Eccomi di nuovo!
Allora, da quanto ricordo avevo avuto modo di paragonare il tuo lavoro a quello di vari mostri sacri, qui mi ritrovo a dover confermare quel sentimento. C'è un piccolo mostro sacro che tenta di liberarsi in te, nel modo in cui dirigi la scena e rendi le emozioni che un gladiatore (se così lo possiamo chiamare) chiare ed empatiche.
Direi però che sento varie influenze, quindi dovrei unire Follett e Martin, che ne dici di Foltin? O Marlett xD
Sinceramente mi piacciono molto i capitoli in cui la scena è fatta e finita, niente flashback, niente fronzoli vari. Questa è e questa rimane, ci sarà poi tempo per tornarci su, per aggiungere dettagli o lore, se vogliamo usare questo termine un po' collegato sia ai libri fantasy che a videogiochi. Perché non mi puoi dire che non c'è anche una forte influenza videoludica in certi dettagli.
Se mi sbaglio, perdonami.
Comunque, parlando del protagonista di questa vicenda, Caesar, è interessante la figura di un potente guerriero a cui la propria sorte è diventata in qualche modo anche la propria condanna. Combattere ogni singola volta per la vita mentre altri ritengono tutto ciò uno "spettacolo" fa sempre riflettere. Ed è descritto veramente bene, complimenti :)
La storia è veramente interessante, nonostante sento come se fosse solo un'introduzione ai personaggi per ora, quindi spero in altri scambi per spronarmi a continuarla perché merita veramente (o la leggerò da solo, sperando di avere il tempo)
Alla prossima!
Miky

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Ciao!

Non avevo mai letto niente di tuo, quindi sono felice di aver modo di conoscere un nuovo autore!

Ho una predilezione per il fantasy e il mondo che hai introdotto in questo primo capitolo, insieme ai personaggi, sembra interessante.

Ci troviamo in un'ambientazione fantasy classica, in un mondo dove, assieme alla gente comune, convivono in maniera non troppo pacifica anche i maghi.
Molto bella la descrizione iniziale della città, vivida e ricca di dettagli. E mi è piaciuto anche molto come hai rappresentato la scena della crocifissione, è realistica e cruda, e ci fa empatizzare subito con la vittima che accetta stoicamente il suo destino.
Sembra che questo re Ulghur sia un vero tiranno! Ha condannato a morte senza esitazione non solo il cavaliere che si è macchiato di tradimento, ma anche una donna incinta! Mi chiedo quale sia la profezia a cui il re ha fatto riferimento, se riguardasse solo il frutto dell'unione tra un cavaliere e una vestale o in particolare la nascita di un bambino da una donna morta. Un abominio agli occhi di gente così religiosa, chissà che sorte toccherà al neonato!

Fridrik e Astrid mi sono piaciuto un sacco, il loro modo di sostenersi a vicenda in un mondo ostile per il loro ordine, l'ansia del povero mago di fronte alla moglie partoriente. E così in questo mondo i maghi sono sterili, fatta eccezione per questi due personaggi. La bambina venuta al mondo avrà sicuramente un ruolo chiave in questa vicenda, e sono curiosa di scoprire quale sarà il suo destino.
Come prologo è molto avvincente e ha destato in me la curiosità di proseguire, quindi ottimo lavoro!
Spero di avere occasione di scambiare ancora, a presto!

Zob.
(Recensione modificata il 10/05/2021 - 11:34 am)

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Ciao! Eccomi qua!
Vedo che sono passati un po' di anni e la nostra Eir è cresciuta molto bene, è diventata una ragazza con dei poteri e dei riflessi straordinari. Dopotutto ha avuto degli insegnanti fantastici, i suoi genitori sono stati molto furbi ad addestrarla in quel modo. Anche se ogni tanto esagerano anche loro soprattutto se per addestrarla le lanciano delle frecce pronte per ucciderla, fortuna i suoi riflessi pronti xD
Ora però a quanto pare il loro compito è terminato e hanno fatto in modo che spiccasse il volo da sola. Un po' di amaro in bocca mi è rimasto, gli addii non sono mai stati il mio forte e credo nemmeno loro. Non so perché, ma come una specie di presentimento che prima o poi si incontreranno, ma prima chissà quali peripezie la nostra Eir dovrà affrontare, chi incontrerà nel suo cammino e soprattutto se riuscirà a nascondere le sue doti magiche.
Ho solo qualche appunto da farti. Ho notato che nella prima parte non vai mai a capo, forse volevi dare un senso di continuità, discorsiva delle azioni e del combattimento, ma comunque io per puro stile andrei a capo, controllerei anche qualche virgola e punto che in alcuni momenti mi hanno fatto storcere il naso, ma comunque nulla di grave. Il testo è fluido come sempre e l'ansia di sapere quale sia il destino della ragazza aumenta sempre di più. Non vedo l'ora di sapere come andranno le cose. Alla prossima!
Un abbraccio,
Apatya.

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Eccomi qui! Non sono puntuale, ormai dovrei rassegnarmi: parto ogni domenica carica di buoni propositi che poi vengono polverizzati il lunedì pomeriggio. Questa volta, approcciatami al capitolo, ero 'pronta' ad aspettarmi di tutto e scopro subito che ho fatto bene, dato che conosciamo un nuovo personaggio. Le descrizioni come sempre mi sono piaciute moltissimo, trovo che tu riesca a immergere molto bene i personaggi nell'ambiente il che, a mio avviso, non è affatto una cosa semplice: ci vuole molta attenzione per non sbilanciarsi da un lato o dall'altro. Come anche negli altri capitoli ho apprezzato l'essere 'accompagnata' insieme al punto di vista durante la lettura: hai l'abilità di tenere il lettore sospeso e completamente immedesimato nella mente del voce narrante, per cui quando ho letto quel 'papà?' ero sorpresa anche io. Qui apprendiamo anche che sono passati diciotto anni e credo che questa giovane — due capitoli fa si parlava di una profezia — sia la piccola nata dalla coppia di maghi, il giorno dell'esecuzione del cavaliere e della vestale. Direi che entrambi sono pronti a menare fendenti, considerando l'abilità di tutti e due nel combattimento e questo è certamente un buon inizio! Quindi rivediamo i nostri amici del primo capitolo. Mi è piaciuto molto come hai descritto la malinconia del lasciare un porto sicuro, un'oasi di pace e tranquillità per partire verso il resto del mondo. E ti dirò: mi è piaciuta anche Eir, che appare molto umana quando le viene da piangere nel lasciare quella che è stata la sua casa per tutta la vita e la malinconia che vela la narrazione si percepisce tutta. Detto questo qui si parla di diverse cose interessanti. Abbiamo una profezia, due personaggi che sembrano già loro malgrado inspiegabilmente legati dal destino, e questa società magica di cui non si conosce l'entità dopo il disastro di diciotto anni prima... sono molto curiosa, ci sono tutti gli elementi per una storia epica! A presto, ottimo lavoro come sempre, e complimenti! Arlie :)

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Ciaooo!
Eccomi! Ad un orario decente, per una volta! XD
Ero estremamente curiosa di cominciare questa storia perché in generale i fantasy mi piacciono molto e sono sempre curiosa di vedere dove verrò trascinata dalla fantasia dell'autore! ^^
Inoltre, come sai, sto molto apprezzando l'altra tua long, per cui ero doppiamente contenta di imbarcarmi in questo nuovo viaggio!
Che comincia con toni più lugubri di quanto pensassi!
Io mi aspettavo non dico di trovarmi a camminare per una simil Contea... e invece O.O
Che inizio con il botto! Non c'è che dire!!!
Le tue descrizioni mi sono piaciute tantissimo: sei riuscito a trasportarmi in quella piazza... a rendermi partecipe di un'orrenda punizione!!! Cavolo, davvero non mi aspettavo che avrei letto una scena di crocefissione... e ancora meno nel primo capitolo!!!
Per non parlare della nascita di questo bambino... che nasce letteralmente da una donna morta!!! @.@
Però, però mi è piaciuto molto il modo in cui hai presentato la moglie del mago e quest'ultimo! Perché la scena della nascita della loro bambina è chiaramente connessa con quella del figlio della vestale.
Eir, come nome, mi piace moltissimo!!! ^^ Così come Astrid!
Con questo capitolo mi hai completamente stupita! Sei riuscito a creare atmosfere estremamente suggestive e crude che svolgono perfettamente il loro lavoro!
Complimentissimi, davvero! Sono molto curiosa di proseguire! Al prossimo scambio mi ritroverai sotto il prossimo capitolo! ^^
A prestooo! ^^
Notte!
Sciauu!
Bea

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Ciao! Che capitolo pieno di azione, ma sempre accurato nei dettagli (cominciando dallo strigile e finendo alle bombe fumogene degne del miglior alchimista): io amo moltissimo la cultura classica e credo che nessuno di noi possa restare indifferente dinanzi alla grandiosità delle architetture, alla bellezza e allo sfarzo delle decorazioni delle case romane, etc...però poi appare l'ombra che tutto funesta. La schiavitù. Eh sì, pensare che tutte queste meraviglie sono state create grazie alla sistematica (e regolamentata) sopraffazione di esseri umani, considerati peggio che bestie, mi mette sempre molta tristezza.
Vedo che anche il tuo personaggio la pensa così, tanto da usare le sue arti magiche per infinocchiare il suo dominus (il che, per inciso, gli sta proprio bene!) e liberare il nostro eroe che, scopriamo, ha i capelli rossi come la sua sfortunata madre.
Indizio.
Sono contenta di immaginare Ioan/Caesar che respira l'aria salmastra che (per me) profuma sempre di libertà...per lui di sicuro in modo particolare. Chissà cosa gli riserverà la sorte? Speriamo riesca a liberare il regno dalla schiavitù.
Ti auguro un'ottima serata. Alla prossima! :)

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Ciao Mask!
Finalmente sono riuscita a leggere l'ultimo aggiornamento.
Mi hai sorpreso, non c'era nulla di quello che mi sarei aspettata (la prosecuzione delle storie dei personaggi protagonisti fino ad ora)! Nuovo capitolo, nuova vicenda che in parte ci chiarisce molte cose dell'universo in cui ci stai immergendo e dall'altro lato fa emergere tanti interrogativi.
Mi è molto piaciuto, si nota la cura nello studio della trama e dell'ambientazione e devo dire che, seppur i mostri al servizio del grande cattivo siano un classico, l'ho trovata una scelta vincente.
Ho trovato interessanti i sensi di colpa provati da Hatrim dopo aver ferito la bestia: mi ha dato l'idea che questa caratteristica tornerà prima o poi a favore (o sfavore) del mago cambiando le carte in tavola.
Pittoresca anche l'immagine che dai del villaggio e della cenere che cade sui capelli e anche la descrizione dell'Empas.

Un'unica cosa che mi sento di segnalarti è di centellinare un po' di più gli avverbi, perché in certi passi sono stati ridondanti. Attento anche all'uso del punto e virgola: ti capita a volte di inserirlo al posto dei due punti o dove starebbe meglio un punto fermo.

Sono curiosa di leggere i prossimi capitoli, la storia mi sta molto appassionando.
Alla prossima,
Meg

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Arieccomi!

Questo è stato veramente un capitolo bellissimo!
C'è il giusto mistero, anche se appena ho letto 'capelli rossi' mi si è accesa la lampadina: il bambino della vestale e del cavaliere! Ma se è lui come è arrivato lì? Questo sospetto invece di far diminuire le mie elucubrazioni le ha fatte solo aumentare, lasciandomi con la sensazione che dietro ci sia qualcosa di molto più consistente di quanto tu non abbia lasciato intendere fino ad adesso. Tra l'altro, il vecchio schiavista ne sa qualcosa? Non voglio lasciarti una sequela di domande, non so neanche se sia o meno veramente lui (ne se fosse effettivamente un maschio quello del primo capitolo, in realtà, dato che lo vediamo pochi attimi — il tempo di nascere e sparire chissà dove, in effetti), ma questo dettaglio mi riempito la testa di ancora più domande.

Come anche negli scorsi capitoli ottima gestione del capitolo, dei dialoghi e delle azioni. Quei due forzieri con i due tipi arrivati dal nulla mi sono puzzati da subito e sembra che avessi ragione, dato che l'oro è sparito.

Una delle cose che mi piace del tuo modo di scrivere è che dal POV del personaggio si percepisca tutto. All'inizio ero perplessa quanto Caesar/Ioan nei confronti dello sconosciuto, poi ho iniziato a fidarmi un po' di più e alla fine mi sono convinta che il protagonista abbia fatto la cosa giusta nel seguirlo e nel seguire i suoi suggerimenti. 

Insomma, tutto ciò che ho letto fino ad adesso da l'idea che quella ci aspetta sia una grande avventura: dopotutto le migliori dovrebbero proprio iniziare con l'aria salmastra tra i capelli e quella sensazione di libertà che trasmette mentre si fa rotta verso una destinazione sconosciuta.

A presto,
Arlie :)

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Ciao, rieccomi, scusa il ritardo (passerò quanto prima anche per lo scambio a catena).

Devo dire che questo capitolo mi ha sorpresa; passando avanti rispetto al primo pensavo che avrei iniziato a vedere le vicende narrate dagli altri protagonisti e invece siamo in un'arena! Quindi altra carne al fuoco e, per me, tanto meglio!

Questa volta ho cercato (anche se non sono certa di esserci riuscita) di tenere a freno i miei trip mentali e devo dire di esserci riuscita, per almeno le prime... dieci righe. Infatti sono molto contenta del doppio scambio, che dato il poco tempo a mio disposizione mi dà l'occasione di proseguire. 

Quindi conosciamo Caesar, che è un gladiatore particolarmente abile rimasto imbattuto fino a questo momento. Sembra odiare la sua condizione e fa il possibile per 'sfidare' (non offrendo uno spettacolo sanguinolento al pubblico se non quando viene costretto) chi gli sta sopra, forte anche della propria abilità.

Mi è piaciuto molto il modo in cui hai gestito il capitolo: il personaggio sembra molto interessante e le descrizioni (cosa che forse ti ho detto anche nella scorsa recensione) sono molto accurate ed evocative. Sembra di sentire il tumulto della folla, di vedere la terra chiara levarsi dal suolo mentre schiva i colpi e così via.

Altra cosa che mi è piaciuta particolarmente è il modo in cui hai descritto il combattimento: a mio avviso ha la giusta cadenza, la giusta concitazione e hai calibrato molto bene i pensieri del personaggio e le descrizioni, creando un quadro molto realistico. 

Detto questo non ho molto da aggiungere se non che spero di riuscire a passare stasera o massimo domani mattina dal prossimo capitolo!. 
I miei complimenti, 
a prestissimo, 
Arlie 

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Ciao, eccomi qui per lo scambio libero... in ritardo.
Dunque: io capisco il fine di sconfiggere gli Empas per salvare le persone che, ingiustamente e barbaramente, uccidono, ma... cavoli mi ha fatto tenerezza.
Insomma, prima quella creatura si vede circondata da tre - tre - maghi, di cui uno molto potente, tale Hatrim, mentre è ferita; poi, viene fatta prigioniera e rinchiusa, usata come cavia per qualcosa che mira alla sua stessa distruzione .
Ma povera creatura.
Ma alla fine il mago ce l'ha fatta e ha scoperto che con l'ossidiana l'Empas e i suoi simili non avranno vita facile.
Grazie per la bella lettura. Ciao e alla prox. Chiara.

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Ahhh, la cara vecchia ossidiana!!!
È un minerale che conosco bene in quanto fan di GOT, ma non mi immaginavo di trovarla anche qui.
Ossidiana a parte, bel capitolo, davvero, forse quello che ho preferito finora.
Conosciamo nuovi personaggi, dei maghi, e capiamo subito che sono figure importanti. E poi la scena... sarà il mik lato macabro, ma un capitolo che si apre un un villaggio sterminato con inaudita violenza, per me è immediatamente fonte di grande interesse.
Ma questa settimana sei particolarmente generoso, perché non pago ci doni anche una creatura oscura.
I tre maghi riescono a catturarla e studiarla, e dopo un primo momento di risultati insoddisfacenti, ecco che arriva il guizzo. L'istinto del più dotato dei tre maghi non sbaglia, e la soluzione sta nei componenti della lega da cui è fatta la punta di freccia.
Questo lato un po' alchimista un po' piccolo chimico, mi è piaciuto davvero tanto.
Per il momento hai aperto tre linee narrative diverse (quattro se consideriamo anche i genitori maghi), quindi mi aspetto che la storia sia ancora all'inizio e in attesa di spiccare il volo narrativo.
Come sempre precisione estrema nel lessico, grammatica e ortografia.
Bravo bravo.
Niente meh... 👏🏻

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Ciao, eccomi qua! Dunque, questo capitolo mi ha spiazzata: perchè è difficile, almeno all'inizio, connetterlo ai fatti del precedente e perchè avevo immaginato che la storia fosse ambientata in una sorta di Medioevo magico -fantastico e, invece, scopro che siamo più o meno ai tempi degli antichi romani.
Però, a pensarci bene, in effetti il supplizio mediante crocifissione e il fatto che la fanciulla fosse una vestale potevano farmi immaginare la giusta ambientazione.
Qui siamo invece proiettati in un'arena di gladiatori, magari a Santa Maria Capua Vetere (dove ho abitato per anni e dove c'è appunto un piccolo museo dedicato ai gladiatori), tra sangue e arena. Ho apprezzato il fatto che tu sia riuscito a mantenere un buon equilibrio tra le parti più squisitamente di lotta e quelle dedicate al punto di vista dei personaggi (soprattutto del protagonista, ma anche la folla assetata di sangue), alle loro sensazioni e alle loro idee.
pure ho apprezzato che tu non abbia ecceduto nello splatter, cosa che va piuttosto di modo su efp per storie del genere, mantenendo la barra dritta su ciò che volevi raccontare: la storia di un uomo che da sempre ha combattuto per vivere (potrebbe essere il neonato già orfano del capitolo precedente?) ma che non ama farlo ed è disgustato dall'infliggere il dolore in modo gratuito. E poi c'è l'uomo misterioso che ha assistito alla scena...forse il mago del capitolo precedente?
Bene, tante cose da decifrare...alla prossima!

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Ho trovato molto interessante la presentazione di questi Empas, subordinati di un mostro ben peggiore. Mi pare di aver capito che i più grandi vantaggi di cui godessero fossero un enorme resistenza alle armi conosciute, ma privi di vera intelligenza.
Mi hanno fatto pensare alla versione Alien del posto XD
Ma la parte che ho preferito sono quelle riguardanti Hatrim e ai suoi pensieri e stati d'animo. Come lui cerchi di dare coraggio ai compagni, quando lui per primo è sfiduciato.
Direi che è riuscito ad andare avanti solo per testardaggine, incapace di ammettere che erano sconfitti lui ha continuato a cercare una soluzione con rabbia. Perseveranza che infine è stata premiata.
In effetti a leggere al lettore viene da chiedersi come sia successo che un Empas sia stato ferito. Se sono resistenti a tutte le armi, come ha fatto una lancia da paesano a colpirlo.
E' stato interessante leggere che Hatrim prova comunque dei sensi di colpa per quello che ha fatto.
Questa minaccia al mondo umano non può fare che farmi domandare come essa influirà sulla vita degli altri personaggi visti fino adesso.

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ciaooo Mask eccomi per lo scambio.
piccola premessa: ho dovuto copiarmi il capitolo e metterlo in un file con un altro font perché questo mi mandava in palla la vista ^^'

detto ciò, direi che questo è un capitolo dedicato agli animali: si inizia con il nostro mago che accarezz un cavallo (cosa buona e giusta) prima di arrivare in questa città ormai fantasma, con le case incendiate e gli abitanti uccisi, dilaniati senza pietà e poi Hatrim ha anche la 'fortuna' di incontrare uno di questi responsabili, un'Empas, ferito da una lnacia ed è logico che se ne approfitti.
Lo so che è un mostro che ha fatto cose orribil, ucciso un sacco di gente e blah blah, ma solo a me faceva una tenerezza immensa quando si agitava perché si avvicinavano troppi umani , ma soprattutto quando in gabbia grattava il pavimento? ma awww, ma fatelo giocare un po', si annoia *O*
la smetto.
ho sentito la frustrazione di Hatrim nel non trovare risultati dopo tutti quegli studi, e poi l'intuizione dell'ossidiana.
anche lui non si compiace di quello che fa, povero Empas ch urla di dolore e si ritrova col braccio paralizzato ... ma almeno Hatrim ha fatto un'importantissima scoperta.. tutti a crearsi spade di ossidiana, forza! ;)

complimenti per l'inventiva e l'accuratezza di ogni descrizone.
alla prossima :)

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Ciao! 
Intanto inizio chiedendoti scusa per il ritardo con cui passo a recensire dopo lo scambio a catena del Giardino. Purtroppo è stata una settimana assolutamente imprevedibile e sono rimasta indietro su tutta la linea. 

Ero un po' indecisa sul dove passare, perché sul tuo profilo ho notato diverse storie interessanti; tuttavia appena ho visto questa, l'introduzione e la categoria fantasy non ho più avuto dubbi per cui.
E devo dire di essere davvero molto contenta di aver cominciato questa storia, perché l'incipit è pazzesco! Mi è piaciuto tantissimo, io già di mio adoro le storie che iniziano "col botto" per cui trovarne un inizio simile mi ha subito entusiasmato. 

Il titolo sembra prendere già forma, seppur non si veda ancora niente all'effettivo, in queste due nascite che avvengono in contemporanea e che hanno entrambe una componente magica. 

Ho trovato il tuo stile di scrittura molto fluido, molto descrittivo (io adoro le descrizioni accurate) e tuttavia mai pensate da leggere; le descrizione sono vivide, evocative e senza fronzoli (come nel caso delle esecuzioni, che colpiscono per rapidità e crudezza). Sembra di vedere la folla inferocita, curiosa, che va a sbirciare il prigioniero che all'inizio per il lettore non è altro che uno sconosciuto come un altro (è colpevole? Non è colpevole? Cosa ha fatto? Merita di essere punito?) per poi diventare qualcuno di più vicino, con cui mano a mano è impossibile non provare prima disprezzo (per aver approfittato della fanciulla) e poi empatia quando scopriamo la realtà delle cose. 
Già a questo punto la mia mente era partita con centomila film su cosa fosse successo, perché fosse successo, cosa fossero questi ordini, cosa rappresentassero, sui poteri della comunità di lei... insomma, ero già totalmente immersa nella vicenda e, nonostante la rapidità dell'esecuzione e la sua inevitabilità, mi è dispiaciuto comunque vedere entrambi morire. Il piccolo appena nato (o piccola?) svanisce al ritocco della campana, lasciando tutti con il fiato sospeso. 

Da questo scenario concitato, teso e crudo passiamo a tutt'altro, incontrando per la prima volta gli altri due personaggi. 
La parte successiva aggiunge moltissima carne al fuoco, perché ci troviamo in un contesto più tranquillo (nessuno sta per essere squartato o impiccato o crocifisso) e conosciamo gli altri due personaggi, in cerca di un riparo. Tutto sembra molto lineare, i dialoghi, le considerazioni, il ricordare come la loro gente sia stata annientata. 
Tutta la sequenza si svolge con apparente calma — nonostante trattandosi di un parto si senta la giusta concitazione — almeno finché non si sentono, alla nascita della bambina dei due maghi, i rintocchi delle campane che hanno accompagnato la nascita dell'altro piccolo. Qui i miei trip e le mie elucubrazioni sono triplicate!

Davvero, ti faccio tutti i miei complimenti! Ho messo la storia tra le seguite, perché mi hai incuriosita moltissimo, il tuo stile mi è piaciuto e non vedo l'ora di vedere come hai proseguito questa storia. 

A presto, 
Arlie 
 

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