Io sono semplicemente questo: una ragazza, ma gli altri non sembravano accorgersi di me... sono carina, si, ma non per Harry Styles o per chiunque altro!! Fino a quando un film risolve tutto, ma io incasino ancora di più la situazione.... leggere (e recensire) per credere....... ma soprattutto per sapere come va avanti la storia!!

Louis si sente solo, ha bisogno di Harry.
Louis non pensa che si risolverà tutto, ma poi sente una canzone. Quella canzone.
E tutto cambia.
Louis, una canzone e tutta la forza di cambiare e di far andare le cose nel modo giusto.

Gli mancava terribilmente il suo profumo alla vaniglia, mancava lei.
Ma intanto non poteva farci niente.
Non poteva tornare indietro.
Non poteva credere in un suo arrivo
Aveva solo la possibilità di sperare e piangere.
Sperare epiangere ecco cosa faceva Louis Tomlinson quando era solo.

Era semplicemente un lavoro,tutto quello che facevano era solo ed esclusivamente per lavoro. Però il tempo passa e le cose cambiano,i sentimenti cambiano. Pian piano tutto quello che facevano,lo facevano per non lasciarli,per rimanere con loro,per vivere con loro. Ma quel lavoro che veniva svolto alle spalle di chi amavano,ferendo i sentimenti delle persone più importanti della loro vita,gli si rivoltò contro.
''Fuori tutto tace,non c'è neanche vento,nessun rumore..ma dentro di me,quell'urlo di dolore,l'urlo di Zayn,rimbomba freneticamente.
Oggi è la fine di tutto.''

-Malik, mi dica contro quale grande nazione si scontrò l’Inghilterra durante il periodo elisabbetiano- mi ordinò il signor Tunner.
Peccato che io fossi troppo occupato ad osservare la fanciulla accanto a me, che con la testa piegata sul libro, prendeva tranquillamente appunti.
A quel punto quei due grandi occhi neri che desideravo vedere di nuovo si posarono su di me.
-Malik, sto parlando con lei!- richiamò di nuovo la mia attenzione il professore alzando leggermente il tono.
-Cosa?- mi voltai a guardarlo a malincuore, abbandonando quel viso talmente perfetto da sembrare irreale.
-Le ho fatto una domanda, ma lei sembrava molto occupato a fare altro con la signorina Kingsley-
-Cosa?- le mie parole furono ripetute dalla sua voce suadente, che aveva assunto un tono più acuto.
-Lo so che stavate parlando!- continuò l’uomo imperterrito.
-Io? Parlare con lui? Lei è pazzo- si difese la moretta con tono stizzito.
-Ah, risponde pure! Kingsley, Malik, dal preside entrambi!- urlò.

Mi chiamo Jade William sono una ragazza di 18anni che lavora come parrucchiera,e bada a sua sorella di 6 anni ,Alis in una casa a Londra .Dopo la morte della madre e del padre in un incidente,dall'Italia ci siamo trasferite a Londra e mi sono occupata di mia sorellina .Sono una ragazza forte , testarda,simpatica e con le persone che io voglio sono anche affettuosa .Per l'aspetto fisico non ho nulla da dire ,ho forme normali al punto giusto ,forse un po troppo magra ,per lo stres .Ho i capelli Mori gli occhi verdi .Tutto qui .

-Come ti vedi tra dieci anni?.-
-Mi vedo che... Torno a casa alla sera da mio marito e mi aspetta che ha preparato la cena. Mi vengono in contro le nostre piccole pesti, orgogliosi di avere due papà come noi. Non importa se diventiamo famosi, io voglio passare il resto della mia vita con te, Harry. Non importa se dovremo fingere di essere quelli che non siamo. Conta quello che proviamo durante il percorso. Se dovremo fingere sappi che per me sarai sempre la persona più importante della mia vita. Non m'importa quello che diranno le persone, io voglio stare con te amore mio.-

Si guardava attorno ma i suoi occhi non vedevano niente.
Tutta quella gente, ogni persona presente in quello spazio aperto per lui non contava niente; nessuno era importante, niente era importante, se accanto a sé non aveva lui.

H:"Se tutte le ripetizioni fossero così,studierei per tutti i compiti e per tutte le interrogazioni!"

"H: Riuscirò a farti innamorare di me"
"A: Buona fortuna sarà una bella sfida per te non conosci niente di me."
"H: mi sono sempre piaciuti i misteri e le sfide."
"A: mi è sempre piaciuto vedere le persone che le perdono." -dissi alzandomi e andandomene
"H: aspetta come ti chiami?"
"A: mistero numero uno." -dissi uscendo dal bar.

Mi presento , sono Patrizia una ragazza adolescente che ha come sogno incontrare i suoi idoli ovvero cinque ragazzi dai occhi angelici e dalle voci che ti lasciano sognare ad occhi aperti.Nella Fanfiction ci saranno prsenti anche mie amiche , quelle con le quali ho legato di piu' come la mia migliore amica Margherita , come un'altra amica Irene , Alyssa e Giorgia ognuna innamorata di un ragazzo diverso. Piu' in là scoprite meglio....

A volte credo che le cose accadano per una ragione. Anche le cose più brutte secondo me accadano sempre per una ragione. Infatti è quello che è successo proprio a me. E si chiama destino.

Sono dovuto tornare da te, avevo nascosto il cuore nel riflesso dei tuoi occhi.
South Yorkshire, Estate 1944;
-Da quanto manchi da casa, soldato?- mi chiese dopo alcuni minuti, spezzando il silenzio dell’abitacolo. Il volto di Jacob, nonostante la durezza segnata dall’età, era affabile, e c’era qualcosa dentro ai suoi occhi, malinconia forse, che mi spingeva a fidarmi di lui.
Deglutii al ricordo doloroso di quei giorni lontani, -tre anni, più di tre anni..- ammisi con una vena di malinconia nella voce. Sembravano così distanti quei giorni, lontani milioni di chilometri dall’orrore della Guerra, e da tutto ciò che in questi tre anni ero stato costretto a vedere, e sentire.
-E non hai paura di tornare?- domandò in tono apparentemente piatto, ma che in me risuonò con lo stesso frastuono di una granata. –Voglio dire, non temi che le persone che hai lasciato tre anni fa, siano cambiate?- aggiunse spiegandosi meglio, non avendo ricevuto risposta alla domanda posta in precedenza.
-Si.- fu tutto quello che riuscii a sputare fuori.
Un solo angosciante pensiero a tormentarmi la mente.
La paura che Lei non mi avesse aspettato.
Lei, che non sapeva neanche di doverlo fare.