“si può?” chiese una voce davanti la porta spalancata della mia camera.
“vai di sotto Lou, non vorrei che pensassero a male i miei!”
“io devo salutare per bene la mia migliore amica. Problemi?!”
“nessuno” disse mordendomi il labbro inferiore e guardandolo maliziosamente.

1918. Prima Guerra Mondiale.
Un carceriere e un prigioniero, un tedesco e un inglese; potrà mai nascere qualcosa tra due anime così diverse?
E, se le loro strade saranno destinate a dividersi, riuscirà l'altro ad andare avanti?
[Niam/Lilo]
ATTENZIONE: contiene scene molto violente, se vi impressionate facilmente NON leggete! Lettore avvisato, mezzo salvato.

Il suo peggiore incubo? Suo fratello e la sua comitiva di amici, appunto. Ogni giorno, se la incontravano fuori scuola, nei corridoi, nei bagni, o non importa dove, la rempivano di calci, pugni, insulti, non curandosi nemmeno della gente che li stava a guardare. Anche perchè contro quattro ragazzi, che giocavano a football, nessuno si voleva mettere a litigare, solo per proteggere una ragazzina sfigata.

«Mmmh.. Tomlinson, ti sei fatto molto male quando sei caduto?».
«Da dove? Dal cielo?». Disse facendo un sorriso malizioso e avvicinadosi ancora di più a me.
«No, dal seggiolone! Perché devi aver preso davvero una bella botta per essere così dannatamente coglione».

«È un peccato che non abbiamo qui i cellulari» mi disse invece di rispondere al mio bisogno di essere soccorsa. «No, anzi è quasi una fortuna. Siamo da soli, qui.» e fece un'altra stupida smorfia sorridente guardandomi dritta negli occhi.
Restai pietrificata, sgranai gli occhi e le lacrime scesero senza sosta silenziosamente. La paura che avevo badato mi assale improvvisamente.
Non mi diedi per vinta: presi fiato e incominciai a urlare aiuto. Lui si fionda sopra di me, coprendomi la bocca con la sua mano e urlandomi:
«Stai zitta! Voglio fare qualcosa con te prima che gli altri arrivino…» schiacciandomi con il suo corpo, io sotto di lui, non posso fare altro che urlare sotto la sua mano, anche se fatico a respirare.

Ana è una ragazza di diciott'anni, con una passione per la lettura e la musica, in continuo scontro con sua madre, la perfetta copia di Lily van der Woodsen. Durante le vacanze estive, alloggerà con la sua famiglia nello stesso Hotel dove trascorrerà le vacanze la famosa boy band Anglo/Irlandese che tanto detesta. Sarà una serie di incontri che porteranno Ana a cambiare giudizio su di loro...

"Allora perchè hai detto che mi ami? "
" Ero ubriaco "
Ma si sa, gli ubriachi non mentono mai.

In revisione.

Cos'è l'amore? Io non l'ho mai capito e forse mai lo capirò.
Il principe azzurro? Cazzate, non esiste.
La mia vita? Io? Lo scoprirai presto, piacere, Nicole, Nicole Tomlinson.

Passano delle ore e sono sul divano a guardare un film da sola, sento la porta aprirsi e mi giro, mi ritrovo un ragazzo con due occhi azzurri e i capelli finto biondo che dire più?ah si è stupendo.

Beh.. in questa storia ci sono io, una ragazza che sta uscendo dall'autolesionismo che si è trasferita a londra per vivere con il suo best (Harry) di cui è innamorata,il quale la tradisce.. il resto lo lascio a voi,sennò vi rivelo tutto lol

Il suo flusso di pensieri fu interrotto da un bacio.
Tutto il suo passato, quello che aveva vissuto, era racchiuso in un boccino, nell'angolo della sua testa.
Il presente, con violenza, prese posto nella sua vita, e non ci fu più tempo per altro.
Lo stava baciando, e questo, per ora, era abbastanza.
[Ziam con accenni di Larry]

#ZIAM.

Alison Black è una ragazza sola e senza amici. Un giorno incontra Harry Styles e la sua vita cambia. Andrà a vivere con la famosa band, i One Direction, e la sua vita prende improvvisamente senso.
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Prologo
Quel giorno mi sentì piangere ed entrò nel bagno con me, mi ascoltò. Sapeva che vivevo da sola da quando, pochi mesi prima, i miei genitori sono morti. Tutti a scuola mi prendevano in giro lì ad Holmes Chapel. Niente amici, niente famiglia, tutti mi odiavano e fra tutti lui era l’unico disposto a parlarmi. [...]
‘Piccola, ho una cosa da chiederti’ mi disse appena entrò in casa.
‘Harry, sei tornato! Dimmi.’ Lo salutai.
‘Sai, Simon mi ha proposto di far parte di una band, ecco vedi, io questi cinque ragazzi li ho visti solo un paio di volte e non, cioè, mi sento a disagio’ Mi spiegò lui con voce smorzata.

Tratto dalla storia:
Da quando sono venuta qui la gente mi riconosce ancora per strada, mi chiedono una foto, mi domandano il suo numero, i paparazzi non sembrano di certo farsi intimorire da tutte le denunce fatte e questo non mi aiuta a dimenticare tutto ciò che è successo, che io sogno ancora la notte.