Mi piace il modo in cui stai gestendo la politica, te l’ho mai detto? Nel racconto è naturale, quindi studiato attentamente dallo scrittore, e tutti gli intrecci calzano a pennello col clima e le leggi che hai creato per questo impero. Certo, le fazioni sono poche e ancora gestibili, quelle viste finora, ma è fatto tutto meravigliosamente. Penso che in questo superi molti scrittori su Efp, me compreso :)
Non sono solo intrecci lineari, ma occupano politica, religione, passato e futuro, viaggi interdimensionali. Insomma ce n’è di carne al fuoco, e in ognuno c’è un punto fermo, e un mistero. Prendi Corinna. Normalmente un personaggio come lei è usato per cercare di plasmare un mondo diciamo meno civile di quello dove vive. Qui, invece, fa’ parte di un cambiamento che probabilmente non la riporterà mai a casa. Non è lei a cambiare loro, ma sono loro, gli abitanti di questa dimensione, a costringerla a plasmarsi, crescere, in maniera, seppur diversa, più comune al loro modo di pensare. È interessante. Quando mai vedremmo una giovane donzella del “futuro” scarrozzare bendata e insanguinata una pianta al tempio del Dio dell’Energia, manco fosse il terzo cavaliere della barzelletta sulle palle di Ping Pong? Un punto per te.
Due per la reazione di Simay. Non l’averla favorita, imparando a conoscerlo l’ho trovata una mossa quasi scontata, quanto perché ci sbatte la testa, continuamente. Fa una buona azione, ma si sente dannatamente in colpa per averlo fatto, al punto che senza l’unica signorina rimastagli forse si sarebbe addirittura lasciato andare. È dannatamente pio, eppure c’è in lui una vena ribelle, o per meglio dire onorevole, che nel suo conflitto interiore pensa lo macchi e che sia superbia; vena che probabilmente è il motivo per cui la Dea della Terra lo favorisce tanto. Da capire se gli è stata inculcata a calci questa via, o se lui sia effettivamente anche pio. Perché Sayre indubbiante vuole che rifugga quella visione troppo imperfetta che si è costruito. Il problema è capire se lui è diviso tra due lati del suo carattere, o se il carattere muove in una direzione e gli insegnamenti in un’altra; se fosse la prima ipotesi, non metterei la mano sul fuoco sulla bontà di Simay da qui fino alla fine della saga. Per modo di dire, poi: Sulema viene identificata come cattiva della situazione, ma non è detto che lo sia.
È Patcha a dirlo, e visto che è lui lo si può pensare. Ma se fosse stato Waray? Avremmo etichettatto all’istante Sulema come alleato, o comunque un personaggio neutro che vive nel grigio.
Il fatto che ancora adesso non ci sia un vero e proprio antagonista è forse la cosa più interessante. Certo, potremmo dire che sono Sayre, Llyra, Waray e Malitzin. Ma perché? Perché seguiamo le vicende di Corinna e Simay? E se alla fine fossero loro, come vengono etichettati, i veri cattivi della storia?
Forse è un ragionamento fantascientifico ed esagerato, ma il fatto resta, ed è che ogni personaggio ha del grigio dentro di sé, eccetto Simay. Corinna e Llyra promuovono solo i loro interessi, e di Sayre il passato non è stato ancora chiarito.
Si sa solo che l’Impero della Vita ha vinto questa lunga e sofferta battaglia secolare...
A presto! C’è ancora la terza prova di Corinna da vedere. E come sempre: abbasso Waray.
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