Ciao Abby,
Voglio essere sincera, non sono pronta a recensire... non lo ero ieri, nonlo ero l'altro ieri e nemmeno ora, però devo farlo e... arrivata alla quarta lettura del capitolo, alla fine mi sono decisa.
Fondamentalmente i motivi del mio non essere pronta sono due:
il primo è che, quando arrivo alla fine di una storia che mi è entrata dentro, che mi ha completamente travolta e che mi ha sempre fatto dimenticare il mondo circostante mentre la leggevo, è un dramma. E' come un libro bellissimo, è come un film che fila da solo, liscio, che racconta una storia troppo bella per finire.
il secondo motivo è che, pur sapendo che non finisce qui, questa storia si è fermata quando il mio vuoto incolmabile della perdita dei miei cari su IW non è ancora stato risolto e... come sai benissimo, solo tu potevi colmarlo e risolverlo esattamente come lo desideravo e lo hai fatto ma il caro prezzo da pagare è la tristezza di aver visto la parola fine, in fondo al capitolo.
Come avrai capito, è una cosa positiva, questo mio velarmi di tristezza ma ed è dovuto sostanzialmente al fatto che questa storia è stata bella sempre, ha avuto il suo ritmo sempre uguale, sempre al passo, sempre privo di sviste o inesattezze, con le sue sfumature serie, poi comiche, poi romantiche, dolci... ed è una storia che mi ha dato molto, che ha rispecchiato tutto ciò che io desidero da questo mondo... che mi ha fatto conoscere te, amare il tuo lavoro, amare il tuo modo di vedere le cose e, ancora più importante, ho imparato tantissimo.
Ho visto crescere questi personaggi con te, e ho visto crescere il tuo modo di muoverli e non sai quanto questo abbia influenzato me (La flash su Bucky e Steve... quella flash non sarebbe mai potuta nascere senza questa storia. Lo giuro su mia madre. La parte più adolescenziale di Peter l'ho presa da te, l'ho forgiata grazie a te... perché tu lo muovi davvero bene - come del resto Tony. Tu riesci a renderlo ironico, io mai. E sempre grazie a te sto imparando anche questo suo lato).
Ma... detto questo, passiamo al capitolo.
La minaccia di Thanos non è ancora sparita del tutto, eppure i nostri eroi possono tranquillizzarsi un po' ma... la stessa minaccia ha dato loro una forte necessità di stare sempre vicini, insieme e il capitolo inzia con questa supplica, da parte di Cap a Tony, di poter vivere per conto suo con il suo Bucky, nel suo appartamento a brooklyn e... io mi sciolgo.
Ho sempre pensato a Bucky come uno che non è in grado di mostrare i propri sentimenti agli altri, eppure con Steve è semplice, per quello quattro mura dove solo loro ne occupano lo spazio, secondo me possono dar loro modo di vivere quella relazione a 360°, senza alcuna paura...
E lo dimostra anche la seconda parte, quando parlano. Sono sempre impauriti dal futuro, perché dopotutto a loro due il futuro è stato tolto, un po' modificato... non doveva essere quell'epoca, la loro e si sentono dannati... ma sono insieme e solo questo conta e il discorso che fa Bucky è bellissimo.
Un amore che va oltre, che riesce a rompere il muro della paura e aprire un varco verso un coraggio che, se uniti, funziona.
Questa immagine ch edai di loro, separati così fragili, ma insieme così forti, l'ho amata per tutta la durata della storia... davvero, li amo.
Poi... beh, arriviamo alla mia parte preferita, quella che vede i nostri adorati.
Come dici alla fine: "Ciò che condividevano era troppo delicato e prezioso per poter essere distrutto."
Mai frase fu più azzeccata per descrivere Tony e Peter... davvero.
Il loro è un legame che va oltre qualunque cosa. Oltre l'età, il ceto sociale, il carattere, i bisogni... sono riusciti, pur essendo quasi l'opposto, ad insegnarsi a vicenda molte cose... a darsi man forte, ad amarsi per quello che sono senza mai pretendere nulla dall'altro, cercando però di mostrare sempre il meglio perché, sì... Tony e Peter pensano di essere dei mostri, ma non lo sono. Non tra di loro.
Bellissima la necessità che Peter palesa di voler restare, di avere Tony accanto, di non allontanarsi perché ha bisogno di lui, delle sue labbra, della sua compagnia, dei suoi abbracci e di fare l'amore con lui. Per sentirlo un tutt'uno, come se solo quel gesto potesse bastare a tenerlo lì, fermo sulla terra, e non svanire più.
"Non ti mando via Peter", mi è rimasto nel cuore. Tony direbbe questo, esattamente questo, al suo bimbo ragno.
Lo dice perché tony è un egoista, che con Peter cerca di essere una persona migliore, ma lo è comunque... e quando Peter gli dà modo di esserlo e di desiderare qualcosa, allora si lascia andare a quei desideri, se sa che sono gli stessi dell'altro.
E' un concetto meraviglioso, che hai espresso benissimo e che, arrivata alla fine, ho sentito il cuore fare crack perché questa storia mi mancherà davvero tantissimo, e so di aver scritto una recensione orribile, a caldo, che non ha senso forse ma è sentita da morire... mi sento vuota, ma anche così appagata perché è esattamente ciò che volevo, anzi è più di ciò che aavrei potuto volere.
Finire la storia con le due persone più importanti del mondo che fanno l'amore, e dimenticano per un attimo cosa accade fuori e che tipo di minaccia li sta oscurando.
Non è forse questo, il vero amore? Dimenticare ogni cosa per dedicarsi all'altro?
Abby, che dire... prima di tutto non vedo l'ora di leggere le tue Os ed è l'unico motivo per cui alla fine mi sono decisa a lasciarti la mia recensione: so che potrò ancora scriverti cosa penso, e leggere soprattutto ciò che hai in mente (il piccolo pezzo che ci hai regalato oggi nel post del gruppo... non sai quanti film mi sono fatta e sono ancora dispiaciuta per Peter che non è stato preso in condiserazione... piccino ç_ç).
Quindi, facendoti i complimenti per ciò che hai sfornato, una storia perfetta e ringraziandoti per avermi dato la possibilità di leggerla, di viverla, di respirarla... spero di sentirti davvero presto, perché tu sei una droga e mi servi... mi servi tu, le tue storie, i tuoi Peter e Tony, e il tuo modo di mostrarmeli sempre sotto nuovi punti di vista.
Grazie Abby, grazie davvero!
a presto, un abbraccio
Miry |