A Jeon Jungkook non piacevano i ragazzi.
Il solo pensare di poter fare un certo tipo di cose con un uomo gli faceva salire la bile in gola.
Allora perché con Jimin questo non succedeva? Perché si sentiva pericolosamente attratto dal suo hyung?
➢ Jungkook, che cosa faresti se non ci fosse lui?
{ jikook }

Namjoon nella sua vita non aveva fatto altro che commettere azioni sbagliate.
Azioni che avevano portato alla sofferenza di molte persone… tra cui lei.
Forse la più importante. Forse l’unica alla quale teneva e pensava sempre.
E ora voleva rimediare ai suoi errori.

Quando la vita di una pura e innocente ragazza viene stravolta, nell'esatto momento in cui viene rapita e tenuta in ostaggio da tre losche figure.
Tratto dal prologo:
"Trattatela bene però."
"Scherzi? Sarà il mio nuovo giocattolino. Non vedo l'ora di divertirmi con quel bel bocconcino."
"A me interessa solo avere i soldi. Della ragazzina, poco mi importa."

La trama riguarda un incontro predestinato, ma al contempo insospettabile. Lui è Jeon Jungkook, l'idol che tutti conoscono,membro dei BTS. Giovane, genuino, spontaneo, invidiato. Emilie è una giovane neolaureata italiana, di ventiquattro anni, che decide finalmente, di partire per una nuova esperienza lavorativa, ma soprattutto di vita, in quel Paese che la chiama a sé da tanto tempo, la Corea. La loro storia ed l loro incontro verrà definito da quelle che sembrerebbero coincidenze..ma finiranno per legarsi in maniera profonda, e nonostante le differenze culturali, di età, e di vita, impareranno a conoscersi e ad affrontare le difficoltà di una relazione che agli occhi di molti risulterebbe impossibile. Qualcosa di sottile li lega.. ma di indissolubile: il destino, ed il suo colore è rosso.

Alessandra è una blogger italiana che si diverte a martoriare le sue vittime predilette, gli Idol coreani.
Nella sua mira ci sono i BTS, che la temono soprannominandola "Mietitrice di Idol".
E se la nostra cara blogger venisse bidonata dal proprio fidanzato esattamente in Corea?
E se, senza accorgersene, entrasse a far parte della vita delle sue care vittime?
Tra scherzi, sotterfugi e questioni irrisolte una sola domanda regna sovrana sopra le menti dei sette ragazzi.
"Chi è il tuo bias, Alessandra??"
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Voglio soltanto precisare che tutti gli articoli che metterò sono ASSOLUTAMENTE NON VERI, fondati su fatti NON VERI ma soltanto INVENTATI da me.

ATTENZIONE: Bill e Tom NON hanno nessun rapporto di parentela nella storia!
- Cos’hai sulla spalla sinistra? - gli domandò.
In realtà non credeva gli interessasse poi davvero così tanto, ma per un momento aveva creduto di essere davvero curioso di sentire la risposta. Forse aveva visto male; in fondo l’abitacolo dentro il quale erano costretti era abbastanza buio, erano esclusivamente le luci della strada ad illuminarlo, magari un gioco di ombre lo avevano mandato in confusione.
Ma a quella domanda Bill si immobilizzò per pochi istanti e poi si affrettò a coprirsi la pelle nuda.
Tom capì subito di averci visto bene e quella era stata la conferma.
- Allora? -
Perché era così insensibile? Che rispetto aveva per le persone?
Be’, forse non era il caso di porsi quelle domande, d’altronde quale genere di rispetto avrebbe potuto meritare quel ragazzino?
- Mmh, nulla, solo una sciocca cicatrice che mi sono fatto da bambino. - rispose Bill svelto, ma in un sussurro.
La voce aveva iniziato a tremargli in petto, ma forse era soltanto il freddo.
Con la mano destra di sfiorò d’istinto la spalla incriminata, accarezzandola con cura, mentre i ricordi gli ritornavano alla mente.

Taehyung, dopo aver momentaneamente terminato le prove con Namjoon, sprofondò su una sedia e con aria estremamente seria si mise ad ammirare la dance line, che si stava esercitando per la millesima volta nell’arco della giornata. Cercava di concentrare la sua attenzione su tutti e tre i ballerini, ma gli risultava impossibile spostare gli occhi dalla figura minuta di Jimin. Di solito era una cosa positiva. Aveva ribadito più volte che tra i tre ragazzi preferisse lo stile di Jimin, il modo in cui il suo corpo si muoveva leggiadro seguendo la melodia, come riuscisse ad essere delicato ma allo stesso tempo mostrare forza e virilità dove ce n’era bisogno e il suo viso, che riusciva a esprimere migliaia di emozioni e portarti in un nuovo mondo, un mondo ricco di colori e sfumature, di cui lui era l’unico protagonista. Ma in quel momento di quel Jimin che lui amava non c’era alcuna traccia.

Lee Miyon è una giovane studentessa del conservatorio più prestigioso di Seoul, il “Seoul Artspool Conservatory”. Orfana di madre e violinista quasi provetta alle soglie della laurea, verrà affiancata da un giovane e talentuoso pianista frequentante il suo stesso corso: Min Yoongi. Il loro rapporto sarà a dir poco conflittuale, situazione che creerà un senso di rivalità fra le due parti per tutto il resto del duro periodo di studi. Solo dubbi ed incertezze si porranno fra i due ragazzi e la loro relazione, all’insegna di un apparente crollo...

"- Scusa, ma mi sento in dovere di chiedertelo, solitamente quando fai questo tipo di proposte alle ragazze loro accettano?- dico alzando le sopracciglia. Giá mi stava palpitando il cuore, bene.
Si abbassa per poter arrivare all’altezza dei miei occhi avvicinandosi pericolosamente al mio viso:
- Solitamente sono loro che fanno queste proposte.- mi dice con voce bassa."

"Mi hai rubato il ragazzo già una volta, Yoongi, cosa ti fa pensare che te lo lascerò fare di nuovo?"
"Jimin non è il tuo ragazzo. E, se vuoi proprio sapere come la penso, io direi anche che preferisce me."
"Stiamo a vedere chi arriva prima, allora."
In una competizione, ci sono sempre almeno un perdente e un vincitore. Certo, a meno che entrambi non perdano di vista il premio, troppo occupati ad innamorarsi l'uno dell'altro.

Dal testo:
《Perché vuoi distruggerti in questo modo?》Jimin aprì immediatamente gli occhi, incontrando quelli del più grande. Non l'aveva mai guardato in quel modo. Nessuno l'aveva mai guardato in quel modo.
《Perché mi guardi così?》chiese il più piccolo. Gli occhi attenti del maggiore lo scrutavano, lo studiavano, stavano cercando di leggerlo, e per questo il ragazzo si sentì schifosamente esposto, nudo.
《Perché sei bellissimo, Jiminie.》

Come ti comporti quando sei innamorata del tuo migliore amico d'infanzia, ma allo stesso tempo quel ragazzo che ti fa battere così forte il cuore è anche il ragazzo più desiderato (e più bastardo) dell'intero istituto; che non fa altro che divertirsi portandosi a letto una ragazza diversa ogni sera?

"Con te, mi sento a casa."
3091 words||yoonmin

{Accenni di Jikook}
Yoongi non era bravo ad amare, o meglio, non conosceva così a fondo questo sentimento da poter comprendere se fosse innamorato. JungKook era l'opposto di Yoongi, era una persona solare che sorrideva alla vita.
Non aveva mai pensato a una possibile relazione fino a quel momento, eppure se ci pensava, riusciva ad immaginarsi con un individuo diverso rispetto a lui.
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Yoongi andò a scontrarsi con un ragazzo, perse l'equilibrio per un attimo, e si ritrovò con il fondoschiena a terra e, il sacchetto volato da qualche parte sulla strada. Sentì mugugnare un 'mi dispiace' dal ragazzo di fronte, ma Yoongi non aveva ancora notato chi aveva davanti. Si sollevò e si pulì i pantaloni e, poco dopo alzò lo sguardo, "Vedi di stare più attento la prossima volta, intesi?" ringhiò a denti stretti.
"Ma noi due ci siamo già incontrati" disse il castano. Yoongi che nel frattempo aveva raccolto il sacchetto si era già allontanato, diretto verso casa. JungKook lo seguì e gli corse dietro "Sei quello di questa mattina!" esclamò.
Il ragazzo dai capelli verdi si girò, più irritato che mai dalla presenza del ragazzo "Non so chi diavolo sei va bene?"

Jungkook è un idol e fatica a trovare tempo per stare con la sua ragazza. Un giorno, la sorprende portandola in una bellissima camera d'albergo, la numero 505. Da allora, i due iniziano ad incontrarsi lì sempre più spesso, ma tra di loro le cose non vanno sempre bene... riusciranno a superare le difficoltà e a rimanere insieme?