La metro era in ritardo, le scarpe mi facevano male, e il Daily Mail, era tutto bagnato. Maledetta pioggia! Io amo la pioggia ma quando è troppo è troppo. Sei giorni di fila, sei giorni bagnata come un pulcino, sei giorni in cui lo starnuto era diventato il mio migliore amico, sei giorni di stress. Ma non persi le speranze, prima o poi accade sempre a tutti qualcosa di buono. Improvvisamente mi ricordai di quando avevo 20 anni. Il tutto era riaffiorato guardando uno stupido cartello pubblicitario, e rovistando tra i miei ricordi notai che allora ero patita per una band inglese del quale però non riuscivo a ricordare il nome.

«Ora basta, ci hai scocciato, te ne vai da tuo fratello».
È con questa frase che i miei mi hanno praticamente liquidato.
Cacciata di casa a sedici anni, grande, faccio proprio schifo.
Ora, si da il caso che mio fratello abiti a Londra, e che sia lo stereotipo del “figlio perfetto”, educato, studioso, mai fatto una marachella, sempre impeccabile, borsa di studio in giurisprudenza.
Quello che i miei non sanno, però, è che lì a Londra Lorenzo sta facendo di tutto tranne che andare all’università. Lui e i suoi nuovi amici, le ultime persone che mi sarei aspettata di conoscere.
E io, che avevo deciso di smetterla di fare la fan accanita dei One Direction, mi sono ritrovata a fare da loro manager, occasionalmente da sesto componente della band e, forse, qualcosa in più…
Chi sono io? sono Elisabetta, Eli per gli amici, Libby per le persone più strette, Beth per quei cinque idioti che mi hanno cambiato la vita.

Lasciava lì in quella stanza lui, il suo maledettissimo fascino, la sua fottuta bellezza, i suoi meravigliosi occhi, le sue labbra morbide, il suo petto nudo talmente scolpito da rimanere senza fiato e quel maledettissimo sorriso in grado di mandarle a puttane il cuore. Sospirò e con un mezzo sorriso lo guardò, per poi sparire nel nulla come se niente fosse accaduto, come se non volesse lasciare tracce. Semplicemente come se non fosse mai stata lì con lui, magari un giorno l’avrebbe dimenticato o magari no… Che importava adesso? Poteva solo lasciarlo in quel modo, perché il giorno dopo non l’avrebbe mai più rivisto.

Quella mattina, forse, sarebbe cambiato tutto nella nostra vita o forse avremmo continuato la nostra solita malinconica e spensierata vita.

Nel linguaggio comune questo è un GAME BOOK.
Sarai infatti tu a scegliere la trama della storia.
A ogni fine del capitolo, sarai chiamato a decidere come dovrà comportarsi un certo personaggio.
E potrai comporre tu la tua storia.

Ehm, non ho niente da fare e vi scrivo il primo capitolo :3

''Ero sempre stata innamorata di quel ragazzo. Era assolutamente fantastico,dolce,solare,romantico. Mi aveva fatto perdere la testa dal primo momento che l'avevo visto,il suo nome era inciso nel mio cuore ormai.''

-Ti odio- cominciai a piangere
-Non è vero,tu non mi odi- cercava di avvicinarsi, ma io indietreggiavo,fino ad arrivare schiena contro muro.
-Tu mi ami,come io amo te-
Eravamo così vicini,la sua vicinanza mi faceva innervosire e per me parlare diventò difficile
-Se mi amavi non facevi quello che hai fatto- fu tutto quello che riuscì a dire tra una lacrima e un'altra.
-Scusa,scusa davvero ti prego- stava per piangere,aveva gli occhi lucidi.
Appoggiò la sua dolce e calda mano sul mio viso freddo e rigato dalle lacrime.Appoggiò le sue labbra sulle mie,si unirono.Mi accarezzava il viso dolcemente,le mie mani erano tra i suoi capelli.Ero felice,lo amavo ecco.

Assorta nei miei pensieri,sorseggiavo il mio tè,quando Josh decise che era l'ora di sparare la sua stronzata giornaliera. Indicò una macchina che stava parcheggiando nel nostro vialetto e disse"Hey Ash,a quanto pare anche oggi il tuo 'princie azzurro' è venuto".

Ero diretta a Londra,ero pronta a ricominciare da capo,lasciandomi tutto alle spalle.

Tutto era confuso: C'èrano luci,freddo e urla che intonavano all'unisono il suo nome. Tutto mi pesava terribilmente. Siamo arrivati al punto che avrei dovuto amare tutto questo ma invece odiavo quei striscioni stampati a caratteri grandi il suo nome,odiavo la sua faccia pulita che sorrideva al quella folla esuberante tenendomi per mano senza guardarmi negli occhi. "Sara sei una stupida egoista" Pensai. Non sopportavo tutto questo; Lo volevo tutto per me,non volevo condividerlo con la musica.

"A volte, anche i sogni possono diventare realtà; a loro è successo."

Dopo il caos,il buio. e dopo il buio? Beh,dopo il buio si spera la luce.
tu sei la mia luce?

Vi lascio il primo capitolo,leggetelo,se avrò recensioni,continuerò.

M. è una ragazzza semplice che ha come migliore amico Zayn e conosce Louis. Sarà una persona importante per lei? Venite e vedrete (?)