Bene. Su Akh, tutto chiaro come la luce.
Sono le dieci di sera, io sono stanca morta e non ho voglia di alzare un dito, quand'ecco che arriva il cinquantunesimo capitolo. Finalmente posso sfogarmi con qualcuno che mi comprende sulla questione della santissima età di Pitch.
Come sai, non ho letto i libri: questa sarà la scusa ai miei svarioni peggiori :)
Dunque, si va per logica. Presupponiamo che i Secoli Bui coincidano col Medioevo, a mio avviso l'Alto (il Basso Medioevo è considerato spesso come preludio alla "rinascenza", l'età della luminosità ottimista dello stile gotico che vince il cupo e penitente romanico insomma, parlando in termini eurocentrici).
Mi sarebbe piaciuto immaginare che Nord sia vissuto da umano nell'epoca in cui visse il vero Babbo Natale delle origini, ossia San Nicola. Non credo però che al signor Joyce interessasse una resa storicamente accurata, dopo aver trasformato un ipotetico San Nicola di Mira in un russo. Mi consolo se penso che la nascita di Nord sia avvenuta nell' XI secolo, quando le spoglie di San Nicola vennero rubate dai Baresi (d'altronde Nord è un mezzo ladro, che io sappia).
Se non si è capito, in vita mia sono stata a San Nicola di Bari :'D
Poniamo quindi il risveglio di Pitch intorno al Mille: Kozmotis è vissuto circa durante una certa Età dell'Oro tra le stelle che corrisponderebbe, guarda caso, all'età dell'oro augustea sulla Terra, sempre parlando in termini eurocentrici. Un'utopia, in un caso o nell'altro, mai realizzata.
In tutto mi ritrovo coi conti Dreamworks: più o meno duemila anni.
Mi rifiuto di credere che Pitch sia nato diecimila anni fa, cioè in pieno Mesolitico @_@
Ah, quasi dimenticavo. Noi facciamo facilmente combaciare Secoli Bui e Medioevo, ma chi ci dice che debba accadere? Credo che durante la Controriforma strisciasse in Europa molto più terrore da caccia alle streghe che nell'Alto Medioevo, e che la percezione che abbiamo di quest'epoca è abbastanza limitativa! E va bene che il paragone tra nascita dei Guardiani e Rinascimento s'incastra bene...
Fantastico. Io sto mezz'ora sull'età di un personaggio irreale, e magari a Joyce neanche passava per l'anticamera del cervello, com'è giusto che sia quando si scrive una fiaba. Sento ancora la voce della mia maestra di scuola elementare: "Le fiabe non hanno né tempo né luogo determinati..."
Sperando che nessuno venga a leggere questa recensione, io mi ritiro. (Recensione modificata il 15/03/2017 - 07:29 am) |