Ciao di nuovo, non vedevo l'ora di leggere questo capitolo!
E' un peccato che sia diviso in due parti, ma in questo modo sei riuscita a non allungarlo troppo (non che sia un problema, la lettura scorre senza accorgersene con il tuo stile!) e hai dato un ritmo alla conversazione tra Violet e il Colonnello Gilbert, che nel prossimo capitolo potrà anche accendersi ancora di più, chissà...
Era come pensavo io, alla fine Violet non è riuscita a scegliere. L'amore per Gilbert non ha saputo cancellare immediatamente i sentimenti per Dietfried e il fatto che il Colonnello le abbia mentito per tanto tempo ha fatto sì che lei provasse una sorta di risentimento nei suoi confronti... Per fortuna c'è Cattleya, che ha saputo dire a Violet le cose giuste: il suo intervento è stato davvero gradito, è stata proprio la voce della ragione in un momento di confusione per Violet; ho trovato la sua interazione molto ben fatta, molto dolce!
Sarebbe inutile continuare a fuggire dalla verità e tenerla dentro di sé non farà bene a nessuno e, anzi, come temevo anche io, rischierebbe di fargli perdere definitivamente il suo grande amore. Quindi è importante che Violet dica tutto a Gilbert, che non abbia alcun rimpianto alla fine del suo incontro con lui, qualunque sarà l'esito...
Intanto Dietfried si fa sentire, anche se continua ad essere un fantasma... Violet se l'è presa per non averlo visto la mattina assieme a Hodgins, quando sono andati a recuperare Gilbert, e ancora adesso non capisco bene il suo gioco: si sta togliendo di mezzo da solo, ma continua ad essere presente nella vita di Violet nelle piccole cose, come dopo aver sostituito i suoi vestiti con abiti nuovi (buffo che non sembrino assolutamente dello stile della ragazza XD ) e quindi è difficile capire a che gioco stia giocando. Forse non ha ancora mollato, magari ha voluto ritrattare sulla sua decisione e adesso cercherà di conquistare ugualmente la bella bambola di scrittura...
Sai che inizialmente ero molto risentito anche io nei confronti di Gilbert? Come se la sua decisione di sparire fosse stata dettata dall'egoismo, abbandonando letteralmente Violet; però il suo discorso ha fatto senso, mi ha fatto vedere un lato diverso della storia. Violet non è mai stata da sola, ha sempre avuto Hodgins a occuparsi di lei tanto per cominciare, e le ragazze della società postale, e nei suoi viaggi ha imparato ad essere una ragazza normale, ha conosciuto l'amore (tanto da innamorarsi a sua volta in questa storia) ed è cresciuta in generale. Se Gilbert fosse rimasto, molto probabilmente la Violet che conosciamo non ci sarebbe mai stata; forse avrebbe finito per morire nel tentativo di adempiere a quel cieco dovere di devozione che provava nei confronti del Maggiore, l'unico modo che conosceva di dimostrare affetto per qualcuno...
Serviva uno shock, qualcosa che la costringesse a cambiare per il suo bene. E così Gilbert, a malincuore, ha deciso di svanire nel nulla. Si vede come sia ancora affranto per questa decisione, forse teme addirittura che lei possa non ricambiare più il suo amore essendo passato tanto tempo e avendole mentito su una cosa così grande... Però in fondo, quello che ha fatto lo ha fatto a fin di bene, e credo che sarebbe felice anche da solo, sapendo che Violet è riuscita a realizzarsi come una persona normale.
In tutto questo bellissimo capitolo, pieno di momenti forti e dichiarazioni da fare scaldare il cuore, ho apprezzato particolarmente il piccolo momento di cameratismo mostrato tra Hodgins e Gilbert prima dell'arrivo di Violet, anche dopo in parte; la relazione tra loro due è qualcosa che spesso viene ignorato, ma sono sempre stati grandi amici ed è veramente bello poterli vedere mentre scherzano come se fossero di nuovo nell'esercito, liberi delle preoccupazioni degli ultimi tempi (sai, terroristi a piede libero e pesanti segreti da dover rivelare...)
Quindi ti faccio i complimenti, oltre a tutto il resto che come sempre è impeccabile, a non aver preso sotto gamba questo dettaglio del loro rapporto, che in fondo è stato il catalizzatore che ha permesso a Violet di diventare una bambola di scrittura automatica e crescere come persona!
Il testo è ben curato, ho notato solo una e senza accento quando Violet parla con Cattleya (E questo che dovrei confessare al Maggiore, eh?) ma per il resto è tutto perfettamente in ordine!
E' sempre un piacere leggere questa storia, ormai si sente che stiamo per arrivare alla soluzione finale, il punto dove tutte le cose andranno al loro posto, e non vedo l'ora di scoprire come concluderai la faccenda!
A presto!
Altair13Sirio |