcosa, oltre alla solita analisi - camminava in modo incerto, la ferita doveva ancora infastidirlo e ciò aveva riacceso la zoppia psicosomatica, ma nonostante ciò aveva camminato fino a lì dopo aver preso il taxi per un paio di isolati -, qualcosa che il più giovane degli Holmes non era riuscito ad identificare.
Un groviglio emotivo esploso al centro del suo petto, un calore sconosciuto che aveva allungato i propri tentacoli bollenti tra le sue costole. Sherlock non l’aveva mai guardato in faccia, per timore che John, al contrario, sapesse dare un nome alla sensazione che aveva preso a strisciare tra le sue ossa.

Cosa succederebbe se Sherlock decidesse di rinunciare alle sue abilità deduttive solo per una sera?
- Tu mi sopravvaluti, caro. Non ho la più pallida idea di cosa ci sia dentro. -
E invece lo sapeva. Aveva osservato John per giorni mentre cercava il regalo giusto per lui, aveva captato indizi in ogni conversazione e alla fine ci era arrivato. Ma sapeva quanto la sorpresa fosse importante per il suo uomo, era quasi più importante del regalo stesso ed era Natale, non voleva proprio vedere il suo faccino deluso.

E mentre James cerca, ancora e ancora, d’impressionarla con la loro nuova impresa – fare le meches e Mrs. Purr?! Ma sei scemo o cosa Potter? - Sirius tira fuori una stecca di cioccolata, probabilmente rubata dalle cucine, ne allunga un pezzo verso la bocca di Remus che l’accetta senza scrupoli e Lily sorride.
Ovvero Lily sa, Peter è stanco di mangiare formaggio e James si scopre fun-boy
Sirius e Remus, ovviamente, capiscono tutto solo alla fine.

Come si era trovato lui, John Lennon, un giovane adulto di successo, una persona che detestava il Natale più di qualsiasi cosa al mondo, davanti ad una porta chiusa, cantando stupide canzoncine natalizie?
Va bene, forse non era poi un adulto di successo, in fondo era solo un illustratore che lavorava in un giornale neanche troppo famoso. E va bene, forse più del Natale odiava quel tizio, quel McCartney.
Oh, Paul McCartney.
Ecco, quello sì che lo odiava più del Natale, più delle guerre, del sedano e persino più dei treni in ritardo. Perché era così che era cominciato tutto.
Con un dannato treno.
*
Buon Natale, meraviglioso popolo di Efp!

(Sterek - AU) Stiles è un giornalista e, in seguito alle nuove riforme sui diritti per le creature soprannaturali, deve scrivere un articolo sulla comunità locale di lupi mannari. Derek, però, non ha simpatia per l’idea.
Dal testo:
[…] “Ad ogni modo, dov'è Derek?” Erica lo fissò ora interessata, un'espressione sorniona che le illuminava il viso in modo preoccupante -non bene, non bene per nulla, pensò Stiles tra sé e sé. “Perchè? Avete finalmente deciso di risolvere tutta quella situazione complicata tra di voi scopando come ricci da qualche parte? Se è così voglio vedere.” A quelle parole Stiles arrossì sbattendo la testa contro il volante della sua auto […].
“Perchè sei qui?” chiese quasi infastidito il mannaro [...]“Ehm… Devo scrivere un articolo.” rispose solo, le parole che gli mancavano distratto com'era dall'aspetto un po' scomposto dell'altro. “Su di me?” chiese quindi Derek con tono provocatorio e un'espressione quasi soddisfatta quando Stiles arrossì -di rabbia, ovvio, mica di imbarazzo! Non aveva alcun motivo di arrossire per imbarazzo di fronte a lui! “Sugli Hale.” [...]

[Stiles/Derek;4+1]
Stiles arrossisce e questa di per se non è una novità. Derek che arrossisce, Dio mio, quella si che è una cosa strana.
or le quattro volte in cui Stiles arrossisce più la volta in cui è Derek ad arrossire.

College!AU.
Sherlock, per caso, sente un profumo nel corridoio della stanza in cui prova con il suo violino. Non ci farebbe caso se non lo sentisse sempre. Non ne rimarrebbe ossessionato se non gli permettesse di scrivere la sua musica. Così, prima che cada la neve, decide di cercare chi è la persona misteriosa. Per scrivere la sua canzone prima che arrivi Natale.

[Destiel]
Ci sono battaglie che nemmeno Dean Winchester può vincere, quella con l'Amore è senz'altro una di queste. E chi meglio dell'Amore stesso può raccontare la sua più grande battaglia.
"Ricordo ancora la prima volta che ti vidi. Era notte fonda, non sapevo nemmeno io il motivo per cui mi trovavo in quel vecchio fienile abbandonato. Poi l’angelo dagli occhi blu ti lesse dentro, senza farlo veramente, lasciando sia me che te con un’espressione sbigottita. In quell’istante capii, a te, invece, servì un’infinità di tempo in più, Santo cielo, ancora oggi, a volte, ti chiedi come sia possibile. Ma non diffidare di me, Dean, so aspettare, la pazienza è la mia virtù. "

[AU/AH | Teen!Destiel | 12 415 parole | accenni tematiche delicate | possibile OOC] [HAPPY B-DAY, CLIZIA ♥]
Dean è il primo di tutta la famiglia a vedere i nuovi vicini.
Sta giocando in giardino, a gambe incrociate sull'erba anche se sa che la mamma si arrabbierà moltissimo, se troverà altre macchie sui pantaloni nuovi. [...]
«E tu? Come ti chiami?» lo dice con tono incoraggiante, non si aspetta nemmeno del tutto una risposta, soprattutto quando l'altro spalanca gli occhi – quasi troppo grandi e di un azzurro innaturale – come se nessuno gliel'avesse mai chiesto prima.
Risponde, invece, anche se a voce talmente bassa che Dean praticamente non lo sente.
«Castiel.» dice, e lui sorride di nuovo, un sorriso un po' teso al pensiero che dovrà venire a scuola con lui, Castiel – il secondo dopo sa già che non permetterà a quelli più grandi di spaventarlo, perché per quel che ne sa potrebbe anche scomparire, a forza di farsi sempre più piccolo.
Cas si trasferisce nella casa di fronte a quella di Dean quando hanno entrambi sei anni. Da allora, nonostante tutto, non si separano più.

[Destiel]
Dean è impegnato tra una caccia e l'altra con Bobby e Sam.
Castiel compare e scompare in continuazione solo per aiutarli, questo a Dean non piace affatto.
E se proprio quando Dean decide finalmente di far conoscere un po' della sua quotidianità a Castiel ci si mette di mezzo una strega...beh allora le cose potrebbero leggermente precipitare ed i sentimenti di Dean accendersi improvvisamente.
O più semplicemnte di come grazie ad una strega Dean e Castiel si innamorarono.
"Così, mentre il capo asseconda inconsciamente i gesti lenti di quella mano, il suo corpo si muove inesorabilmente verso Castiel, posizionandosi un po’ meglio sopra di lui. Le gambe si incastrano, una mano scivola lungo il fianco per accarezzare la pelle sotto alla camicia, la barba gratta contro il petto dell’altro e il contrasto ruvido-morbido è fenomenale. "

Chiunque sia questa ragazza, è lei che sta camminando su questo ponte, è lei che riesce a ricacciare indietro la paura.
Questa ragazza ha imparato a camminare sulla terra.
Missing Moment tratto dalla Prima Stagione. I fan Bellarke conoscono bene questa scena.
Buona lettura!

{Mika/Yuu // five drabbles}
C'è davvero un Dio?
«Andrà tutto bene» gli sussurra Yuu, le mani che ora lo stringono convulsamente.
E, dentro di Mika, la fame è pura frenesia, cupa e sanguinolenta.
Oh, Dio.
Oh, Dio.