Una casa abbandonata, un paesino di provincia nel Wyoming, una coppietta di novelli sposi. Samiel e Walter acquistano la loro splendida abitazione ad un prezzo stracciato, ed è difficile spiegarsi la cosa, almeno finché non vedono la casa del vicino, divisa dalla loro da un insignificante steccato. Quella casa che, quando cala la notte, si popola di suoni raccapriccianti e lugubri latrati. Quella casa che, a quanto pare, non ha affatto un vicino. Completamente disabitata.
Allora perché hanno l'impressione che ci sia qualcosa lì dentro? Perché più tentano di ignorare quella casa spaventosa, più si ritrovano imprigionati in un incubo di labirintica paura, dove ogni svolta porta a due agghiaccianti, piccoli occhi?

E il sangue mi abbandonò il viso quando quei gelidi occhi chiarissimi, ghiaccio, pronti a divorare il mondo, si fissarono nei miei. L'aria mi sfuggì dai polmoni, il campo visivo mi si ridusse ad un punto. La sua faccia.
Dovevo andarmene. Dovevo uscire da quella stanza, andare via da lui.
Andare via.
Perché, improvvisamente, seppi chi aveva ucciso mia madre.
***
A Skys Hollow esiste un nome che nessuno osa pronunciare: Sfavillo. E' lui il sicario temuto perfino fra i suoi simili, è lui il protetto del Re degli Assassini. Nessuno sa quale sia il suo passato o perché quella bellissima faccia sia piena di violenza. Ma tutti sanno una cosa: lui è un assassino per vendetta. Destreggiandosi fra il dolce Sultano di Costantinopoli, il feroce Re dei Pirati e il tenebroso conte di Transilvania, Helias capisce che il vero amore è molto più vicino a lui di quanto crede. Eppure, le minacce sono numerose, nella Fortezza dell'Assassino.
Il desiderio di libertà e la voglia di amare basteranno per sfuggire da esse?
***
[Pubblicazione sospesa, trovate la storia completa su wattpad con lo stesso titolo]

"La sabbia tra le dita scivolava senza peso, sollevandosi in una nuvola scura. Sulla sua pelle diafana, sottile a tal punto da intravedere il palpitare delle vene, si potevano contare i granelli. Ad uno ad uno rotolavano, in tempesta, sulle invisibili asperità dell’epidermide, smaniosi di riunirsi ai miliardi di compagni da cui erano stati separati.
I flutti di correnti fredde agitavano verso l’alto la chioma di capelli bianchi, esili e imploranti non meno delle alghe che lo circondavano."

Quando Eros scocca una freccia, la vittima del suo diletto s'innamora inevitabilmente della prima creatura scorta dai suoi occhi, trasformando l'interesse in un morboso, malsano sentimento. Se sia vero o no, ancora non l'ho ben compreso, visto che simili pulsioni sono lontane dalla mia natura.
Però, da questa storia, ho capito che l'amore può anche sgrezzare l'animo di un guerriero millenario, abituato al massacro e al piacere più volgare, innalzandolo oltre la pura carnalità.
E tutto grazie ad un uomo folle, che è riuscito a vedere il mondo con occhi diversi da quelli di un qualsiasi altro mortale o divino.
[AresxAlectryon]

Sospirai. Malgrado la ferita mortale, restava comunque di una bellezza mozzafiato. Mi tolsi le scarpe e le calze, per non macchiarle del sangue che era ovunque sul pavimento e mi sedetti sul letto, accanto a lui. Scostai una ciocca di capelli neri che gli ricopriva la fronte, scoprendo una porzione di viso rimasta pulita; lasciava intravedere la pelle olivastra, molto abbronzata malgrado la stagione, tipica delle persone che passano molto tempo all'aperto. Mi avvicinai ancora, posandovi le labbra e dandogli un tenero bacio, ispirando l'odore di salsedine che, da quella distanza, riusciva a filtrare lievemente attraverso quello più forte e intenso del sangue.

Storia incentrata su un giovane archeologo e un serpente mutaforma.
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[3.257 parole]

"Quando in città venne annunciato l'arrivo della mostra fotografica “A more vivid reality” di uno dei più grandi fotografi degli ultimi cinquant'anni, chi poté si procurò al più preso un biglietto. Secondo la stampa a tentare di accaparrarsene uno ci avrebbero provato in trecentomila.
In Europa, la mostra fotografica aveva suscitato lo scalpore della critica prima ancora che del pubblico: le fotografie di Grausam erano crude, cruente, grondanti di sangue, i suoi soggetti apparivano con gli occhi spenti e l'incarnato pallido. Erano le foto della morte."
[Xemsai] [R18]

Serie di storie slash ispirate alle fiabe, partecipanti al contest di sango_79 '[Contest fiume] A mille ce n'è... di slash da narrar! (Originali e multifandom - Slash e yaoi)'
1- Il principe ranocchio Storia ispirata dalla favola Il principe ranocchio, ne stravolge il finale facendola diventare una favola slash. Il ranocchio Padon, dopo un anno di permanenza a palazzo, riesce a farsi baciare dalla principessa, ma non torna uomo. All'inizio sembra che non ci sia soluzione, ma ne trova una il fratello minore di lei.
2- Nome in codice: Cappuccetto Rosso (prossimamente)

Ogni mattina in America uno sfigato si sveglia, sa che deve correre più in fretta del figo di turno o le prenderà di brutto. Ogni mattina in America un figo si sveglia, sa che deve correre più in fretta dello sfigato o non riuscirà a spaccargli il culo. Ogni mattina in America non importa che tu sia un figo o uno sfigato: è meglio che cominci a correre.

Ero solo uno studente universitario. Avevo una vita normale. Incasinata ma normale. Non mi sarei mai aspettato che il soprannaturale potesse entrare in questo modo nella mia vita... e non solo in senso metaforico.

Un ragazzo introverso dai capelli verdi vive con il suo coinquilino che conduce una vita notturna unica in una città anonima. Ha una famiglia molto particolare, come le abilità che possiede.

Una piccola raccolta di missing moments sulla storia di Alec e Magnus. Tutto ciò che la Clare ha tralasciato di raccontare.
Quando si separarono lo sguardo di Magnus aveva ritrovato lo scintillio abituale, il suo sorriso balenò nella penombra per un attimo, prima di scendere sul collo del cacciatore. - Magnus? - Alec sussultò stupito, ma non oppose resistenza.
Lo stregone si raddrizzò, contemplando la sua opera, una chiazza più scura spiccava ora sulla pelle pallida.
- Non sei l'unico che può lasciare dei marchi, giovane Nephilim. - gli rispose sorridendo.

Come promesso ecco la Malec rossa come le guance di Alec :) Una raccolta di momenti scarlatti per raccontare tutto quello che la Clare non ci direbbe mai! :)
Maledette scommesse, lo fregavano sempre.
Recuperò dal mucchio un boa di piume rosso che si girò attorno al collo ed iniziò a muovere i fianchi a tempo. I pantaloni già slacciati scesero leggermente lungo le ossa del bacino e Magnus ammiccò in direzione di Alec facendo roteare il boa.