"Brandelli di nuvole bianchissime, acqua e polvere davanti a lui, si rincorrevano sopra un mare di mille zaffiri [...]"
Alcibiade. L'uomo che condusse Atene incontro al proprio destino.

Nella Londra del 1800 un'amore tra una contessa e un misterioso personaggio..

Chi è Alfredo?
Nelle carte di Oscar Wilde si ritrova questo nome, citato di sfuggita come per un pezzo da collezione non particolarmente brillante ma che si deve possedere per forza.
Ma Alfredo non è solo un nome. E' stato carne, sangue, emozioni, una storia.
[Tratta di tematiche forti come la prostituzione] [Può essere realmente accaduto, purtroppo]

Una breve prosa ritmica su una schiava, perché le donne e i deboli pagano sempre le vittorie.

" Non ne avete il coraggio Guiche " lo apostrofò il primo. " Vogliamo scommettere Lorraine?" replicò il secondo, mentre si dirigevano verso gli appartamenti di Philippe de Bourbon - Orleans. Il fratello del re li aveva convocati entrambi

Mafalda Maria Elisabetta Anna Romana di Savoia, una principessa dimenticata, una principessa che pagò per gli errori del padre. Una eroina, una martire.
“Italiani, io muoio, ricordatevi di me non come di una principessa, ma come di una vostra sorella italiana.”

All'alba decise che avrebbe indossato sempre e solo il nero e che sarebbe rimasta sempre di meno in quella corte così opprimente.
All'alba iniziò l'era della Dama Nera.

Piccole flash-fic per raccontare uno dei più grandi orrori della storia, visto dagli occhi di vittime innocenti: i bambini.

Giulia Cesare, figlia di Cesare, moglie di Pompeo, figlia adorata e moglie amata, unico legame tra i due. Bella e virtuosa, legata ad un tragico destino.

Flash-fic su Boudica, una delle condottiere celtiche più conosciute e temute.
« Era una donna molto alta e dall'aspetto terrificante. Aveva gli occhi feroci e la voce aspra. Le chiome fulve le ricadevano in gran massa sui fianchi. Quanto all'abbigliamento, indossava invariabilmente una collana d'oro e una tunica variopinta. Il tutto era ricoperto da uno spesso mantello fermato da una spilla. Mentre parlava, teneva stretta una lancia che contribuiva a suscitare terrore in chiunque la guardasse. »
(Cassio Dione Cocceiano, Storia romana, 62, 2)

Maria Antonia Giuseppa Giovanna d'Asburgo-Lorena, meglio nota come Maria Antonietta di Francia. Regina enigmatica, odiata ed amata, austriaca e francese. Un piccola One-Shot su una delle regine più conosciute e celebrate di tutti i tempi.

è da pochi giorni passata la giornata della memoria ed io, casualmente, ho ritrovato il vecchio quaderno che avevo con me quando feci il viaggio su quel treno.
Non so se scriverò mai le altre parti del mio viaggio. Ma spero davvero che questo piccolo pezzo di un mio vecchio "diario" possa far ricordare a chi come me ha avuto la fortuna di intraprendere tale viaggio...
e far pensare magari chi non l'ha ancora intrapreso...

“Noi non siamo Streghe. Noi non siamo creature diaboliche. La nostra condanna è quella di essere donne in una società dominata da uomini che si nascondono dietro il nome di Dio.”

Corre l’anno 1683 a Cayona, capitale dell’Île de la Tortüe.
La schiava nera Dinah viene acquistata assieme alla figlia. Per la donna è l’occasione di riflettere sulla propria condizione di oggetto, destinato a soddisfare la libidine degli uomini; sull’importanza del colore della pelle, che ha reso schiave lei e la piccola mulatta che ha dato alla luce; su Jérôme Durand, il bucaniere che l’ha acquistata, risoluto a impedire che il suo sangue diventi merce ambita al mercato del paese.
A far da sfondo una Cayona violenta e in fermento come non mai, causa un’imminente spedizione che promette di essere la più audace mai pensata dai Fratelli della Costa.
La conquista di Veracruz.

“Karl, non devi dare retta a ciò che dice Joseph, sono solo le storie che gli raccontano i suoi maestri per farlo studiare.”
“Ma a me fanno paura maman!”
“Lo so Karl, ma nella vita ci saranno sempre cose che ti faranno paura, ma tu le dovrai superare lo stesso. Per la tua mamma, per le tue sorelle, per la tua futura moglie e per i tuoi futuri figli. Non potrai mai permettere alla paura di entrarti nelle vene, altrimenti non potrai mai guidare un regno, seppur piccolo. Mi capisci?”
Il piccolo Karl annuì:”Quindi devo sempre essere forte? Per te maman?”
“Si, piccolino, per me. Un giorno, quando tuo padre purtroppo non ci sarà più, sarete tu, Joseph e gli altri tuoi fratelli a prendervi cura di me, perché ormai sarò vecchia e non sarò più lucida come adesso. Mi prometti di essere sempre forte? Per me?”
“Si maman, per te sarò forte come lo è papà!”