Sentire la lingua di Shion su di lui era qualcosa di inaspettatamente bello e piacevole, lo stava facendo pentire di essere sempre stato l’attivo durante i rapporti. L’organo si muoveva disperato, ma era anche stranamente attento e sapeva quali fossero i punti più sensibili, dedicando loro particolare attenzione: per essere un novellino, il ragazzo dagli occhi rossi era schifosamente bravo.

Il capo chinato. "Credevo ci fossimo dati un vero bacio d'addio, 'sta volta".
Gli occhi chiusi, il cuore a battere forte nel petto, come in gabbia. "Credevi".
Una risata. "Credevo che volessi stare con tua madre". Un'altra risata, ma più soffice. Una risata che si riconciliava, battendo le ciglia, col mondo. "Credevo che volessi vivere con lei, crescere quel bambino, ricostruire No. 6".
"Credevi un sacco di cose".

«Come mai hai deciso di raggiungermi?» chiede, ingenuamente, mentre litiga un po’ col cappotto, perché non riesce a trovare la manica dove infilare il braccio.
Lo aiuta, ridendo per schernirlo, poi gli rivolge il solito sorriso divertito. «Altrimenti tornavi a casa disperato» rinfaccia.
Bastardo – vorrebbe dirgli. Brutto sporco bastardo.
Perché da quando l’ha baciato lui non riesce a pensare ad altro, mentre Sion sembra non ricordarsi neppure di averlo fatto.
[a Intaryuudo, perché lei voleva una reverse]

No.6 non esisteva più, e nemmeno il blocco ovest. Non c’era più quel muro. Si era realizzato il suo sogno. Il sogno di colui che non voleva abbandonare la sua mente, quasi per tormentarlo.

Shion era come una piccola viola selvatica, delicata ed indifesa.
L'avrebbe colta e tenuta per sé, solamente per sé.
Non voleva dividerla con nessuno.
E l'avrebbe curata, tenendola al caldo, lontano dai pericoli.
Perché Shion gli apparteneva.
Nezumi/Shion

L'avrebbe fatta pagare al suo compagno di averlo ridotto in quello stato. Stava letteralmente impazzendo, non sarebbe resistito ancora a lungo. Lo voleva, voleva possedere quel piccolo corpo, forse troppo magro per un ragazzo di sedici anni, solo per convincersi di essere l'unico in grado di proteggerlo e custodirlo con la propria vita. Come poteva definire un sentimento del genere?

#39 Rossore
Non c’era stata traccia di rossore quando Nezumi aveva riportato il cane, che stava noleggiando a Shion, all’AffittaCani e lei, con un sorrisetto malizioso in volto, gli aveva chiesto come facessero ora a riscaldarsi.

Lo ami da quando lo hai visto urlare da quel balcone, sfidando il cielo.
Lo ami da quando lo hai inchiodato al muro, minacciandolo, mentre lui si offriva di curarti.
Lo ami da quando ti ha offerto un pasto caldo e un letto senza conoscere nulla di te.
Lo ami da quando, per scherzare, lo hai immobilizzato al letto e lui si è esaltato, con il candore del bambino che era, elogiando la tua forza.
Lo ami da quando lo salvasti per ricambiare il favore, senza renderti minimamente conto che era di nuovo lui che ti salvava la vita obbligandoti a fidarti di qualcuno. Di lui.
Lui. Lui. Lui che è entrato nella tua anima senza chiedere il permesso, che ha annientato le tue difese rendendoti vulnerabile, eppure incredibilmente felice di quella debolezza perché se il prezzo che devi pagare per averlo è essere debole, allora sei disposto ad esserlo per condividere ogni singolo istante di gioia con lui. [Nezumi x Shion]

cit. [...] «Ho proprio voglia di un gelato!» Esclamò Shion, fermandosi di fronte ad un chiosco di gelati artigianali.
«Nh», fu la risposta annoiata di Nezumi, che si fermò a sua volta. [...]
La malizia raggiunge livelli altissimi!
Nezumi/Shion

Il più delle volte, crescendo si perde quell'ingenuità fanciullesca che fa vivere ai bambini grandi emozioni.
Immaginare cose, situazioni che agli occhi di un adulto potrebbero risultare prive di significato.
Ma questo, non era il caso di Shion...
Nezumi/Shion

[Shion x Nezumi]
#Rompi quelle catene, impedisci a quei mostri di venirti a prendere, loro non possono costringerti all'eterna obbedienza.

-“Mi dispiace. O con me o contro di me. Vorrei sinceramente non doverti imporre una tale scelta, ma io ho bisogno della tua assoluta lealtà, Shion. Ho bisogno di te accanto, ma non solo con metà del tuo cuore. Ho bisogno di te e della certezza che non mi tradirai. Ho bisogno di te.” Sussurrando queste parole, mosse qualche passo incerto verso l’altro, il quale si limitò a osservarlo con gli occhi sgranati e le labbra semiaperte, arrossendo in viso.-
Come sarebbero dovute andare a finire le discussioni di Nezumi e Shion dal mio punto di vista.
Dedicata alla mia Nezumi... Dato che senza di lei, queste storie non avrebbero visto la luce.

Sono passati altri 4 anni da quando Nezumi e Shion hanno distrutto No 6, Nezumi è scomparso di nuovo e Shion ci sta male, scopriranno che la cosa più bella è il loro amore.

“Sono un topo, Karan-san” si strinse nelle spalle Nezumi, con una risata sottile e argentina che sapeva di sincerità. “Non posso essere addomesticato. E la diffidenza fa parte della mia natura. Tuttavia...”
Nezumi e Karan. Un loro incontro.

Ormai, stando sempre a contatto con Nezumi, Shion aveva iniziato ad assimilare molte cose che non conosceva, compreso nuovi lati del suo carattere.
Tuttavia l'amico, dopo aver visto la perspicacia dell'altro, aveva capito che era meglio non influenzarlo troppo.

“Noi assomigliamo a Romeo e Giulietta.” Shion mise a posto un libro sullo scaffale e si voltò verso il suo coinquilino.
“Che stai farneticando?” Nezumi alzò un sopracciglio, evidentemente sorpreso da quell’affermazione.
“Tu parli sempre di fuori e dentro le mura, quindi è come se noi due appartenessimo a due casati diversi, due famiglie contrastanti come Montecchi e Capuleti. No.6 e West Block.”

'Squit!'
"Vattene, Hamlet. Vai via." Shion gli volta le spalle, stanco e arrabbiato. Il topolino non avrà certo buone notizie. Non porta MAI buone notizie, nemmeno una, in due anni. Non una parola, non un sussurro.
'Squit!'
Nezumi è rimasto nell'ombra, dove aveva sempre voluto stare, e di lui si era dimenticato.
Due anni buttati.
Hamlet gli morse un dito. "Ahi! Hamlet! Ora basta, cos..." e le parole gli morirono in gola. Una capsula rossa, sul comodino accanto al piccolo roditore. Ne aveva viste tante altre, nella tana nel Block Ovest.
Un biglietto... Un biglietto di Nezumi.
Finalmente.
One shot sulle vite di Nezumi e Shion dopo la loro separazione. Anche solo per dare un po' di speranza alle disperate come noi (ok, come me D:) che volevano a tutti i costi l'happy end ;A;

{ Nezushi | Shion Centric | Post No.6 }
Non poteva essere.
Si affacciò alla ringhiera che gli permetteva di non cadere tra le rampe di scale e lo vide, situato su un muretto crollato che gli faceva da palcoscenico, con una mano tendente verso di lui. Nezumi. Che ci faceva li?

Un abbraccio e un bacio che sanno di miele e, in un angolo, un topolino – bianco – immerso in un appiccicoso mare zuccherato.

Nezumi/Shion
È un attimo: un petalo del ciliegio in fiore danza, scendendo a toccare le gote rosee di Sion, scivolando giù dalla guancia, come una lacrima non trattenuta. È così etereo, probabilmente quegli spicchi di muta bellezza dovrebbero davvero essere le sue lacrime.