Nata come oneshot ispirata al fanbook "Wreck" di Reapersun, ho deciso di trasformarla in una raccolta di racconti a rating rosso, dedicate quasi esclusivamente alla coppia Sherlock e John, smut e PWP principalmente. Non il luogo ideale se cercate di pensieri approfonditi e filosofeggiamenti sfrenati, insomma.
Aggiunta la storia n. 29, Il licantropo e il detective: dopo aver scoperto che John è un licantropo, la vita torna a scorrere come prima, ma quando ottobre si avvicina di nuovo, Sherlock e John hanno un aspro diverbio su come gestire la licantropia di quest'ultimo.

Rivisitazione delle storie The Other Side of Love e Dark Love,
Primo Settembre: il Bambino Sopravvissuto è scomparso. Non c'è sull'Espresso per Hogwarts, non c'è al Banchetto d'Inizio Anno. Non c'è al castello.
Una potente ondata di magia abbatte per un momento le difese della Scuola e, spezzato sull'erba, Harry James Potter appare, la sua mente avvolta dalla follia. Nessuno sa cosa gli si successo, nessuno sa perché è lì... ma la sua magia sembra impazzita come la sua mente e nessuno riesce ad avvicinarsi. Distrutto, spezzato. Quel ragazzo non è più l'eroe che deve sconfiggere Voldemort che tutti conoscono.

Maledetto bastardo.

La fronte ti si imperla di sudore, mentre tenti di tirare fuori le chiavi dalla tasca, le mani che ti tremano convulsamente.
I flash.
Il dolore.
Manca l’aria. Non respiri.
Il sangue, la carne viva, le urla di sofferenza.
ELIJAH.

Perché John ‘Doc’ Watson era così, certo che era così: un uomo sicuramente più intelligente rispetto alla media e con un forte senso pratico, ma munito di un’indole violenta e capace di dare spesso alla vita solamente un mero significato di profitto e di convenienza. Ed era stato sicuramente questo micidiale mix di fattori a far sì che in pochi anni riuscisse ad arrivare praticamente al vertice della malavita londinese, grazie anche ad elaborati rapporti internazionali scaturiti dalla sua ex carriera di soldato in Medio Oriente.
[Mob!John] [Johnlock]

Sherlock ha sempre avuto bisogno di John, fin dal loro primo incontro. Quando però John se ne va, Sherlock non è più lo stesso. Nonostante tenti di avere la meglio sulla sua parte più umana, essa lo vince e il detective perde la strada di casa.
"Ti sto portando a casa, Sherlock."

Storia partecipante al contest "San Valentino versus San Faustino" indetto da MaryLondon sul Forum di EFP.
Questa storia è scritta per il bellissimo contest di S.Elric_: Tutto fa un po’ male - anche 500 parole
Una piccola storia triste ma romantica, prima della quarta serie, nella speranza che alcuni meccanismi cambieranno per sempre…
Dal testo: L’acciaio freddo che mi morde le vene col suo bacio tagliente è un dolore che comprendo e che controllo, certo non provo timore, anche quando la soluzione al sette per cento forse non è davvero quello che dichiara con viso falso e livido ― che è il mio.
Giocare con la morte è la cosa meno noiosa che conosco, quella che riesce a farmi sentire vivo; qualche volta ho bisogno che sia di più, che la magia della polvere bianca che canta per me con voce incantatrice mi faccia respirare, crei un cuore artificiale da far battere veloce, dal momento che sono stato informato di non averne uno.
[ Personaggi: Sherlock/Implied!John]
Con amore,
Setsuna

“D’accordo, diamo un’occhiata.”
L’impudente sicurezza mostrata da John quando si destò dalla poltrona rese tutto ancora più surreale.
Sherlock sbatté più volte le palpebre. Le pupille si ritrassero sino a divenire piccolissime punte di spilli.
Avrebbe potuto nominare almeno un’infinità di occasioni in cui avrebbe trovato irresistibile quel guizzo di autoritarietà che aveva portato John a scavallare le gambe ed abbandonare la sua poltrona con un simile, inaspettato slancio! Dei gesti così fluidi e delle parole così piene di determinazione sarebbero state in grado di portarlo ovunque, persino in capo al mondo, se solo avesse voluto!
Ma quando quella sera, al culmine della propria sopportazione, aveva deciso di mettere al corrente John di quella cosa, ed egli, scardinando ogni logica probabilità che una mente brillante come la sua fosse riuscita ad elaborare, aveva reagito in quel modo, beh – non vi era da sorprendersi se la situazione avesse sin da subito mostrato la propria eccezionalità.
“Perdonami?”
___________
WARNING: Visita medica imbarazzante. Hurt/Comfort a palate, proprio. Generica (ma può essere letta anche come Johnlock implicito). L'avvertimento OOC lo metto per sicurezza, via.

-Sherlock-
Il tuo nome tra le sue labbra è come una melodia, e pensi che potresti morire in questo preciso momento e la tua vita avrebbe avuto un senso, uno scopo, finire tra le sue labbra e lì morire, soffocare, che morte meravigliosa sarebbe.
Ma lui non ti uccide, ti salva ancora una volta. Lo sai che vuole provarci di nuovo, glielo leggi negli occhi, così come sai che la sua rabbia non si è esaurita ma lui è semplicemente troppo buono, troppo attento, troppo John per non capire.
Vede le tue gambe che tremano e la tua camicia troppo, infinitamente troppo larga per te, per l'ombra di te stesso che quei due anni lontano da lui e da Londra, dalla tua Londra, ti hanno ridotto ad essere.

“Guardò per l’ultima volta quella triste stanza dalle pareti gialline, che era luogo di riposo e posto di lavoro da ormai anni: non sapeva che sarebbe stata l’ultima volta che ne avrebbe respirato l’odore pungente di alcol etilico”.
In un universo alternativo, in gran parte ispirato a quello proposto dal noto videogioco The Last of Us, Sherlock e John affrontano una realtà post apocalittica in cui l’uomo è facile preda di un temibile parassita chiamato Cordyceps. I due protagonisti si muoveranno in questo terribile scenario, dove i pochi esseri umani ancora sani si dimostreranno più bestiali degli stessi infetti, nel tentativo disperato di riacquistare l’umanità ormai perduta.
“E’ giunta la fine. Quando ti trovi nel buio, segui le Luci. Credi nelle Luci.”

Pura e banale One Shot a Rating Rosso sulla coppia Sevarry (Severus/Harry). Prima opera del mio migliore amico che, non essendo pratico di questo universo, ha lasciato la pubblicazione della sua storia nel mio account.
DAL TESTO:
"Mappa del Malandrino alla mano, anche se guardata un po’ pigramente, bacchetta nell’altra, passò da una scala laterale per andare verso l’androne dove sapeva apparire sovente la Stanza. Era molto svogliato quella sera, forse colpa del tempo, che di certo non incalzava, e dunque si mosse lentamente sulle scale, senza tenere troppo in considerazione i puntini neri che danzavano sulla pergamena a lui in mano. La stanchezza e la distrazione dovettero essere considerevoli, perché a un certo punto si imbatté nel professore di Difesa contro le Arti Oscure, Severus Piton. Anzi, non è corretto dire che si imbatté in lui – gli finì proprio addosso."

“Il giorno del funerale è crudele nella sua ordinarietà.
Il sole si nasconde dietro sbiaditi sbuffi di nuvole, l’aria è tiepida sulla sua pelle, e il terreno si rifiuta testardamente di inghiottire John dai piedi in su.”
Dopo aver perso la madre a causa della malattia, la famiglia di John deve capire come andare avanti con la sua vita. John trova conforto in un posto totalmente inaspettato.
Traduzione dell’opera di sweetcupncakes. Potete leggere l’opera originale in lingua inglese cliccando il seguente link: http://archiveofourown.org/works/1148099
[Johnlock]

Capitolo 1
“Lily, io devo saperlo… di chi è il figlio che aspetti? È mio, Lils?” chiese Severus, con un’espressione angosciata sul volto.
Capitolo 2
“Ronald!” sbottò Hermione, inviperita. “Ho controllato minuziosamente tutta la mappa, prima di irrompere nel dormitorio maschile! Harry è scomparso dai confini del castello!!!”
Capitolo 7:
“Lui… Tom ha detto… che il mio passato fa male. Che non devo ricordare. Che scriveremo assieme il nostro futuro” bisbigliò Harry, con voce spezzata.
“Certo. Ma tu hai dei dubbi. E non puoi ignorarli, giusto? gli disse Draco persuasivo, ma dolce.
Capitolo 16:
“E se fosse cambiato sul serio? Intendo… è stato quasi due anni al fianco di Voldemort, senza ricordi della sua vita prima… non possiamo sapere cosa passa per la sua testa ora, Remus"
Capitolo 17:
Harry stava per perdere il controllo: “Lasci che le spieghi come funzionano le cose qui dentro, Signor Moody. Primo, questa non è una riunione dell’Ordine, ma una riunione che io ho deciso di fare, nella mia casa, a cui partecipano i miei Mangiamorte, e a cui ho invitato ad assistere i membri dell’Ordine. Se vuole rimanere, può farlo, altrimenti, se ne vada. Noi non abbiamo tempo da perdere. È tutto chiaro?

"Deglutì…ripensò a tutte le volte che aveva scrollato le spalle, sbuffando, affannandosi per spiegare a Watson e Lestrad deduzioni e particolari che per lui erano banali, evidenti. Riavvolse il nastro della sua vita, per poi rendersi conto di non aver mai trovato, a parte in suo fratello Mycroft, qualcuno che lo capisse, qualcuno che gli somigliasse davvero…eccetto Moriarty.
-Non è ironico?- Commentò il professore -Due anime gemelle…due menti sincronizzate, geniali, complementari…che nascono in due individui completamente speculari. A volte mi ritrovo a credere che sia tutto un grandissimo scherzo del destino.-"
Una rossa molto esplicita, a tratti sensuale, a tratti ironica, che vede Sherlock Holmes e James Moriarty coinvolti nella loro ennesima sfida...forse la più "piacevole" di tutte. Buona lettura :D
P.S. Ci ho provato a non farlo accadere, ma alla fine Sherlock mi è uscito leggermente OOC. Spero non disturbi!
P.P.S. Mi scuso per le parole poco poetiche che potreste incontrare >.<
P.P.P.S. Doveva andare nella sezioni "libri", ma alla fine i personaggi sono ispirati un po' alle varie versioni di Sherlock (libro, film e serie TV) quindi, be', una valeva l'altra :'D Buona lettura

Raccolta di One Shot molto molto ROSSE tra Mycroft Holmes e Jim Moriarty, scritte durante vari Drabble Event.
Per il titolo ringrazio 321_Featherly piper_123 che me l'ha involontariamente suggerito... grazie Simo! ^^