Doveva ancora farle alcuni discorsi, diventare geloso per i tanti ragazzi,farle le ramanzine per il comportamento, rimproverarla per i brutti voti a scuola.
Ma no... niente di tutto questo accadrà perchè sua figlia, la sua amata principessa,adesso dormiva beata nel suo letto, e come diceva lei era felice.

Questa è una lettera scritta dal punto di vista di una ragazza problematica a sua madre. L'ho scritta per il sito web della mia classe, spero vi piaccia :) Ah, se cercate una storia a lieto fine siete capitati nel posto sbagliato XD

Margot:diciassette anni,mora,alta,occhi verdi,capelli lunghi e boccolosi. Una bellissima ragazza,quella che ogni uomo desidererebbe avere al suo fianco. E' quel tipo di persona che ride per non mostrare al mondo la sofferenza che ha dentro.
All'età di cinque mesi è stata abbandonata,insieme al fratello venticinquenne.
Sono stati adottati da famiglie diverse,ma dello stesso paese.
Entrambi lavorano:lei modella di giorno e barman di notte;lui barman.
Christian,fratello venticinquenne,decide di portare a vivere con sé la sorella diciassettenne.
Un paio di mesi ed ecco che la vita di Margot e Christian cambia completamente...

Siamo nella nostra cucina, intorno ad un piccolo pezzo di plastica bianca.
Lo fissiamo, da un momento all'altro ci darà la risposta che tanto aspettiamo.
Io sono seduta sul tavolo, tu sulla sedia sotto di me e mi accarezzi il ginocchio.
"Chiudiamo gli occhi, Gin"
Ti ascolto, li chiudiamo insieme e dopo 22 secondi sento le tue dita stringersi attorno al mio ginocchio.
"Ce l'abbiamo fatta, Gin. Sei incinta"
La tua voce trema su queste tue ultime parole, le nostre lingue tremano quando ci baciamo un attimo dopo.
Non sono più una sola vita, siamo in due, Ettore. Stiamo per avere un piccolo noi.
(...)
Era solo un mese fa e adesso è cambiato tutto. La colpa di chi è?

E' proprio vero. E' vero che in quel mio sguardo è racchiuso tutto. Ogni volta che mi guardo allo specchio è come se non vedessi la mia immagine, ma la tua.

Questa è solo un'altra di tantissime storie 'jemi' LOL spero vi piaccia.

Sento uno sparo, il cuore martella il petto mentre non ho mai sentito le gambe più forti di così.
Riuscirò a scappare via.
Da tutti, da loro, da me.
Bruscamente due mani mi spingono verso il muro.

Questa storia parla di Vittoria e William. Lei è una ragazza di tredici anni, mentre lui sedici. Dicono che l'amore non ha età, ma vale uguale per l'amicizia?
Ma se l'età fosse solo un numero e la vita fosse troppo corta? Diciamo che sedici anni a volte possono essere anche troppo pochi!
Questo è la mia prima OS e spero di essere stata decente a scriverlo, commentate se vi va, a me fa piacere!
Ispirata alla canzone: Unica al mondo - Fedez

«C’è nessuno?»
È incredibile quanto posso essere fitto il buio di questo luogo. Sono dell’idea che potrei addirittura toccarlo se tendessi le mani, come se fosse un oggetto, e non una condizione che mi circonda interamente, redendomi parte di sé.
Non ho paura. È un posto familiare, dove, nel silenzio, risuonano voci e melodie che conosco.
[617parole]

※ Il tema è il bullismo nelle sue diverse forme e le cicatrici dell'anima che permangono nel tempo.
┋
Le ferite che la vita ci infligge a volte sono difficili da curare e diventano cicatrici dell'anima.
"Lo ricordi ancora, quel senso d'inadeguatezza che cresceva nel cuore e ti divorava pezzettino dopo pezzettino, lentamente, dilaniandoti anima e corpo?
E anche quell'intensa e sgradevole sensazione di freddo che ti attraversava con irruenza nelle ossa, facendoti rabbrividire per la rabbia e per l'amarezza, è ancora viva dentro di te.
E ora, ad anni di distanza, come stai vivendo?
Continui a camminare in avanti nel presente credendo di sopravvivere appena, o hai imparato nuovamente a vivere?
Sei riuscito a ricucire il cuore che piangeva e la pelle bruciata?"

‘Non sono più una bambina’, gli ho ovviamente risposto. Ma perché non sono stata zitta?
‘Dimostramelo’.
Vi posso semplicemente augurare una buona lettura.
~ Dreammy.

Non poteva capitarmi famiglia peggiore, dissi.
...

Namida potrebbe essere chiunque.Una ragazza di cristallo che sogna di volare....

AVVISO: è uno yaoi se non vi piace il genere non leggetelo, non è intenzione dell'autrice e ne tantomeno della beta offendere alcuno, se sei minorenne evita di leggere, non è un racconto adatto a te (non siamo delle balie). I personaggi sono tutti maggiorenni.
CITAZIONE:
"Che droga hai preso? Chi ti ha costretto a farlo?" nel suo sguardo vi lesse preoccupazione, perché? qualcun altro se ne sarebbe andato senza prestargli soccorso, non lo avrebbe proprio notato, anzi si sarebbe approfittato del suo corpo senza troppi complimenti e lo avrebbe abbandonato al suo destino, in mezzo alla strada, come un sacco dell'immondizia.
"Non ho assunto nessuna droga, e nessuno mi ha costretto..."
Si sdraiò sul divanetto con le braccia incrociate dietro la nuca, e le gambe divaricare mantenevano il bacino un po’ sollevato, i vestiti slacciati lasciavano intravedere il petto delicatamente scolpito e l'elastico della biancheria nera, in quella posizione nessuno gli avrebbe negato le attenzioni che cercava, che voleva, che desiderava.
"Cosa c'è? mi vuoi... vuoi assaggiarmi?" il tono di voce era caldo e sensuale....

Un'ode a uno dei piu' bei gioielli del Bel paese la dove il si' sona.
Un gioiello, purtroppo per noi, effimero: un giorno scomparirà