Putty amika my!
Ok, visto che oggi non vado a scuola ho deciso di farti una recensione lunga, anche se, a dirla tutta, non te la meriti dato che mi fai stare in ansia per giorni e giorni. ^^
Ti perdono solo perché sei la my amika fevurit.
Intanto il tuo N.B. iniziale: l'hai chiusa proprio a quella cessa.
Ma passiamo alla storia:
"Lui mi evita passando oltre, andando a sedersi alla scrivania di legno.
“Hai intenzione di continuare ancora per molto?”
Finalmente riesco a spicciare parola, mi sembra passato un secolo dall'ultima conversazione, ho anche la voce roca.
Lui non mi degna di uno sguardo, anzi, continua a scrivere frettolosamente su un foglietto di carta.
Lo raggiungo al tavolo, sposto bruscamente la sedia su cui è seduto verso l'esterno, e mi siedo sulla scrivania, obbligandolo a guardarmi.
“Che c'è?” ringhia lui.
“Vorrei saperlo da te, dato che non mi rivolgi parola e sparisci quasi tutti i pomeriggi”
“Anche tu esci senza dirmi niente, è giusto così”
“No, che non è giusto così”
Justin si alza dalla sedia e si volta dall'altra parte, camminando lentamente verso il letto. Si ferma a pochi passi da esso, senza però girarsi. Lo seguo.
“Non ho più visto Jared e Rachel, mentre sono pronta a scommettere che tu li vedi quasi tutti i giorni. Non mi parli più, e non so se è per via di quel bacio inutile o perché tu voglia effettivamente lasciarmi dentr-”
“Non ti lascerei mai qui dentro”
“Non provare a dirmi che ci tieni a me e bla bla bla, non mi conosci affatto”
“Non lascerei mai nessuno di normale qui dentro”
“Ah, capisco”
Mi giro verso il tavolo, dandogli le spalle a mia volta, cercando di trattenere l'impulso fortissimo di tirargli un pugno in faccia.
“Non prendertela a male, ma avevi ragione quando hai detto che io non ti conosco. Lo faccio perché sono umano e perché mi sembri una bella persona, in fondo”
“Ed è per questo che mi hai baciata, perché non mi conosci affatto! Perché “in fondo ti sembro una bella persona”, l'hai fatto per questo, mi sembra ovvio!”
Questa volta rimane in silenzio, mentre io cerco ardentemente di non buttarmi su di lui.
“Non resterò passiva come credi che io faccia, e non mi farò prendere in giro da un immaturo bastardo quale tu sei”
Mi precipito sulla porta e chiamo a gran voce la guardia più vicina per farmi portare in uno dei due giardini dell'istituto, prima che possa infuriarmi davvero o che possa scoppiare in un pianto isterico."
Ti giuro che qui ho avuto dei fottutiximi istinti omicidi per Justin. Jade mi fa troppo pena, davvero, ma sono sicura che anche Justin provi le stesse cose, solo che è troppo...JUSTIN per poterlo ammettere. E quando gli ha rinfacciato del bacio? Là ero tipo a fare il tifo con la trombetta e la maglia "Jade rules".
"“Sarei felice di sapere il perché di così tanta allegria, ragazzi”
Mi siedo di fianco a Jared, è l'unico posto libero, di fronte a me c'è Justin, con un braccio sulle spalle di Rachel, che toglie immediatamente.
“Jade, non dovresti essere qui” dice Rachel, fredda, ricomponendosi.
“Beh, se la vostra intenzione era quella di escludermi dai vostri piani e lasciarmi marcire qui, allora sì, non dovrei essere seduta tra di voi”
Vedo Jared lanciare uno sguardo di fuoco a Rachel, per poi girarsi verso di me.
“Non...non stiamo cercando di estrometterti, Jade. Pensiamo solo che tu sia più utile in palestra, per adesso”
“State dicendo che non sono abbastanza intelligente da poter stare con voi e progettare un pia-”
“Stai zitta, hai la lingua troppo lunga” interviene Rachel, guardandomi male e indicando le telecamere sopra le nostre teste.
“Non sono delusa, nel caso ve lo stiate chiedendo” riprendo dopo pochi secondi, guardandoli uno ad uno, “sono disgustata”
“Non fare la bambina, Cristo santo” mi rimprovera Justin.
Faccio un respiro profondo, distendendo le mani sul tavolo, non guardandolo in faccia.
“Disse colui che rimase sprovvisto di parole per più di due settimane” alzo lo sguardo e incontro i suoi occhi castani, rimanendone intrappolata.
“Sapete” continuo, senza però staccare gli occhi da lui, “quando sarò fuori di qui vi manderò una cartolina”
“Jade, scusaci, ti abbiamo sottovalutata, non volevamo...”
“Jared ha ragione, ci...mi dispiace” concorda Rachel, contro le mie aspettative.
Ora aspetto che sia lui a dirmi qualcosa, ma rimane immobile, mi fissa con una rigidità tale da renderlo simile a una statua.
“Ma non siete tutti d'accordo, evidentemente”
Mi alzo dalla sedia e faccio per uscire dalla SR, quando Justin mi si affianca, rallentandomi per un secondo.
“Andiamocene”
Justin che le da della bambina, Jared che le chiede scusa e Rachel che fa lo stesso...MOMENTO, Rachel?! La stronza perfida? Oki, deve stare lontana da Justin perché quest ultimo appartiene solo a Jade Lennox ihih. No davvero, sono gelosa. Ma poi, poi, pooooi, Justin le dice "andiamocene" e lì stavo fangirlizzando come una trota.
"Detto questo, veniamo scortati fino alla nostra stanza e lasciati lì.
Non so perché mi abbia seguita, dato che non sembra interessato ad avermi in squadra.
Si siede alla scrivania come il giorno prima, estrae diversi fogli dal cassetto e mi fa cenno di raggiungerlo.
Non appena scorgo ciò che vi è sui fogli, rimango sbalordita: disegnata alla bella meglio, una cartina quasi completa dell'istituto è stata tracciata.
“Ma è-”
“Sì, lo è”
“E' fantastica” dico di getto, senza pensarci.
“Abbiamo pensato che fosse meglio lasciarti allenare, dato che sei piuttosto...” mi guarda appena di sottecchi, “esile. Dopo la prima fase, ovvero questa, ti avremo coinvolto nel progetto, così tu avresti avuto il tempo di allenarti e di diventare più resistente.”
“Ah”
Rimango in silenzio, sentendomi una stupida per aver pensato cose tanto brutte su di loro.
“Non ci saresti stata comunque utile per l'elaborazione della piantina, sei qui da poco”
“Lo sei anche tu” gli faccio notare.
“Non esserne così sicura” mi dice lui, cambiando tono.
Lascio che la tensione si allenti un po', prima di riparlare.
“Mi dispiace per ciò che ho detto e anche per averti dato dell'immaturo bastardo”
“No, avevi ragione. Non avrei dovuto baciarti, non avrei dovuto illuderti che ci potesse essere qualcosa”
“Non pensavo comunque che ci potesse essere un seguito” dico, mentre dentro sento qualcosa incrinarsi e dire tutto il contrario.
“Allora meglio così”
Si alza dalla sedia e si sdraia sul letto, mentre io lo raggiungo e mi siedo di fianco a lui.
“Che stai facendo?” mi chiede.
“Provo a parlare con il mio compagno di stanza” cambio discorso.
“Non sono un tipo molto loquace”
“Come se non me ne fossi accorta” un leggero sorriso mi increspa le labbra.
“E se ti volessi chiedere perché non potrebbe esserci qualcosa?” chiedo tutto d'un tratto.
Non so perché lo faccio, non lo so, e adesso vorrei sprofondare nella terra.
Nonostante ciò, Justin accenna a un sorriso che mi spiazza.
“Sei carina quando sei una ragazza”
“Ma brutto minchio-”
“Ma prima che ci possa essere qualcosa, dobbiamo esserci noi, e se proviamo a scappare da qui, sarà difficile. Sarà difficile tanto che non so se ne usciremo vivi”
E dopo che Justin le spiega i vari motivi per cui l'hanno esclusa, lei si scusa con lui, che invece se ne esce con: “No, avevi ragione. Non avrei dovuto baciarti, non avrei dovuto illuderti che ci potesse essere qualcosa”. Cioè, NO, NO, NO e poi NO! Brutto puttano, tu non la stai illudendo! Tra voi c'è già qualcosaaaaa, caxo! Urlo dalla disperazione.
Ma poi la parte finale? OMG, scleravo come una cerebrolesa e ridevo come un'indemoniata.
Oki, adesso mi tocca fare il letto, la scala e la colazione (un po' tardino?), sooo, ci sentiamo su effebbì putty main!
Much love,
Alyssa aka amika my.♥ |