[JiKook] [rating rosso solo per il settimo capitolo]
[storia scritta per la challenge "10 Passi della tua OTP" indetta sul cosmic ocean]
"Hyung, perchè ridi?"
​Gli chiese il bambino, guardandolo con la fronte leggermente corrugata.
​"Nulla, solo che quell'elfo laggiù è tremendamente carino."

[JiKook] [con accenni di Yoonkook & Vmin] [Scritta a quattro mani con _UriNameJungKook_]
Jimin non crede nella magia, in tutti quei 'pazzi' -come li chiama lui- che ha visto in televisione che predicono il futuro o fanno sortilegi...per lui sono tutte cazzate.
[...]
"Hai perso, dammi 1000 won"
"Che?!"
"Ti sei lasciato tentare da me, hai perso. Voglio i miei soldi"
"Tu non sei il diavolo" disse sbuffando indispettito.
Si alzò e si diresse verso la porta, fuori pioveva di meno rispetto a prima, a quel punto non gli interessava.
"Certo che sono il diavolo"
"Ma chiudi il becco, cialtrone da quattro soldi!"
"Non mi credi? Allora ti faró cambiare idea! "

[JiminxYou] [accenni di JungkookxYou]
Dove Jimin è ossessionato dalle labbra della commessa di Starbucks.

[TaehyungxYou] [accenni di YoongixYou]
Dove una ragazza, costretta dal fidanzato alla prostituzione, viene venduta a Kim Taehyung.

Quel regalo il bruciai con il bigliettino

"Vorrei dirti tante cose Hyung...
Scusami, ti prego.."
Fanfiction Jikook ispirata a fatti (in parte) realmente accaduti.

[YoonMin] [VMin centric] [AU!]
Yoongi socchiuse gli occhi, prendendogli il mento tra l’indice e il pollice per avvicinare il viso dell’altro e portarselo il più vicino possibile.
« Mi hai fottuto il cuore, Jimin. »
-----
« Noi ci stiamo amando in una notte in cui Yoongi è assente, abbandonato ai suoi sogni e ai suoi incubi. »
-----
« Taehyung, cosa sei? »
« Non voglio che tu lo sappia, scapperesti e io non voglio. »
« Sei un… demone? »
-----
«Si che ce l’hai: mi stai nascondendo qualcosa. E so anche cosa. »
« Dimmelo Yoongi… »
« …U-un angelo. Non sono un mostro, J-Jimin, te lo giuro. »

Jungkook è rinchiuso tra le mura di un reparto psichiatrico ed ogni giorno lotta contro i fantasmi del suo passato, cercando risposte che continuano inesorabilmente a sfuggirgli. Abituato a combattere fino all’estremo, scoprirà presto i limiti del voler affrontare da solo un conflitto più grande di lui.
̴̴ Non sempre affidarsi a qualcuno è sinonimo di sconfitta.
***
«Jimin, sei stato tu ad insegnarmi che gli umani sono creature preziose, che vanno protette e che senza di loro il mondo sarebbe un posto arido e vuoto».
Ha ancora le sopracciglia aggrottate, ma stranamente mi lascia parlare.
«Ho imparato ad apprezzarli per come sono, con tutti i loro difetti e loro strambe abitudini. È stata dura all’inizio, non capivo perché dovessimo dedicare la nostra vita a proteggere degli individui così diversi e così lontani da noi». Faccio una pausa, il suo volto è meno teso. Sta iniziando a capire. «Ma è anche grazie a loro se ora so cosa vuol dire amare e dare la propria vita per qualcuno».
«Sei disposto a morire pur di salvare Jungkook?»
Conosce già la risposta, la legge nella mia anima.
***
[VKook/Vmin friendship ] Mini long.

Il nuovo studente, Kim Taehyung, suscita subito l'attenzione di Park Jimin e Jeon Jungkook. Se Jungkook fa subito la prima mossa, al contrario Jimin non pensa di avere la minima chance con lui e preferisce buttarsi su una conoscenza fatta su Grindr.
VMINKOOK!centric JiHope/HopeMin!side

Jungkook è un dodicenne troppo introverso per fare amicizia, e, per questo, viene preso di mira dai bulli.
Passa tutti i suoi pomeriggi su una vecchia altalena e proprio lì conosce il ragazzo che cambierà la sua vita.
Jimin è totalmente l'opposto, un quattordicenne pieno di vita, estroverso e che sa come farsi amare, ma tutte le amicizie che ha avuto fino a quel momento sembrano comunque non riuscire a riempire il vuoto che sente dentro di sé.
«Park Jimin, piacere di conoscerti, sai, ti vedo spesso qui, come mai non ti ho mai visto con i tuoi amici?» il più piccolo voleva rispondere che i suoi amici non volevano passare il tempo in un parco con qualche giostra diroccata insieme a dei bambini che urlavano e correvano ovunque, voleva davvero, ma non sarebbe stata la verità, e perché non provare ad essere sincero con un ragazzo che sicuramente non avrebbe più incontrato? Prese tutte le proprie forze ed esalò un timido:
«Io, ecco, i-io non ho amici» seguito da una stretta delle spalle e da un mezzo sorriso da parte di Jimin che, poco dopo, si morse il labbro inferiore, intenerito
«Da oggi hai me.»

La vita ti finisce se non sai stare al passo.
Taehyung lo sa benissimo, e l'ha fatto.
L'ha ucciso e si sente meglio.
E le labbra di lei sulle sue, lo è ancor di più.

"Vede le foglie rosse che cadono da un albero. Le scorge attraverso il riflesso della finestra nello specchio.
Guarda le foglie che cadono e pensa che la vita non è fatta solo di sogni o di persone."

Questa è una raccolta di One shot su Jungkook e Taehyung, Vkook. Sono piccoli momenti di una vita insieme. Amicizia e forse di più.
Dal primo capitolo:
"Erano fredde, le notti, in Corea. Il bianco della candida neve era illuminato a tratti dalle luci dei giganteschi palazzi di Seoul. Il vento si era calmato, è vero, ma il gelo sembrava essersi intrufolato all'interno delle case. Jungkook odiava il riscaldamento troppo alto di quel luogo, e lo aveva spento. Non se ne pentì quando fu costretto a dormire stretto al suo hyung per non tremare."

Un fratello maggiore demone, riconosciuto a scuola per la sua bellezza e popolarità...
Tutte le ragazze della scuola cadono ai suoi piedi e lui ne va fiero.
Invidiato da molti ragazzi.
Ha una sorella minore, riconosciuta anche lei per la sua bellezza, e per essere la sorella del famoso ragazzo.
Tutti i maschi la vorrebero per se, anche quelli più grandi di lei.
Lui molto geloso e protettivo verso i suoi confronti, succederà una cosa che non si sarebbe mai aspettato.
Gelosia? Amore? Odio?...probabile!
Verso una persona che...

Le pennellate sono diventate più confusionarie, deve ammetterlo, ma come può dipingere in quel modo pulito, scolastico, quando Hyung gli provoca quell’agitazione? Il pennello è di nuovo sporco di nero. Sono poche ciocche, quelle che ha dipinto di scuro, ma hanno cambiato completamente il ritratto. Jungkook sorride mentre vede la sua creazione definirsi. Gli occhi sono così profondi, adesso, circondati da quelle occhiaie scure che non sono altro che linee sovrapposte, tracciate disordinatamente. Questo Yoongi gli provoca eccitazione, non riesce a stare fermo. Sono due giorni – tre? – che è chiuso in quella camera. Questo palco è il mio mondo, illustri spettatori,