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di shadow_sea

Questa storia ha ottenuto 86 recensioni.
Positive : 86
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
15/08/13, ore 18:09
Cap. 14:

Ciao ^^
volevo farti i complimenti per qesta serie. L'ho letteralmente divorata!!
Devo dire chemi piace il tuo modo di scrivere, certo qualchè piccolapecca ed errore di battitura non mancano, ma sono decisamente resi invisibili dal modo trascinante in cui porti avanti la storia. Riesci acreare quel mix perfetto tra il gioco e i così detti "missing moments" che, a discrezione del giocatore/ice, possono essere interpretati a piacimento: devo ammettere che la tua versione non mi è dispiaciuta affatto, anzi. So d'accordissimo con te su tutto quello che hai espresso nella nota finale e son contenta che in questa storia tu sia riuscita a dare così bene lo spazio alla coppia. Brava.
Spero copleterai alpiù presto questa serie, non mancherò di tenerla sotto controllo e farti sapere che ne penso.
In bocca al lupo e complimenti ancora!
A presto

NB

Recensore Veterano
04/08/13, ore 14:58

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
La natura della storia è concentrata sul missing moments e credo sia un ottimo punto di forza perché è bello scoprire qualcosa di nuovo e personale da parte dell'autore, a maggior ragione per il fatto che un gioco come Mass Effect ce lo permette a piene mani. Ottima la forma, lessico e sintassi. Come anche le pause e il ritmo della storia che non cala quasi mai.
Il suo personaggio ti affascina e ti rende molto partecipe della sua psicologia, così come il rispetto praticamente pieno dell'IC dei personaggi del gioco, i quali caratteri sono stati amalgamati alla perfezione.
E' una storia che giudico ottima anche per la capacità di smuovere sentimenti contrastanti e di commuovere in più punti. Eccellente, infine, la scelta di rendere i momenti "intimi e privati" molto all'acqua di rose, in un concentrato romantico di fondo, piuttosto che troppo diretto (col rischio, talvolta, di risultare sconveniente), nel rispetto del rating arancione.
(Recensione modificata il 04/08/2013 - 02:59 pm)

Recensore Veterano
04/08/13, ore 14:49
Cap. 14:

Ciao Shadow! ;)
Dunque... Allora! Credo di aver letto le tue due storie ("Come ai vecchi tempi" e questa) nel giro di quanto? 4 giorni, con il lavoro e tutto il resto di mezzo? xD Per prima cosa ti confesso che mi spiace di non aver seguito il tutto in tempo reale, ma il mio tempo libero è molto relativo in questo periodo (e tempo fa l'avevo spiegato anche a Johnee e Andromeda, quando mi sono avventurata per la prima volta nella sezione di ME).
So quanto siano importanti le recensioni e soffro nel vedere questa sezione così vuota. Ho provato già a lasciare in passato recensioni per ogni capitolo riguardo alle storie, ma è... Diverso. Però posso farlo comunque a storia conclusa, no? ;)

Ho visto moltissima insicurezza nelle tue premesse e conclusioni. Sbagli.
Queste due storie sono magnifiche. Condivido in parte certi comportamenti e pensieri della tua Shepard, come non ne condivido altri riguardo al suo carattere, ma sei sempre stata fedele nella descrizione degli eventi. Mi piace Trinity, forse un po' troppo lunatica e poco ponderata in certe situazioni per i miei canoni, ma va benissimo così: dopotutto Mass Effect e Shepard sono belli perché possiamo permetterci sia di giocare come ci pare, ma manche di avere una personalissima versione dei fatti e concezione del nostro personaggio. ;)

Garrus... Qui vengono i complimenti più sentiti. E' Garrus. Ed è magnifico. Sì, lo sappiamo che è magnifico di suo, ma l'hai reso a meraviglia, senza distaccarti in alcun modo (e questo è un mio parere personale) da ciò che realmente è. Mi piace sia il Garrus comprensivo e dolce, sia - soprattutto - quello insofferente, arrabbiato e deciso che talvolta esce da quello schema (a tratti quasi improponibile) a cui la Bioware ci ha abituati. A mio parere il reale punto di forza di questa storia è proprio la tua capacità nell'averlo reso semplicemente fantastico.

Come ho adorato proprio la natura della tua fic: i missing moments tra una vicenda e l'altra. Ho letto qualcosa di nuovo e personale e ammetto che mi è piaciuto, così come tutto il quadro di stress che porta alla missione finale, il deperimento di Shepard e di Garrus, la disperazione e la commozione. E hai scelto il finale "rosso", e credimi... Pure io mi sento in colpa per IDA... Ho finito il terzo capitolo 4 volte credo... (Ormai sto perdendo il conto xD), e 1 volta sola ho scelto il finale del Controllo. Il resto era pure vendetta! xD Non riesco a scegliere la sintesi perché ho sempre la sensazione di darla vinta a quei dannati esseri.
Punto in più per quel sottile legame di stima e affetto che lega Trinity a Thane. Immagino che Andromeda sia stata molto entusiata! xD

In definitiva, non posso far altro che farti i complimenti. Brava. Due storie bellissime e un epilogo molto vicino a come la penso io - anche se vado molto a periodi. L'ho apprezzato. Spero di leggere presto qualche tua buona nuova! ;)
Alla prossima!

Beatrix

Recensore Veterano
18/07/13, ore 16:42
Cap. 14:

Sono giorni che leggo e rileggo quest'ultimo capitolo e sono giorni che inizio a scrivere questa recensione e sono giorni che cancello tutto.
Forse perché non mi voglio arrendere alla realtà che questa storia sia finita, forse continuando ad aspettare posso sperare di trovare un altro capitolo in aggiunta, qualcosa per cui sorridere e non rendermi conto che non li voglio lasciare.
Ecco si, è proprio questo il punto, non li voglio lasciare.
Non voglio dire addio a Trinity e Garrus, non voglio dire addio alla Normandy e al suo equipaggio.
Non voglio di nuovo sentirmi devastata come alla fine della trilogia, perché ora è cosi che mi sento, svuotata, cullata solo da queste righe che lasciano un segnale di speranza.
So che può sembrare assurdo, che è un gioco o una semplice storia, ma ci sono delle cose che ti lasciano il segno.
Ci sono emozioni cosi intese che a volta si fatica anche solo a respirarle.
Ci sono sentimenti cosi immensi che ti afferrano e non ti lasciano più andare.
E ti ritrovi a riempirti l’anima di speranza e il cuore di attesa.
Ma non c’è finale migliore che potessi trovare,  nessun finale che avrei voluto leggere.
Perché voglio ancora sentire ridere Trinity voglio ancora sentire sussurrare Garrus, non sono ancora pronta a lasciarli andare.
No, non ancora.
O forse chissà.
Mai.
 
Aspetterò con trepidazione la prossima storia, aspetterò di rivedere il tuo nome su questo sito.
E allora potrò sorridere di nuovo, respirare di nuovo.
Per ora ti auguro ogni bene e non smetterò mai di ringraziarti per queste perle che illuminano le mie giornate.
E come ogni perla che si rispetti ti lascio un mio microcosmo, spero sia gradito
 
Io non ho bisogno di tante cose.
Ho solo bisogno di te.
Solo te.
Perché io senza di te non so chi sono.
Perché senza di te tornerei ad essere quell’ombra.
L’ombra relegata ai confini dello spazio.
Senza tempo.
Senza età
Senza luce.
Io non ho bisogno di grandi cose.
Ho solo bisogno di te.
Trinity.
Perché senza te io non respiro.
Perché senza di te scomparirei nella mia fragilità
Senza te sarei una preghiera senza redenzione.
Ma oggi.
Tu mi hai salvato.
Di nuovo.
Mi hai salvato dal mio male di vivere.
Ora sono libero.
Mi hai salvato dal lento soffocare della mia anima.
Ora sono vivo.
Mi hai salvato dalla pietà della mia follia.
Ora io esisto.
E.  
Oggi.
Siamo tornati ad essere noi.
Solo noi.
Noi siamo un temporale estivo.
Noi siamo il mare in tempesta
La neve che cade senza far rumore.
Siamo il tramonto che porta via un altro giorno al nostro amore.
E siamo l’alba che ce ne regalo un altro da vivere.
Siamo.
Noi.
Siamo.
Io e te.
Non c’è Shepard senza Vakarian.
Non c’è Trinity senza Garrus.
E oggi.
Sorrido.
Pensando a quel bar.
Vuoto.
Senza di noi.
 
Ti abbraccio fortissimo e grazie ancora.
K.

Recensore Veterano
15/07/13, ore 11:52

A volte non c’è alcun rimedio per il dolore.
A volte non c’è alcuna medicina per la sofferenza.
A volte c’è solo il silenzio a sorreggerti.
La solitudine l’unica vera compagna.
La colpa l’unica emozione.
E’ come un cancro che s’impossessa del tuo corpo distruggendolo.
E’ come un veleno che prepotentemente ti penetra nelle vene.
E ti avvelena.
Ti uccide.
Ma è volte è meglio cosi.
Meglio morire.
Meglio addormentarsi e non sentire più nulla.
Senza rimorsi.
Senza pensieri.
Perché vivere sarebbe solo una lenta agonia.
Troppo lunga.
Perché vivere sarebbe solo il ricordo di un’ombra senza luce.
Senza lei.
Un’ombra imprigionata dallo scorrere del tempo.
Inesorabile.
E allora meglio lasciarsi andare.
E allora meglio chiudere gli occhi per sempre.
E sperare.
Sperare di rivederla.
Sperare di ritrovarla.
In qualche posto nell’universo.
Magari ti aspetta in quel bar.
Sorridente.
Serena.
E finalmente in pace.
 
 Ora, è difficile commentare, è difficile solo pensare a cosa dire per non sembrare banale o stupidamente scontata.
Ho solo un groppo alla gola che impedisce alle parole di essere concrete e reali.
Ho solo emozioni astratte quasi incorporee, invisibili al mondo ma profonde e vere dentro il mio cuore.
Vorrei stringere tutta la Normandy prima ad uno ad uno e poi tutti insieme e piangere con loro, rinnovando la disperazione che si cela dentro i loro cuori e nel mio.
Perché solo uno scritto di cosi intenso e vivo riesce a far provare emozioni cosi forti da imprigionarti il respiro.
Perché solo una poesia fatta di parole cosi uniche riesce a farti piangere come una stupida davanti ad un video sperando in una rinascita.
E’ stato un percorso pieno di riflessioni intense e personali, un viaggio in quell’io che mi ha coinvolto fino ad essere quasi parte integrante della Normandy, e per questo non smetterò mai di ringraziarti.
E ora mi avvio a leggere la fine di questa bellissima ma non prima di averti detto "GRAZIE" per quello che mi hai donato.
 
"Qui è la Normandy. Passo e chiudo"
 
Ti abbraccio forte, forte, fortissimo.
A presto
K.

Recensore Veterano
12/07/13, ore 15:05
Cap. 12:

Come ti dissi qualche capitolo fa, “ora vado a prendere i fazzoletti perché so che ne avrò bisogno”, e non avevo torto, oggi ne ho bisogno più che mai.

La lama inflitta nel cuore di Kai Leng è una poesia senza fine.
La lettera Kolyat è la catarsi di anima e cuore.
E’ rivincita.
E’ castigo.
E’ la sublime vendetta per la morte di un amico.
Ma non c’è respiro.
Perché ogni riga è una lacrima.
Ogni frase un dolore.
E quell’atto la disperazione più totale.
Non ci sono parole per descrivere quello che provo dopo aver letto questo capitolo.
Tristezza? Dolore? Disperazione? Non lo so, non so più quello che sento e come lo sento e mi ritrovo io a ricordare la mia scelta, il mio dolore, la mia disperazione.
A volte ci sono scelte nella vita che fanno più male dell’essere uccisi, perché ce le portiamo dietro come un veleno pronto a intossicarci l’anima ogni qualvolta ci fermiamo a pensare che forse avremmo potuto agire diversamente.
Avvelena le nostre vite e molte volte non ci rende persone migliori.
E ti ritrovi a pensare che anche Trinity senta la stessa cosa, che se forse si girasse a guardare, a pensare, forse … forse… ma non è cosi.
In questo capitolo, assurdamente ho trovato un senso di pace che giuro non so spiegarlo, e che nell’atto della sua scelta ho visto si, una Trinity triste perché la decisione avrebbe spezzato le vite di tutti i sintetici, ma l’ho sentita in pace, in pace col suo cuore, con la sua anima.
E’ come se dopo aver deciso di distruggere i razziatori,  fosse calato il silenzio intorno a lei, la guerra sulla terra e nell’intera galassia non era più così rumorosa e assordante come un attimo prima, nessuna parola affollava la sua mente e solo i ricordi con Garrus allietavano la sua discesa verso l’oblio.
Si.
E’ pace.
Assoluta.
Indissolubile.
Raggiungibile.
E lei lo sa.

Un’ultima cosa prima che mi rintani da qualche parte a singhiozzare vergognosamente; il modo perfetto con cui hai plasmato realtà e i ricordi di Trinity è qualcosa di semplicemente unico.
La bellezza di questo capitolo sta proprio nel coraggio di Shepard e nelle sue memorie.

So che ora non mi basterà un solo fazzoletto per quello che mi aspetta, so che questi due ultimi capitoli saranno dolorosi come la morte, ma spero che un alito di vita riscaldi il mio cuore.

Tra una lacrima e un'altra ti abbraccio forte e ti ringrazio per questa splendida storia.
K.

Recensore Veterano
11/07/13, ore 16:38
Cap. 11:

Questo capitolo è da lacrimoni stile manga. *sob sob *
Bellissima l’idea di aggiungere un po’ della vita di Trinity prima di ME e di come sia arrivata all’accademia e poi sulla Normandy.
Cito le testuali parole di Garrus “E’ davvero una bella storia” soprattutto per come è raccontata e per quanto dolore, gioia e emozione si porta dietro.
La vita di Shepard non è stata per nulla facile, ha dovuto sopportare cattiverie, ingiustizie e molte crudeltà  e non per ultima l’umiliazione di venire rifiutata solo perché analfabeta.
Ma tutto ciò l’ha fatta crescere, l’ha fatta maturare ed ha plasmato quel carattere che è diventato forte e vincente.
Ha imparato a prendere decisioni basandosi su ciò che la circondava e questo sicuramente le è servito per arrivare a ciò che ora è diventata.
Shepard non è una qualsiasi Shepard è Shepard una donna che ha dato tanto, che ha dato tutto per salvare l’universo.
Mi è piaciuto molto come hai descritto il suo ‘salvatore’ un uomo molto anziano che ha avuto la capacità di vedere oltre le regole, oltre le leggi.
Ha visto una ragazza con la volontà di cambiare e di fare nella  sua vita qualcosa di buono, oltre che per lei per gli altri, avrebbe potuto rinchiuderla in una cella e invece è stato in grado di guardarle dentro e capire chi fosse veramente e chi poteva diventare.
Un grazie veramente con tutto il cuore a quest’uomo che andando oltre i suoi principi è riuscito a vedere un vero eroe.
 
Bravissima come sempre.
Ti abbraccio
K.

Recensore Veterano
09/07/13, ore 12:58

"Quando nel dolore si hanno compagni che lo condividono, l’animo può superare molte sofferenze."  - William Shakespeare.
 
Questo capitolo si può racchiudere totalmente in questa frase e forse anche l’intera storia.
E non parlo solo di Garrus, parlo di tutti, da Joker a IDA, da Anderson a Liara, e questi compagni sanno ognuno a modo loro, calmare le sofferenze del cuore e dell’anima.
Tornando al turian, capisco perfettamente il suo comportamento se già per un uomo questo atteggiamento femminile è strano e non comprensibile, figuriamoci per un turian che conosce appena cosa significa stare con un'umana.
L’immagine che hai descritto è cosi reale, mi sembra di vederlo, che si gira titubante alla sua richiesta di stare con lei, e capisco la sua riluttanza nello stare nella stanza di Shepard se non per il minimo indispensabile e la sua voglia di andarsene, e quando lei gli fa capire che è stata una stronza a trattarlo cosi, allora le cose cambiano.
A volte non servono neanche tante spiegazioni, a volte basta solo guardarsi per comprendersi e per capirsi, l’importante è non perdersi.
E poi..
 
Poi.
Non saprei dove altro andare.
La tua tana.
E’.
La mia tana.
E lo sarà finché vorrai.
Finche avrò la forza di curarti le ferite.
E guarire quei lividi che non ci abbandoneranno mai.
E ancora.
Finché riuscirò a proteggerti dal dolore dei tuoi tormenti.
E trascinarti lontano dall’oscurità della tua anima.
Io ci sarò
Perché.
Ora.
Tu, sei la mia luce.
Sarei ancora nell’ ombra.
Senza te.
Sarei il buio delle mie verità.
Senza la tua forza.
L’oscurità della mia anima.
Mai uscita alla vita.
Perché la mia luce si è spenta tanti anni fa.
Nei ricordi di un ragazzo.
Il suo viso.
Nei ricordi di un innamorato.
Il tuo viso.
Nell’amore di una carezza.
Le sue mani.
Nel profumo di una lacrima
La tua pelle.
Nel rifugio della felicità.
Il suo sorriso.
Nel sapore di un bacio.
La tua bocca.
Lei.
Halia.
Tu.
Trinity.
Uniche donne.
Donne uniche.
Le mie.
Si, amore.
Io ci sarò sempre.
E ti solleverò quando quel dolore sarà cosi forte da non poter respirare.
Per sempre.
E ti consolerò quando quelle ferite saranno così profonde da annullare la tua anima.
Si, Trinity.
Io sarò sempre qui
Perché qui sei tu.
E tu sei casa.
La nostra.
 
So benissimo come si sente Garrus, so benissimo il dolore che si prova quando … si è troppo, troppo, piccoli.
Ti abbraccio forte.
K.
(Recensione modificata il 09/07/2013 - 01:08 pm)

Recensore Veterano
08/07/13, ore 10:45
Cap. 9:

La triste sequenza di morti per me è iniziata già in ME dove da Ashley, dai compagni della SR1 fino a Mordin e Legion è stato un susseguirsi di sconfitte per l’animo di Trinity.
Ed è dalla prima vera perdita che Shepard si sta macerando, e ogni morte è come un pezzo della sua vita che se ne va, un po’ di lei che non ci sarà più, memorie di quello che ha vissuto perdute per sempre.
E queste guerre, queste intense battaglie sono state come veleno per lei, che goccia dopo goccia le stanno intossicando l’anima, fino a farla diventare la persona che non è, fino a trasformarla in ciò che lei ha sempre odiato, una persona indifferente.
Posso dire che la comprendo, comprendo il suo stato d’animo, comprendo le sue paure, ma a volte non la capisco, non capisco questa sua totale esclusione del mondo, totale esclusione delle persone care, che possono darle conforto e sostenerla nei momenti più difficili; soprattutto questa indifferenza nei confronti di Garrus; lui la ama e anche lei lo ama molto, ma il voler tenersi tutto dentro, il volerlo lasciare fuori fa male a se stessa ed al turian che già deve confrontarsi con un mondo per lui completamente nuovo e oscuro e il comportamento di Trinity può portare solo ad un lento e assoluto dolore.
Un vecchio detto dice “L’indifferenza è il peggiore dei mali” e lei ha sempre combattuto questo, combattuto contro il consiglio, contro chiunque guardasse dall’altra parte invece che alla realtà delle cose, alla verità pensadola una pazza.
L’indifferenza uccide, uccide le persone, uccide i rapporti, logora e distrugge come una sanguisuga.
Quindi per favore Trinity ora basta!!!
Mi è piaciuto molto come hai descritto la personalità della dottoressa Chakwas; adoro nella maniera assoluta questa donna, con un senso materno e una presa sulla realtà che non è da tutti.
Ed ha totalmente ragione lei, se Trinity non se la sente più, se non riesce a portare avanti con forza questa guerra, beh è già persa prima di averla iniziata.
E allora meglio che si faccia da parte.
Non so quello che si sono dette, e non so come lei abbia reagito a delle “accuse” (lasciami passare il termine) cosi pesanti ma è vero che forse quelle parole hanno fatto presa su Shepard che dopo la sconfitta di Thessia, dove non ha perso nessuno ma che forse è stata la peggior sconfitta di tutta la guerra, per il significato che racchiuide in se, si sta lentamente riprendendo, ricercando il suo turian e cercando di ristabilire quel rapporto che si stava spezzando.
 
Concludo con due pensieri non meno importanti; la prima è che le tue storie non annoiano mai (mi sono riletta per la seconda volta (o terza... boh) ... "Come ai vecchi tempi") e secondo sono io che ringrazio te per queste perle che ci stai donando.
Ti abbraccio forte e buona giornata.
 
K.

Recensore Veterano
05/07/13, ore 15:27
Cap. 8:

Ho letto questo capitolo tre volte da stamattina, e l’unico sentimento che né è scaturito è pura paura mista a un senso di disorientamento che ad essere sincera non capisco.
Mi sento molto Garrus ora, perplessa dal comportamento di Shepard nei suoi confronti, cosi freddo e distaccato soprattutto per la frase “Vorrei restare sola”.
Sai a volte ho come l’impressione che Trinity voglia fare un passo indietro con il turian, soprattutto dopo tutte le dolorose morti che ci sono state.
E’ come se lei volesse slegarsi da quel sentimento, che ormai sa troppo radicato dentro di lei, ma che ad un passo dalla battaglia finale avesse cosi paura di soffrire per la perdita di Garrus che mi sembra voglia di decidere di lasciar perdere tutto.
Forse pensa che non avendolo più vicino si disabituerà ad amarlo?  E se uno di quei proiettili vaganti dovesse colpirlo a morte? Lei morirà di conseguenza ? Rendendo vane tutti sacrifici fatti fino a quel momento?
Mi sembra tanto di sentire nella sua mente una estenuante cantilena  “Io ti amo Garrus, ti amo davvero, ma se tu morissi io morirei con te, quindi per il bene dell’intera galassia è meglio che ci allontaniamo“
Sa bene che il sentimento per il turian è assai ben diverso da quello provato per Kaidan.
La voglia di pensare a quello che potrebbe succedere la portano ad un’irrimediabile solitudine che la sfianca e sfinisce.
E il povero turian deve anche confrontarsi con l’affetto e la dedizione di Kaidan (non lo voglio chiamare amore perché non lo è) verso il capitano, e in quelle righe si può capire tutta la frustrazione di Garrus che non sapendo i vari ‘usi e costumi’ umani a volte non sa come comportarsi.
Infine, ma non per ultimo un altro dolore straziante, la morte di Thane e anche se era prevedibile vista la sua malattia, la morte di un amico è sempre lacerante e per Trinity Thane è l’ultimo di una lunga serie.
La vedo ancora li che guarda quella targa, incessantemente, come a costringersi che deve lottare con una realtà che la sta divorando e soggiogando, fino a portarla ad un punto di non ritorno.
Sai dopo Garrus è l’unico che vedrei bene in una romance con Shepard, e in ME2 è stato il compagno ideale in combattimento. La sua spiccata personalità mi ha sempre affascinato e quella sua imprescindibile calma mi ha completamente stregato.
Ma era anche un essere molto solo, divorato da una malattia alla quale neppure uno come lui poteva opporre resistenza.
Ho odiato la sua morte.
E intanto la storia va avanti e ci incamminiamo a grandi passi verso la fine di questa battaglia contro i Razziatori.

Beh … spero che in questa accozzaglia di frase sconnesse si sia capito il senso di quello che volevo dire.
 
Un abbraccio forte.
K.

Recensore Veterano
05/07/13, ore 10:16
Cap. 7:

Ciao,
il titolo di questo capitolo mi ha fatto ritornare alla mente un altro bellissimo gioco GOW, dove si vedeva Atlante essere il pilastro del mondo relegato ai confini del tartaro e la sua anima strappata da Ade.
E, qui, mi sembra di vederla, Trinity che cerca di sorreggere l'intera galassia per non farsi distruggere né risucchiare.
Penso di aver riavviato la missione di Tuchanka almeno tre volte nella speranza di riuscire a cambiare le cose, per avere tutto, avere l'alleanza dei Krogan, sconfiggere la genofagia ma soprattutto tentando di salvare Mordin; ma alla fine quello straziante finale della missione mi ha lasciato con una dolorosa stretta al cuore.
E Trinity è proprio come Atlante, tiene da sola il peso di tutto, è sempre più cosciente delle difficoltà di questa folle impresa e sempre più con mano tocca quanto sia doloroso perdere un compagno.
La paura di di poter perdere da un momento all’altro le alleanze anche solo per una scelta che sembra giusta ma per alcuni è completamente errata, la sta travolgendo come un fiume in piena.
E’ arrabbiata, sa di aver perso l’alleanza Salarian, ma la Trinity che conosco non avrebbe mai condannato l’intera razza Krogan e questo lo sapeva anche Mordin.
Secondo me lui in cuor suo ha sempre pensato che quella maledetta malattia non era la soluzione, forse si poteva fare diversamente, e aveva la responsabilità di poter cambiare le cose e solo lui poteva farlo, sapendo benissimo che Shepard doveva continuare a vivere, per portare avanti quella missione che solo lei poteva vincere.
 
E poi.
E poi.
Perché ti amo Trinity?
Ma che domande fai?
Come non potrei non amarti.
Come potrei non essere tuo.
Come?
Non riesci a capire.
Che.
Non c’è altro posto dove vorrei stare.
Non c’è altro corpo che vorrei accarezzare.
Non c’è altra donna che vorrei amare.
Né altri occhi dove perdersi nelle notti più buie.
Io non so come finirà Trinity.
Ti ripeto sempre che ogni proiettile che abbiamo schivato poteva esserci fatale
Ma.
Ho paura che domani ce ne sia uno un po’ più preciso.
Ho paura di non riuscire a proteggerti.
Ma, forse.
Sarai tu a proteggermi.
Sarai tu a salvarmi.
Come hai sempre fatto.
Come fai anche in questo momento, stretta a me.
E questo momento è tutto per me.
 
 
Ti abbraccio
K.

Recensore Veterano
03/07/13, ore 14:11

Eccomi di nuovo qui.
La prima volta che ho letto il nome di Trinity l'ho subito associata alla coprotagonista di Matrix, di cui ho tutti i film e che spesso riguardo molto volentieri.
La tua Trinity nella mia mente si fonde quasi sempre ai suoi tratti.
Ecco ci siamo, la nostra IDA ha fatto il patatrac e questo non è bene, accidenti, pensavo seriamente che entrasse nella batteria primaria e simile ad varren idrofobo azzannasse il turian alla gola non dandogli scampo.
Rido all'idea di Garrus che corre per tutta la nave con Trinity alla gola... troppo divertente!! :D
Non so cosa l'abbia trattenuta, non credo ci sarebbe riuscito nessuno riuscito e credo che Garrus debba fare un monumento a Tali, che in qualche modo ha fatto ragionare Shepard, altrimenti si sarebbe ritrovato single e con un buco nel collo, altro che cicatrici.... :D
Di tutto questo divertente capitolo, ho adorato in assoluto i file che Garrus inviava a Shepard e con tutto che aveva capito che lei non li riceveva, continuava a scriverle come una sorta di cura per il suo cuore; un modo per sentirla accanto, un modo per non abbandonarla e non essere abbandonato.
A quanto ho capito questo è l'ultimo capitolo di quest'intermezzo divertente tra turian e umani... beh inizio a prepararmi e vado a prendermi i fazzoletti.

Un abbraccio grande.
K.

Recensore Veterano
01/07/13, ore 14:23

Un altro capitolo di costumi turian, cosi diversi da quelli umani.
Garrus continua ad essere confuso tra il suo essere turian e quello che significa amare un’umana; ma ad essere sincera pensavo avesse molto più chiaro il concetto, ma quando qualcuno (come Lietka sull’addio al celibato umano) lo mette davanti a ulteriori usanze lui va in palla… anzi a letto !! :)
Eh certo ci mancava solo una flessuosa ed elastica turian a confondergli ancora  di più le idee, e poi a ‘costringerlo’ a alzare quel numero di rapporti che ha avuto lontano da Shepard.
Uhmmm… no, questa non mi sta simpatica per niente.
Ma di certo non mi aspettavo un’ulteriore ricaduta da parte sua, Liara era stata abbastanza chiara, e poi che vuole dire “Shepard ha avuto da fare …” e quindi, ma si andiamo a letto con un’altra…. Garrus, ora ti sto odiando. :P
Spero per la tua incolumità psichica che fisica che lei non scopra mai.
Infine anche Tali, ti ricorda caro il mio turian con chi te la devi vedere nel caso Trinity scoprisse tutto.
Devo essere sincera, leggendo mi sono immaginata una Shepard imbestialita peggio di un varren idrofobo e piena di carica biotica ormonale, e no, non sarebbe un bel momento per il nostro bel cicatrici; non ci sarebbe rifugio sicuro nella batteria primaria che potrebbe salvarlo da una donna gelosa.
Però gli starebbe bene, un po’…pochino!!! :P

Ti abbraccio
K.

Recensore Veterano
01/07/13, ore 11:34
Cap. 4:

Devo dire che dopo il precedente capitolo, questo mi ci voleva proprio.
Quale parola è più di divertentissimo?? Beh … quella. J
La parte iniziale dove Trinity ascolta il dialogo tra Garrus e la sorella è esilarante, pensando ad IDA che vorrebbe chiudere il collegamento lei che è avida di notizie riguardanti la loro relazione. Sa benissimo che non è ‘leale’ ascoltare quella conversazione soprattutto perché si parla di lei, soprattutto perché non capisce la natura dell’irritazione del suo turian, ma qualsiasi donna nell’universo non avrebbe mai chiuso quel canale. Destino? Forse.
Mi è piaciuto molto leggere di questi costumi turian, totalmente diversi da quelli umani, anche se a volte molti umani somigliano molto ai turian J
I rimproveri di Liara sono più che giusti, visto che lei non vuole vedere soffrire la sua amica, soprattutto in un momento come quello che stanno vivendo, ma è anche vero, come dice Garrus,  che nessuno dei due si è mai posto il problema di sapere quali erano le usanze proprie dell’altra specie.
Certo è che Garrus, in qualche passaggio del capitolo, mi è sembrato molto più simile ad un umano che ad un turian.
La reazione a tutte le notizie su Kaidan, Marte e al salvataggio di Shepard, rievocano emozioni molto più simili ad un umano che uno come lui.
E’ interessante vedere questo suo cambiamento, come un pizzico di gelosia e forse anche un po’ di paura, si intrufoli in quelle placche ossee e lo faccia riflettere su quanto siano si diversi, come costumi, ma quando ci si mettono in mezzo i sentimenti, le emozioni e l’amore si è tutti uguali, proprio tutti.
Un altro bellissimo capitolo e tra l’altro mi sono proprio divertita a leggerlo.
Ti faccio i miei complimenti.
A presto
K.

Recensore Veterano
30/06/13, ore 18:20

Posso piangere?
Che dire, non lo so, sono qui che rileggo e rileggo, questo capitolo che mi ha lasciata spiazzata e senza parole, per la bellezza che vuole esprimere, per le sensazioni che vuole donare a chi legge.
A volte non ci sono abbastanza parole per descrivere le emozioni che regalano certi scritti, io almeno non riesco mai a trovarle. Ho solo un modo per farlo.
Come sempre.
 
 
Apri gli occhi.
Guardami.
Guarda chi sono.
Trinity.
Ti ho ritrovata.
Memorie, di un passato lontano
Sussurri, di promesse negate.
Profumi, strappati alla ragione.
Ho pregato.
Anche se non ne conosco il senso.
Una preghiera.
Per te.
Una supplica.
Per me.
Ho implorato.
Per noi.
E ora di nuovo insieme.
Ora.
Guardami.
Non hai dimenticato chi sono.
Non hai dimenticato chi siamo.
Ma.
Ti imploro.
Ti scongiuro.
Salvami Trinity.
Salva la mia anima dalla notte più oscura.
Salvami dalla follia che mi trascina nella sua ombra.
Cancella dai miei occhi la disperazione.
E riempi questo vuoto con il tuo amore.
Io.
Lascerò che il tempo rimargini le ferite.
Quelle dell’anima.
Lascerò che il tempo graffi via il dolore.
Quello della fragilità.
E nessun tormento vincerà più sul mio cuore.
Parole.
No.
Non le troverò mai.
Non potrei mai riuscire a spiegarti.
A farti capire cosa provo.
Solo il mio cuore riuscirà a farlo.
Tu.
Ti prego.
Chiudi gli occhi.
E ascoltalo.


Ti abbraccio
K.