«Sarai mia per sempre?»
«Sarò la tua felicità, lo giuro, come tu sei stato la mia fino ad ora.»
«Ma sarai solo mia, vero?»
«Sarò sempre e solo tua, come sono sempre stata.»

12.01.2014. 8:30 pm.
Era il primo compleanno che passavo senza i miei migliori amici. Li capivo,erano andati a visitare le proprie famiglie per il capodanno e sarebbero tornati giorni dopo il mio compleanno.Nemmeno Harry e Louis,che erano quelli con cui ero più legato. Persino i miei genitori,che erano partiti in una cittadina di Bradford perché mia zia stava male.
Otto e mezzo,seduto sul divano in pelle nera a fare un po' di zapping.
9:34 pm.

Ricordo, anche fin troppo bene questa storia. La storia di una ragazzina che ha provato a riscattarsi, che per quanto potesse cambiare non si è mai piaciuta, la storia di una ragazzina che è cresciuta,diventando ciò che ha sempre odiato, la storia di un amore, forse sempre esistito, ma soffocato. Quella ragazza ero io … e questa è la sbagliata, complicata, strana storia della mia vita.

Lei Georgiana Smith Si sente sola e abbandonata da tutto e da tutti. Qualcuno tornerà nella sua vita e l'aiuterà.
se vi ho incuriosite leggete !!!!!!
(È abbastanza forte in campo emotivo e sentimentale della ragazza)

C'è sempre una persona che ami che diventa quella definizione. Di solito succede in modo retrospettivo, ma alla fine succede. Questa è la persona che senza saperlo imposta gli stampi di ciò che amerai per sempre nelle altre persone, anche se queste qualità che ami sono in qualche modo autodistruttive ed irragionevoli. La persona che definisce il modo in cui concepirai l'amore non è inerentemente differente da altri, è semplicemente una persona che ti capita di incontrare la prima volta che vuoi davvero amare qualcuno. Ad ogni modo, quella persona vince. Esatto, lei vince e tu perdi. Perchè per il resto della tua vita controllerà il modo in cui tu vedrai chiunque altro.

OS scritta in piena notte, quest'estate. Avevo deciso di pubblicarla, ma non l'ho mai fatto realmente. Spero vi piaccia :)
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Il vestito con il quale ero arrivata al locale, così scollato e corto, ora era arrotolato sulle mie cosce, lasciando scoperte le mie gambe.
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Non eri ubriaco, e questa era la cosa peggiore, quella che feriva di più.