Primavera 1945.
Lui e lei, in un un mondo che ha deciso di risolvere ogni problema con l’odio.
Lui e lei fin dall'inzio avversari inconsapevoli, in balia di un destino che ha giocato con le loro vite, che ha stravolto ogni loro azione.
Lui e lei, carnefice e vittima tra l’orrore che sommerge ogni umanità, tra la pazzia che nega ogni ragione.
Lui e lei che rivendicano prima della fine, il potere del desiderio e del sogno, la forza della disubbidienza.

Ognuno di noi ha i suoi problemi, il mio è questo XD
Ma, alla fine, i problemi vengono solo per renderci forti.

Non so se sopravviveremo. So solo che la pioggia della Morte cesserà, prima o poi. Domani... sì. Domani la pioggia non tornerà.

Scritta sulle note di: "I Dare You to Move" degli Switchfoot. Ne consiglio l'ascolto.
Sofia è una di quelle persone che vivono come in un film.
Questo è il suo cliché da film.
Sofia è una di quelle persone che non dorme.
Una di quelle che ha paura di non svegliarsi più.

L'ho scritto per ricordare le vittime di quel paese devastato.
Leggete e recensite, perchè vorrei sapere che ne pensate.
Mi è costato moltissimo scriverla.

‘Così dolce, così fragile. E se fossi io a farti cadere? In caduta libera, chi ti salverebbe?’
Socchiusi gli occhi e mi immaginai il suo sguardo fisso nel mio, le sue labbra sopra le mie, il suo corpo sul mio..
Allungai una mano e lentamente la posai sopra la sua guancia: era umida.
L’asciugai con delicatezza e presi ad accarezzarle la pelle.
La coperta le arrivava alle spalle.
Piano piano presi ad avvicinarmi sempre di più, fino a che il suo profumo di rose non mi invase le narici.
Le sue labbra stavano a pochissimi centimetri dalle mie ed io non fui in grado di fermarmi.
La baciai delicatamente.

Un angelo disposto a lasciare tutto per la salvezza di un umano.
"Davvero rinuncerai a tutto quello che hai sempre desiderato, solo per lui?"
Un dolore intenso alla schiena, buio, un corpo nudo steso a terra e un pianto: un urlo.
In seguito, un silenzio ... inquietante.

Per la mia bisnonna, morta oggi, 10 marzo 2012.

Dicevano che era una stronza, questa è la verità.
Dicevano che spesso faceva i dispetti, che era egoista, che aveva tutto un suo ordine. Non toccare questo, non toccare quello. Era una donna strana.

Quando la vita ci riserva delle sorprese, e comunque facciamo non possiamo sfuggire al destino.

Estati, amici, amore, mare, sole, spiaggia. Ma anche intrighi, segreti e tradimenti.

Cassie ha cinque anni quanto le viene diagnosticato un neuroblastoma al cervello. Da quel momento in poi, sua madre, pur continuando a sostenerla ed amarla, si è involontariamente allontanata da lei per paura di soffrire, aggrappandosi al coraggio di sua figlia e alla sua proposta: «Lascia che sia io il tuo eroe». Perchè a volte si può essere eroi anche semplicemente per rinunce che sembrano dovute ma che sono, in realtà, un enorme atto d’amore.
Questa storia ha vinto il contest "Hero for one day", indetto da Total Drama, classificandosi prima.

Lei è un'assassina, addestrata fin da piccola a uccidere. Ma ora questo è solo un altro motivo... Perchè gli abissi si sono presi la sua voglia di vivere...

Sono ancora in un altro continente, sono ancora lontana, troppo forse, ma non ce la faccio a dimenticarti, a prendere le distanze da te. So che sarebbe la cosa più giusta, ma sono masochista, mi farei del male in entrambi i casi, quindi scelgo la seconda opzione: rimanere con la convinzione che tu mi stia pensando ancora, che tu non ti sia completamente dimenticato di me, che come me ci soffri ancora, che anche se sei sparito, se non ci sentiamo più, tu mi pensi ancora, che non tutto è così cambiato.

Che Faber fosse un poeta lo sappiamo tutti, ma se la celebre "Via del campo" anzichè una canzone fosse stata un racconto? Chissà, forse avrebbe potuto assomigliare a questo... Buona lettura!