Sorridendo, si chinò accanto al bambino – Cerchi la tua mamma, piccolino?- domandò Bastian Huber, passando un dito fra le sabbia e la cenere.
[ergo, come trasformare una pessima barzelletta in una flashfic tristissima]

Gaio Crastino era un centurione romano dei tempi di Giulio Cesare. Uno dei tanti, direte voi. E invece no. Il suo nome era ammirato persino dallo stesso condottiero romano, che si premurò persino di far ricordare ad Aulo Irzio, l'autore della maggior parte dei capitoli del De Bellum Civilii, che Gaio Crastino era morto nella tale battaglia (uno dei pochi nomi di centurioni ricordati da Cesare), e che lo stesso condottiero aveva presenziato alle sue esequie. In questa storia tenterò di raccontare la vita di quest'uomo, centurione dell'esercito romano, e di come riuscì ad accattivarsi le simpatie di Cesare.

27 Gennaio 1945 Giornata della memoria.
E' una storia inventata, ma potrebbe benissimo essere vera.
Per non dimenticare.

Dall'ultimo capitolo:
"[...] Perché la storia insegna una sola verità: Cicerone vinse, Catilina perse."
Ambientato in un futuro apocalittico dove una crudele dittatura è abilmente mascherata da Repubblica, un giovane diciottenne: Sergio Marco Catilinasco ha deciso di entrare in politica per cambiare il mondo.
Adottato da una ricca famiglia e cresciuto con le immagini della guerra negli occhi, matura leggendo i grandi classici e rimanendo ammaliato dalla guerra intrapresa da Cicerone contro Catilina.
Sviluppando l'idea che Catilina sia solo una vittima di una dittatura mascherata da Repubblica decide di seguire il suo esempio complottando un colpo di Stato...

Due giorni dopo il Codoni si siede al tavolo della cucina e dice alla figlia che di Nino non si sa ancora nulla. Lei vorrebbe dirgli che del Tavassi se ne infischia proprio o addirittura che se ne fotte, se è vivo tanto meglio e se è morto tanto peggio. Ma non lo fa: primo perché una donna non può dire certe cose senza prendersi un ceffone, secondo perché la situazione richiede calma.

Tra i congiurati, fra il 65 e il 66, furono uccisi o costretti al suicidio, oltre a Pisone, Seneca, Marco Anneo Lucano, Rufrio Crispino, Petronio Arbitro, Fenio Rufo, Subrio Flavo, Sulpicio Aspro, Massimo Scauro. Altri membri vennero invece esiliati o screditati.
Tutti li ricorderanno sempre.
Ma degli altri? Degli amanti, degli schiavi, dei liberti che morirono per amore dei loro padroni? Chi si ricorderà di loro?

Questa è probabilmente una lettera a nessuno, ma io Vi scrivo comunque, mon ami,
sperando che – ovunque o chiunque Voi siate – possiate trovare questo foglio di carta ingiallito e stropicciato. Supplico il Mio Dio di conservare queste righe nel tempo e di prendersene cura, perché sono tutto ciò che mi rimane.
*
La Regina Maria Antonietta di Francia, in attesa della sua condanna a morte, scrive le sue ultime disprezzanti parole, in una lettera.
Una lettera a nessuno.

Il giovane Armonio ha attirato lo sguardo di Ipparco, fratello del tiranno Ippia di Atene. Aristogitone non può accettare che qualcuno provi a rubargli il suo amante. Non è disposto a lasciarglielo prendere.
-Delirio nato per l'esame di Storia Greca

Ci sono oggetti a cui le persone sono particolarmente affezionate. E'il caso della coppa di Tamiri, la regina dei Messegeti. Flash dedicata a questo personaggio, narrato da Erodoto.

Estratto dal capitolo 2:
- Ti chiamerò Judeshund. Che te ne pare? È bello vero? - chiese certa di una risposta affermativa.
Lui alzò lo sguardo e, anche se mentalmente era indignato per quello che gli stava capitando, ingoiò l’orgoglio di essere umano e fece un grosso sorriso di assenso.
Eva era felice. Estremamente felice che il suo cagnolino apprezzasse il suo sforzo. Appoggiò la mano sinistra sulla sua testa e gliela accarezzò.
- Allora siamo d’accordo, Judeshund, da oggi sarà questo il tuo nome. Infondo 41051 non era bello, non ti pare? -
Mordecai asserì falsamente felice.

Per non dimenticare Guido Rossa.
24 gennaio 1979 - 24 gennaio 2013

dopo varie indagini storiche, si è scoperto che gli antichi Romani avevano la connessione wap ad internet; un accurata selezione ci ha portati a definire quali erano le pagine ed i siti più visitati. Addentratevi con noi, per conoscere meglio la civiltà da cui veniamo... e chissà cosa scopriremo.

Durante la dominazione spagnola sugli Indiani d'America, la paura di esseri umani, esattamente come noi, umani con sentimenti, diversamente da quello che pensavano gli Spagnoli. L'ultimo grido d'aiuto di una popolazione a rischio. Recensite e mi fate un grosso favore (:
Peace!
Fireworks-

Dalla storia:
Allora, l’unica cosa che rimane da fare al francese è dipingere: porterà a compimento quel ritratto, perché ormai non ha più niente da perdere, ma prima ha bisogno di qualcosa di forte.
Vincent Van Gogh e Paul Gauguin hanno convissuto ad Arles per poco più di un anno: in questo hanno, Vincent dipinge i Girasoli, e Paul termina il ritratto di Van Gogh.

Costanza d'Altavilla consegna a Federico la sua eredità... la Sicilia.