Felicia Fortunata, in passato, non è stata nè felice nè fortunata. Il mondo in cui era nata parlava di uguaglianza e libertà, ma nei fatti era pieno di prepotenze e prevaricazioni. Forse anche per questo, alla giovane protagonista, questa dittatura militarista, chiamata da tutti "Despotismo", che ora regna su Roma e su tutta l'Italia (come in tutti gli altri stati Europei) non dispiace. La democrazia dei "diritti per tutti" la schiacciava, la dittatura le da rispetto e lavoro: è medico legale e si occupa di "riciclare" i morti che il governo provoca ogni giorno, in nome di una civiltà migliore e realmente equa.
Ma quando uno di questi morti porta con sè una lista di nomi importanti, ecco che la vecchia curiosità di Felicia si riaccende. Forse le cose sono andate diversamente da come ha sempre creduto, forse questa dittatura non è il miglior governo possibile. Ma vale la pena cercare la verità? E sopratutto è giusto tradire un sistema che ti garantisce rispetto e pane ogni giorno in nome di valori già calpestati nel passato?

Hermione Granger si è fatta ingannare dall'idea di un amore puro e intenso, ha donato tutta sé stessa ma ciò non è stato sufficiente. Draco Malfoy, suo marito, l'ha presa in giro, mosso da motivazioni e segreti oscuri, insieme hanno avuto una figlia: Rose. Una fuga, un miraggio di libertà e l'omicidio di Harry Potter renderanno tutto più complicato. Non vi resta che leggere.

Una volta ottenuta la sua vendetta, Ciel viene portato nella famosa isola dei demoni. Sebastian è pronto a divorargli l’anima, mentre il Conte lo osserva meticoloso nel suo intento.

Il Waitrose è il supermarket più famoso di tutta Londra, nel quale lavorano Ciel e Alois insieme al loro pazzo amico Grell.
La loro vita quotidiana verrà stravolta da tanti avvenimenti e dall’arrivo di due nuovi collaboratori che metteranno a dura prova i nervi saldi dei nostri personaggi.
Riusciranno i nostri amici a non cadere nei giochetti e nelle tentazioni dei nuovi arrivati?

~Los Angeles, 2011~
Nella rinomata discoteca "The Blue Ring" la dodicenne Sieglinde Sullivan perde la vita in un pericoloso giro di droga.
Sarà compito dello stoico poliziotto Sebastian Michaelis, assieme al borioso collega Claude e ai loro aiutanti, quello di far luce sulla faccenda indagando sulle baby gang più pericolose del quartiere... fino a scoprire, tramite il beffardo leader Ciel Phantomhive, che esiste una realtà dei bambini ben più spaventosa di quella degli adulti.
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[DAL TESTO:]
"-Tsk. Ma fammi il piacere...- sibilò stizzito Ciel, sfidandolo senza alcuna pietà, nonostante la differenza di ruolo e ciò che poteva rischiare nel rivolgersi in quel modo ad un agente: -Voi cani addestrati non vedete l'ora di sbattere noi randagi in una cella, e sarebbe questa ciò che chiamate giustizia?-"
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{Sebastian/Ciel}

“Basta... ho chiuso con questa storia. D’ora in avanti, cavatela da solo Yuri” proruppe Victor gelidamente come se fosse stato un estraneo.
“Eh?” sibilò Yuri sconvolto, non credendo alle sue orecchie.
Victor guardò Yuri senza dire una parola; rimase impassibile come statua di marmo.
“E’… è uno scherzo vero?” domandò il moro sperando con tutto il cuore che lo fosse.
“No, non lo è. Anzi, ti consiglio di prepararti”.
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Il momento tanto atteso è arrivato. Yuri a momenti dovrà esibire il suo libero per l'ultima volta, ma le dure parole di Victor, cambieranno totalmente il suo modo di pensare.
Chi vincerà il Gran Prix Final?
{VictorxYuri}

“Tsk, sono un demone adesso Sebastian. Non ho più bisogno di queste sciocchezze. Posso benissimo addormentarmi quando voglio e adesso lasciami solo, ho bisogno di riposare. Spero proprio di fare un bel sogno, perché a differenza tua… io posso sognare” sottolineò la netta differenza tra i due, facendo assottigliare lo sguardo di Sebastian.
“Stia attento… a volte i sogni demoniaci non sono sempre falsi e ingannevoli. Possono permetterci di scoprire lati nascosti del nostro inconscio, che di norma non riusciamo a focalizzare con la dovuta attenzione” spiegò il maggiordomo demoniaco, mentre un leggero ghigno compariva sul suo volto.
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Halloween, la cui notte risveglia brivido, eccitazione, paura ed ogni creatura appartenente alle tenebre.
Il giovane demone Ciel Phantomhive, vive una vita tormentata, accanto al suo inseparabile maggiordomo.
Ma proprio quella notte… egli vivrà qualcosa di inaspettato.

Londra, 1865.
Akane Ikeda, ultima erede rimasta di una famosa famiglia illustre, si trasferisce a Londra accompagnata dal suo fidato maggiordomo. Per farsi conoscere organizzerà un ballo, invitando anche il Conte Ciel Phantomhive e il suo maggiordomo Sebastian Michaelis. I due non sanno però che quell'invito cambierà le loro vite, facendogli scoprire una cosa che non sapevano di avere, ovvero: dei sentimenti l'uno per l'altro...
SebastianxCiel

Ciel e Sebastian sono gli unici rimasti senza un appuntamento per San Valentino.
Cosa succederà con due single in una casa piena di coppiette!?

Quegli occhi sarebbero stati la sua rovina.
Era totalmente inappropriato e scortese ma non riusciva proprio a distogliere lo sguardo.
Non poteva dire se si stesse rendendo ridicola o se la sua testa le stesse tirando brutti scherzi ma non sembrava l’unica piuttosto coinvolta da quel gioco impertinente.
Il che rasentava l’assurdo perché nessuno in quella sala avrebbe mai pensato che un ragazzo del genere potesse sprecare il suo tempo ad osservare una come lei.
Bonnie McCullough ricordava una bambolina di porcellana, innocente e troppo delicata per essere la destinataria di uno sguardo così provocante.
Nonostante il chiasso, la folla e il disordine, gli occhi neri dello sconosciuto non smettevano di cercarla, per nulla turbati da quelle persistenti interruzioni.
Il suo sguardo toglieva il fiato. Benché tutt’attorno fosse abbastanza buio, si distinguevano perfettamente la sua determinazione e l’intensità. La stava chiamando, la stava seducendo; tutto con una semplice occhiata.

Damon la guardò. «Non sai proprio scegliere, eh?»
Lei lo fulminò con lo sguardo.
Stefan le prese una mano, e lei si voltò a guardarlo.
«E se non dovessi farlo?». La sua voce aveva un tono piatto.
Aggrottò le sopracciglia, non capendo. «Che vuoi dire? Stefan… io amo te».
«Ma ami anche lui».

La provocazione induce all’atto del peccato.
L’arte della seduzione è spingere e sollecitare a peccare.
Peccare è sinonimo di non ritorno e anche in quella strada, adesso smarrita, qualcosa di oscuro, tuttavia, si annida.

Elena, fra un singhiozzo e l'altro, le guance rigate da incontenibili lacrime di gioia, quasi senza rendersene conto, si ritrovò a cavalcioni su di lui, le ginocchia tremanti affondate nel morbido materasso.
Lo baciò sulla fronte, sulle palpebre, sulla punta del naso, sulle guance e, infine, sulla bocca.
La ragazza era talmente euforica, che non si chiese, neanche per un attimo, come avesse fatto a tornare.
« Adesso li senti i miei baci, tesoro? » domandò, la voce gioiosa, anche se leggermente incrinata dal pianto.
Elena fu scossa da un gelido e doloroso brivido, al ricordo di quando, pochi giorni prima, gli aveva posto la stessa domanda, mentre stringeva fra le braccia il corpo di Damon, freddo, insanguinato e quasi esanime.
In quei momenti, colmi d'angoscia ed orrore, di paura e morte, il vampiro, allo stremo delle forze, le aveva risposto, in un fievole sussurro telepatico, che non sentiva i suoi baci, perché ormai i suoi sensi erano talmente intorpiditi, che non percepiva più nulla, nemmeno il dolore. A quella risposta, Elena si era sentita morire, come se le avessero strappato l'anima dal corpo, trascinandola nelle tenebre più impenetrabili.

- c'è chi muore in questa guerra, a te Granger capita un matrimonio! E con me! Dovresti fare i salti di gioia! hermione cercò di non pensare a quelli che erano stati tutti i suoi pensieri, le sue aspirazioni, la sua vita era governata dalla necesità, feceva quello che doveva fare...cercò di pensarlo con forza mentre camminava per quella lugubre navata