Cara meletta rubizza,
Sorpresa!!! ^_^ Ed eccomi qui a commentare un altro bel capitoletto che mi piaciuto tanto tanto tanto (periodico) e lo so che è piaciuto tanto anche a te, di scriverlo intendo, e si vede ;-)
Ma passiamo ai sempre utili appunti (idealmente inforco gli occhiali anche se vedrai che fra poco dovrò farlo sul serio chissà? :-/ )
“…chiedendosi, per la milionesima volta in quegli ultimi tempi, come aveva potuto innamorarsi di uno come Pete. Lei!” Eccola!!!!! ho esclamato, ti aspettavo al varco, cara Fabrizia mia, perché indipendentemente se vuoi o meno essere ricambiata, visto che la cosa ti terrorizza, tu sei innamorata del bel Pete, e questo è un fatto. E non servirà concentrarsi sui difetti ““I difetti, i difetti! Concentrati sui suoi mille difetti, maledizione!” si esortò, rendendosi immediatamente conto che, porca miseria, non riusciva più a vederli, i difetti, anche quando si palesavano evidenti sotto al suo naso.” perché quando si è cotti e stracotti quelli davvero non si vedono proprio più, anzi! Perché ci sono difetti qui? No, non mi sembra :-D.
Ed è altresì inutile ficcarsi le mani in tasca “Così non avrebbe corso il rischio di allungarle su di lui. Se per il bisogno di toccarlo o di picchiarlo, non lo sapeva nemmeno lei!” Tra l’altro sti passaggi mi sono piaciuti così tanto che non ho parole per esprimermi ^_^
Oh Marin galattica, ma quanto sarai brava a tratteggiare, o meglio ‘disegnare’ tutta questa vivida umanità? Tutte le sfaccettature dell’animo umano, così ricco di contraddizioni, di sicurezze e timori paralizzanti, di aperture e chiusure, di voglia di mettersi a nudo e il terrore di venire feriti. Quando leggo questi capitoli, così vibranti così ricchi, mi viene da dire “Brava, era questo che intendevo” te l’ho già detto ma veramente a volte scrivi quello che vorrei scrivere io… dai voce ai miei pensieri più reconditi o meglio più nebulosi. Questo capitolo è così ricco, dall’inizio alla fine, tutto giocato sui dialoghi, sui gesti fatti o non fatti, sui desideri espressi o taciuti, sulle posture e quindi sul linguaggio del corpo che… mi sembrava di averli davanti, al solito ero lì con loro e, pensa, non mi sentivo nemmeno un’intrusa! :D
Quando hai fatto dire a Pete “E invece adesso... loro sono morti. E io sono vivo. Perché?!” ho avvertito tutta la sua impotenza, e incomprensione, una domanda la sua che non avrà mai risposta ma con cui dovrà imparare a convivere e non solo combatterla; per contro mi è piaciuta immensamente Briz quando gli ha detto “A volte le cose, semplicemente, accadono. E noi non possiamo fare niente per cambiarle. Possiamo solo... accettarle, e sperare di trovare da qualche parte quel minimo di serenità per imparare a conviverci.” e sarà che in questi tempi sconquassati, pieni di angoscia e timore, così bui, se vogliamo, in cui sembra azzardato anche solo sperare, allungare il collo e guardare al di là dell’oggi o della settimana prossima, perché quello che ci sta succedendo è così dannatamente troppo al di sopra delle nostre forze..be’ mi ha fatto pensare, riflettere. Lasciare che le cose accadono… Ti giuro questo passaggio, sembrava essere scritto per me. E la preghiera che hai di nuovo citato, era un rafforzativo del concetto espresso da Briz (e da Marina). Siete entrambe così sagge, e mi piacete così tanto… è una delle cose che apprezzo maggiormente in te, mi fai sempre vedere le cose da un altro punto di vista, o mi ricordi concetti ovvi e naturali che magari ho smarrito nella mia vita tumultuosa e incasinata… Grazie (e questo era un pensiero del tutto personale che ho aggiunto qui perché non posso scindere Marina da Briz65 e da Fabrizia Cuordileone <3).
E poi la frase “Briz gli rivolse un sorriso un po' triste che gli fece mancare un battito di cuore.” mi ha colpito: quanto potere hanno i sorrisi? E non ci pensiamo mai, eppure fanno la differenza, sempre. E ti sembrerà strano perché le mie fic sono piene di sorrisi, me ne rendo conto solo ora, però è così… Spesso intere faccende si basano su un intero sguardo/sorriso, che esprime e spiega più di mille parole, anche perché a volte sorridiamo nostro malgrado e ci tradiamo… Ma andiamo innanzi.
Col discorso del perdono mi sei arrivata al cuore. So già che per te è importante questo ‘concetto’ e un po’ ne abbiamo parlato, però a volte senza il perdono non si vive, che sia il perdono altrui o il nostro verso sé stessi. Mi viene in mente la canzone di Dolcenera “L’amore è un gioco” in cui dice che il perdono è una parola anzi due (a cui cambiando poi l’accento cambia anche il significato) però è vero è un ‘per dono’, è a volte è un regalo che dobbiamo farci… Toccante quel pezzo Mari, davvero molto bello e profondo.
E poi, vogliamo parlare del pezzo in cui fai dire a Pete “Briz... Un giorno mi hai detto che quando fosse arrivato quel momento, avresti voluto esserci. Beh, credo che tu stia per essere accontentata, perché… merda, non ero mai stato così male.” ho sentito pena per lui, in realtà era dall’inizio che provavo questo per lui, già da quando avevo realizzato che quell’enorme dolore che si portava dentro lo aveva bloccato a tal punto da impedirgli anche di piangere… che è un po’ come implodere no? E bella la frase di Briz ““Oddio, Pete, povero amore mio”” almeno con sé stessa può ammetterlo, per una volta e fino in fondo ;-) E il ghiaccio si sciolse e si fece lacrime, potrebbe anche essere una bella immagine poetica ^_^ Mentre il passaggio relativo ai rubinetti da chiudere, mi ha fatto pensare a qualcos’altro :D :D :D
Quando invece Briz ha provato il desiderio di assaggiare il sapore di quelle lacrime… mi sono piacevolmente sorpresa. Intrigante la cosa, dolce e sensuale al tempo stesso, ma anche così naturale, così primitiva… in fondo non è con la bocca che fin da piccoli si conosce e si esplora il mondo? Questa immagine mi ha richiamato una cosa che mi è successa anche a me, ma te la racconto nel salottino privato :-D
E veniamo alle cose “facete” perché molto prima della fine e delle note della scribarola, il mio tasso si è risvegliato leggendo che il secondo nome di Pete è Jonathan ahahhaha chissà perché? Nome che fa il paio con il secondo nome di Fabrizia, nome di quella principessa che ha il brutto vizio di addormentarsi nel bel mezzo del bosco, Aurora… anche qui? Un nome a caso? Bellissimi mostriciattoli <3 Marin sei una forza ahhahhahahah :-P
Guido io? ahhahahahah aggiungo altro? uauauauauauua heheheheheh oohohhhoho huhuuhuhuhu hihihihihihihihi basta ho finito le vocali XD XD XD
Bene, ci hai privato del disegno anche stavolta, ma come già detto hai saputo usare così bene le parole, con le tue splendide ‘ambientazioni dell’anima’ che è stato un po’ come vederli ‘su carta’ ste due bestioline selvatiche, innamorate perse, che ancora giocano al ‘no, non è vero’.
Concludo con un ENORME BRAVA anche se potrebbe risultare riduttivo. Però non so cos’altro dire. Grazie B65 *.*
un abbraccio affettuoso (che non va contro le attuali e vigenti disposizioni sanitarie) perché purtroppo per il momento è solo virtuale.
Ti voglio bene Darling
a presto
Eleonora |