[Anime/manga inventati]
Uno studente universitario in cerca di un impiego per dimostrare di esser qualcuno. Un datore di lavoro pieno di sé e troppo libertino. Un ragazzo buono come il pane in cerca del vero amore e un altro alla disperata ricerca della propria identità. Un imprenditore bloccato dai rimpianti del suo passato. Un avvocato che pensa solo alla sua carriera, dimenticandosi della famiglia che si porta a carico. 
Sei elementi, legati da un filo tanto sottile quanto indissolubile, vivono sotto lo stesso cielo di Tokyo, percorrendo strade che nemmeno loro si sarebbero mai aspettati di intraprendere.
Dal capitolo 15:
Il fondo, Fujiwara Yoshiyuki, volle proprio toccarlo. Fu così che mise in moto tutti i meccanismi del proprio corpo per girarsi finché non gli furono ben visibili corti ciuffi corvini e due bellissimi ed inquietanti occhi ametista che caddero su di lui, ma che non subirono alcun mutamento.
Yoshiyuki spalancò la bocca ma da essa non vi uscì alcun suono, anche perché, se fosse successo, solo otto lettere sarebbero risuonate nelle sue corde vocali.
Amore mio.
[Work in Progress]

Vorrei stare per sempre così, stretto in un abbraccio per non perdermi mai più e non separarmi da lui. In un abbraccio che ci fa sentire connessi e vicini anche quando siamo distanti. In un abbraccio che sa di casa e di noi.
[SouMako]

[Eren/Levi] [Modern!AU] [TattooArtist!Levi]
“Non facciamo tatuaggi ai mocciosi qui. Vai a giocare coi trasferelli prima che chiami i tuoi genitori.”
Eren si sentì arrossire a quelle parole. “Ho diciott’anni compiuti, in realtà.”
L’uomo alzò le sopracciglia, ma non replicò. Prese l’agendina nera che Hanji aveva appoggiato sul bancone e cominciò a scribacchiare qualcosa al suo interno.
“Quindi...” mormorò la donna con tono allegro, rivolgendosi al suo collega come se non fosse successo nulla. “Hai il tempo di fare un tatuaggio al nostro giovanotto! Oh sì, caro, lui è l’altro tatuatore dello studio… si chiama Levi.”

[Eren/Levi] [Marginali Jean/Marco + Ymir/Christa] [Modern!AU]
C'è una vecchia storia che si tramanda di studente in studente al liceo di Shiganshina riguardo il temibile professor Ackerman. E' nozione comune, infatti, che il docente sia così scontroso, cattivo e severo con chiunque perché sia un po' frustrato da quel punto di vista.
Quando Eren, suo segretissimo compagno di una vita, viene assunto come sostituto infermiere nel liceo e scopre questa leggenda metropolitana, uno è il dubbio che gli attanaglia lo stomaco: è per caso colpa sua? E' un pessimo amante tra le lenzuola? Non riesce a soddisfare abbastanza il suo fidanzato?
L'unica soluzione gli sembra quella di impegnarsi al massimo, in modo da rendere vana questa diceria e far sapere a tutti che il fidanzato del professor Ackerman si prende cura di lui. Da ogni punto di vista.

[Jean/Marco] [Modern!AU]
Il ragazzo dell'interno 12 sbatte le palpebre all’espressione di Jean, chiaramente confuso.
“Ciao? Posso aiutarti?”
Ciao, scusami se ti disturbo! Mi chiamo Jean e sono l’inquilino del piano di sotto. Sto cucinando e mi sono reso conto di non aver più zucchero e farina. Ne avresti da prestarmi? è quello che dovrebbe dire.
Ciao, mi chiamo Jean! Credi nell’amore a prima vista o devo ripassare più tardi? è quello che il suo cervello gli sta suggerendo di dirgli.
“Ma tu non sei la signora Gilda,” è quello che dice effettivamente.
“No?” Il ragazzo gli sorride, quasi imbarazzato. “La signora Gilda non è più qui.”
“Oh cielo, è morta?” Jean non si rende neanche conto di quello che dice, il filtro cervello/bocca ormai disintegrato da tempo.
Il tipo dell’interno 12 lo fissa e probabilmente si sta chiedendo se abbia qualche deficit mentale.

[Jean/Marco] [Eren/Levi] [Reincarnation!AU]
“Come è successo?”
Jean prende un bel respiro e glielo racconta. Gli racconta che gli incubi ci sono sempre la notte, più numerosi e devastanti di prima, gli dice che si sente oppresso e schiacciato e che non sa come fare. Piange, perché si sente inerme e inutile di fronte a quello che gli sta succedendo, ma va bene così, con Eren può farlo, Eren è l’unico che lo capisce. Anche Eren combatte contro i suoi mostri, la notte.
Si asciuga la guancia bagnata e guarda davanti di fronte a sé. “E quando ho toccato quel ragazzo, quel Marco, sono caduto in uno stato di trance e li ho visti ad occhi aperti, cazzo. Erano lì e c’era tantissimo sangue in giro ed è stato perfino peggio di quelli notturni perché sapevo di essere sveglio e… non so cosa fare,” tira su col naso. “Non so davvero cosa cazzo fare, Eren.”

Eren è quello che diventa un sacco di patate durante le serate alcoliche. Levi è l'unico adulto responsabile in tutto il Corpo di Ricerca. Jean è quello inappropriato. Sasha è quella delle metafore sul cibo. Armin è quello che sa sempre cosa dire. Mikasa è quella che invece dice sempre la cosa sbagliata. Erwin è quello che sa. Hanji è quella che dice di voler fare esperimenti sull'accoppiata alcol-giganti quando in realtà la coppia su cui vuole sperimentare è un'altra.
Ci sono mattinate di doposbronze, addestramenti che finiscono male, missioni pericolose, capitani che hanno bisogno di disordine nella propria vita e quindicenni che imparano cosa voglia dire essere adulti. Ci sono baci nascosti, amici esplosivi e domande scomode. Ci sono responsabilità importanti e promesse da mantenere. C'è zucchero, c'è rabbia, ci sono sentimenti confusi che non hanno un nome. C'è il conforto di un bacio e la consapevolezza di non essere soli a portare il peso del mondo sulle spalle.
Ma soprattutto, ci sono due persone che si prendono cura l'uno dell'altro.
[Eren/Levi] [Canon!Verse] [Post prima stagione anime]

Daichi riusciva a trovare rilassante l’andare in bicicletta, anche se si trattava di farlo per tornare a casa dopo gli allenamenti di pallavolo: in qualche modo scaricava, pedalando, l’adrenalina che inevitabilmente accumulava agli allenamenti o durante le partite di prova, quindi lo faceva volentieri, soprattutto se i tramonti erano caldi e poteva andarsene con calma, guardando magari quello che lo circondava.
[...]
Stavano discutendo del più e del meno quando successe; col senno di poi nessuno dei due si sarebbe ricordato di quegli istanti, tanto fu improvviso ciò che accadde. Non lo videro, non se ne resero conto.
[...]
Sentirono solo il peso dei loro corpi che si colpivano, la sensazione di non avere più terra sotto i piedi. Poi lo schianto ed il buio. Non ci fu tempo neanche per il dolore. Forse fu un bene.
Soulmate!AU in cui trovando il proprio compagno si vedono i colori per la prima volta. Daisuga | Asanoya | Kagehina | IwaOi. Angst.

*Spoiler per chi non ha letto il manga (fino al capitolo 70)*
Sono passati quattro anni dalla battaglia per riconquistare il Wall Rose, quattro anni dalla morte di Marco.
I membri della centoquattresima hanno ormai diciannove anni, Jean è diventato vice-capitano della Legione Esplosiva, secondo solo a Levi, ma il suo passato continua a tormentarlo senza sosta, ricordandogli tutti i giorni cosa sono stati costretti a sacrificare per arrivare fino a quel punto.
In particolare non vuole lasciar andare il ricordo di Marco, non vuole dimenticarlo e anche se ci prova sente di non poterlo fare, ma una missione per la riconquista del Wall Marie stravolgerà completamente tutto ciò in cui crede e per il quale combatte.
(soprattutto JeanxMarco )

Quando all'improvviso decidi di prendere in mano le redini del tuo destino e ci sono delle scelte da compiere.
{JeanMarco; sequel di "Three Days Till..."}

Quando la tua vita ti sembra perfetta e credi che nulla possa andare storto, sai che il destino ci metterà lo zampino.
In tre giorni la tua vita verrà messa sottosopra e dovrai prendere una decisione. Una di quelle da cui non si può più tornare indietro.
{Prompt trovato su "All of the prompts" e ho dovuto scriverlo. Sto fisicamente male per ciò che è stato scritto, ma in qualche modo ho dovuto farlo.}

“Piuttosto...chi è quello?” chiede Liam ad un certo punto richiamando la loro attenzione e bloccando il polso del biondo.
Il riccio si volta all’indietro per cercare di capire a chi si riferisca.
Louis è seduto da solo ad un tavolo, zaino sul piano di plastica, e testa poggiata sulle braccia.
Un filo delle cuffie si fa strada fino alle sue orecchie.
Sembra quasi che stia dormendo.
Aggrotta le sopracciglia perché c’è qualcosa di strano.
La sua aura è grigia.
Harry si chiede come abbia fatto a non accorgersene prima.
Forse,si dice, è perchè in mezzo a quella massa di colori quella piccola macchia grigia è quasi invisibile.
Harry non ha mai visto una cosa del genere.
Si volta dinuovo verso i suoi due amici e "Louis,è nuovo." spiega. "É arrivato solo questa mattina" dice loro.
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Louis è nuovo in città.
Harry può vedere le auree.
Niall è una pettegola.
Gli Ziam sono un'unica cosa.
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Parole : 23.130k ; HighSchool!Au
-MelodyCassiel-

Harry continua a dire che Louis è troppo per chiunque e Louis fa del suo meglio per convincere gli altri, m sopratutto se stesso, che odia profondamente il ragazzo dagli occhi verdi.
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Dal testo:
"Mi stai prendendo per il culo, cazzo?" e sto urlando, in modo che non possa ribattere con altre stronzate. "Mi stai controllando! Per non parlare di tutto quello che hai detto su di me e fatto! Non è giusto, mi sta facendo sentire così..così frustrato" gemo infastidito. "Giuro Harry, io ti od-" però mi fermo. Ti odio, penso tra me e me.
"Se davvero mi odi così tanto, guardami negli occhi e dimmelo chiaro e tondo." La sua voce è ferma e sicura. "Altrimenti mi limiterò a continuare a cercarti."
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Larry || Ziam

Liam è un'insegnate di musica costretto ad una vita dentro e fuori gli ospedali.
Louis è un medico, adorabile e ammaliante fra le mura del suo reparto, ma scorbutico e irriverente nella vita di tutti i giorni.
E se Louis fosse il nuovo medico di Liam, come gestirebbe la sua innata e spigliata gentilezza?
Cosa succede quando una persona fa cadere tutte le tue difese e ti ritrovi inerme, scoprendo che l'unico che potrebbe salvarti è la stesso che ti distrugge?
> > > > >
Non ho mai scritto una Lilo, ma diciamo che negli ultimi mesi questa coppia di amici mi ha incuriosito e fatto sospirare, così alla fine mi è venuta un'idea e l'ho semplicemente seguita.
Per scrivere questa mini long non ho usato solo la fantasia, ho passato notti intere a studiare mal funzioni ai reni, trapianti, dialisi e tutto quello che può riguardare le insufficienze renali. Ormai potrei laurearmi in nefrologia insomma XD!
Spero che possiate amare con me questi Lilo, io ho pianto tanto scrivendola, se capiterà anche a voi, mi scuso già, ma fa anche tanto ridere, è condita con dei Niall, Harry e Zayn molto esilaranti!

Zayn e Jawaad sono cugini, quasi fratelli, le loro famiglie formano una band che durante l'estate gira l'Inghilterra per esibirsi nei vari locali delle città. Per colpa di un piccolo incidente Jawaad è costretto a lasciare la sua batteria al nuovo arrivato. O meglio, Jawaad fa di tutto per rovinare l'estate del cugino, Zayn, con l'aiuto del nuovo batterista.
Dal testo:
Gli sembrava la conversazione peggiorasse in modo proporzionale a quanto parlava Jawaad, stava andando tutto bene fino a quel momento poi il cugino decideva che era giunto il tempo di metterlo in imbarazzo e proponeva cose allucinanti dal “Zayn è un artista e può disegnare il tuo prossimo tatuaggio” al successivo “Portalo in camera e mostragli quel che sai fare” che implicava più di un doppio senso che gli faceva fumare le orecchie persino dalla rabbia.
[Ziam; Liam è il batterista con un braccio completamente tatuato e Zayn ama tutti i suoi tatuaggi]