Rue Saint Auguste, a Parigi, ospita un piccolo albergo: il Nordot. Questo conserva ancora un antico splendore che cela però una verità ben diversa: il fallimento è ormai dietro l'angolo. Dentro l'Hotel le vite dei dipendenti e dei proprietari scorrono con sbiadita serenità e solo un fenomenale colpo di fortuna potrebbe far tornare il Nordot alla ribalta, donandogli ancora una volta un buon nome e una nuova veste.
Ecco perché Sylvie, un'aspirante chef abituata a vedere del positivo in ogni situazione, cercherà in tutti i modi di salvare la reputazione dell'Hotel, per preservarne la serenità e coronare il suo sogno d'amore con il suo maestro, il grande chef americano Burton.
Ma niente, in effetti, va come previsto. Soprattutto se ci si mette di mezzo un miracolo non indifferente.

'Lei è una sfigata...
Lui è il più popolare...
Lei è invisibile..
Lui è il capitano di calcio.. cosa hanno in comune? LA MUSICA'
p.s. questa storia la scrivo con lei http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=370415 c:

Lei, lui, un'isola.
A causa di un naufragio i due sono costretti a vivere insieme per una settimana su un'isoletta inabitata nell'atlantico.
Che tra loro nasca qualcosa?

-Dove pensi di andare?-
Disse mettendosi davanti a me facendomi ombra.
-Vado da Kelly, almeno finchè non ti riprenderai-
Dissi guardandolo dritto negli occhi; i suoi lineamenti divennero più duri: mi faceva paura.

Zayn si accomodò al mio fianco, giungendo le mani davanti a sè e prendendo un profondo respiro. Mi stava anche per passare la fame.
"Ho conosciuto una ragazza fantastica" finalmente spezzò il silenzio "E ho intenzione di dirle quello che provo per lei".

Ero completamente,follemente,inconsciamente innamorata di lui.

Cause we run, run for our lives
Run for tomorrow run for tonight
Cause we run, run till we die
No point in living if we ain’t living life so
Riot! Riot!
Everybody stand up it’s a
Riot! Riot!
Put f’u**in hands up
Cause we come alive

Tre anni fa Natalya ha ricominciato a vivere. Ha imparato cosa vuol dire amare, volere una famiglia.
Ha imparato che niente si dimentica, ma tutto si può superare se si ha al proprio fianco qualcuno che ti vuole bene.
Ha imparato cosa vuol dire essere liberi, nonostante si abbia la convinzione di avere le ali tagliare.
Ha imparato tutto questo grazie a lui...
Tutto nato a capodanno, allo scoccare della mezzanotte.

«Hogwarts, magic, friends and a newcomer.
What I most desire from my life?»

Alice, 18 anni, è costretta a trasferirsi a Londra a casa della nonna Jade.
Lì inizierà una nuova vita ricca di sorprese.
* * *
Proprio in quel momento un'auto di grossa cilindrata sfrecciò sull'asfalto e si fermò vicino casa Brown.
Due figure scesero dall'auto e si fermarono ad osservarla incuriosite.
Anche lei le osservò, e poi come se nulla fosse rientrò dentro.
Nessuno immaginava però, che il fato stesse già provvedendo ad intrecciare in una matassa quelle tre giovani vite...

Ti volevo dire, amore mio, che amarti è tra le cose che posso fare.

L'amore riuscirà a sconfiggere ogni distanza?

— E tu dov’eri, Horan? — dico, col fiato smorzato dai singhiozzi — Dov’eri quando avevo bisogno di te? Quando tutto è andato a puttane? —
Sento le sue braccia stringersi attorno alla mia schiena e mi ritrovo completamente aggrappata al suo petto. Respiro il suo profumo, è così buono, lo detesto. Lo detesto. Lo detesto.

“Non puoi piangere per lui.” Mi ripetevo, mentre l’aria invernale di Londra raffreddava le lacrime che solcavano la mia guancia. Ma più me lo ripetevo, più pensavo a tutto quello che stavo passando con Lui. A tutti quei “ti amo” soffocati sotto le lenzuola, dopo un lungo bacio; a tutti quegli abbracci in pubblico interrotti; ai piani che ogni giorno, davanti al tavolo in salotto, ci promettevamo di realizzare insieme.
Era “insieme” la parola d’ordine. E quella parola non significava né “solo Harry” né “Louis e Eleanor, e se vuole anche Harry”. Significava “Harry e Louis, per sempre”.

Si incontrarono solo una volta. Lei passava per cercare un muro, lui scriveva, assorto nel guardare la lamiera dei depositi. Vide una piccola ragazza dai lunghi capelli rosa, una coroncina di fiori tra i capelli, short a vita alta e maglietta dei Nirvana, tutto incorniciato da calze rosa e viola e anfibi.
Lui sorrise, sapeva che era lei.
Lei rise, sapeva che era lui.
Non c’era altro da dire.