Diciamo che ho sentimenti contrastanti per questo capitolo.
Da un lato mi è piaciuto, da un altro devo confessare - perché so che, nelle mani giuste, le mie parole possono rivelarsi utili - che l'ho trovato "pesante". Ecco, il problema è molto semplice: come ti avevo già detto, scrivi dei periodi molto lunghi e per certi versi, passami il termine, inutili.
Ad esempio: "La corsia di andata verso il Distretto di Foresta Pluviale era intasata, ma non avevano potuto evitare di prendere la tangenziale per raggiungere il domicilio del loro sospettato: si trattava infatti di un anziano operaio di quella che un tempo era stata l'Azienda di Manutenzione Stradale, che provvedeva a controllare e rinnovare asfaltature, segnaletica e indicazioni di viaggio. Fino a una decina d'anni prima questi servizi erano in gestione centralizzata all'AMS di Zootropolis, finché l'amministrazione precedente a quella di Lionheart aveva stabilito di dare quegli stessi servizi in appalto a diverse aziende, ciascuna per ogni Distretto della città, che assumevano dipendenti a tempo determinato.
Gli operai storici e i custodi dei magazzini dov'erano custoditi materiali e macchinari erano stati progressivamente "consegnati" ad una meritata pensione, o nei casi meno fortunati, licenziati. A Scott Tomlinson le cose erano andate più che bene: a un passo del termine del suo periodo di servizio, aveva ottenuto non solo la pensione anticipata ma anche la possibilità di continuare a risiedere nello stesso appartamento di fianco al vecchio magazzino sulla tangenziale 2. E lì, alla rispettabile età di settantaquattro anni, tutt'ora viveva." La domanda che io ti pongo è, per citare un bufalo di nostra conoscenza, a chi importa? Questa parte non è né scritta male né altro ma, per usare un'analogia culinaria, è una patata gigante nel brodo che sto sorseggiando tutta contenta e soddisfatta. Bevo bevo bevo il mio bel brodino tiepido e ad un certo punto STOMP, patatona gigante che mi ostruisce la gola. Stai dicendo qualcosa che molto probabilmente non rimarrà a lungo nella testa dei lettori, qualcosa di molto fine a se stesso a causa, appunto, della pesantezza del periodo. Per di più non è un'informazione importante, quindi il lettore potrebbe anche decidere di non rileggere questa parte perché semplicemente non gli interessa poi così tanto conoscere questi particolari, visto che non riguarda neppure un protagonista o comunque un personaggio di un certo rilievo.
Similmente per questo pezzo: "La telecamera del traffico d27 l'aveva sì ripreso mentre parlava con i tre cuccioli di zebra scomparsi nell'arco delle dodici ore appena trascorse, ed era vero che era stato l'ultimo ad averli visti da quando i genitori li avevano richiamati in casa per la cena – non ricevendo risposta né trovandoli più. Ma era altrettanto vero che l'inquadratura consentiva di vedere i tre soggetti allontanarsi a piedi, soli, verso il passaggio pedonale adiacente all'abitazione di Tomlinson; che dava su una piccola piazza retrostante. Un luogo pressoché deserto, in cui un anonimo bar serviva i clienti dei pochi autobus che lì si fermavano.
Sulle prime le poche informazioni di cui disponevano li avevano allarmati: l'ora era già tarda per quei piccoli, la zona poco frequentata, almeno dal lato della piazza, ed il tasso aveva dei precedenti per furto. Non esattamente il tipo di reato che si associ ad un ipotetico rapimento, o comunque ad un atto contro animali, ma viste le circostanze non potevano in alcun modo escludere che lui fosse implicato con l'accaduto. Avevano supposto che Tomlinson li avesse raggiunti successivamente, passando dall'ingresso secondario che non compariva nelle immagini filmate; per uno scopo che attualmente non sapevano precisare.
Eppure. I genitori del più piccolo dei cuccioli, Ray Schneider, si erano presentati in centrale solamente alle 7:17 di quella stessa mattina, adducendo come scusa per quel ritardo nella richiesta di aiuto il fatto che per tutta la notte avevano cercato il figlio ed i suoi amichetti autonomamente: da parenti, amici, e conoscenti; persino a casa delle loro maestre di scuola e del loro caposquadriglia negli Scout – sì, tutti e tre ne facevano parte. Era sensato, ma diversi agenti, ascoltando il resoconto di Bogo in sala riunioni, si erano guardati con un pizzico di incertezza, di perplessità negli occhi." In questo caso non è un pezzo non importante, ma scritto in questo modo rende tutto una super pappardella tale che difficile seguire il filo degli eventi e spesso si è costretti a tornare indietro per leggere e cercare di assimilare queste informazioni. Quando si scrive, solitamente sarebbe meglio adottare la politica dello "show, don't tell". In caso contrario il lettore ha l'impressione di trovarsi di fronte a un libro di storia, non a una storia fatta per intrattenere, e si ritrova "costretto" a memorizzare delle informazioni di cui gli viene fornito solo un sunto. Siccome, però, lo scopo di una storia è quello di provocare diletto, sarebbe meglio evitare di mettere il lettore in queste condizioni.
Ti dico tutto questo perché io ADORO come scrivi. Poiché lo adoro, e penso che tu sia veramente brava, ti dico queste cose: perché so (spero?) che ti aiuteranno a migliorare e diventare ancora migliore di come, comunque, sei già. E comunque la scena di Nick e Judy in macchina l'ho adorata, parola mia. Non prendere le mie parole come una critica (lo sono, ma in modo assolutamente positivo) perché, lo giuro, se questa storia non mi avesse preso così tanto non la starei ancora leggendo. <3
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