Ormai tutti sanno chi sono. Svenite al loro passaggio, urlate i loro nomi, ridete alle loro battute e cantate le loro canzoni...
Ma sapete davvero di chi state parlando? Conoscete davvero la loro storia e la loro vita? Sapete come tutto iniziò?
No, non sto parlando dei cinque classificati al terzo posto ad X Factor nel 2010.
Sto parlando dei cinque deficienti di Holmes Chapel, le cinque catastrofi della scuola, i cinque paglicci della compagnia.
Il mio passato, presente, e forse anche futuro.
Estratto dal 2° capitolo:
La partita era cominciata, e le pallonate fendevano l'aria come proiettili.
Una cannonata di Liam mi aveva sfiorato l'orecchio, facendomelo fischiare.
Niall era in prigione, e quindi mi era nemico, ma almeno aveva la sensibilità di lanciare la palla dalla parte opposta rispetto a dove mi trovavo.
Però poi Harry era stato preso, e Mr Styles la sensibilità non sa' nemmeno dov'è di casa, quindi mi ero ritrovata in costante pericolo, perchè anche se odio ammetterlo, Jennifer ha ragione: io ho paura della palla. Louis era incazzatissimo com me, gli avevo fatto perdere almeno due palle buone[...]
Paonazza, avevo deciso di nascondermi dietro a Zayn per il resto della partita...

Alla fermata dell’autobus ero sola e dopo un po’ capii il perché: il tram era già passato,però tornando a casa il mio nuovo vicino di cui non conoscevo neanche il nome capii la mia situazione e mi disse:
X:Capisco i primi giorni … salta su che ti porto io!!
Kim: ok ma tu come fai a sapere che sono qua da un giorno?!
X: L’hai appena detto hahaha!! Comunque io sono Harry piacere e non sono io il tuo vicino di casa ma è un mio amico e sono venuto a trovarlo un mese allora, che palle, devo venire a scuola … dopo ti presento anche lui e sue sorelle. Ma tu?- con aria sospetta - sei sola?
Fra me e me pensai che era uno simpatico ma allo stesso tempo deficiente poi gli risposi
Kim: No perché?? C’è mia cugina con me ma è stanca morta allora non l’ho svegliata .
H: OK ANDIAMO!!
Partimmo e durante il tragitto mi spiegò che il suo amico Louis era in cerca di compagnia e anche lui e che oggi , dopo la scuola, dovevamo aspettarli fuori che poi andavamo tutti insieme al Fast Food .
H: Ciao a dopo allora!
Kim: Ok ciao!

-per sempre?- dice con un filo di voce.
Io lo guardo nei suoi occhi lucidi, e intravedo tutti i momenti passati insieme.
Altre lacrime sul mio volto si fanno spazio.
Io prendo la sua mano – per sempre- confermo.

Hope, la sorella di Liam, si è appena trasferita da Ipswich a Londra a vivere con i ragazzi (Liam, Louis, Niall, Zayn, Harry). All'inizio fa un po fatica a fare amicizia. Ma per fortuna ad aiutarla ci sarà Blair.

Amy è una ragazza di 18 anni che vive da sola , la sua vita è molto tranquilla fin quando non conosce il suo leoncino pervertito.

Non sempre una persona mostra quello che è veramente. Spesso mostra quello che pensa di essere.

Summer è una ragazza vivace che vive con suo fratello più grande. Va a scuola con i suoi tre migliori amici e presto troverà l'amore, sjhf.

Era passato tanto tempo, e ancora molto ne doveva passare, prima che potessi rivederla. Ormai mi ero messo, quasi, il cuore in pace. Ma ogni tanto il destino, con un piccolo aiuto degli amici, cambia, inaspettatamente.
Diedi una rapida occhiata all'orologio del cellulare, mezzanotte e mezza. "Buon mesiversario, amore mio" sospirai, nascondendo il viso nell'incavo del suo collo, per poi lasciare una scia di baci che terminò pericolosamente vicina alle sue labbra.

Era stanco di essere considerato parte integrante di Harry, ogni qual volta si parlava di lui veniva fuori il riccio e viceversa, quella situazione lo stressava e non poco; okay, forse provava una sorta di attrazione per i ragazzi ma quello non significava che era attratto da Harry o, peggio, che ne era innamorato.
Lui non amava Harry, il riccio non amava lui, erano soltanto amici..ottimi amici.
[Zouis]

Era meraviglioso come sempre, col suo grembiule sporco di farina e le vene che aveva alle braccia.
il suo sorriso, oh il suo sorriso quando serviva le persone al banco, era irrisistibile. Era bellissimo e allo stesso tempo la cosa più dolorosa, perchè quel sorriso non era mio.

Può il destino dividere due persone completamente diverse,ma pur legate in qualche modo? Farle cadere,farle soffrire,farle cadere nel baratro,nel buio,farle star male fino a fargli sanguinare il cuore?
E poi decidere improvvisamente di farle tornare insieme,rovinando tutto il percorso fatto,cancellando il dolore,i progressi e la forza? Risolvendo tutto con una semplice scusa? E' possibile?

"Poi, Emi si sentì mancare per qualche secondo, la voce di Niall, che intonava il
suo piccolo assolo cominciò a sembrarle sempre più lontana, le urla delle fans
si diradavano, era come se il tempo si stesse fermando lasciando isolati lei e il
tipo che l'aveva spinta poi, in una frazione di secondo, le urla di gioia delle fans
si trasformarono in urla di terrore, la musica si fermò e la polizia arrivò nel
giro di pochi secondi."

Alice accende una sigaretta e cammina sotto le luci di Natale, galassie di neon e comete pulsanti offerte dall’Unione Commercianti.Il centro della città è illuminato, la periferia quasi al buio. I negozi si devono vedere, le persone possono anche scomparire.Alice cammina tra la gente che fa le compere e le buste dondolanti piene di borse e scarpe e pesticcia una fanghiglia di neve grigia, chiude e apre gli occhi, così le luci di Natale diventano brividi, bagliori, strisce di colore, e lei pensa di essere in un luogo magico lontano da quella città.La sta fissando un ragazzo dagli occhi verdi e i capelli ricci, un certo Harry Styles.
Ecco,sta pensando lui.Alice era una di quelle ragazze trasandate che poi diventano bellissime, questa se la spolveri, la lavi e la coccoli è una meraviglia.

''I due ragazzi si conoscevano da tempo, troppo per non aver detto l'uno all'altra dei loro sentimenti.''
è la mia prima One Shot, quindi siate clementi!

“Odiavo la mia immagine riflessa, mostrava veramente ciò che ero: un mostro. Iniziai a piangere come un bambino, si perchè è quello che ero un bambino brutto e capriccioso che tutti odiavano, che tutti volevano fuori dalla band. Mentre mi asciugavo il viso dalle lacrime, chinai il capo e vidi quella che, da quel giorno in poi, diventò la mia unica fonte di sopravvivenza: una lametta.”