Quel lieve languore racchiuso in quelle labbra leggermente discoste le une dalle altre… quella presenza di fronte a sé era davvero il Tiranno?
[Sennar/Aster]

Cosa succede quando il nostro caro Grell crea scompiglio sulla terra?
"-Hai agito di nuovo di testa tua. Non è così, Grell Sutcliffe?
La voce bassa e vellutata di William T. Spears, gli solleticò un orecchio.
Era appena rientrato da un lavoro e già il suo partner aveva scoperto il caos che aveva causato sulla terra.
Rabbrividì mentre mani guantate lo afferravano per i fianchi con fare possessivo.
-Sai cosa ti aspetta, vero?
Senza obiettare e con un crescente senso di anticipazione, seguì Will."

Sorvolate sul titolo, per favore.
Sono in pieno blocco della scrittrice, abbiate pietà.
"Inchiostro, volgimi ancora
all’ombrose tue spire."

La mia prima fic in questa sezione: per favore, siate clementi! >.<
-Buongiorno, Sennar!- La voce troppo familiarmente squillante di una ragazzina, lo strappò dai suoi pensieri, facendogli ritrovare quel suo posticino nella realtà. Alzò lo sguardo, ordinando al suo corpo di mantenere la calma e, specialmente, alle sue guance di non arrossire. Avvertiva il cuore martellare nel petto, quasi se ne volesse uscire. Le mani presero a tremargli ed una sensazione di vergogna mista a felicità, lo avvolse.

San alle prese con la sua Bestia, denominata Rimorso. Difficile convivere con quest'ultima, sopratutto se si è soli. Dannatamente soli.

Ti cerco nel Mondo Emerso, nel ricordo che questo mondo ha di te.
[SennarxNihal]
[Sentimentale]

istanti rubati, nelle nostre mani
restate, ché onor vi abbiam reso
Poesia breve dedicata ai nostri scritti, frutto di un pensiero arrivato durante una giornata piuttosto noiosa. Credo che sia comunque degna di vedere la luce del web XD Spero che qualche gentile lettore abbia qualche istante per darmi il suo parere ^^ Un saluto a tutti! Tawara

Una piccola Drabble su Nihal, quello che lei è soprattutto verso la fine del primo libro.
Storia partecipante al “The One Hundred Prompt Project.”

“Parli come San Potter dannazione” si allontanò e iniziò a misurare il corridoio a grandi passi “Non ti ho chiesto io di metterti con me, ti ho detto più di una volta che non ero quello giusto. Io non sono Potter o Weasley. Nessuno ha fiducia in me, nessuno si aspetta che io sia fedele o che mi sacrifichi per lui. Quando faccio quel genere di cose mi sforzo dieci volte di più di quei due perché non è la mia natura." (cap. XVII) .
Storia ambientata dopo la sconfitta di Voldemort. Harry, Ron e Hermione vengono riammessi ad Hogwarts per frequentare l'ultimo anno. Molte cose però sono cambiate nelle vite dei protagonisti, molte le ferite da curare.
La storia viene raccontata dal punto di vista di Hermione.
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Forse era proprio questo, forse non bisognava essere normali, per arrivare vicini al realizzarlo.
Forse era necessario essere pazzi.

Inserire accenno alla trama della storia (breve riassunto o anticipazione) e/o citazione dal testo. No linguaggio SMS, No tutto maiuscolo, No Spoiler! NON C'E' BISOGNO DELL'HTML PER ANDARE A CAPO IN QUESTA INTRODUZIONE.

“Credo che i miei mi vedessero così” disse, mostrando il pezzo di carta. “Un foglio di carta bianco… scialbo. È qualcosa che non vale niente, specie se chi lo possiede non ha una penna per scriverci sopra qualcosa o la voglia di farlo. Tuttavia, anche qualcosa di così insignificante ha dentro di sé un grande potenziale.”

-È sorprendente che una Mezzosangue come te sia riuscita a farmi godere tanto.
Non risposi. D'altronde... c'era da aspettarselo che appena terminato tutto avrebbe ricominciato a trattarmi come aveva sempre fatto.
Ma una piccola parte di me aveva pensato... o forse solo sperato... che qualcosa fosse cambiato, e senza dare peso a quello che aveva appena detto, mi lasciai sfuggire una frase che forse avrei dovuto tenere segregata nei recessi della mia mente.
-Dimmi che mi ami.
Un attimo di silenzio seguì quelle parole. Poi scoppiò in una risata che fece tremare tutto il letto.
-Che cosa hai detto?