Recensioni per
Autres temps
di Ciuscream

Questa storia ha ottenuto 99 recensioni.
Positive : 99
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
02/02/23, ore 21:23

Ciao!
Piano piano arrivo anche qui, e oggi sono più di corsa che mai, ma insomma, almeno qualche parola volevo lasciartela.
A me questo capitolo è piaciuto molto, e talvolta, leggendo la storia a distanza di tempo dalla sua pubblicazione, mi dimentico le modalità e le tempistiche con cui hai pubblicato: ecco, quando mi fermo a pensare che hai scritto e pubblicato tutto in un mese, scrivendo praticamente ogni giorno, resto un po' senza parole. Un po' perché il writober per me è una strana forma di follia, io morirei già al secondo giorno, quindi complimenti per la perseveranza e per la tenacia. E un po' perché è straordinaria l'organicità di questa storia, il modo in cui fluisce come se ogni passaggio fosse stato limato a lungo e ogni richiamo di trama estremamente pensato. Insomma, credo sia una storia molto organica.
Ho apprezzato molto come Lucius qui si rivela incapace di rinunciare, di perdere, di fare qualsiasi cosa, e provi fino in fondo a trovare la chiave per comprare Pansy e mantenere lo status quo. E mi piace moltissimo Pansy che si aggrappa a Suzanne, alla sua storia, per trovare un punto fermo da cui non retrocedere.
Insomma, come sempre a me sembra di lasciarti solo commenti insensati, ma spero si capisca almeno quanto sto apprezzando la storia.
A presto!

Recensore Master
27/01/23, ore 21:46

Ciao!
Torno finalmente qui, perhé non vedevo l'ora di leggere questa seconda parte di capitolo, e santo cielo, che capitolo!
Mi aveva incuriosito moltissimo Suzanne nel capitolo precedente, e ammetto che non mi sarei aspettata di trovare così tanto di lei qui. È stato bellissimo leggere tutta la sua storia così, in questo modo, con questo flusso di ricordi che si sovrappongono e sfumano l'uno nell'altro, andando a costrurire una vita difficile, spesso fatta di frustrazioni, di uomini incapaci di comprenderla e di darle spazio, intenzionati solo a prendersi tutto senza neanche regalarle uno sguardo in cambio a ciò che si lascia dietro.
davvero, mi ha colpita moltissimo la sua vita, e il modo in cui viene letta e raccontata, soprattutto se messa in relazione con la situazione di Pansy. Perché sono passati anni, la società è cambiata, ma lei rischia comunque di essere divorata da qualcuno che potrebbe non rendersene neanche conto.
Ma la cosa bella è che, se il punto di vista di Suzanne è perfettamente descritto e credibile, allo stesso modo è ben delineata la situazione di Pansy e Lucius. Che ci si avvicina, eppure non è la stessa cosa. Che è fatta di non detti, di differenze, di momenti che restano sospesi e di incomprensioni, ma è anche fatta di due persone che costantemente non possono fare a meno di continuare, sempre, a cercarsi.
Insomma, io come sempre in questa storia ho la sensazione di non riuscire a lasciarti tutte le riflessioni che vorrei, ma intanto proseguo, incantata.
A presto!

Recensore Master
22/01/23, ore 15:20

Sono quasi stupita di me stessa nell'essere tornata quasi rapidamente qui, ma insomma, prendo la palla al balzo di questa ondata positiva di tempo rubato ad altre cose che dovrei fare per dedicarmi invece a leggere e recensire, e mi fiondo su questo capitolo che mi è, come sempre, piaciuto moltissimo.
E come sempre sarò molto più rapida di quanto vorrei essere (ogni volta mi consolo pensando che la volta successiva avrò più tempo e che riuscirò a mettere insieme delle riflessioni più ampie riprendendo anche temi che vorrei affrontare da capitoli e capitoli, e ogni volta alla fine soccombo miseramente e arranco con commenti troppo rapidi, ma ahimé, magari entro l'epilogo ce la farò).
Quello che adoro di questa storia è il modo in cui riesci a rendere perfettamente la caratterizzazione dei personaggi, anche quando loro per primi forse non osano riflettere del tutto su ciò che sono (soprattutto Lucius) o quando, come in questo caso, Pansy ha una visione sin troppo lucida di sé e dei prorpi desideri.
Questa continua comparazione con il serpente, un animale a cui ovviamente chiunque non può fare a meno di pensare quando si tratta di Serpeverde, ma che è anche un animale ricco di ampia simbologia è meravigliosa. È bellissimo vedere come questo animale, in modo diverso, si presti bene a rappresentare sia Lucius che Pansy: Pansy che abbandona la vecchia pelle ogni volta che una situazione comincia ad andarle stetta, e Lucius che in un certo senso fa altrettanto, non lasciandosi intrappolare da nessuna situazione scomoda, non legandosi a niente, non concedendo niente neanche ai doveri. E poi la situazione si ribalta, con Pansy che si riconsoce come preda consapevole: c'è una bellissima riflessione sul potere, sulla possibilità di agire che abbiamo anche quando decidiamo consapevolmente di essere prede, e davvero, trovo interessantissima la maturità disillusa con cui lei riesce a mettere a fuoco, forse molto meglio dello stesso Lucius, il loro rapporto.
Bellissima, poi, l'entrata in scena "fisica" di Suzanne: è bellissimo pensare che fosse una strega, e che proprio il suo ritratto sia uno dei pochi artefatti magici che Pansy non è stata in grado di riconoscere. Così come bellissime, ed estremamente vere, sono le sue parole per la ragazza: consigli di chi con l'amore si è già sporcato e ferito, ma che forse nessuno è pronto ad ascoltare quando è innamorato.
Come sempre, io ti faccio i miei complimenti: questa storia è davvero bellissima, e non vedo l'ora di proseguire!
A presto!

Recensore Master
18/01/23, ore 22:15

Ciao!
Prima o poi riuscirò a non far passare così tanto tempo fra la lettura di un capitolo e l'altro, ma insomma, piano piano aggiungo tasselli a questa storia bellissima.
E, davvero, mi sembra di ripetermi sempre, ma sto amando in un modo che non ti so dire come stai costruendo le atmosfere di questa storia. Non è solo quello che succede, sono le sensazioni, le parole non dette e quelle dette, quelle che rimangono sospese nell'aria, quelle che restano incastrate in gola, è la luce dell'alba e una città descritta in maniera magnifica a fare la storia. Quello che sto apprezzando maggiormente è il fatto che queste atmosfere non siano poi degli accessori, un orpello stilistico o un "abbellimento" della storia, ma siano un elmento strutturale, che va a dare il tono emotivo di tutto, a costruire profondità e fare da cassa di risonanza a qualcosa di profondo e bellissimo.
Sto adorando come questo contrasti di sentimenti, questo desiderio che è espresso ma non fino in fondo, questo modo in cui Lucius e Pansy si comprendono senza dirselo del tutto si sta dipanando.
I sentimenti sono resi benissimo, e benissimo sono resi i contrasti, lo scontro di due personalità molto diverse eppure simili, che si trovano in fasi molto diverse della propria vita, ma che si intrecciano in modo indelebile.
Lucius e Pansy hanno storie diverse, si trovano a vivere contesti molto differenti, che sembrano quasi rendere impossibile un punto di contatto tra di loro. Eppure, questo punto di contatto c'è, ed è fatto anche e soprattutto di questo contrasto.
Il momento in cui la lettera di Narcissa interviene a frantumare l'atmosfera onirica, riportando la quotidianità nel loro incontro, è dolorosssimo. Eppure è necessario, perché nessuno può essere davvero felice vivendo sospeso in una bolla lontana dal mondo.
Hai trovato poi un elemento interessantissimo nella malattia di Astoria, che è un personaggio che qui viene ad assumere un ruolo molto particolare. Perché a volte dimentichiamo (io dimentico) che prima di Lucius, a modo suo, c'è stato Draco. E Lucius può esserci proprio perché Draco c'è stato e ora non c'è più, e se ora Draco per Pansy non c'è più è perché esiste Astoria.
Che sia ancora Astoria, seppur involontariamente, ad allontanare qualcuno da Pansy ha un che di quasi simbolico, e sono curiosissima di vedere come si evolverà tutto questo.
A presto, e come sempre complimenti!

Recensore Master
08/01/23, ore 22:59

Ciao!
Finalmente arrivo a recuperare anche la seconda parte di questo capitolo, e santo cielo, santo cielo!
Tutto si può dire di Lucius tranne che non sappia fare le cose in grande e per bene, quando ci si mette. È stata una scena davvero bellissima, che tra l'altro è stata perfettamente preparata e costruita da ciò che abbiamo letto fino a qui. Dal primo capitolo conosciamo la passione di Pansy per l'arte, l'abbiamo vissuta nel suo vagabondare per le strade della Parigi babbana, e lo scorso capitolo è servito per dare all'arte un senso e una profondità diversa, con le riflessioni di Lucius.
E quindi questa scena prende un singificato diverso, che è in gdado di andare oltre la mera scena "d'atmosfera". Perché sì, insomma, chi non si scioglierebbe nell'essere trasportato a fare l'amore al lume di centinaia di fiammelle e davanti ai quadri di Monet?
Eppure, qui c'è un passo ulteriore. Non c'è solo la voglia di Lucius di stupire con un gesto grandioso e d'effetto, qui sono distillate tutte le riflessioni che sanno portare a questo momento, e c'è Lucius che contribuisce attivamente a rendere Pansy un'opera d'arte – a rendere loro due un'opera d'arte.
E torna la fragilità raramente espressa di Lucius, che si ritrova a sminuire ciò che ha con Pansy, almeno nei suoi pensieri, perché è l'unico modo di tenere insieme tutto. La cosa interessante è che non ci crede più neanche lui, perché lui sa benissimo come si chiama quello che c'è tra di loro, anche quando pensa di non essere in grado di dirlo.
Insomma, come sempre non sono sicura di averti restituito al meglio ciò che ho provato leggendo questo capitolo, ma ci tengo davvero a farti i miei complimenti.
A presto!

Recensore Master
29/12/22, ore 00:00

Ciao!
Quasi mi vergogno di aver fatto passare così tanto tempo fra la lettura dello scorso capitolo e questo, ma dicembre è stato un mese particolarmente faticoso.
Fortunatamente ora ho qualche giorno di ferie, quindi posso finalmente mettermi comoda e godermi questa lettrua.
Sono molto contenta che il punto di vista di Lucius stia cominciando ad emergere, e mi ha incuriosita e colpita molto la sua prospettiva.
Lucius è un personaggio a cui di solito io riservo poca attenzione, ma che nei libri fa secondo me un percorso molto interessante: lo conosciamo come personaggio duro, pericoloso, molto inquietante e capace di esercitare potere e influenza sul mondo che lo circonda, ma lentamente lo vediamo sprofondare e perdere un po' questo contorno, rivelandosi, se non altro in confronto ad altri personaggi, tutto sommato debole, incapace di essere all'altezza di ciò che vorrebbe essere, incapace di difendere la propria famiglia.
Però non lo vediamo mai fragile, neanche quando è spaventato, perché forse lui stesso non riconosce la propria fragilità, o non vuole riconoscerla.

In questo capitolo invece per la prima volta non è solo il lettore a vedere questa fragilità, ma è lo stesso Lucius a riconoscerla, ad ammetterla, a pronunciarla nella sua testa. E lo fa guardando Pansy, riconoscendo ciò che lui non è e non sa essere e domandandosi dunque perché proprio una come Pansy dovrebbe vedere qualcosa di interessante in lui e nella sua incapacità di fare arte (e che immagine bellissima è questa: un'immagine che davvero dice tutto e dà perfettamente la cifra del personaggio).
Come sempre questa tua storia ha un grandissmo potere evocativo, riesce a creare atmosfere estremamente vivide, atmosfere che si fondono perfettamente all'interiorità dei personaggi.
Spero di passare prestissimo alla seconda parte di questo capitolo!
A presto!

Recensore Master
04/12/22, ore 21:09
Cap. 3:

Ciao!
Finalmente riesco a tornare a questa storia: mi mancava molto l'atmosfera rarefatta, quasi sospesa in una bolla che attende di subire uno scossone, un cambiamento che, comunque andranno le cose, sarà radicale, in un verso o in un altro. Davvero, sto apprezzando moltissimo l'atmosfera che riesci a costruire in questa storia. I capitoli sono brevi, ma la brevità qui è sinonimo di incisività, perché tutto è terribilmente evocativo. Ed è un essere evocativo in grado però di grandissima concretezza: non ci sono sogni, non ci sono elementi distaccati, ma la voce di Pansy ha una lucidità in grado di inchiodare anche questi tratti.
Ho amato immensamente la descrizione delle sue giornate, della sua passeggiata in queste strade dove il mondo babbano così incosapevolemnte si mescola con quello magico (la descrizione degli oggetti che mutano fino a scomparire nelle sue tasche è qualcosa di assolutamente stupendo!), accompagnata com'è da riflessioni estremamente interessanti sul suo ruolo, sul suo rapporto con Lucisu e di conseguenza in costante contrasto e confronto con Narcissa. Che è lontana, molto più di quanto possa essere lontana una stanza all'altro capo del corridoio, ma è anche una presenza costante, perché è la moglie, perché ha condiviso esperienze, perché ricopre un ruolo che neanche una separazione potrà davvero cancellare.
Insomma, come sempre io arrivo qui estremamente di corsa e non riesco a commentare come vorrei, ma sappi che sto apprezzando davvero moltissimo questa storia, e spero di riuscire a tornare qui prestissimo!

Recensore Master
27/11/22, ore 09:42

Ciao!
Finalmente riesco a ritagliarmi un pochettino di tempo per tornare nella tua Parigi e in questa storia che, pur essendo ancora all'inizio, mi sta intrigando moltissimo.
Sarò ahimé più breve di quanto vorrei, ma insomma, sto amando davvero tanto il modo in cui, pur con capitoli tutto sommato brevi, riesci a dipingere delle atmosfere estremamente vivide, che saltano all'occhio e risaltano in maniera evidente.
E adoro come le motivazioni e la situazione emotiva in cui si trovano i personaggi emerga piano piano, in maniera naturale ed estremamente lucida, ma sempre attraverso questo velo fatto di un'emotività che non è mai spiegata, ma è proprio raccontata dai personaggi.
È qualcosa di davvero interessante, e tra l'altro trovo meraviglioso il lento contrasto che si sta formando tra i due. Loro sono personaggi estremamente diversi, sotto molti punti di vista, e lo sono anche perché si trovano in fasi molto diverse della loro vita. E non si tratta solamente del fatto che tra loro c'è una grande differenza d'età che, per forza di cose, li pone davanti a riflessioni differenti. È proprio un approccio al mondo molto differente, perché se nello scorso capitolo parlavo della lucidità con cui Pansy riesce a mettere a fuoco la propria situazione, senza farsi sconti, guardando tutto con occhio critico e vedendodavvero ogni cosa, Lucius si trova in una situazione diversa.
Lucius si trova a vedere ogni cosa scivolargli fra le mani, si ritrova a non essere più padrone di niente, in balia di una situazione e dei sentimenti che lo governano, spogliandolo della razionalità e della capacità di dare una direzione alla propria vita. Si trova in un luogo che non riesce a chiamare casa, ed è lì perché ha bisogno di Pansy. Ed è qualcosa che lo destabilizza.
Credo che il loro rapporto abbia bisogno di uno scontro, di un confronto che crea delle crepe da cui partire per rimodellare ogni cosa, e sono davvero curiosa di vedere come tutto si articolerà.
Spero di arrivare prestissimo al prossimo capitolo!
A presto!

Recensore Master
23/11/22, ore 18:39
Cap. 1:

Ciao!
Mi vergogno un po' a spuntare qui adesso, ma ottobre per me è sempre un mese presissimo e gli aggiornamenti ravvicinati del writober mi mettono un po' di ansia, quindi di solito finisco sempre per non seguire niente, in quel mese.
Però questa storia mi ha chiamato fin da quando hai cominciato a postarla. Sarà che Parigi è una città che amo tanto, sarà che ci sto per tornare e in questo periodo sono immersa nella pianificazione del viaggio, sarà che la tua Pansy mi stringe sempre il cuore. Sarà soprattutto che tu sei un'autrice che apprezzo sempre moltissimo, e che non ti leggevo da troppo tempo, ma insomma, non ho letto questa storia a ottobre e non sono riuscita a leggerla neanche all'inizio di novembre, ma ora, con i miei soliti tempi lentissimi, sono qui.
Mi è piaciuto moltissimo questo prologo, perché mi piace sempre la lucidità che ha Pansy di guardare sé stessa e il mondo che la circonda: il suo può non sembrare uno sguardo lucido, perché è spesso infelice, spesso si trova a fare i conti con situazioni di cui non è padrona come vorrebbe, ma credo che sappia sempre vedersi molto bene. Pansy si vede e sa esattamente che cosa rappresenta, sa che cosa rappresenti il suo rapporto con Lucius, anche quando è un rapporto difficile, in cui lei forse ha perso smalto o cerca la rivalsa su Draco e su Narcissa e sulle donne che apparentemente le sono state preferite.
Mi piace tantissimo questa Pansy che si ritrova a Parigi, che si sente a casa, che attraversa musei babbani con un passo che ha la sicurezza di chi si conosce estremamente bene.
Insomma, davvero, è un commento al volo, ma sono curiosissima di proseguire nella lettura!
A presto!

Recensore Master
08/11/22, ore 09:13

Ciao Giulia,
finalmente riesco a ritornare qui e a immergermi nuovamente in queste atmosfere parigine pazzesche che riesci a creare ogni volta – quasi come se Parigi fosse la terza protagonista della storia, e rubasse un po' di scena anche a Lucius e alla sua imponenza scenica (non credo che esista come espressione, ma spero di essermi spiegata...)
Purtroppo c'era da aspettarsi che la vita reale sarebbe tornata a reclamare il proprio posto, soprattutto quella di Lucius, perché Parigi, come hai detto tu, è una bolla all'interno all'interno della quale i sue sono lontani e protetti.
Mi è piaciuto molto questo ingresso in scena di Astoria, anche se lei nemmeno appare e non fa rumore (proprio come il suo personaggio tende a essere spesso nelle storie); non ho trovato affatto sbalorditivo il risentimento che Pansy. ma anche Lucius, covano nei suoi confronti – nonostante Lucius sia costretto al tempo stesso a ringraziarla, perché è solo grazie alla sua presenza che Pansy è lì, davanti a lui, a sputare bile.
Sei stata bravissima a mostrarci tutti i loro sentimenti, quelli che Lucius con Narcissa non riesce mai a dimostrare, trincerandosi dietro alle apparenze, quelli che Pansy tanto odia.
Più passano i capitoli e più mi stai facendo innamorare della loro disfunzionalità, che sai rendere non eccessivamente tragica ma sicuramente molto reale e coinvolgente.❤
Torno presto!
Francy

Recensore Master
05/11/22, ore 17:36

Ciao!
Avevo un po’ voglia di lasciare qualche recensione e mi sono ricordata che quando ho fatto il post mi avete spammato quasi tutte long quindi ho pensato di fare una capatina 😊
Mi sa che mi occorre proprio una rilettura o qualcosa del genere, il fatto che i personaggi secondari non li ricordi minimamente non va bene, mi fa piacere potermi approcciare a questo fandom ma poi se dovessi perdermi dettagli mi dispiace. Ma vabbè bando alle ciance!
Una cosa che avevo già notato la scorsa volta e che mi è piaciuta molto è l’atmosfera parigina che si respira, è molto vivida sembra quasi di essere lì insieme a Lucius e Pansy e la trovo una cosa molto bella 💕
Un'altra cosa che ho notato è la differenza che i due personaggi hanno nei confronti di Parigi: lì dove Pansy si sente a casa, avendo quasi trovato il suo posto nel mondo, Lucius invece si sente un pesce fuor d’acqua e si chiede che ci faccia a Parigi con una ragazza che cresce da giorno in giorno davanti ai suoi occhi.
E niente spero che questa recensione sia meglio della scorsa ahah
Sono curiosa, paranoie permettendo spero di riuscire a tornare presto 😄
Un bacio grande,
Niny 😊

Recensore Master
03/11/22, ore 13:54
Cap. 15:

Aaaw, ed eccomi alla fine! Immaginavo ci sarebbe stato un salto temporale, ma non pensavo di ritrovare Pansy sposata e con una bimba che si chiamasse niente meno che Suzanne **. Piccina lei!
E' una conclusione più amara che dolce, con il rimpianto che cola da ogni riga, ma è anche una conclusione così giusta per loro, così giusta in generale, che potrebbe tranquillamente fare parte del canone, e la trovo una cosa bellissima. E' stato un viaggio coinvolgente, affascinante, è stato bellissimo rivederli attraverso i tuoi occhi e imparare ad amare Parigi grazie alle tue parole.
Ti faccio di nuovo tutti i complimenti del mondo e aspetto i tuoi prossimi capolavori, tesoro ♥
un bacio grande!

Bennina

Recensore Master
03/11/22, ore 13:47

Oh mamma mi manca il fiato çç.

Hai avuto un'idea veramente particolarissima e originale: questa sala che hai descritto è qualcosa di wow, troppo pazzesca per poter essere descritta. Ero davvero curiosa di scoprire cosa si sarebbe inventato Lucius, pensavo a un qualcosa come inscenare la sua morte e vivere a Parigi sotto falso nome, mai mi sarei immaginata una cosa del genere. E lo ammetto, un pochino mi sarei fatta tentare, ma credo che alla fine avrei reagito anche io come Pansy. Quella, comunque, non è la vera realtà. Non è la prima, è solo un riflesso, per quanto felice. Adoro che Pansy abbia avuto la forza di rinunciarvi, anche se questo significa comunque rinunciare a Lucius e alla cosa più vicina alla felicità che poteva avere. çç
Ho il cuore a pezzi ma sono fiera di lei ed è qualcosa che mai nella vita avrei immaginato di dire riguardo a Pansy Parkinson.
complimenti, davvero ♥
a prestissimo!
bacio,

Bennina

Recensore Master
03/11/22, ore 13:37

Aaah, mi manca pochissimo a finire la storia e davvero per una volta tanto non so cosa aspettarmi. Perché sono entrambi a modo loro due testoni, nessuno dei due vuole cedere, hanno entrambi ragione e hanno entrambi torto. In realtà il povero Lucius è più che altro prigioniero del volere di Narcissa, perché forse, se fosse dipeso solo da lui, a quest'ora sarebbe libero. Non ho davvero idea di come potrebbe uscire da questa situazione...
Quello che è chiaro e che li accomuna è il fatto che comunque non possono stare l'uno senza l'altro: sentono troppo la reciproca mancanza. Adoro come il pensiero di Lucius accompagni Pansy a Parigi specularmente a come invece lui riveda Pansy dappertutto a Londra *inserire un cuoricino sanguinante qui*
E niente, non mi resta altro che correre a leggere i capitoli finali per vedere quale sarà il loro destino **
un bacione grande!

Bennina

Recensore Master
03/11/22, ore 11:28

Belmont mi ha messo i brividi addosso, per quanto alla fine si sia dimostrato relativamente innocuo e abbia solo fatto da messaggero, ha un modo di fare che brrr, ho trovato super viscido e inquietante. Disturbante. Non è una persona con cui vorrei mai passare del tempo, ecco. Venendo a Pansy, mi ha fatto una tenerezza assurda vedere come ancora inconsciamente si stia tenendo legata a Lucius col pensiero, lo aspetti, lo rimpianga, lo brami e lo cerchi in quella casa che è rimasta l'unico segno tangibile, l'unica prova di quello che hanno condiviso çç.
Sarà davvero lui che ha mandato a chiamarla, la persona alla quale Belmont non ha potuto dire di no, e che adesso l'aspetta in questo luogo nascosto del locale?
Scappo subito al prossimo per scoprirlo ^^
ps: sentire Pansy che difende con grande obiettività Harry mi ha fatta sorridere un sacco!
a più tardi, mille baci,

Bennina