Non c'è dubbio che la loro relazione si fondi anche su una buona dose di reprimende.
[Raccolta di Drabble] [Stony] [In ogni salsa, in ogni universo]

Sei mai entrata, Sigyn, nella tana di un drago? Ti sei mai chiesta quanto può bruciare il desiderio nel tuo cuore così fedele?
Dal testo: E tornò lei, col viso rosso e gli occhi accesi, chiedendo il conto di quel gioiello che Loki, per il gusto di vederla di nuovo nella fucina, le aveva sottratto senza che se ne accorgesse. L’Ase piegò le labbra compiaciuto, chiuse la porta della bottega scura.
Rabbrividendo Sigyn si tolse i guanti di pelle chiara, slacciò in fretta il collo di volpe rossa che le stringeva il collo
Ecco a voi il mio personale regalo di San Valentino in versione one-shot. Un'intensa Loki/Sigyn.
[ ♦ Storia Terza Classificata parimerito al contest "Keep calm e... fatemi amare la vostra otp II edizione", indetto da eleCorti sul forum di Efp. ♦ ]
[ ♦ Storia Vincitrice del contest "Sette Chakra" indetto da Laila_Dahl sul forum di Efp ♦ ]

"Un motivo estremamente serio mi ha spinto a cercarti – aspettarti, tutto questo tempo.”
Sul viso affilato del dio degli inganni sparì ogni traccia di facezia, eccezion fatta per la luce brillante che gli illuminava lo sguardo. “Parla, allora,” disse sfilandosi rapido i guanti di pelle. “Presumo tu abbia bisogno del mio aiuto, anche se sarebbe più corretto dire dei miei servigi,” ghignò tetramente.
Sapeva di essere indispensabile ai sovrani di Vanheim. Mille e mille volte le sue trovate astute e i suoi piani brillanti avevano salvato la Casa di Njord da invasioni e guerre, consentendogli finanche di tener testa ai fieri Aesir dalle armi dorate.
È l'inizio di un sottile gioco politico? Una subdola manovra del dio degli inganni per usurpare il trono di Vanheim, portata avanti con pazienza per mesi o una bugia confezionata così bene da sembrare reale? Il sorriso ambiguo di Loki pare suggerire che la realtà, semplicemente, non esiste. O forse sì…
Rating alzato a Rosso.

Il destino di tutti gli esseri viventi è scritto con le rune, tessute in un filo d'oro dalle Norne che abitano tra le radici di Yggdrasil.
Ovvero, Frigga ed Hela. Prima di Thor e Loki. Prima della stessa Hela.

Bois-Guilbert è a terra, immobile, nel fango di Templestowe. Ma non è ancora la fine...
Il mio vuole essere un sequel di Ivanhoe incentrato sulle vicende di Rebecca (e Bois-Guilbert) dopo il duello a Templestowe. Perché non dare una seconda possibilità a questi due inguaribili orgogliosi? E' quello che intendo fare! Perciò, dopo Templestowe seguiranno altre avventure... Perché Bois-Guilbert non è affatto morto. E Rebecca dovrà farsene una ragione.

Gli ultimi istanti prima di lasciar andare.

Il Mondo Magico è sconvolto da una lunga serie di scandali. Il Governo Shacklebolt, nato come faro di speranza, è sull'orlo di un precipizio fatto di menzogne, intrighi e spie. Il Bambino Sopravvissuto non riesce a dormire, le Forze del Male continuano a tramare fra le ombre delle anime che hanno rubato.
Uno specchio è ciò che impedisce al caos di rovinare sulla terra. Uno specchio divide la realtà dalla follia.
Hermione Granger, giovane Inquisitore del Ministero, è costretta a lavorare con Draco Malfoy, uno dei maggiori esperti di antichi artefatti magici.
Una serie di avventure nel cuore del vecchio Continente li porterà a scontrarsi con i demoni del passato, mentre la minaccia di un Ritorno aleggia su tutta la Comunità Magica.

"Verrà un giorno in cui anche i tuoi capelli saranno rossi come i miei"
Un sogno (o forse no) nel buio della grotta.
[Loki/Sigyn - Ragnarok (sort of) - Death!Fic]

Tutti conosciamo la storia del comandante Shepard, ma della persona che era prima di diventare il paladino della galassia e dell’umanità sappiamo ben poco. La mia storia si propone di ricostruire le origini di Shepard prima che diventasse comandante, dalla nascita fino al suo arrivo sulla Normandy SR1.
“ La notte calò sul pianeta Akuze. Una notte senza stelle, illuminata solo dalla flebile luce di una piccola luna, lontana e stanca. Nel silenzio assoluto di un pianeta senza vita giacevano i corpi di chi, quella vita, aveva tentato di portarcela.
Cinquanta uomini e donne erano arrivati sul pianeta alla ricerca di gloria e conquista, di loro non rimanevano che i corpi spezzati sparsi per il deserto.
[...]. Erano morti tutti. Tranne uno.”

Qualcuno vestito di nero che in una sera di Halloween freddissima e quieta apre la porta di una casa sicura, sale le scale e va a cercare il bambino al piano di sopra.
E' una storia dell'orrore, quella che comincia così.
Scritta per la Battaglia Navale di Pseudopolis Yard.

Raccolta di tre one-shots, per indagare i rapporti fra Shepard e il suo team in una luce diversa.
1. "Devi avere fiducia" (Femshep/Liara)
2. "Un sentimento" (Alenko, Vega, Samara)
3. "Un posto in cui sentirsi a casa" - Epilogo (Un po' tutti)

Narfi è stato il dono che Loki ha lasciato a Sigyn, quasi un pegno, come a volersi far perdonare future fughe, futuri tradimenti. L’ha portato nel mondo, l’ha osservato, studiato e poi abbandonato, perché Loki non conosce mai una sola casa. Così, Sigyn non si è più trovata sola a dover aspettare, ma ha dovuto imparare a rispondere a domande difficili.
“Cosa sa di me?” fu la prima cosa che le chiese, senza i suoi soliti preamboli e giri di parole, inaspettatamente diretto, quando si trovarono soli.
“Nei limiti del possibile, tutto, mio signore.”

Il Dio osservò come, anche nella sconfitta, Sigyn mantenesse intatta tutta la propria dignità e la propria regalità. Con un marito diverso avrebbe potuto aspirare ad essere una regina; sempre così composta e beneducata, ma con il fuoco dentro. Una rosa che aveva scelto di crescere in un giardino di erbacce. Peggio per lei, pensò Loki.

“Perché io?”
Loki si mise di fronte a lei, sempre sorridendo. La osservò bene, studiandone il viso. Le prese il mento e lo sollevò appena, delicatamente.
“Perché no, Sigyn?”
Perché a volte non è la scelta in sé ad essere significativa, ma chi la compie.

Thor ha bevuto.
Ha bevuto troppo, benché l’occasione lo concedesse.
Ha brindato ad una felicità di convenienza e ad alla prosperità che il voto appena pronunciato impone. Ha alzato il calice per ogni augurio che gli è stato fatto – e sono stati tanti – e per ogni pacca sulla spalla e ogni battuta sulla notte che si avvicinava – Fandral da il meglio di sé come al solito in quanto a battutine e doppi sensi.
Ha ringraziato Odino per la sua benedizione, gli ospiti per aver partecipato, e la sua sposa per averlo accettato.