"Stai con me stanotte,avrai un motivo in più per ringraziarmi."

Sospesa tra amore e odio, tra presente e passato, Jales Carter è una giovane Auror che combatte tra le fila dell'Ordine della Fenice. Una storia di amore e di amicizia, un viaggio indietro nel tempo e un intreccio di vite e di anime destinate a separarsi.
*
-Tremi per il freddo o per la paura, Carter?- chiese con tono derisorio Sirius Black accostandosi a me con la sua scopa. –Lo dico sempre che dovresti restare a casa a cucinare insieme alla signora Weasley.
Sentii la rabbia salire e repressi l’istinto di afferrare la bacchetta e schiantarlo. Nonostante la palese ed immotivata sfiducia che quell’irritante esemplare di maschio bianco latitante mostrava nei miei confronti, ero una delle più giovani e promettenti Auror della storia.
-Non ti conviene, Black, ne approfitterei di certo per avvelenarti!

«Ma non provare a mentirmi!».
«Non lo farei mai. Buck, io sono dalla tua parte». E nel dirlo vorrebbe abbracciarlo, offrirgli ricordi di pelle e di battito di cuore, ma si trattiene, tutto quello che può fare è aprire i palmi delle mani come un prestigiatore che vuole mostrare che non c’è alcun trucco.
Forse il Soldato di Inverno fa fatica a credere che Bucky Barnes possa essere stato tanto amato da una persona in quel passato che gli sfugge via dai pensieri.
[Stucky] [Post-TWS]

-Mi ha fatto male, signore.-
-Hai anche il coraggio di lamentarti?-
Clint alza gli occhi chiari sul viso stravolto dalla rabbia di Coulson -Fa male essere ripagati con la stessa moneta eh, signore?-
[Clint/Coulson] [Fitz/Simmons]

La buona stella di Shiro brilla di nuovo sopra la sua testa, e questa volta coinvolge un sexy geek dai capelli blu che condivide la sua stessa ossessione: giochi per computer.
[Traduzione dell'omonima fanfiction di BlueRegina06]

Ci sono tre modi in cui una persona normalmente ha occasione di incontrare il suddetto individuo.
Uno: in punto di morte. Di solito quando si è un Hollow o simili. E allora Zaraki Kenpachi è l’ultima cosa che si vede prima di finire disintegrati.
Due: di sfuggita, fra una riunione e l’altra. Precisamente quando lui si perde e lo s’incontra per pura casualità.
Al massimo gli si da qualche indicazione, ma meno si presenta alle riunioni, meno il povero cervello del capitano della Sesta Brigata ne risente. Dopotutto qualche indicazione sbagliata non fa male a nessuno, no?
Arriviamo al terzo tipo d’incontro.
[...]
-Non è molto consono entrare nel bagno di un altro uomo senza il suo permesso, lo sai?-

Ambientata post 4x12!
La ragazza gemette di nuovo e raggiunse la casa dove un uomo uscì di fretta con una balestra.
"Daryl!" urlò la ragazza.
"Va' dentro, muoviti!" rispose l'uomo mentre le sue frecce sibilavano in aria, andando a conficcarsi in ciò che rimaneva del cranio putrefatto degli zombie.

Bruce Banner era paziente. Aveva fatto della virtù dei forti il suo stile di vita, facendo in modo che niente del mondo reale lo potesse turbare o, peggio, farlo trasformare. Era vero che oltre ad essere calmo era sempre arrabbiato, ma riusciva a controllare l'ira interiore, e a tenere il suo corpo all'erta nel caso Hulk gli avesse voluto fare una visita.
Il dottor Banner reagiva agli eventi della vita cautamente, con sarcasmo e senza mai sgarrare, senza farsi troppo coinvolgere. Ma c'era una cosa, una misera cosuccia, che poteva mandare all'aria i suoi piani.
...
Banner divenne rigido e il suo respiro si bloccò per un attimo. La mano di Tony era lievemente fredda, in perfetto contrasto con l'improvviso bollore della sua pelle. Gli occhi castani dell'altro erano fissi nei suoi, nel tentativo di cercare chissà quale indizio di stanchezza o dell'arrivo dell'Altro. Profondi e liquidi com'erano, fecero venir voglia al dottore di immergervisi per un lungo periodo, persino per l'eternità.
Avrebbe voluto allungare la mano, tenere stretta la testa dell'altro e spingerla verso la sua, per protendere le sue labbra verso le gemelle.

I colleghi trovavano la sua compagnia piacevole.
Gli studenti si erano appassionati alla materia e spesso le chiedevano consiglio.
Lui era pazzo di lei.

Yumichika si dichiara ad Ikkaku e durante la conversazione iniziano un giochino interessante.
Quancuno però ascolta tutto.
Dal testo:
"Ikkaku ti va di giocare un po' con me?"
"Uhm perché no? Tanto sai che vincerò io comunque"
"Vedremo mio caro"
Detto ciò con movimenti lenti iniziò a slegare la cintura del mio shiakusho
"Allora a cosa vuoi giocare?"
"Vediamo chi cede per primo"
"Ok"
"Perfetto"
Piccola yumi x Ikkaku

Dal testo:
-Tutte le volte......
Tutte le dannatissime volte......
Tutte le volte che le nostre navi si incrociavano......
Tutte le volte era una tortura......
Vederlo li davanti a me e non poterlo sfiorare......
Lo volevo......
Solo per me......
Piccola killer/penguin con accenni alla law/Kidd

Di quella volta in cui Mycroft è giù di morale e Anthea decide di consolarlo.
(Mycroft/Anthea - Mythea)
Dal testo:
«Signor Holmes, cioè Mycroft, non dovremmo – » iniziò a biascicare la donna sotto di lui.
«Signor Holmes» ripetè questi al suo orecchio «mi piace come suona»
«A me sembra di aver oltrepassato la fase dei convenevoli» sospirò Anthea.
«Penso che possiamo fare un’eccezione in queste circostanze» disse Mycroft guardando la donna negli occhi «Capisci cosa intendo?»

“Occhio di falco” legge Maria a voce alta, gli occhi fissi sulla prima pagina del fascicolo. È in piedi davanti alla scrivania del direttore, appena rientrato con il bottino – un bottino piuttosto iperattivo e logorroico, ma allo S.H.I.E.L.D. non interessa chi o come sei, ma quello che sai fare. “Emblematico, ma…da quando si diverte a dare soprannomi ai nuovi arrivati?”
[a Nemeryal, per il suo compleanno]

Tutti sani e salvi,tutti di nuovo ad Hogwarts buttandosi il passato alle spalle e mentre ognuno cerca di rimettere insieme i pezzi della propria vita....due persone,così affini, ma anche incredibilmente diverse, si rendono conto che qualche pezzo dei rispettivi puzzle combacia alla perfezione.
Differenza di età,un passato difficile da dimenticare,la paura di fare quel passo che potrebbe distruggere quel rapporto così puro e incontaminato.
Ma si può resistere fino a che punto?