Recensioni per
L'ultima battaglia di Resen-Lhaw
di Old Fashioned
Ciao Old! Una conclusione solenne, spettacolare per una storia davvero bellissima. E, come immaginavo, i colpi di scena non sono mancati, compreso il riconoscimento di Res da parte di Jeisym, l'ultima cosa che il lettore si aspetterebbe di trovare! Perfetta la caratterizzazione di tutti i personaggi: Herich con le sue incertezze, i suoi timori, le sue emozioni. Lungo la storia seguiamo il suo percorso e lo ritroviamo uomo adulto e sovrano capace in virtù dei silenziosi insegnamenti ricevuti da Res, il che dimostra che questo ragazzo timoroso era anche recettivo e aveva semplicemente bisogno di una guida sicura per riuscire a sbocciare in pienezza; Dewrich che, malgrado il suo impegno nell'apprendere le arti della guerra e del governo, si trova a essere escluso in virtù di un'imponderabile decisione della divinità: determinato a riprendersi ciò che a suo parere gli spetterebbe di diritto, non esita a ordire un inganno che gli si ritorcerà contro. Jeisym sarà anche un predone, ma è anche sensibile ai valori del coraggio e sa comportarsi con onore: evidentemente affascinato dalla gioventù e dall'inesperienza di Herich, pare intenzionato a fare di tutto non solo per evitare che il disonore ricada sulla sua casa, ma soprattutto per riavere il ragazzo con sé. A fermarlo, è il debito di onore che sente di avere nei confronti di Res, il Generale. Ed è proprio Res il perno attorno a cui ruota l'intera vicenda, questo soldato che ha tanto da insegnare a Herich ma che vive nel più completo disprezzo di se stesso, avvertendo su di sé il peso di avvenimenti remoti eppur sempre presenti, in modo tormentoso, nei suoi incubi e nei suoi pensieri. Di Res il lettore impara a conoscere molte cose, lungo il dipanarsi del racconto, ma la sua figura rimane fino alla fine enigmatica per Herich che ne subisce il potente influsso: in qualche maniera, Herich intuisce la grandezza di quest'uomo ridotto a essere un soldato semplice ed anzi l'ultimo tra i soldati di Dyat, reso oggetto di burle e punizioni severe. Res, dal canto suo, porta il peso del suo passato e delle conseguenze anche fisiche che spesso tornano a farsi sentire con una dignità che sconfina nella grandezza: indubbiamente, da personaggi come questi, incarnazioni di virtù pure e grandi, anche il lettore ha molto da imparare. Caro Old, è anche per questo che continuo ad amare le tue storie (e di nuovo mi spiace per questa assenza di cosi tanto tempo): le tue storie non solo hanno molto da insegnare a chi scrive, nel modo di condurre una trama, creare le ambientazioni, portare avanti la vicenda attraverso l'utilizzo dei dialoghi. Spesso le tue storie veicolano messaggi e valori importanti, e per questo posso dirlo: tu sei una sorta di Res per me, che ti leggo e imparo. E siccome ho ancora tanto da leggfere e imparare da te, ti dico senz'altro a presto, amico mio, e buon tutto, nel frattempo, per ogni cosa. |
Eccomi! |
Ciao! Dopo ere geologiche, eccomi qui a rinfrescare e proseguire la lettura di questa storia, godibilissima come sempre, ricca di colpi di scena. Noto molti temi ricorrenti nelle tue storie (la crescita di un personaggio inizialmente immaturo attraverso molte traversie, l'eroe tutto d’un pezzo che nasconde un passato tormentato, l’amicizia che diventa forte e solidale nel momento del bisogno) e noto con molta ammirazione come queste figure, seppur ricorrenti, riescono ad assumere ogni volta profili originali e a muoversi entro trame avvincenti e non scontate. Perfetti i dialoghi che conferiscono movimento e "mandano avanti" la storia. Il capitolo si conclude lasciando il lettore con qualche idea su come evolveranno gli eventi: ci si aspetta che Res e Herich riusciranno a uscire dalla città, che ci sarà uno scontro con il Khan... ma tu ci hai abituato ai colpi di scena, e io a questo punto mi aspetto di tutto! Per cui, senza lasciar passare un'altra era geologica, mi fiondo subito a leggere il prossimo capitolo. |
Finale strepitoso, tutto è andato come doveva andare. |
Uuuhhhh mi sa che il lupo verrà presto punito per la sua ingordigia. Ben gli sta. |
Figurati se le cose non si complicavano. Certo, sarebbe stato fin troppo semplice: Res libera il principe lottando come una furia, viene ferito, si riprende, lo riporta a Dyat dal padre, Dewrich viene ucciso, Herich diventa re, fine della storia. |
Ehi, Vecchio mio, a "mozzichi e bocconi" ma ci sono ancora. |
E tutto questo tu ce lo stai raccontando in soli nove capitoli... |
Carissimo, sono contenta di essere arrivata alla conclusione di questa bellissima storia. Dopo ne sentirò la mancanza però non vedevo l'ora di sarpere come si sarebbe conclusa la vicenda |
Mi accingo a leggere il penultimo capitolo, stavolta con la puzza sotto il naso perché per forza di cose ci potrebbe essere Dewrich e sai che non ho proprio voglia di vederlo? Eppure se non è a questo è al prossimo... spero al prossimo. ^^ |
***“A meno che?” |
Dewrich, piccolo pezzo di cacca fumante, arriverà il giorno in cui smetterai di essere caldo e fare fumo, e allora sarai portato via dal vento e quello che rimarrà di te verrà trascinato via dalla pioggia :D |
Carissimo, rieccomi. Un capitolo eccezionale (come sempre), ho trovato meravigliosa e avvincente la descrizione della città, del mercato degli schiavi, colori odori e volti appaiono spontaneamente all’immaginazione ed è come vedere un film, di più, come trovarsi sul posto. Veramente originale il modo in cui hai costruito questa città, lo stile dei suoi abitanti, le credenze... un po’ Roma antica, città cosmopolita, e un po’ una Venezia d’altri tempi. Veramente complimenti per la fantasia e lo stile narrativo sempre impeccabile. |
Buon pomeriggio carissimo! |
Mi è piaciuto il punto di vista di Dewrich: finora l'abbiamo visto come il bastardo che non sa trattare con rispetto il prossimo ed è disposto perfino ad ammazzare suo fratello, ma almeno si capisce che l'essersi fatto tanto il culo per finire poi in seconda posizione sua stata una gran fregatura. Peccato solo che questo brutto colpo non gli abbia fatto guadagnare un minimo di autocritica o di considerazione per la mentalità degli altri. |