A John Watson è servito un anno per prepararsi alla sua missione. Si è addirittura arruolato nell'esercito per essere credibile, ma ora non è più sicuro di voler portare a termine il lavoro.

Il mio calendario dell'avvento di quest'anno: 25 storie, di generi diversi, da qui sino al 25 dicembre. Ogni storia avrà degli avvertimenti, ove necessario, e il rating potrà cambiare.

[Namjin]
Namjoon ha ventidue anni, i capelli tinti di un blu ormai sbiadito e nessuno obiettivo nella vita. Ha abbandonato la scuola, ha pochi amici e fondamentalmente passa le giornate ad osservare la gente nella stazione della metropolitana e ad auto commiserarsi.
Seokjin invece ha ventiquattro anni, un lavoro che gli piace, una stretta cerchia di amici, degli hobby, fin troppa voglia di vivere. Crede fermamente che la vita debba essere vissuta appieno, secondo dopo secondo, senza farsi scappare nessuna occasione.
Si incontrano -o per meglio dire, scontrano- in metropolitana, mentre Seokjin sta correndo per prendere il treno e Namjoon se ne sta andando. La perdita di un quaderno da parte di Seokjin darà loro l'occasione di rivedersi, e poi si incontreranno ancora in circostanze particolari, fino ad instaurare un rapporto che permetterà loro di andare oltre alla prima impressione che hanno avuto l'uno dell'altro.

Non sempre la solitudine ci protegge come dovrebbe.
[Who!lock]

Il mondo visto attraverso gli occhi di Jungkook.
E della sua macchina fotografica.

Sono passati mille anni, anno più anno meno e Merlin aspetta. Poi un giorno il futuro predetto si scontra finalmente con il presente e la ruota ricomincia a girare rendendo Merlin ebbro e assuefatto di felicità, cieco oltre ogni dire a tutto se non a stare insieme al suo Arthur il più possibile. Ma con la gentile collaborazione non proprio discreta di Lacelot, Gwen, Morgana e Gwaine forse non tutto sarà perduto.

"Disgusto non l'aveva mai spuntata contro John Watson e questo era a dir poco irritante. "
Dove anche Sherlock prova emozioni e la sua emozione preferita è Disgusto.
Almeno finché non c'è di mezzo John Watson, ovviamente.
[Johnlock/ Inside Out world ]

- Taegi -
“Taehyung sta esagerando. Controlla quel ragazzino, sei il leader, comportati da tale!” sbottò Yoongi, buttandosi sul letto di Namjoon.
Il ragazzo si tolse una cuffietta e gli rivolse uno sguardo annoiato.
“Che ha fatto? Non ha di nuovo cominciato a imitare una giraffa nel tuo studio, vero? Taehyung che imita gli animali è il peggior Taehyung.”
“Ha un atteggiamento indisponente nei miei confronti.”
Namjoon sospirò e si alzò dal letto di Jungkook, mettendosi a gambe incrociate.
“Un atteggiamento indisponente.” Ripeté lentamente, guardando il più grande.
“Esatto.”
“Dimmi che ha fatto, Hyung.”
“Beh, tanto per cominciare, respira.”

La semplice storia di due ragazzi completamente diversi fra loro, ma con uguali sentimenti nel cuore. Prima storia che scrivo sui BTS! Festeggiamo tutti insieme XD

Namjin
[...]davanti alle telecamere erano letteralmente diventati una famiglia, e loro stessi, non senza imbarazzo – anche se, per conto di Jin, c’era più orgoglio che altro, io sono la madre, la bellissima madre, e prova a dire il contrario – si autodefinivano madre e padre dei Bangtan.
Ma nel dormitorio? Zero.
Era strano, era innaturale, ed era francamente imbarazzante. Ecco.
Chiuso il discorso.

I Bangtan Boys sono alle prese con il concerto che concluderà la loro carriera.
Dal testo:
Non riuscivano ancora a metabolizzare la cosa, insomma, mica si dimenticano così facilmente cinque anni di video, canzoni, tour e programmi televisivi.
[...]
Cosa sarebbe successo dopo quel concerto? Che fine avrebbero fatto i Bangtan Boys, gettati senza pietà nel dimenticatoio?
Gli sembrava ingiusto. Totalmente ingiusto. Uno ha il sogno di diventare famoso, fa anni di duro lavoro al training e per cosa poi? Per qualche milioncino di visualizzazioni su youtube, una dozzina di adolescenti urlanti, qualche album e delle foto?
No, lui non ci stava. Non era arrabbiato, ma nemmeno deluso. Forse era un po' confuso, sì.
Un secondo dopo si ritrovava a pensare che fosse tutto normale. Questo è il ciclo, giusto?
Doveva accettarlo, c'erano gli altri in fila per sfondare nel mondo della musica, loro avevano già fatto tutto. Doveva sbrigarsi, altri giovani trainee avrebbero debuttato di lì a poco.

-JiKook-
"Era pronto per eccellere, ancora una volta, come sempre.
[...]
Nel campionato, non aveva mai perso.
Neanche una volta.
E nemmeno in tutti i campionati precedenti.
Perchè Jungkook era un portento.
E se c'era una cosa che detestava, era perdere, perché sì, era competitivo.
-
Scusa?" Aveva detto una voce dolce, soffice e pacata.
"Sei Jungkook? [...] Sono un tuo ammiratore, ti seguo da sempre, sei il mio idolo!"
[...]
"Aspetta" disse sottovoce.
"Sì?"
"Dammi il tuo cellulare"
"Co- cosa?"
"Ti prego, veloce, non ho molto tempo"
[...]
"Scrivimi... Hyung" sorrise alzando la mano, correndo poi in fondo alla grande stanza, per tornare ad allenarsi.
Jimin guardò il telefono e sorrise.
-
"Hyung"
"Dimmi Kookie" sussurrò dolce Jimin, accarezzandogli i capelli.
"Ti amo"
Jimin sorrise, accarezzandogli la guancia e richiudendo gli occhi.
-
Jungkook voleva piangere.
Jungkook voleva morire.
[...]
Stupido, perchè hai abbassato la guardia?!"
~One Shot richiesta da OnewsmileslikeaSun~
Boxer!Jungkook AU

“Sul serio” dice Izaya, chinandosi così vicino a Shizuo che le sue labbra sfiorano la punta dei capelli biondi. “A chi è che piacciono davvero i matrimoni?”
Izaya si diverte durante un matromonio e Shizuo lo asseconda.
[Sesta parte della serie Immediate] [college!AU] [POV: Izaya]