Qualunque scelta avrebbero preso, avrebbero perso qualcosa.
Pensarono alle madri, ai propri compagni, alle giovani donne che amavano. E scelsero.

Stò studiando questo argomento a scuola,ho per questo deciso di scrivere questo racconto storico-drammatico un pò più originale del solito.
E' la mia prima storia su EFP,per questo mi scuso per eventuali errori,fatemi sapere cosa ne pensate :)

La presa di Alesia vista con occhi diversi.

La guerra dei sette anni infuria in tutto il mondo conosciuto da ormai parecchio tempo, e tutto è sangue e distruzione.
Ma in guerra a volte si creano legami tanto forti da essere difficili da dimenticare. In guerra, a volte, si vede in faccia la morte, oppure il volto di una persona indimenticabile...

Dal capitolo quattro:
"Solleva il viso e lo appoggia sul palmo della mano, quasi speculare alla posizione di Rodja.
Questi si sporge. Ha un’espressione concentrata, un qualcosa che gli anima lo sguardo, e che Sasha di primo acchito definirebbe banale sensualità, invece è patriottismo. «Aleksandr, io amo la Russia, è per questo che vorrei che fosse il primo Paese comunista del mondo.»
Sasha aggrotta la fronte. No, non capisce e non può capire. Il governo di sperpero dell’ultimo decennio non è quanto di meglio si potrebbe offrire all’Impero, ma nel comunismo non trova logica: gli uomini non hanno tutti lo stesso valore e lo stesso merito.
Squadra il Comandante con un’espressione così genuinamente perplessa che comprende di tradirsi del tutto.
Rodja, sorprendendolo, accenna una risata. «Lo so che per te non ha senso. Non condividi quello che credo. Ma non sei come quelli che difendi.»"

"Ero finito. Sarei morto.
Ero imperfetto, piccolo. Sarei morto.
Ero umano: sarei morto presto."
Michelangelo era un uomo come tutti noi. Un genio, ma un uomo.

Questa è la storia di Cristina di Lorena e del suo amore lontano dal matrimonio trovato guardando il cielo in una notte fiorentina.

La carta splende nella notte, invitante.
Le scritte opache si contorcono, dando vita ad una nuova speranza.

Schwarz conobbe Schmitt quando erano giovani, rincorrendo un copertone per le strade affollate della capitale tedesca. I fumi, le macchine rombanti e veloci, gli odori dei pini, e il suo sorriso. Questo si ricordava Schwarz, nei giorni limpidi d'estate.
L'amicizia nacque spontanea, e crebbe con i giovani, fino al drastico anno dell'inizio della Seconda Guerra Mondiale.
Discussero, quella sera, fuori da quel pub ormai vuoto, la birra calda, e l'aria del respiro che si gelava in piccoli cristalli di vapore che lenti si innalzavano in quella buia notte ghiacciata.
«Mi arruolo, Schwarz.».
Quella frase rimbombò come il rumore di un albero abbattuto.
Una storia d'amore tra il campo di battaglia della II Guerra Mondiale. Due uomini, due cuori.

[La revisionerò, prima o poi]
"[...] Allora estraggo il pugnale dall’obi e ascolto la lama chiamarmi con gli ultimi riflessi del sole.
Il mio nome è Toyotomi Natsuko. Sono l’unica, tanto a lungo attesa figlia del signore di Nagoya Toyotomi Nobunaga, la nipote prediletta del taiko Toyotomi Hideyoshi e da tredici anni trascorro i miei pomeriggi a contemplare la brevissima distanza che mi separa dal vuoto e dalla pace.
Almeno finché, a sera, il dolore alle ginocchia non mi ricorda della vita che scorre, senza mai appartenermi."
Un anno - una sorta di diario di un corpo vuoto e un'anima malata.

“La verità, Domitianus, è che io e te siamo molto più simili di quello che pensi...” mormori, mal celando un certo divertimento sadico nel porlo davanti all'evidenza dei fatti.
“Siamo affetti dalla stessa malattia... La libertà. Tu vuoi essere libero dalla schiavitù,” gli afferri il mento fra le dita, e lo costringi a guardarti negli occhi “io voglio essere libero da me stesso.”

Ultimi pensieri di Pausania mentre muore, murato vivo nel tempio di Atena a Sparta nel 469 a. C., rivolti al grande amico e probabile amante Temistocle l'ateniese.
Ultimi residui dall'esame di Storia Greca

si dice:"chi fa da se fa per tre". Questo testo è dedicato a quelle persone che ,essendo importanti, pensano che aiutare gli altri sia solo un tranello della vita per perdere il proprio onore e la propria popolarità. Federico ci insegna il contrario:"chi fa per gli altri non solo sarà premiato per i propri sforzi ,ma sarà anche amato da chi ha seguito il suo esempio". Quindi non pensiamo a quello che pensano gli altri sulla nostra popolarità ma dobbiamo pensare che saremo ripagati per i nostri sacrifici e chi non segue uno stile di vita generoso (come Guido) sarà alla fine scoperto e punito.

[Vincent Van Gogh]
Mio caro Theo, finché non vediamo il male con gli occhi che il Signore ci ha donato, credere nella sua esistenza può essere difficile.

"Notte Stellata" di Van Gogh viene realizzato nel 1889 (anno che precede il suo suicidio), mentre l'artista si trova ricoverato all'ospedale psichiatrico Saint-Remy. La tela viene realizzata "a memoria" e non dal vero, cosa che Van Gogh prediligeva.
Nell'opera nuvole e stelle ruotano selvaggiamente nel cielo, sopra un piccolo villaggio, rendendo il mondo vibrante di energia.