Recensioni per
Entanglement
di mask89

Questa storia ha ottenuto 209 recensioni.
Positive : 209
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
26/03/21, ore 16:20
Cap. 3:

Eccomi! Scusami il ritardo. Ho visto che ha aggiunto altre storie, ma io avevo iniziato questa e ho proseguito qui, anche perché mi piace molto e mi rimane impressa, quindi non vedevo l’ora di continuare...
Che brividi, all’inizio ho pensato si mettesse male tra lo schiavo Ceaser e il suo schiavista, sai dopo lo scorso capitolo non mi aspettavo nulla di buono per il nostro combattente, e invece, viene addirittura liberato.
Beh sì, non è che sia tutto regolare eh, ma è stato bello vedere come Davven ha fregato il tizio alla grande...
E io che pensavo che fosse un ricco mecenate e invece è solo un mago e un alchimista, e tu avrai intuito quanto io abbia un debole per tipi così, scaltri, intelligenti e con doti magiche.
Sono anche felice per Cesar/Ioan, credo che la verità sulle sue origini non sia troppo lontana, o sbaglio?
È fuggito con uno sconosciuto sì, ma almeno non dovrà più combattere in un’arena come un animale...
Mi è piaciuto anche questo capitolo come sempre, scrivi in un modo molto fluido, frizzante e intrigante, e poi ogni tanto ci vuole un po’ di gioia no?
A presto!
E complimenti!
Ladyhawke83

Recensore Junior
23/03/21, ore 13:52
Cap. 1:

A D O R O.

Partire con un'esecuzione per me è il migliore incipit di sempre.
Hai descritto la scena in un modo che mi ha catturata all'istante: sarà stata la scelta dei particolari, i soggetti, il punto di vista del cavaliere. Mi è piaciuto come hai raccontato del dolore, non è stato per nulla impossibile o difficile immaginare quali torture il cavaliere avesse subito, e poi il suo stoicismo nel non cedere. L'ho trovato molto realistico da parte di un personaggio del genere (non lo sarebbe stato se a resistere stoicamente al dolore fosse stata la vestale, ad esempio).
Poi il colpo di scena (che già si annusava) e l'impiccagione della donna e la nascita del bambino dal corpo morto. Non so se tu ti sia ispirato a Berserk e, se così fosse, hai scelto un passo molto bello e molto toccante.

Lo stacco sulla coppia di maghi l'ho apprezzato, non tanto quanto esecuzioni e tragedie e gente morta, ma l'ho apprezzato xD Quindi insomma penso che il resto della storia vada a intrecciare le vite di questi due bambini.
Comincio a seguire pure questa, l'inizio mi ha conquistato e leggerò gli altri capitoli nei prossimi giorni.

Alla prossima,
Meg

Recensore Master
21/03/21, ore 16:05
Cap. 3:

Ciao Mask,
a quanto pare il balletto del precedente capitolo è stato davvero di scarso gradimento per il pubblico dell'arena e pertanto Caesar si appresta ad essere punito dal proprio padrone (che pare proprio una sorta di lanista). Ma la fortuna o gli dei di questo mondo sono dalla sua parte ed ecco comparire questo misterioso Davven. La sua storia di uomo ricchissimo che viene a riscattare per motivi misteriosi un prigioniero come Caesar che sì, sarà pure un bravo combattente, ma di certo non vale un anno di rendite delle terre del re, non mi aveva convinto fino in fondo ma evidentemente il suo padrone è più avido che altro ed ecco che si può ottenere il contratto di vendita. Un'illusione? Bella trovata ma mi aspettavo che non sarebbe durata a lungo così ecco che i nostri si trovano ad essere inseguiti. Beh, magari non sarà granché come illusionista ma di certo se la cava con l'alchimia e ed è anche un tipo piuttosto astuto con quel trucco del nero in viso... perciò un po' più di gratitudine Caesar o per meglio dire, Ioan. E immagino anche quest'ultimo provenga dal Regno di Atlas. Hmmm gatta ci cova, e ricordo il nome di questo regno nel capitolo iniziale. C'è la possibilità che Ioan sia il figlio di QUEL legame proibito che è costato la vita ai suoi genitori? Staremo a vedere ma al momento propendo per questa ipotesi.
Un saluto e a presto,
Will D.

Recensore Master
21/03/21, ore 11:39
Cap. 3:

Capitolo forse un pò rapido, ma che rende ancora in maniera più che efficace i vari avvenimenti e il tuo irriverente humor in una maniera che ho apprezzato, mischiando trucchi intelligenti allo stupore di Cesar/Ioan. Grammatica anche abbastanza pulita, unico errore un 'penso' senza accento quando suona la campana. A presto.

Recensore Veterano
15/03/21, ore 18:05
Cap. 3:

Ciao mask, eccomi per la recensione che da tempo ti dovevo.
Questo capitolo è davvero breve, eppure succedono davvero molte cose!
Abbiamo una fuga rocambolesca, in cui ci dai un assaggio di cosa un mago e/o alchimista in questo universo che hai creato è in grado di fare: illusioni che controllano la mente di molte persone sono relativamente facili da produrre, se usate attraverso un mezzo come quel campanellino. Lo trovo molto interessante, a livello di "world building". Mi chiedo se la capacità di usare la magia sia accessibile a tutti o solo alcune persone possono farlo, se è innata o genetica o entrambe.
Per quanto riguarda la trama, finalmente scopriamo qualcosa di più: il vero nome di Caesar è Ioan e per qualche ragione Davven ha ritenuto necessario imbarcarsi in un viaggio non da poco per andare a cercarlo, rischiando pure la vita pur di liberarlo dai suoi schiavisti. Sospetto siano entrambi legati ai due bambini nati nel prologo, non vedo l'ora di scoprire il come.
Per quanto riguarda il ritmo e la narrazione in sé, avrei gradito sentire un po' più di tensione quando Caesar viene fermato dalle guardie, mentre va verso la nave, ma questo è puramente gusto personale. Il capitolo è ottimo e molto piacevole da leggere.
Grazie per la bella lettura e alla prossima!
KoM

Recensore Junior
15/03/21, ore 12:05
Cap. 2:

Ciao Domenico,
ho letto questo secondo capitolo prima di addormentarmi ieri sera, ma ero troppo stanca per recensire così passo ora :)
Allora devo dire che questa parte mi è piaciuta molto, anche se non ho capito come si connetta al primo capitolo xD Penso che sia uno dei due bambini nati nello scorso capitolo, diventato grande e schiavo? Probabilmente gli hints ci sono anche, ma io sono molto distratta purtroppo. Mi lascio trascinare nell'impeto della battaglia e non do' abbastanza attenzione ai dettagli forse... L'unica cosa che ho notato (sperando di non dire cavolate) è l'arma che nel momento del bisogno si materializza nel suo palmo, come fosse una magia (?) Ma in realtà potrebbe anche semplicemente essere che allungando bene il braccio l'ha trovata, non lo so xD
Ma a parte i miei deliri, questo combattimento è stato epico. Mi ha ricordato tantissimo il Gladiatore, film con Russel Crowe che amo immensamente. Questo combattente, questo eroe imbattuto, fortissimo, fenomenale, obbligato ad obbedire ma sprezzante al punto da non dare mai soddisfazione ai suoi padroni. Si sforza di uccedere senza versare sangue pur di non accontentarli. Già lo amo questo personaggio! Una volta liberatosi dell'energumeno, gli sguinzagliano contro non uno, ma ben tre individui della peggior specie, con niente da perdere, e promettono loro la libertà di modo che non si facciano proprio alcuno scrupolo.
La tua descrizione è cinematografica, davvero un duello ben narrato, godibile sotto ogni punto di vista! Usi parole adatte al contesto, cioè si vede che sai di cosa parli, ed uno stile fluido, ma mai banale, che permette al lettore di calarsi nella scena e vedere tutto in diretta. Spero di non dire le stesse cose dette nella scorsa recensione, non sono andata a rileggermela, ma se le riscrivo è perché le penso sul serio xD
Ho esultato quando ho letto dell'uccisione con lo scudo, speravo avresti inserito una skill del genere! Indica che il guerriero sa usare davvero ogni arma a sua disposizione. Anche all'inizio quando preferisce usare la spada corta, contro un avversario di quella taglia, per essere più libero e veloce. Fa innervosire la folla, continuando a schivare! Bellissimo!
Infine, altro dettaglio che ho apprezzato, è stato l'inserimento del piccolo rito pre battaglia di cotatura alla spada! Anche nel gladiatore c'è una cosa simile (raccoglie la sabbia e si sfrega le mani, mi pare).
Molto molto bello davvero sono contenta di averlo letto e spero di continuare presto :)
Un abbraccio,
Francesca

Recensore Master
14/03/21, ore 10:39
Cap. 2:

Io personalmente preferisco scontri più esagerati, ma non per questo manco di apprezzare l'elegante brutalità e la tecnica di un combattimento di questo tipo.

Le emozioni del protagonista verso il modo in cui è trattato e i suoi carcerieri sono abbastanza ben rappresentate, dando poi una buona visione d'insieme a tutto il combattimento, in particolare il modo in cui i contendenti si muovono e danno i rispettivi colpi.

Il finale, descritto senza eccessive cerimonie e fronzoli, è più che adatto al tuo protagonista, di cui non vedo l'ora di conoscere la vera identità. Buon lavoro e a presto.

Recensore Veterano
14/03/21, ore 10:24
Cap. 2:

Ciao!
Il capitolo si apre presentandoci un nuovo personaggio. Emerge chiaramente la sua insofferenza nei confronti dei combattimenti e il suo fastidio verso la folla che brama sangue. Attraverso il racconto di quello che sta succedendo riusciamo a comprendere il suo modo di pensare e la sua psicologia e mi è piaciuto come questi elementi siano presentati in modo interessante e scorrevole.
Personalmente credo che le scene d’azione siano difficili da scrivere, perché c’è sempre il rischio che siano noiose o confuse, ma vedo che tu hai evitato entrambe le cose e ho letto volentieri tutto il combattimento.
Anche se per ora sappiamo poco di questo Caesar, sembra un personaggio interessante, di cui vorrei sicuramente sapere di più. Potrebbe essere un guerriero assetato di sangue per le attività che si ritrova costretto a svolgere e invece è tutto il contrario. Rilevante appare anche l’uomo che rimane impassibile al massacro e sono curiosa di scoprire di più su entrambi.

Ti segnalo questa svista:
Gli avevano fornito armi ed armature dell’esercito => dato che si parla di tre uomini dovrebbe essere “avevano fornito LORO” al posto di GLI :)

Complimenti per il capitolo!
Alla prossima :)
M.

Recensore Master
12/03/21, ore 19:03
Cap. 2:

Ciao!
Avevo già letto il prologo e mi era piaciuto, quindi ho continuato questa tua storia.
Devo dire che sono rimasta colpita, in positivo, mi aspettavo un’ambientazione medievale, invece trovo tutto un capitolo che parla di gladiatori pur non nominandoli, ma è evidente che l’ispirazione è la Roma antica.
Ho proprio letto tutto d’un fiato e ho apprezzato molto la caratterizzazione del personaggio, di percepisce tutta la sua sofferenza, l’assurdità di dover combattere e uccidere come bestie, solo per diletto altrui.
Anche lo scontro lo hai gestito bene, ho visto tutto, mi è parso molto dinamico senza essere confuso.
Insomma, hai i miei complimenti per come hai gestito il tutto che è molto crudo, ma anche, e proprio per questo, credibile e vivido.
A presto, perché tornerò di sicuro.
Ladyhawke83

Recensore Master
08/03/21, ore 11:22
Cap. 1:

Salve, eccomi qui per lo scambio. Inizio ben focalizzato sulle emozioni dei vari personaggi, dal popolo ai vari ' criminali' che fanno quanto possono per proteggere i loro cari, facendo anche dialoghi abbastanza curati per il linguaggio a parte forse qualche problemino grammaticale. Buona focalizzazione anche sulle parti più sanguinose del diventare genitori( sebbene forse sarebbe valso un rating rosso), curioso di vedere che altro hai in mente. A presto.

Recensore Veterano
08/03/21, ore 01:38
Cap. 3:

Ciao, fratello del mondo! (la smetterò presto con questi epiteti, lo prometto)
Eccomi a continuare la tua storia. Alle domande del capitolo precedente questo ha risposto solo in parte quindi ti chiedo: ma tu la bandierina rossa la vuoi proprio? Vuoi essere il Ljajic per il mio Delio Rossi?
Tralasciando i miei deliri, la storia inizia a delinearsi e così i personaggi che ne fanno parte. A Caesar, che si è scoperto essere Ioan, si è affiancato un misterioso illusionista ed alchimista, che lo ha riscattato dalla sua sorte con qualche piccolo espediente poco lecito. Si cominciano a conoscere dettagli che rimandano ai capitoli precedenti che ci fanno iniziare ad unire i puntini: il figlio partorito dalla donna morta aveva i capelli rossi, così come fulvi sono i capelli che Davven gli fa tingere per sfuggire al controllo delle guardie. Davven, dal canto suo, è capace di compiere qualche illusione. È un mago? Tanto lo so che non me lo dirai, quindi attenderò (battendo fastidiosamente il piede a terra) il prossimo capitolo.
Anche questo, come il precedente, è davvero ben scritto: mi piace molto il modo in cui trasporti dettagli che impreziosiscono la storia, non rallentandola ma, anzi, facendoci conoscere scorci della vita di questo protagonista. Ad esempio, come racconti del suo bagno, che io - gnurant quale sono - non sapevo fosse destinato anche ai combattenti, sicuramente i più prestigiosi come Caesar/Ioan. Mi è piaciuto come lui si stupisca in mezzo alla gente, perché abituato alle poche ore di libertà durante la notte e come non si avvicini al nuovo "padrone", perché è fatto divieto agli schiavi avvicinarsi troppo. Mi è piaciuto molto l'espediente dell'illusione, della campanella per attivarla e farla scomparire, il trucco del travestimento e l'esplosione diversiva - con quel pizzico di orgoglio dell'alchimista che aveva visto dal ragazzo veder sminuite le sue doti.
Ovviamente, gli interrogativi si sono moltiplicati: la nave salpa per Atlas? Per conto di chi Davven lo sta cercando? Come ha fatto a trovarlo? Perché lo cerca? Come ha fatto a sparire da quella piazza affollata molti anni prima?
So che per le risposte devo attendere ma volevo sottolineare come hai creato la giusta atmosfera di curiosità ed attesa. Quindi, alla prossima puntata!
Un abbraccio

Recensore Master
07/03/21, ore 14:05
Cap. 2:

Ciao!
E lo vedo che sei un grande appassionato di Roma Antica, mi è sembrato di essere in una delle scene de "Il Gladiatore" soltanto che anziché Massimo ritrovo questo Caesar (altro nome non esattamente scelto a caso! XD
Il combattimento è stato molto ben descritto, specialmente le mosse adottate dal protagonista di liberarsi dalla fune che gli era stata legata attorno al collo.
Anche la parte relativa alle sue sensazioni prima della lotta riferisce tutto il suo essere disilluso riguardo a quello che sta facendo, non sembra interessato alla gloria nell'arena anche perché è ben consapevole che terminato lo scontro, dovrà fare ritorno al suo tugurio e ricominciare tutto da capo.
Parimenti non vedo neanche in lui quella tensione emotiva che poteva essere di uno Spartacus, interessato a vincere soltanto per riottenere la sua sposa (e poi ribellarsi). Semplicemente vive alla giornata e senza alcuna intenzione di morire. Immagino che presto riceverà una qualche forma di motivazione - magari gli verrà promessa la libertà in cambio di un qualche servigio - e che saranno coinvolti anche i neonati visti nel prologo.
Nel frattempo mi complimento con te per il bel capitolo e ti saluto.
A presto,
Will D.

Recensore Veterano
07/03/21, ore 12:32
Cap. 1:

Ciao!
Ho deciso di cominciare questa storia dato che è la più recente ed è una long :)
In apertura del capitolo, la descrizione ci fa immergere bene in questo ambiente che ancora non conosciamo e che ho trovato molto suggestivo. La descrizione mi è piaciuta, ma per mio gusto personale forse avrei tagliato un po’ di aggettivi e avverbi per rendere la lettura più scorrevole. Anche senza aggettivi e avverbi riusciamo comunque ad immaginarci la scena, ma questo è un mio parere personale, quindi puoi tranquillamente ignorarlo xD

Ho ben visualizzato la folla e la frenesia che l’attraversava, assetata del sangue dei “criminali”, se così si possono chiamare, vista la loro colpa. Proprio perché il loro unico “delitto” è stato amarsi, capiamo subito che tipo di persona sia il re. Crudele e perfino meschino, perché decide di dare il colpo di grazia a Dan quando si trova ormai in condizioni critiche, rivelandogli che ucciderà anche la sua amata. Davvero una persona spregevole.
La descrizione della loro morte è cruda, ma ci aiuta ad immaginare bene la scena e a condividere il dolore dei due personaggi.
Dopo la morte di questa coppia, la scena si sposta ad altri due innamorati. Sebbene siano entrambi vivi, anche loro non hanno una storia facile. Sembra proprio che questo re non si risparmi e sia pronto a seminare sofferenze ovunque nel regno.
Immagino che i due neonati siano quelli a cui si fa riferimento nell’intro della storia. Mi piace il fatto che il primo capitolo ci mostri i genitori di quelli che saranno i protagonisti (giusto?), così che possiamo capire qualcosa del loro background.
Ho trovato il capitolo interessante e sarei curiosa di proseguire :)

Alla prossima,
M.

Recensore Master
07/03/21, ore 12:31
Cap. 1:

Ciao ^^
Anche per me è la prima volta che leggo qualcosa di tuo, ed è un vero piacere iniziare proprio da questa storia fantasy, genere che adoro. Il primo capitolo mi ha messo addosso una tremenda curiosità di capire come gli eventi si legheranno tra loro, visto che ti sei concentrato a descrivere due momenti che sembrerebbero non avere niente a che fare. Mi spiace tanto per la fine che il cavaliere e la Vestale hanno fatto, so che sono stati puniti perché in teoria hanno fatto qualcosa contro la legge, ma mi dispiace comunque. MA diciamo che lei una rivincita se l'è presa, e data la formula magica che ha pronunciato in qualche modo il bambino che portava in grembo è stato salvato, visto che è nato, anche se questo viene visto dai presenti come un simbolo di sventura.
E poi c'è l'altra coppia, decisamente più fortunata da questo punto di vista, Astrid e Fridrick, che si ritrovano costantemente a scappare. Ecco, loto li ho trovati molto teneri e innamorati e anche la nascita della bambina è stato un bel momento (e realistico, con Astrid che manda a quel paese Fridrick ahah). Eir è un bellissimo nome e penso che questa bambina una volta cresciuta sarà destinata a grandi cose (e che il suo destino sarà in qualche modo legato all'altro bambino, nato in circostanze diverse). Davvero, mi è piaciuto molto, anche il tuo stile. A volte mi capita di trovare stili un po' pesanti per questo genere di storia, ma questo non è il caso, ne sono molto contenta.
A presto :*

Nao

Recensore Veterano
07/03/21, ore 10:51
Cap. 2:

Ciao, brate!
Eccomi a continuare il viaggio in questa long che, devo premetterlo, è davvero davvero ben scritta. Penso ci sia una cosa più importante di tutte mentre si legge una storia, soprattutto un'originale che quindi non ha appigli letterari a cui rimandare o cinematografici che arrivino in soccorso: riuscire a scivolare sulle righe, immaginando ogni situazione, ogni sensazione ed ogni personaggio. Ed io questo capitolo non l'ho letto: l'ho visto e sentito, vivido - suoni, immagini, rumori. E non c'è cosa che, davvero, apprezzi di più in una narrazione. Ho potuto figurarmi ogni singola scena in cui il tuo protagonista si muoveva; ho sentito il caldo asfissiante della cella, la sua ansia crescere, il peso di lacci premere all'altezza della gola e mozzargli un po' il respiro. Ho potuto captare la sua rabbia, che non aveva accenni di paura ma solo di costrizione, di cattività ("Che senso aveva uscire da ogni scontro sempre vincitore e senza un graffio, se poi ritornava ad essere uno schiavo?"). Ho immaginato vividamente la folla urlare prima di entusiasmo, poi di delusione per quella sconfitta rapida e potenzialmente indolore. E poi l'arrivo dei tre assassini, pronti a qualsiasi cosa pur di sopravvivere. Mi voglio soffermare su questo frangente di storia perché penso che qua tu abbia espresso alla massima potenza le tue capacità comunicative e descrittive: ogni singolo passaggio, ogni azione, ogni mossa, ogni azione e reazione è descritta in modo impeccabile. Sia con dovizia di particolari, tanto che anche una come me poco avvezza a leggere di questo sia arrivata a comprendere ogni movimento, ma, allo stesso tempo, in modo fluido, trascinante, che ti porta alla riga dopo e quella dopo ancora, per andare a scoprire quale sarà la sua fine, cosa succederà alla corda attorno alla sua gola, se riuscirà a finirli o loro finiranno lui. Questo soprattutto grazie alle premesse che hai gettato ad inizio capitolo, di un uomo che sembrava impossibile da ferire e finire. Anche le scene più cruente - il viso sfondato dallo scudo, la testa recisa - sono descritte in modo brillante. I suoi pensieri che il narratore ci racconta seguono perfettamente, nel ritmo della narrazione e nel suo incedere, un crescere di intensità simile a quello del suo cuore che adesso martella di paura anche per la sua vita: se prima c'era quasi un'indolenza, una noia esistenziale, una "non ansia" di essere sopraffatto, di fronte a quei tre i pensieri si trasformano e trasformano anche lui. Sale e cresce la sua voglia di vincerli, di sopravvivere, di finirli. E, mi ripeto ancora, il modo in cui hai descritto la sua urgenza, il cappio stringere, il trovarsi senza armi fino a trovare la lancia a terra, la testata, il trovarsi ancora stretto e riuscire solo infine a liberarsi, è stato veramente veramente trascinante. Non ho staccato un secondo gli occhi dalla storia. Anche la sua riflessione finale, quell'essere solo un macellaio, una macchina da morte invece che è un uomo, chiude il cerchio con i ragionamenti iniziali e lo mostra ancora come uno schiavo in gabbia, che uccide perché deve, odiandolo e odiandosi.
E, nonostante il capitolo sia così "pregno", hai lanciato lì interrogativi per lasciare la voglia di proseguire: chi è quest'uomo, questo schiavo? Chi è l'uomo che rimane impassibile di fronte a quello spettacolo di morte, senza unirsi all'entusiasmo della folla? *no spoiler*
Ti rinnovo davvero i miei complimenti, si vede che questi argomenti (dalla descrizione della sua vestizione, alle armi ecc) ti appartengono, li padroneggi e li hai fatti tuoi. Il risultato è una narrazione davvero impeccabile che fa venir voglia di proseguire e scoprire ancora.
Alla prossima!
Un abbraccio